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Cigua 90

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Reputazione Forum

10 Good

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  • Biografia
    Studente di Agraria appassionato di trattori e attrezzature d'epoca

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  • Paese o zona di provenienza
    Medicina(Bo)

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  • Interessi
    Restaurare trattori d'epoca

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  • Occupazione
    Studente

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  1. Salve a tutti. Con l'arrivo dell'autunno e l'aumento del tempo a disposizione ho ripreso il restauro della mia piccola Fiat 211 R. Mi trovo davanti però ad un dilemma che soltanto un forum di appassionati di prima classe come voi può risolvermi. Sono prossimo alla sabbiatura di tutte le parti ma prima di sabbiare il cofano sono indeciso se recuperare le misure delle scritte " Fiat 211" sulle fiancate che sono palesemente verniciate e non dotate di adesivo, oppure sabbiare tutto e poi attaccare a fine restauro gli adesivi nuovi che si trovano in commercio... Voi che mi consigliate di fare? qualcuno sa se le scritte cosi verniciate erano originali? Altro grosso problema.. la rete sul frontale.. ho girato già due posti attorno alla mia zona ma nessuno di questi ha una rete stirata uguale come misure a quella originale.. qualcuno l'ha trovata in giro? le misure dei rombi della retina che ho io sono di circa 7mm per 30mm Grazie a tutti in anticipo per l'aiuto!
  2. Rispondo a Sword in base a quelle che sono le mie impressioni visto che ormai sono già 4 o 5 anni che ci sono un pochino dentro all'argomento trattori d'epoca. Personalmente ho assistito ad un evoluzione del mercato dei testa calda.. in particolare parlo di Landini Se fino a qualche anno fa la corsa era ad avere quello più grosso e per grosso intendo L55 e si sborsavano cifre esorbitanti per il trattore di per se ( fra l'altro è ancora cosi.. anche se un filo di calma nei prezzi un po' l'ho notata..) ora è partita la sfida a chi ha il trattore più modificato quello che tira di più! Conosco più di un officina specializzata in "dopamento e revisione Landini serie L" le modifiche sono stratosferiche, si va dalla sostituzione degli assali anteriori con assali maggiorati passando per l'aumento di giri e fininendo con l'ormai collaudato inserimento di sollevatore idraulico con attacco a 3 punti più distributori. Modifiche che invitabilmente costano e aiutano a mantenre alto il prezzo di questi trattori. Penso che per vedere un p' di calma nei prezzi ci vorrà ancora qualche anno... Personalmente però la cosa mi va anche bene perchè chi come me guarda alla storicità e non ai bussi quando compra un trattore riesce con un po' di fortuna ad accaparrarsi mezzi che non hanno nulla da invidiare ai landini.. esempio lampante è il Fordson ma c'e ne sono anche altri.. ad un prezzo ragionevole.
  3. Mi aggrego ai Petrolieri... con la mia lista! Direi i due Titan, il 30-60 e il 10-20, advance rumley oil Pull 30-60 eun bell' Hart Parr 28-50 Per i diesel direi un caterpillar sixty con ruspa meccanica e per tornare in Italia un Bubba Ariete!
  4. Grazie per i consigli ragazzi! adesso proverò a sentire da Mauro se li ha.. poi vi faccio sapere! Per i pompanti non penso costino molto..secondo me con una tentina di eruo l'uno per un pompante completo te la cavi.. ma perchè li vuoi cambiare?
  5. si il titolo è trattori calssici italiani dal 1911 al 1955 come già detto da dl 30. Te lo consiglio come libro! è utile per avere una panoramica generale di tutti i marchi italiani che hanno costruito trattori almeno fino al 1955
  6. si ho già sentito nuovi ma costano una follia... e dai demolitori.. niente.. almeno nella mia zona... tutto finito! Avevo pensato di costruirmeli io.. soltanto che ci vuole il suo materiale adatto.. poi mi vorrebbero anche i tiranti e le catene.. adesso vedrò se riesco a trovarli ma ho poca fiducia..
  7. Salve a tutti, stò lavorando al restauro della mia Fiat 211 R e attualmente sono alla ricerca di alcuni parti come i bracci del sollevatore completi di tiranti e catene.. qualcuno può aiutarmi? Sapete per caso dove si possono trovare i manometri col disegno originale? o comunque quello che si avvicina di più all'originale... Grazie in anticipo per la disponibilità!
  8. Per fortuna non sono l'unico a pensarla cosi!, infatti è una cosa davvero scandalosa... Ho visto che va di moda l'utilizzo anche di trattori non d'epoca quando si fanno le arature come ad esempio in mezzo ai landini sbucare qualche Fiat serie nastro oro. Chiudo questo piccolo OT parlando anche dei cingolati, che nelle nostre zone alle arature si vedono sempre più spesso, nella maggioranza sono fiat 70 e 55, di cui praticamente nessuna utilizza più l'aratro a corda... tutti viaggiano con l'aratro idraulico... Personalmente lo ritengo uno schifo.. come ho già detto l'aratura non è più storica dal mio punto di vista, e perde tutto il suo fascino.. sia a vederla ma penso anche a farla. Vuoi mettere arrivare in fondo e tirare la corda o arrivare in fondo e spingere una leva?? non c'è più il divertimento!
  9. Da qualche anno ormai, nel periodo estivo mi capita di andare a delle rievocazioni dell'antica aratura o più semplicemente chiamiamole feste con i trattori. Devo dire che rimango totalmente basito quando vedo certe cose.. Da noi nel bolognese la moda non è molto diffusa ma ho notatato che in altre zone dell'emilia romagna è assai diffusa la pratica della modifica dei Landini Testa Calda. Praticamente non si vede più arare un Landini normale, tutti i modelli della serie L che solitamente vedo arare hanno il sollevatore, chiaramente non originale con allegati ovviamente almeno 3 distributori idraulici. Le gommature sono tutte spropositatemente larghe con conseguente sostituzione e in molti casi modifica di cerchioni sia anteriori che posteriori, le marmitte tagliate o sostituite con più rumorose in acciaio. I più avvedntati aggiungono anche l'idroguida e ovviamente l'immancabile impianto elettrico munito di lampeggiante frecce e posizioni rosse davanti e dietro. Ora premetto che ognuno è libero di fare ciò che vuole col suo trattore ma dal punto di vista storico questi trattori sono irrimediabilmente storpiati! Quando poi vedo attaccata sul cofano la targhetta dell'ASI beh ci rimango davvero male.. perchè cavolo quelli ormai non sono più trattori d'epoca sono dei mostri! E l'aratura non è più un aratura storica è semplicemente una gara a chi fa più rumore! E le pesrone che assistono e purtroppo in maggioranza non si intendono di trattori credono che 50 anni fa si arava già col sollevatore... Cose da pazzi... Voi che ne pensate??
  10. concordo con Tommaso, il 241 una volta sistemato è un pezzo che si distingue, non c'e ne sono rimasti molti in giro.. e per questo riesce a spuntare dei buoni prezzi se ben restaurato.
  11. I gusti son gusti... su quello non discuto.. ma magari prova a chiedere se ti capita a qualcuno che lo ha posseduto e quindi lo ha usato come andava... Scommetto quel che vuoi che 9 persone su 10 te ne parleranno bene..
  12. Negli anni 60 con la piccola si potevano fare tutti i lavori di fienagione, ad esclusione della presatura perchè richiedeva la doppia frizione. Lavori leggeri di preparazione del terreno con erpici a strascico, una volta montate le gabbie o i ramponi sulle gomme ci si riusciva. Tirare rimorchi o semplicemente far andare una sega a nastro con la presa di forza. Al giorno d'oggi sembra che con la piccola si possa fare poco anche perchè la maggioranza degli attrezzi adatti a questo trattore sono spariti e sembra tutto troppo grande per lei. basti pensare ai vecchi ranghinatori trainati o ai primi volta fieno a sollevatore che non richiedevano grandi sforzi di sollevamento o di trazione per essere utilizzati. Una volta quando la maggioranza degli agricoltori aveva un'azienda che non superava i 5 o 6 ettari e la piccola in molti casi è stata il primo trattore e lo è rimasto per molto tempo!.
  13. Bellissime le foto!!! la scenografia del castello è stupenda!! per non parlare delle macchine! uno spettacolo! complimenti e ancora complimenti!
  14. Guarda... quando si parla di innovazione si deve parlare a livello mondiale l'Italia è una piccola realtà... Nel 1946 nasce il Ferguson primo trattore costruito su larga scala con sollevatore idraulico In 10 anni ne vengono costruiti oltre 650000 esemplari. Addirittura il progetto è del 1933 è infatti il Black Tractor il primo trattore con sollevatore idraulico al quale segue il Ferguson-Brown nel 1936 e infine il Ferguson del 1946. Non so i numeri della Same ma penso che non si avvicinino nemmeno lontanamente a quelli di Ferguson e non ricordo nemmeno quando è stato lanciato il primo modello con sollevatore ma sicuramente posso affermare dopo il 1946. Veniamo alla DT sicuramente SAME ha contribuito a diffonderla, peraltro è una cosa limitata all'Italia, ma certo non è stato lui ad inventarla ne tantomeno a sperimentarla per primo su un trattore. La DT come la vediamo sui primi SAME è arrivata in Italia con la seconda guerra mondiale. Tutti i camion militari americani avevano la DT e guarda caso i primissimi mezzi agricoli muniti di DT, tra l'altro di ottima qualità sono state le Carioche che utilizzavano i ponti dei suddetti autocarri. Per citare un costruttore, c'era Azzolini di Parma, il quale trattore aveva già la DT con albero centrale, una cosa avanzatissima per l'epoca, l'Industria meccanica Italiana non era ancora pronta per cose di quel genere. L'aria condizionata o il cambio vario non sono cambi drastici nei trattori ma solo miglioramenti il primo per il confort dell'operatore il secondo per lo scarico della potenza al suolo. Le Innovazioni quelle vere sono quelle da me citate nel post precedente, volendo aggiungerne un'altra potremmo inserire anche il cingolo come innovazione nel campo del trattore.. e anche qui bisognerà andare molto indietro nel tempo non sono certo innovazioni sperimentate negli ultimi 50 anni..
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