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Michelx

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  1. In questo mondo ogni azienda, ogni terzista, ogni viticoltore usa un nome diverso per.indicare lo stesso dannato attrezzo. Io l'ho scritto, ho usato una lama scalzante che mi ha già scolmato la baulatura, soda,.che si è venuta a creare nel corso degli anni. Così come nel caso avessi usato i dischi, però, ora rimane una ringhina di terra mossa ai lati dei ceppi. Può darsi che a seconda dello strumento scalzante utilizzato questa ringhina venga già spianata ma non è il mio caso.
  2. Buongiorno, sto lavorando un vecchio vigneto piuttosto problematico, nel corso degli anni le piante sono sempre state rincalzate e ormai l'interfila presenta dei veri e propri solchi. Con una lama scalzante sono riuscito a livellare in parte i cumuli sotto il filare ma ovviamente sono riuscito soltanto a spostare la terra di qualche decina di cm, in pratica ora sono presenti delle ringhine di terra che andrebbero spianate per tutta la superficie dell'interfila. Spero di essermi spiegato. Ecco, secondo voi è possibile usare dei dischi (noi li chiamiamo "stelle") fingerhacke, magari impostati in modo che ruotino in modo da spandere la terra verso l'interno dell'interfila e non, di nuovo, addosso alle viti?
  3. Michelx

    Come si chiamano queste piastre?

    Queste piastre dentate/scanalate, che servono per variare l'angolo di incidenza di due profilati ad esse saldati? Hanno un nome tecnico o comunque più preciso? Dove si possono acquistare, eventualmente di diversi diametri? Grazie.
  4. Michelx

    Ripper

    Insomma, paradossalmente stai dicendo che non va usato né come pensavo io, né come pensa il trattorista del bar bensì nel terzo dei tre modi in cui si può impostare il telaio. Perché ovviamente o il telaio lavora parallelo (come pensavo io) o lavora inclinato in avanti (come pensa il trattorista del bar) o lavora inclinato all'indietro (come dici tu). Direi che è tutto molto chiaro.
  5. Michelx

    Ripper

    Ripper, ripuntatori, cotlivatori, stirponi...tanti nomi che variano anche in base alla zona d'Italia ad indicare un telaio provvisto di denti. La mia domanda è questa: visto che in genere i denti hanno tutti la stessa lunghezza, se in posizione di lavoro il telaio è parallelo al piano di campagna, allora tutti i denti lavorano alla stessa profondità. A me pare la cosa più ovvia. Poi uno va al bar e sente il trattorista che praticamente guida trattori da quando è bambino dire che in realtà sarebbe meglio che il telaio "punti in giù", in avanti, in modo che i denti che si occupano di rompere le ruotate lavorino più in profondità. Ma per voi sta cosa ha un senso?
  6. La domanda si potrebbe estendere a tutta quella attrezzatura per lavorare il terreno che è trainata o che comunque non necessita della PTO. Io per semplicità mi voglio limitare a considerare i dissodatori/stirponi/coltivatori, insomma tutti quelli attrezzi dotati di denti che lavorano il terreno "graffiandolo". La domanda è questa: come si decide a quale velocità procedere, quale marcia utilizzare e a quanti numeri di giri portare il motore? In realtà capisco bene che se si mette giù lo strumento e si comincia ad avanzare e il trattore avanza senza che il motore cali di giri e le ruote slittino, allora è tutto a posto. Ma da questa situazione come ci si può avvicinare alla situazione ideale in cui la velocità è quella più alta possibile e il numero di giri, quindi sostanzialmente i consumi, sono più bassi? Per tentativi? Perdonate la domanda che per voi è forse fumosa e banale, ciao, Michele
  7. Ciao. Ho visto delle spalliere di Sorbara potate a macchina, vicino a Bomporto. In pratica, visto che la macchina non può fare selezione, vedo che è stato lasciato tutto molto alto (rasente il primo filo sopra il cordone) e molto lungo ai lati (7-8 gemme). Mi sembra di capire che per questo vitigno, paradossalmente, nel caso di potatura a macchina sono poi gli operatori sul carro con le forbici che devono fare il più del lavoro, cioè la selezione dei capi a frutto più idonei (quelli di buon diametro che si estendono inclinati verso l'interfila), e la rimozione degli altri (rimozione nel senso di speronatura a 1-2 gemme per favorire il rinnovo dal cordone). Ho visto spalliere così potate e ho stimato un numero esagerato di gemme per ceppo, secondo me si toccano i 150-200 gemme a pianta. Una cosa esagerata, mi domando se germoglieranno tutte (ovviamente no) e soprattutto mi domando che foresta verrà fuori, visto che di quelle 150 gemme partiranno prevalentemente quelle in punta. L'uva dove andrà a finire, per terra? A livello di acinellatura, poi, con la potatura meccanica cambia qualcosa?
  8. Qualcuno della bassa modenese che ha esperienze con la potatura meccanica del Lambrusco di Sorbara? Pare ancora poco praticata per questo vitigno, per il quale prevale la potatura a Sylvoz con archetti di una decina di gemme. Ha una bassissima fertilità delle gemme basali.
  9. Michelx

    Fendt da vigneto

    Ciao a tutti, qualcuno gentilmente mi spiegherebbe come si utilizzano i due pulsanti "3" e "4" (e relative prese sul lato destro del trattore) posti posteriormente al joystick a pomello sui Fendt 200? In particolare, possono in qualche modo essere utilizzati per manovrare con un SOLO distributore i due pistoni di un carro da potatura che lo alzano/abbassano e che lo spostano a destra/sinistra?
  10. Ciao,per tenere pulite dalle infestanti nonché smosso lo strato superficiale del terreno, pensavamo di acquistare questo accessorio per il decespugliatore. In particolare, quello della foto dovrebbe essere di qualità superiore rispetto agli analoghi cinesi che si trovano su amazon o ebay, considerato anche il prezzo a tripla cifra.Avete esperienza con questi accessori? Non pretendo di "lavorare" la terra, sul sodo, mi interessa solo che gratti per eliminare le infestanti che ciclicamente crescono (quindi non in presenza di cotico spesso). E' davvero indispensabile un decespugliatore professionale?
  11. Michelx

    Fendt da vigneto

    Grazie. Ne approfitto per un'altra domanda (in realtà ne ho diverse, un po' alla volta...). Mi sapreste spiegare a cosa serve il pulsante denominato "collettore dell'olio" (pulsante A nella immagine allegata) nello scarno e maltradotto manuale di uso e manutenzione dei trattori della serie 200? Con esempi pratici di utilizzo correlati alle più comuni macchine idrauliche utilizzate in viticoltura (potatrici, cimatrici, etc.). Grazie in anticipo!
  12. Michelx

    Fendt da vigneto

    Buonasera, per i Fendt serie 200 esistono caricabatteria usb da collegare ad una delle tre prese presenti a destra dietro il sedile? La presa usb dell'autoradio fornisce pochissima corrente.
  13. Cosa cambia tra collegare la trincia al terzo punto tramite il foro o tramite l'asola? Comunque ho dato un' occhiata ad alcuni siti di noti produttori e le slitte vengono quasi sempre vendute come optional. Qual è il motivo? Montate le slitte e regolato il rullo, la trincia taglia l'erba in un unico modo: giù tutto il sollevatore e non ci si pensa più, si può lavorare senza voltarsi. Invece senza spesso mi tocca fare fatica, regolando il sollevatore. Non ho mai capito perché unamacchina apparentemente semplice come la trincia abbia almeno tre diverse "scuole di pensiero" su come debba essere usata: c'è chi usa un terzo punto idraulico, chi usa il sollevatore, chi la catena, chi le slitte...
  14. Ciao, quando la trincia zappa il terreno appena il trattore incontra una seppur piccola pendenza o buca, da cosa dipende? Terzo punto regolato male? Rullo regolato (in officina) troppo basso?
  15. Considerato che rimane del gioco fra il perno e i ganci semi-automatici (diversamente da quanto accadrebbe con le rotule) non conviene piuttosto usare delle coppiglie beta?
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