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Kubota XB1 esperienza riparazione frizione


Tiziano

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Kubota XB1

esperienza riparazione frizione

 

 

Da qualche anno, in azienda, è arrivato un Kubota XB1

 

t82093_foto-1-esterno.jpgFoto 1 vista esterna

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che viene usato –sostanzialmente- al posto del motocoltivatore e per altre lavorazioni particolari confacenti con la sua statura particolarmente contenuta.

Viene impiegato per circa 80 ore annuali.

Nei primi lavori del 2009,esso accusò una rumorosità al momento del rilascio della frizione per far partire il trattore.

In principio il manifestarsi della rumorosità era saltuario e legato, sostanzialmente, alla temperatura del motore (a caldo) e per tutta l’annata ho ritenuto soprassedere in quanto la frizione teneva egregiamente gli sforzi e il fenomeno rumorosità era accettabilmente trascurabile (per sapendo che un giorno o l’altro……).

Durante la seconda metà del 2010 si è verificato un progressivo aumento della rumorosità all’atto del rilascio frizione (accompagnato da vibrazioni) che non consentiva ulteriormente di soprassedere ma di porvi rimedio.

Dunque, col riposo invernale, ho deciso di “fare da solo” e di prendermi tutto il tempo necessario per venirne a capo, questo anche in considerazione che il trattore doveva essere aperto in due per verificare la frizione ed era la mia prima volta che mi cimentavo in simile impresa.

Ho dunque posto il Kubota nella nostra piccola officina (riscaldata!) e ho cominciato a vedere il da farsi; pur essendo molto piccolo, questo XB1, ha tutti i componenti e le complessità di un trattore normale.

Parto dunque svitando i fissaggi della piattaforma, con l’asportazione della leva del cambio, del sedile e con l’aiuto di una persona sfiliamo verso l’indietro e l’alto la piattaforma di guida.

 

t82094_foto-2-piattaforma.jpgFoto 2 piattaforma di guida

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Poi asporto completamente il cruscotto dopo aver sganciato le relative connessioni elettriche e cablaggi.

Poi è la volta della cuffia del “semiabitacolo” anteriore, che per essere tolta devono essere sganciati l’asta comando acceleratore a piede e maniglia acceleratore a mano; tuttavia quest’operazione si rivela più complicata del previsto per via di alcune viti di fissaggio un po’ nascoste e per il fatto di dover forzare lievemente la cuffia per l’interferenza del perno acceleratore a mano.

Quasi tutte le viti e bulloni di fissaggio sono del “12” (metriche) e posizionate abbastanza logicamente.

Segue l’asportazione del serbatoio e relative fasce di fissaggio; per favorire lo sfilamento dei tubi di alimentazione e recupero del gasolio, faccio uso della pistola termica per ammorbidire la gomma resa pressata dalle fascette.

A questo punto si presenta la necessità di scollegare il tirante di sterzo, ma per non star lì a litigare con i perni conici decido di staccare la scatola sterzo dal corpo trasmissione e di lasciarla a lato del trattore.

Ovviamente tutte queste operazioni richiedono tempo e riflessione, in quanto non avendo mai fatta una cosa del genere devo studiare i vari passaggi per ricordarmi, successivamente, il rimontaggio.

A questo punto tutti gli organi sono scoperti

 

t82095_foto-3-denudato.jpgFoto 3 denudato

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e comincio a predisporre i supporti per sostenere le due metà del trattore; però la presenza dell’albero di trasmissione della dt rende complicata la cosa, poiché esso non è asportabile, o quantomeno, non riesco a farlo:esso è collegato all’uscita trasmissione tramite una specie di giunto a sfere Rzeppa (usati anche nelle auto), poiché la dt non è coassiale, inoltre è dotato di protezione tubolare con cuffie all’estremità per impedire l’entrata dell’acqua.

Tolte le fascette e scalzate le cuffie, provo a sezionare il giunto togliendo il seager che lo tiene unito, ma non succede niente, poiché vi è solo un minimo scorrimento assiale; ne deduco che il tutto si toglierà al momento della separazione.

Per supportare la trasmissione uso un crick meccanico e con dei toppi di legno appositamente tagliati “aggiro” l’albero di trasmissione; per l’anteriore costruisco un cavalletto su misura che avviterò al semitelaio anteriore, e con sotto una ruota registrabile che mi consentirà di far traslare la parte anteriore del trattore.

 

 

 

t82096_foto-4-cavalletto.jpgFoto 4 cavalletto motore

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Per sicurezza posiziono dei cunei d’arresto alle ruote posteriori e delle zeppe tra assale ant. e telaio per evitare l’oscillazione una volta sezionato.

Proseguo staccando, dalla pompa olio sollevatore, il tubo di mandata e togliendo la fascetta dal manicotto del tubo aspirazione olio sollevatore, presente proprio in corrispondenza della campana frizione.

A questo punto tolgo le viti di fissaggio campana frizione e con l’aiuto di un'altra persona agiamo sulle ruote anteriori per favorirne il distacco, che però è difficoltoso e necessita di un po’ d’energia; mi aiuto facendo leva (moderatamente) con un grosso cacciavite e dopo un paio di tentativi il trattore si apre.

 

t82097_foto-5-campana-friz.jpgFoto 5 si notano le 4 cose da allineare: albero dt, albero frizione, tubi olio sollevatore

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Allontaniamo le due metà di circa un metro per poter lavorare con agilità.

Ricordate il giunto dalla dt a cui avevo tolto il seager?, allontanando la semimetà anteriore, l’anello che avevo tolto ha fatto si che si smuovesse il giunto facendo cadere a terra le 4 sfere di cui è composto…….ingiurie e parolacce a profusione……, ricerco le sfere finite sempre chissà dove, poi le pulisco per bene con la benzina, pulisco anche la parte interna del giunto, metto una spalettata di grasso al suo interno, posiziono le sfere nel semigiunto interno (uso il grasso per trattenerle) e unisco il tutto, metto subito il seager per richiuderlo e almeno questo è a posto.

Sempre con la chiave del 12 tolgo le 6 viti che fissano la frizione, la quale viene naturalmente espulsa dalla molla anche se i tre grani di riferimento rendono difficoltosa la separazione.

(segue>>)

Modificato da Tiziano
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Ora la frizione è sul banco di lavoro,

 

 

 

t82099_foto-6-frizione-completa.jpgFoto 6 frizione

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la molla è del tipo a diaframma, non presenta usura nelle superfici d’attrito (sia metalliche che ferodo), il millerighe del disco, invece, presenta una sensibile usura e alle estremità mostra un po’ di bava; il cuscinetto spingi disco ruota perfettamente liscio, scorrevole senza rumorosità alcuna.

Infilo il dito all’interno del volano per capire se il cuscinetto di guida albero è a posto , ma non sento nulla: o è bloccato oppure non capisco; ispeziono bene con la lampada ma non riesco a comprendere cosa ci sia là dentro, che ci sia una boccola?

Vado dal mio ex meccanico in pensione a chiedere lumi, curioso pure lui viene a darmi una mano.

Facciamo due segni di riferimento sulla puleggia anteriore motore e una parte fissa, altrettanto facciamo sul volano( serve per non perdere i riferimenti dei segni “iniez 1/2/3” per la messa in fase), togliamo le viti e il volano, con molta facilità, si stacca dall’albero motore.

Al centro troviamo un paraolio (che togliamo subito) e dietro, finalmente!, vediamo la boccola con il riporto autolubrificante totalmente asportato e decisi segni di usura sulla parte metallica, l’albero che viene dal cambio, invece, è perfetto.

Devo confessare di essere rimasto un po’ perplesso, mi aspettavo di trovare un cuscinetto a tenuta stagna, soluzione più “heavy duty” di una modesta boccola, anche in considerazione del fatto che il pedale frizione presenta un apposito bottone per tenere premuto il pedale anche senza il piede e perciò per tempi lunghi (condizione molto gravosa).

Dopo un rapido consulto decidiamo che oltre alla boccola, di sostituire il disco frizione per via del millerighe usurato, che non vorremmo che col tempo andasse ad intaccare quello ancora perfetto di quello condotto.

Parto alla ricerca dei ricambi conscio del fatto che, non essendo una macchina regolarmente importata, sarà difficile; dopo alcune informazione da addetti settore approdo ad un ricambista che a sua volta si rivolge alla sede ufficiale, dopo due giorni mi comunica il risultato risultato: disco frizione, boccola, kit centraggio, totale oltre 200 euro e 20 giorni di attesa per l’arrivo dal Giappone…….lieve malore del sottoscritto.

Decido di non ordinare la merce e di fare di testa mia, mi attacco ad internet e individuo un importatore di Forlì (BETS) che tratta stock di trattori usati giapponesi di varie marche, soprattutto Kubota, che si incarica anche di revisionarli a nuovo e che ha anche il magazzino ricambi on-line, con la descrizione del pezzo di ricambio, illustrazione e prezzo aggiornato: c’è tutto quello che mi serve, il disco friz. costa 58 euro, la boccola 22 (+iva).

Telefono e faccio l’ordine, con l’occasione richiedo anche i filtri gasolio ed olio motore, subito mi viene inviata una mail dove devo confermare l’ordine, il costo di spedizione ammonta a 9 euro più 5 di contrassegno; il giorno dopo il corriere ci recapita il pacco.

La boccola è confezionata, a sua volta, all’interno di una confezione marchiata Kubota,

 

t82101_foto-7-boccola.jpgFoto 7 boccola

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mentre gli altri sono sciolti e sicuramente sono di concorrenza, ma sembrano comunque ben fatti.

Dunque parto per rimontare il trattore: estraiamo la vecchia boccola (tra l’altro rotta in due metà) e inseriamo la nuova usando uno spessore di legno per non danneggiarla mentre si batte col martello e stando attento non s’intraversi; entra agevolmente pur con una lieve interferenza (ha un taglio longitudinale di compensazione).

Tanto per non saper né leggere, né scrivere, decido di inserire del grasso all’interno della boccola, ma non quello normale e perciò vado all’oleodinamica di fiducia per comprare un tubetto da 100g di quello al bisolfuro di molibdeno e grafitato, che ha caratteristiche superiori ( 3,00 euro).

Parlando con l’addetto scopro che la boccola in questione, in negozio, ne hanno di tutte le misure e fogge e che costano meno di 1 (uno) euro………me le fa vedere, sono proprio uguali, compreso il rivestimento interno.

Ok, la prossima volta (sperando non ci sia) so dove reperirle; io pensavo si trattasse di un ricambio specifico!!!.

Metto il grasso all’interno della boccola, posiziono il paraolio nuovo e rimetto il volano motore, passo poi a riavvitare la frizione su di esso; bisogna stare attenti, mentre si avvita, che il disco condotto sia perfettamente allineato e concentrico (dovrà passarci all’interno il condotto proveniente dal cambio).

Sono pronto per riunire il trattore, cosa in verità non facile poiché bisogna allineare albero cambio, albero dt e tubo sollevatore nel manicotto (che renderò più morbido scaldandolo con la pistola termica).

Infilare l’albero dt non è facile perché è sempre in presa (cioè non può ruotare perché fisso al cambio) mentre avvicinando la parte anteriore la trasmissione gira; si rimedia avvicinando a contatto il millerighe poi con una leva una persona alza una ruota anteriore dal suolo e io la faccio girare fino a che i millerighe combaciano (più facile a dirsi che a farsi).

Dopo aver disturbato tutti i santi del paradiso riesco nell’intento e ci ritroviamo col trattore sostanzialmente unito; controllo che sia tutto a posto, imbocco le viti a comincio a stringerle alternativamente e gradualmente per assestare, avvicinare a chiudere il trattore.

Stringo la fascetta del tubo aspirazione sollevatore e avvito quello di mandata con le rondelle nuove di rame; segue la registrazione della corsa pedale frizione, poiché essendo nuovo il disco, i giochi sono cambiati di molto; per fare ciò metto una persona con una manovella a far girare la pdp e azionando il pedale frizione si capisce a che punto “attacca”, la registrazione è agevole con i classi controdadi e forcelle filettate.

Proseguo invertendo l’ordine di smontaggio, perciò: scatola guida e volante, serbatoio, cuffia cruscotto, cruscotto, comandi acceleratore, piattaforma, connessioni elettriche, sedile, leva del cambio; dopo aver controllato per l’ennesima volta che tutto sia a posto (e che non avanzi nulla….) metto in moto il motore per verificare.

Tutto ok, nessuna rumorosità e ottima morbidezza d’innesto, nessun trascinamento.

Tutto a posto, missione compiuta e, permettetemi, una malcelata soddisfazione:):).

Modificato da Tiziano
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:clapclap: come sempre ottimo Tiziano :clapclap:

 

Ottimo il cavalletto, personalmente in occasione di un intervento della stessa entità che ho fatto su un trattore "peso piuma" (10-12 quintali) mi sono costruito con due servotimoni da rimorchio opportunamente dotati di flangia compatibile coi buchi sulla fusione della campana e dotati poi di ruote, due supporti che si son rivelati abbastanza utili anche per inclinare leggermente il corpo anteriore, qualora ce ne fosse stata la necessità (in fase di riaccoppiamento).

 

Complimenti per l'intervento e soprattutto per il risultato, trafficare con le frizioni non è mai cosa facile come potrebbe sembrare :)

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