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CultivarSé

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  • Paese o zona di provenienza
    Piemonte/Lombardia

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    Pochi, maledetti, verdi ma molto buoni. senza grilli o artropodi per la testa.

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  • Occupazione
    Non disprezzero l'agricoltura perchè anch'Essa è creata dall'Altissimo e mi adeguo... faccio massa.

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  1. Notare bene che noi siamo sotto trombe d'aria e temporali e non riusciamo neppure a seminare il mais, inevitabile andare molto lunghi e certo dopo giugno si andrà di sorgo e anche fare tutto mais è delirante per cui inevitabile seminare sorgo dopo 3 anni di pene sul mais e in mancanza di roba.
  2. Noi lo seminiamo dopo il mais per farlo nascere appunto col caldo e in estate scalando le condizioni e coprendo i momenti critici del mais. Prima da noi si fa mais poi i sorghi così come poi sarchiatura, organico e urea. Poi si attacca ad irrigare prima il mais e le piante più esigenti poi sorghi. Il sorgo che non nasce molto spesso è genetica e seme, per nascere male vuol dire che il terreno e grosso se no il sorgo nasce in 15gg ma nasce non tutto ma vien fuori anche nel secco in piena estate con 40C° certo se scappa una doccia allora stacca il biglietto per la luna. Se non ci sono graminacee il sorgo è il leader per qualunque cosa uno fa, para il culo quando manca roba ma basta non avere graminacee. Terreni puliti da soddisfazioni certo non ha le rese in granella del mais ma non si può non apprezzare la super flessibilità.
  3. CultivarSé

    soia

    Non sono terre da soia sono terreni da fava e favino o lupini gialli, erba medica o casoma se a sud della linea Brisighella-San Remo si tenta con la sulla. Fare altri legumi verrebbero magari ma estremamente poco utilizzabili e agronomicamente al limite. Anche inacidirli con solfato ammonico o fiocchi di zolfo ha senso se si fa per anni. Il parametro del carbonio organico non lo prenderei troppo in considerazione perchè col calcare così alto è ben difficile determinarlo bene. La sostanza organica fa sempre e comunque bene anche per abbassare e stabilizzare il pH-
  4. Cos'è? Glera così avanti da voi? Qua le viti sono meno della metà.
  5. ASì è vero danno rischio come il 2020 anche da noi persino in collina. Il rischio c'è anche nella Bassa nella media. Quest'anno ha dato l'illusione di una partenza a caldo. Difatti noi siamo nei casini con la difesa appunto perchè danno gelate fino al 2 maggio. In molti hanno rispolverato i getti antibrina dove avevano ancora gli ultimi frutteti in appennino.
  6. Allora si sì, è scusabilissimo ma sono stati testati così. E' proprio lo sviluppo della dose ad essere nato così, in laboratori e in campo si basa sulla dose efficace quindi sugli indici di malattia e protezione. Aldilà dei due, quattro o ugelli rotanti, dipende dal volume d'acqua e dalla copertura. Porto un esempio, gli australiani sulle loro superfici sfruttano molto i semoventi, nelle prime fasi vanno solo di mini e bassi volumi con quei ventilatorini che si vedono, difficilissimo vanno con polverizzatori pneumatici o ventoloni. Vuol dire che sfruttando le basse o bassissimi volumi si può ridurre efficacemente del 20% la dose ad ettaro. Il tutto ci riconduce al discorso della tipologia di goccia e di bersaglio... giustamente minuscolo. Quindi piccolo bersaglio, goppie grosse ma volume d'acqua ridotto quindi più prodotto e p.a. concentrato ma anche maggior importanza dei conformulanti e adesivanti con collanti. In questo caso tutto ciò che riduce la tensione superficiale della goccia gioca un ruolo anche per abbassare la dose, tensione superficiale è fisica classica, fisica di tutti i giorni come la velocità e l'accellerazione. Paradossalmente in estate c'è il problema opposto perchè la canopy, la copertura vegetale ha una superficie enorme e avviene l'effetto opposto ma sempre di goccia e tensione siuperficiale parliamo e di penetrazione nella parete vegetale.... non per niente dico che serve sia la difesa sia l'agronomia.... difatti si fa la potatura verde e la legatura per posizionare la vegetazione a tiro però non si può influire sulla superficie fogliare che stride quindi col concetto di superficie del terreno. Paradossalmente è più sbagliata la dose chiamiamola estiva perchè la massa vegetale diluisce il p.a. nella pianta e sulla superficie fogliare. Ci sono tantissimi studi in merito ma purtroppo fa fede e fa tecnica quello che è scritto in etichetta che si picchia, meccia male col concetto di superficie terreno Vs superficie fogliare. I migliori linguisti dicono che in molti casi c'è corrispondenza ma il problema tecnicamente e paradossalmente è l'estate e la superficie fogliare nelle varie forme di allevamento ..... quindi la palla va inevitabilmente alle attrezzature. Ma per tornare ad anello .... in giurisprudenza comanda l'etichetta anche d'estate ...... quindi la legge prende a pugni la tecnica e lo sviluppo delle dosi. Molti prodotti funzionano a dose ad ettaro, molti prodotti soprattutto di copertura ad ettaro funzionano meno perchè agiscono sul concetto di superficie .... quello che noi allegramente dileggiamo col concetto di verniciatura, molti prodotti e p-a- vanno usati o a vernice o a dose più alta quindi si ricorre in questi casi alla regoletta un pò fraudolente del +20-30% estivo. anche andar di logica non sempre ci si azzecca perchè nel caso del metalaxil chiaro che aumentando le dimensioni e il potere di sviluppo del germoglio, vedo il bersaglio misero ma dopo 5gg mi trovo il p-a- diluito in punta, un germoglio che è diventato il doppio e i 2/3 che non sono coperti, il p.a. che funziona in cima, negli stomi dei germogli o foglie, non funziona lungo il fusto, negli stomi e lenticelle del fusto .... la peronospora rischia di entrare nel fusticino del trancetto e non nella foglia. Purtroppo sia i prodotti formulati sia i principi attivi non sono uguali e paragonabile neppure all'interno della stessa famiglia chimica .... va da se che una regola unitaria prorprio non esiste diventa un'epirismo scientificamente accettato ..... come la regola dei 3 dieci....
  7. Si segue l'etichetta poi le limitazioni sono per chi segue le fantastiche regole e disciplinari delle regioni sulla integrata volontaria che è un'aberrazione. Se uno ha appuntio, perenni come cirsyum, sorghetta, canne ecc... altro che 2 litri ad ettaro, con la graminga vai anche di 3,5 con gli ormonici perchè a cardo, cirsiuo, artemisia se non metti l'ormonico fai ben poco senza contare la coriza.
  8. Tra acqua e vento noi non siamo riusciti e c'è già frumento tenero e triticale in piena spigatura. Qualcosa di vede di ruggine gialla più che altro ma sono campi talmente difformi che sembrano di altre regioni. Molta genta ha continuato a seminare orzo e ci si trova dai prati alle messi in 2 Km. Trattare per forza se torna la pioggia si tratta essendo le graminacee sulle riva con ruggine bruna, oidio e fusarium sull'orzo murino. Neppure il T1 figuriamoci quando andrà in spigatura, altro che campagne arlecchino.
  9. Tecnicamente sarebbe giusto usare il quantitativo ad ettaro perchè ad oggi con la tecnologia e le macchine di oggi si può benissimo abbassare il volume ossia l'acqua per cui i test di efficacia e di iscrizione dei prodotti si riferiscono ad ettaro e ad ettaro di superficie fogliare. Ma giustamente con pochissima foglia si dovrebbe andare con i bassi volumi per cui la dose ad ettaro diminuita del 20-30% come vuole la prassi dei bassi volumi. Chiaro bisonerebbe avere le attrezzature che permettono di fare trattamenti con volumi medi e bassi.
  10. Ma si passa dalle foglie proprio per stimolare la ripresa, dalle radici è peggio per cui prima le foglie e la difesa delle foglie poi se supera i 50mm il caso di fare altro. Noi siamo in eccesso dobbiamo scolmare le campagne siamo disperati per l'inverso.
  11. Noi aspettiamo dopo giovedì anche per via che il terreno non è a posto poi vediamo se hanno ragione i biologici, andiamo se possimo di sola copertura come le grandi aziende e vediamo di accorciare le passate in termini di tempo. Tanto alla fine il numero di trattamenti è sempre quello cambia il costo e le quantità di rame che ti penalizzano anche come sviluppo di vegetazione.
  12. Noi siamo all'opposto, qua continua a piovere e tenere cielo coperto. Ne tuo caso meglio farlo perchè adesso la foglia riceve e lavora prima che piova. Io devo aspettare, la foglia è blue e non posso dare troppo concime ma sono più sani degli anni scorsi ma continua a piovere e non riesco neppure a fare il t1 con dentro tutto.
  13. I socio ha messo sotto la famiglia a trinciare come capre, sono fuori con lo scopino, la spazzola dei sarmenti e con un andanatore. L'erba la stanno polverizzando, non c'è un sarmento lungo 2 cm hanno tritato tutto quello che trovavano lattine, sassi. Il secondo trattamento va lungo se poi si mettono a litigare o strafare già tanto che non arano la vigna. A furia di passare a scopare l'interfila l'erba l'anno spazzata via. Vediamo quando finiranno ma è lunga.
  14. Dovremmo, sempre condizionale, fare il secondo in stile romagnolo, senza miscele, brutale gloria romagnola polisolfuro di calcio come vecchia scuola insegna, niente olii, zolfini, acaricidi o meglio erioficidi. Da noi gli eriofidi si soffocano in partenza a nubi di zolfo. Dove spruzza a terra brucia come aceto che neppure i cinghiali si avvicinano alle file. Cercare alla voce amici di Lugo.
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