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GLLMRC

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  1. Ciao Luca, potresti scrivere a questo indirizzo: [email protected] inviandogli le foto. Sono possessore di 3 Carraro del 1966, due Carraro 400 e un 550 e in passato il sig. Fabrizio mi ha aiutato per alcune mie esigenze. La ditta Ceredi è in provincia di Forlì-Cesena ed è rivenditrice di ricambi Carraro. Saluti, Marco.
  2. Ciao Carraro 400, anch'io sono un possessore del CARRARO 400; purtroppo temo che il libretto di quel trattore sia difficilissimo da trovare, io ho trovato quello del 300, del 550 e del 445, quest'ultimo più vecchio come estetica ma sempre 2 cilindri di produzione Carraro. Se ti interessa te lo invio volentieri, ciao Marco. P.S. se ti interssa mandami la tua mail all'indirizzo: [email protected]
  3. Salve a tutti, amanti del Toro, sono stato un dipendente del gruppo Lamborghini per 18 anni e mi ero comprato un vecchio DL 30 con l'intento di ristrutturarlo una volta raggiunta la pensione. Grazie ai Ns. governanti quando potrò ritirarmi non avrò l'energia per dedicarmi a quel tipo di lavoro/impegno. Ho inserito nella rubrica Mercatino-Annunci le foto e la mia richiesta per eventualmente vendere il trattore. Se a qualcuno interessa mi chiami o scriva, saluti, Marco.
  4. Messaggio x CARRARO 300 Ciao, Ti chiedo ancora un po' di pazienza, la settimana prossima comincerò a scannerizzare il libretto del 300 che possiedo; appena completata l'opera farò in modo di inviartela al tuo indirizzo personale. Mi comunichi nel frattempo l'indirizzo mail? Se a qulcun'altro interessa prego farsi avanti, saluti a tutti, Marco
  5. Ciao Carraro 300, sono in possesso del libretto uso e manutenzione originale del tuo trattore; io possiedo un 400 e un 550 di cui non ho niente. Ho trovato alcuni anni fa il libretto del 300 in un mercatino e l'ho comprato perchè erano tutti della stessa serie e tante nozioni sono valide anche per i miei trattori. Se Ti interessa qualcosa, con calma potrei scannerizzarlo e fartelo avere via mail. Ora Ti saluto, conserva a modo il tuo Carraro e quando avrai 5 minuti e avrai voglia vai a leggere il raccontino che ho dedicato al mio Carraro 400; è nel forum sotto Storia Macchine Agricole/Storie di trattoristi si chiama Trattori Rossi. A presto, Marco. Intanto Ti saluto e
  6. Ho dedicato mesi orsono un racconto al trattore rosso che ha sempre accompagnato prima i grossi ora i piccoli lavori di casa nostra. Lo sottopongo al Vs. giudizio, saluti a tutti, Marco. TRATTORI ROSSI Gli anni sessanta sono stati gli anni della vera meccanizzazione per la maggioranza degli agricoltori emiliano-romagnoli. Fino a pochi anni prima trattori, trebbie, motofalciatrici e svariati attrezzi agricoli erano un privilegio di pochi proprietari terrieri e contoterzisti che si occupavano per conto d' altri delle lavorazioni più gravose dei terreni. In quegli anni la competizione che da sempre esiste tra le persone, e ancora di più in ambito rurale, portava a discussioni bonarie che spesso si prolungavano per giorni in merito a quale marca fosse qualitativamente superiore alle altre. Naturalmente venivano prese in considerazione esclusivamente le marche italiane Fiat, Lamborghini, Landini, Same, OM e la quasi sconosciuta Carraro, convinti di poter reperire i ricambi più velocemente e a minor costo, in caso di inconvenienti tecnici. A Dosso (FE), mio paese natale, uno sparuto gruppetto di agricoltori, ovvero mio zio Antonio, mio padre Italo e Saltari Marino, si distinse dagli altri al momento dell'acquisto del trattore per una serie di coincidenze particolari: tutti accomunati dal possedere i terreni quasi confinanti in Ramedello (zona a ridosso dell'argine sinistro del Reno tra i comuni di Sant'Agostino e Cento), tutti decisero spontaneamente di fare l'acquisto in contemporanea agli altri, tutti puntarono sulla marca appena emergente Carraro che proponeva trattori di colore rosso, e per tutti … una valanga di critiche dai colleghi nei dintorni. Anche mio padre lavorava come contoterzista passando i trattamenti antiparassitari sui frutteti, lavoro certamente odioso per il contadino a causa della pericolosità dei prodotti e quindi più remunerativo, ma anche logorante per i trattori: a quel tempo per svolgere quel tipo di attività, si operava a volte nella golena del Reno pochi giorni dopo il rientro dell'acqua nell'alveo, condizioni proibitive che hanno sicuramente fatto emergere l'unico difetto di questa macchina: per 2 volte perse una ruota anteriore in seguito ai “sobbalzi” dei terreni campagnoli. Per questo posso affermare che dei primi 3 Carraro “dossesi” (in seguito ne arrivarono altri) quello capitato alla mia famiglia fu il più sfortunato. Alcuni anni dopo, lo stesso inconveniente capitò a Marino, che essendo “un po' carico di suo” e temendo per questo di venire preso in giro per giorni dagli agricoltori locali, non volle dire a nessuno dell'inconveniente. Sapendo che mio padre conosceva il problema, ci supplicò di sistemargli il trattore; non volendo assolutamente che qualcuno venisse a conoscenza di quanto accadutogli ci convinse all'intervento tecnico in piena campagna; in quelle condizioni tecnicamente non ottimali per un intervento meccanico, ma ben nascosti dagli alberi da frutto, eravamo ben mimetizzati e lontani da occhi indiscreti; questa strategia di intervento lo tranquillizzava: nessuna conseguenza quando, beato come sempre, si fosse presentato agli altri “contados”. Ricordo che tempo dopo, al bar di Dosso, Nando Corvini dopo aver visto mio padre operare in golena, rese onore al piccolo trattore rosso e indirettamente a mio padre (non si vedevano di buon occhio) dicendo che, a suo avviso e in quelle condizioni, pochi altri agricoltori sarebbero stati in grado di lavorare; prontamente gli fece eco Marino, che si vantò di possedere un mezzo della stessa marca. Il piccolo trattore rosso è tuttora vivo e vegeto, gli dedico più che volentieri parte del mio poco tempo quando mostra qualche acciacco (è del '66); tanti pomeriggi che in gioventù avrei dovuto impegnare nello studio li ho passati alla sua guida facendo pulizia al frutteto e, a volte, mettendo alla prova le sue e le mie capacità: quando ero solo finivo volontariamente nei fossi, per poi riuscire, a volte con difficoltà, ad uscirne. Con tutti i mezzi meccanici posseduti ho creato un legame affettivo (sono fatto così e per questo mi è quasi impossibile venderli) ma il legame con il piccolo trattore rosso rimarrà sempre per me indissolubile. G. M. 05/2010
  7. Salve a tutti gli utenti, ringrazio Fabrigen per le indicazioni sull'inserimento delle foto; ora ci provo. A titolo di cultura generale visto che si parla di cilindrate, cavalli, etc. posso dirvi che il mio 400DT è 2500cc. con potenza di 40 CV, mentre il mio 550 è 3740cc. con 60HP. Relativamente ai motori montati sui trattori CARRARO in quegli anni mi sento di dire (avendo lavorato per un breve periodo in VM) che magari potevano essere di ispirazione VM ma sono un'altra cosa; in comune hanno vagamentela forma ma sono "progetti" nettamente diversi e per quanto mi risulta progetti della CARRARO. Attendo qualche commento, saluti a tutti, MArco.
  8. Ragazzi salve a tutti, appassionati dei Carraro. Ne possiedo 2 un 400DT e un 550 che uso poco perchè sono un impiegato. Avendoli usati in tutta la mia infanzia non me la sentirei mai di venderli, ci sono troppo affezionato. Vi manderei una foto ma non essendo un tecnico non ho ben capito come funziona con gli allegati. Qualcuno mi spiega passo passo? Grazie, io comunque faccio un tentativo, a presto, Marco.
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