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Flatsix

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  1. Grazie per aver spiegato in maniera chiara anche a me cos'è questo Lai (ne avevo sentito parlare ma credo come molti l'avevo trovato un po' ostico). Avrei una domanda, sullo schema dove hai indicato le pressioni con i pallini verdi, se io prendo ad esempio un ugello ISO verde a 6/7 bar e un ISO lilla a 9/10 bar posso aspettarmi che la dimensione media della goccia sia simile per entrambi? Cioè più è alta la portata di un ugello e più devo aumentare la pressione per evitare di aumentare eccessivamente la dimensione media della goccia?
  2. In effetti il TXR arriva ha un range dai 2 ai 25 bar però da catalogo mi pare consiglino fino a 7 bar per campo aperto mentre per atomizzatore non mi sembra che dicano nulla sulla pressione consigliata a differenza di albuz che consiglia 10 bar. Ma non sarà che consiglia questa pressione solo per limitare la deriva? Perché come dice byago la pressione corretta dipende da diversi fattori.
  3. Ci sarebbero anche i teejet TXR (equivalenti degli ATR) verde chiaro da 0,93 l/Min a 10bar (0,67 l/Min gli ATR marroni e 1,03 l/Min i gialli sempre a 10bar).
  4. La butto lì, diminuire la pressione tenendo i marroni e aprendo uno o due gialli solo sulla fascia grappolo fino a tornare ai 500 lt di prima?
  5. Ti faccio i miei complimenti perché finora il tuo è l'unico test che ho visto che mostra chiaramente le differenze reali sul campo tra ATR e ugelli ad induzione. Proprio grazie a questa prova ho iniziato ad usare i CVI (tutto sommato danno una copertura quasi accettabile a patto di aumentare il volume d'acqua utilizzato) dove non è più possibile usare gli ATR. Perché se oltre a limitare la deriva limitano anche i malumori di confinanti, amministrazioni comunali etc, ben vengano gli ugelli a induzione, finché ci lasciano usare gli altri quando siamo fuori dalle zone sensibili. Devo dire che in questi ultimi due anni mi sono interessato molto ai vari tipi di ugelli, volumi d'aria, pressioni etc. e più mi informo più mi rendo conto che è una materia complessa e di quanto sia difficile fare una buona taratura per massimizzare la resa di ogni trattamento. Leggo sempre i tuoi interventi spero che resterai anche in futuro su questo forum a dare il tuo contributo da esperto del settore.
  6. Vi posto un'immagine che vale più di mille parole circa la capacità di copertura di gocce di varie dimensioni. Immagine tratta da questo articolo: https://sprayers101.com/berry-spray/ Tra l'altro è un sito molto interessante che tratta sia frutteto che seminativo.
  7. Io in vigneto ho provato gli albuz TVI a cono vuoto, te li sconsiglio per prodotti di copertura perché anche quelli con portate basse (parlo dei verdi) hanno una goccia davvero troppo grossolana. Peccato perché sarebbero eccezionali nel contenimento della deriva. Come antideriva usiamo gli albuz CVI a ventaglio, discreto contenimento della deriva e accettabili anche per utilizzo con coperture. Però non ti aspettare le prestazioni dei classici ATR.
  8. Flatsix

    Landini Rex

    Ti esce la presa di forza mentre stai lavorando? Al nostro succede almeno una volta a settimana, lo faceva quando era nuovo e continua a farlo tutt'ora con 3000 ore. Se fosse così non mi preoccuperei più di tanto.
  9. Posto che il palo zincato a caldo è sicuramente il più longevo, su che terreno erano piantati i pali che hai poi tolto? Argilla? Dovendo scegliere per forza il corten che cosa consiglieresti? Quelli che sto valutando hanno sp. 18/10, misure 58x36mm, non so se si possono fare nomi di aziende produttrici sul forum.
  10. Flatsix

    Landini Rex

    Vado a memoria, sul manuale dice che a 1930 giri motore la PDF eco fa 750 giri, quindi i 540 giri con la PDF eco sono a 1390 giri motore. Rex 100 ma immagino che sia uguale anche per gli altri motori.
  11. Ma infatti siamo molto soddisfatti, non ha fatto tabula rasa ma come dici anche tu mantiene la popolazione di cocciniglia ad un livello tale da non destare preoccupazione. Abbiamo lanciato gli adulti vicino ai bordi dove c'erano i focolai, un po' di lanci anche dal confinante che era (è tutt'ora) abbastanza impestato, 2000 individui/ettaro il primo anno e 1500 gli anni seguenti. Sarebbe interessante sapere se l'anagyrus sopravvive nel vigneto nel tempo, magari si potrebbe ridurre dopo i primi anni la quantità di individui utilizzati, anche se probabilmente non vale la pena rischiare. Qualcuno ha esperienza in proposito?
  12. Primo lancio a maggio e secondo circa metà giugno, comunque non prima del trattamento per lo scafoideo, in realtà è il ns. tecnico che decide i periodi del lancio in base anche a temperatura e spostamenti del ficus (mi pare di ricordare così). Nei tre anni in cui l'abbiamo usato la data dei lanci non è mai stata la stessa. Insetticidi solo per scafoideo, comunque siamo in bio e la scelta è limitata, ad esempio per la tignoletta, principale avversità nei nostri territori, ci troviamo bene con il bacillus. Per questo motivo non saprei dire che impatto abbiano realmente sull'anagyrus, immagino non gradisca particolarmente. Rispondo anche a CBO: solo anagyrus in quanto l'infestazione era all'inizio e il tecnico ha ritenuto di fare così. Mi spiego meglio, il problema non era ancora esploso ma alle prime avvisaglie (solemente sui confini con altri appezzamenti invece piuttosto infestati) siamo entrati lavando la vigna con olio minerale come non ci fosse un domani ma per tre/quattro anni il ficus avanzava, lentamente ma senza accusare il colpo. Quindi abbastanza preoccupati abbiamo tentato con il parassitoide e già dopo il primo anno il ficus se l'è presa nei denti. Non dico che sia scomparso perché direi una bugia, ma si è ridotto al punto che siamo tornati alla situazione iniziale, solo qualche avvisaglia sul perimetro.
  13. Con il ficus abbiamo ottenuto buoni risultati utilizzando un parassitoide, anagyrus pseudococci, con due lanci l'anno.
  14. Lo penso anch'io, fin'ora lo abbiamo usato solo a partire dai nuovi impianti
  15. Cosa ne pensate del thricoderma (uso il patriot dry) su un vigneto di oltre 10 anni con una presenza moderata di mal dell'esca? Soldi buttati? Considerando che non è curativo e che per quanto ne so anche le piante asintomatiche potrebbero essere già state infettate
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