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ISO

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  • Compleanno 08/20/1984

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    Autista, magazziniere e addetto alla cantina presso Birrificio San Gabriel

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  1. Ottima analisi alla quale (ovviamente) ti da ragione al post di partenza. Noi riceviamo il malto, lo dobbiamo stoccare in locali coperti adeguati (o in silos se presenti, ma non vale per tutti i tipi di malto perché alcuni usati molto poco). Il materiale è pressoché secco quindi lo si può usare “quando si vuole”. Prodotto il mosto, lo si manda a fermentare in fermentatori che comunque non devono tenere più di 2,5 bar (quindi costi ridotti rispetto alle autoclavi (l’acquisto di quest’anno è stato un suicidio ma dobbiamo aumentare) e siamo a 35k€ per un netto di 80hl)). Capacità di fermentazione attuale 280 hl netti che arriverà a 360 a maggio. E qui ci sta circa 7/10gg. Passa in maturazione dove riposa per 30/40gg. Capacità 550hl. Hanno deciso per la cella frigo per contenere i costi d’acquisto dei serbatoi. Valore indicativo dei serbatoi 100k€. In e tra queste due fasi non c'è nessun tipo di correzione chimica ne tantomeno nessuna lavorazione meccanica (nessun filtro o centrifuga): il tempo ed il freddo fanno tutto il lavoro. Arriviamo al confezionamento. Cerchiamo di lavorare sugli ordini per dare al cliente un prodotto quanto più fresco possibile. Quindi poco magazzino (anche perché gli spazi sono molto ridotti). Qui conosco poco i costi. Infustatatrice lineare basico/acido/riempimento in tre teste (non sarebbe proprio adatta per la birra) e linea imbottigliamento abbastanza completa: sciacquatrice, riempitrice, polmone di accumulo e “riscaldamento” bottiglie (volendo pastorizza) ed etichettatrici (una dedicata alle 0,75). Purtroppo è una scelta obbligata aver l’imbottigliamento in casa. Non so quanto imbottigliamento mobile siano certificati per la birra. Per ultime le celle frigo/magazzino fusti. Concordo con te che sotto a certi volumi la linea imbottigliamento sia un impegno più che un guadagno, però per noi la storia è un po’ diversa. La stessa cosa vale per i mezzi che vengono utilizzati poco ma ci si guarda troppo i piedi ed alle volte per risparmio si finisce a spendere molto di più..
  2. Non mi son scordato, rispondo appena posso. Scusa
  3. I costi in campo purtroppo non li conosco. Non conosco la superficie “da noi” coltivata, le rese/ha ed i costi per le lavorazioni agromeccaniche. Posso dire che, trasporti esclusi da e per la Germania, la maltazione costa(va?) 20/25 €/q.le. Fino allo scorso anno acquistare orzo maltato (parliamo di semplice Pils, non di cose “strane”) costava 50/55 €/q.le; ora siamo a 100 circa. Con 100 kg di orzo maltato si producono circa 450/500 lt di birra finita (dipende dalla qualità del filtro dell’impianto) con un mosto che ad inizio fermentazione ha 12 gradi Plato e a fine fermentazione un grado alcolico di circa 4,8/5. Parlando di accisa per il 2022 è agevolata a 1,47€/hlg, diversamente sarebbe di 1,794 €/hlg (per i birrifici sotto i 10k hl, sopra questa soglia l’accisa è 2,99 €/hlg). Aggiungiamo ammortamento sala cottura dove l’investimento per una da 40 hl a cotta varia dai 450 k€ ai 700 k€, più caldaia vapore a metano e gruppo frigo per il raffreddamento mosti. Lo scorso anno abbiamo confezionato circa 545ooo bottiglie con media 0,4l distribuite tra Horeca e GDO. Nel 2020 mi son dovuto fare circa 2 mesetti di ferie forzate, poi, nella ripartenza è sopraggiunto un importante problema familiare che al momento mi tiene legato li. Questo per dire che non mi sono pentito, ma a causa del buco del 2020 alcuni accordi che avevo con la proprietà son saltati e mi son dovuto adeguare rifiutando a luglio 2021 una vantaggiosa offerta di lavoro. (Di nuovo di là dello stradone, a metà tra il birrificio e la cantina ?)
  4. ? non ho tradito. Ho imparato a conoscere un nuovo prodotto, ad apprezzarlo, ed allo stesso tempo, ahimè, son diventato un po’ (molto) più selettivo nel bere anche i vini. A parte questo la nostra produzione è molto più altalenante rispetto che al vino. Nel secondo bene o male si può riuscire a confezionare lo stesso quantitativo di anno in anno. Nel settore brassicolo non è proprio cosi. Ed il 2020 ci ha in-segnato. Il 2021 lo abbiamo chiuso molto bene considerando che fino ad aprile ci siamo girati i pollici: 4300 hl (nel calcolo ricorda l’accisa.... so che nel settore enologico non la conoscete ?)
  5. Non ne sarei così sicuro..
  6. ISO

    Trattori Kioti

    Il 6020 è solo hst?
  7. @CBO 9.10!! Non tenermi sulle spine
  8. ISO

    2021 tutto vigneto

    Oggi ero a Pederobba.... domani vado in carrozzeria ?
  9. Io l’ho comprata da un privato della zona di Zoppola molto scrupoloso. All’epoca ce n’erano altre simili in vendita ad un prezzo più basso, ma questa era revisionata e tenuta in maniera maniacale. Non è omologata per la circolazione su strada.
  10. Io ho poco meno di 3 ettari di vigneto e 6 varietà di uva. Con questi numeri si ponderano molto bene gli acquisti che si fanno (anche se la pecunia non manca affatto). Ho deciso io 11 anni fa di fare il “grande passo” e il mio vecchio non era molto convinto. Si, se mi vedi per strada ti metti a ridere, però la macchina fa il suo lavoro (con i suoi tempi) e le manutenzioni sono ridicole. La macchina si è ripagata in una manciata di anni. Poi vorrei vedere quale terzista verrebbe da me per vendemmiare 4 cavolate.
  11. Eccomi... non ricordo nulla. Purtroppo non avevo a che fare ne con i frizzanti/spumanti ne con le basi preparate in cantina. Ho trovato un’altra etichetta, ma dovrebbe essere una produzione molto vicina a quella che ti ho messo l’altro giorno: il logo è ancora quello vecchio e mi sembra di ricordare che c’era ancora l’enologo che precedeva l’attuale. Si vede chiaramente che è sparita la dicitura “Prosecco Pinot nero”. Altre etichette non ne ho. Come ti dicevo, in seguito a cambiamenti interni sono riusciti a rovinarlo (e non parliamo dei sistemi di produzione...................................) e non lo ho più preso.
  12. Eh si.. ci è andata un po’ di culo.... Visto che sta settimana mi hanno concesso un po’ di tempo..... sono andato a ripescare un paio di bottiglie a caso. Ora non ricordo, anche perché lavoravo con i fermi, ma credo che la scelta di utilizzare il Raboso sia nata dopo il disciplinare della DOC Prosecco. Stessa cosa vale per il fu Prosecco-Manzoni, che dovrebbe essere diventato Manzoni spumante.. Son d’accordo con te che, per massima espressione del territorio, sto “Prosecco Rosè” potrebbe essere costruito con Prosecco e Raboso..
  13. All’epoca usciva col nome “Aurora” e assieme al “Prosecco Manzoni” erano i cavalli di battaglia dell’azienda... poi son riusciti a rovinarli entrambi..........
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