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Frumento TENERO - Tecniche, scelte colturali, pratiche agronomiche


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Se vuoi concimare adesso probabilmente con il lenta cessione riusciresti ad andare un po più avanti con la seconda concimazione rispetto a quella normale.Un punto in più per la prima potrebbe essere la meno facilità di perdere le unità di azoto ma sono tutti discorsi teorici.

 

Io uso i lenta cessione ormai da una decina di anni e mi sono sempre trovato bene, però ho sempre fatto una unica passata a metà marzo circa...quest'anno vorrei farne due in modo da seguirlo meglio anche se a lenta cessione...

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Lenta cessione se si ha un fondo grasso si può sempre che siano belli verdi come quest'anno e non troppo fitti o seminati presto se no... vanno seguiti con nitrato e accompagnati, trovo ottima una miscela urea-solfato ammonico specie su suoli molto basici che non tutti hanno però hanno una bella logica anche se quando il grano ha fame in annate piovose o gelide o ristagnanti bisogna fare i nitrati. Una volta in viraggio o in levata si va di urea con i lenta cessione si segue il tempo, col freddo e su terreni acidi sono molto anche troppo lunghi parlo di entec 46 entec 26 gli altri li ho usati solo su mais o riso.... quindi con il caldo.

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Sì, avendo seminato nei giorni 16-18 ottobre, è partito a razzo. Poi si è fermato verso metà novembre ed è ripartito verso i primi di febbraio, adesso si è rifermato un po'.

Un altro consiglio: in alcuni appezzamenti è un po' più rado (giusto a mio parere), in altri un po' più fitto (eccessivamente a mio parere): meglio trinciare quello più fitto (in modo che faccia più massa) e tenere quello un po' più rado da granella?

In quello da trinciato farei singolo passaggio, quello da granella due passaggi.

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Ho finito di dare l'urea belor. Il prezzo era 37,5 €/q.le sacchi da 40 . La granulometria era molto grossa L'80% dei granuli aveva diametro compreso tra 3,3 e 4,75 mm, il 10% sopra i 4,75 mm. Per spanderla la spandeva bene ma per dare meno di 100 kg ad ettaro e andare a velocità intorno ai 8 km/h mi ha fatto penare perchè non potendo aprire molto lo spandi effluiva male dalle feritoie.

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ultimamente avete qualche difficoltà nel reperire fosfatici semplici ? mi riferisco, in particolare, al perfosfato triplo. Dalle mie parti e presso i rivenditori... come dire, di zona, negli ultimi tre o quattro anni i concimi del suddetto tipo sono praticamente scomparsi a favore di pheoscor e robe varie da 3 euro passa per unità di P...

qualcuno sa più di quello che so io e può riesce a darmi una spiegazione ?

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Da recenti studi pare che il fosforo presente nei vari perfosfato semplice e triplo dopo circa 20gg che sta nel terreno si cristallizza e a detta sempre loro diventa come un sasso e non è più assimilabile dalla pianta.... mentre nei vari pheoscor e simili della concorrenza pare che il fosforo sia ricoperto da qualcosa (loro lo chiamano mppa) che gli impedisce la retrogradazione e quindi rimane sempre disponibile anche in anni successivi....

Per questo il perfosfato triplo è destinato a scomparire e per questo forse fai fatica a reperirlo.... cmq a conti alla mano di pheoscor ne va la meta che del triplo... e la spesa è più o meno la stessa.... già due anni che lo uso e i risultati anche se anche io all'inizio ero scettico gli stanno e stanno dando ragione... a questo punto la mia domanda è una sola... se è vero che dopo 20gg sto benedetto fosforo semplice cristallizza quante cavolo di unità ho buttato via inultilmente e quanti soldi potevo risparmiare nell'arco degli anni....:cheazz:

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Da recenti studi pare che il fosforo presente nei vari perfosfato semplice e triplo dopo circa 20gg che sta nel terreno si cristallizza e a detta sempre loro diventa come un sasso e non è più assimilabile dalla pianta.... mentre nei vari pheoscor e simili della concorrenza pare che il fosforo sia ricoperto da qualcosa (loro lo chiamano mppa) che gli impedisce la retrogradazione e quindi rimane sempre disponibile anche in anni successivi....

Per questo il perfosfato triplo è destinato a scomparire e per questo forse fai fatica a reperirlo.... cmq a conti alla mano di pheoscor ne va la meta che del triplo... e la spesa è più o meno la stessa.... già due anni che lo uso e i risultati anche se anche io all'inizio ero scettico gli stanno e stanno dando ragione... a questo punto la mia domanda è una sola... se è vero che dopo 20gg sto benedetto fosforo semplice cristallizza quante cavolo di unità ho buttato via inultilmente e quanti soldi potevo risparmiare nell'arco degli anni....:cheazz:

 

diciamo che lavori con un efficienza del 15/20 % con i fosfati minerali, mentre con il pheoscor con 85/90%... io più che altro ho notato la differenza tra fare e non fare la concimazione fosfatica, tra i prodotti tradizionali ed i nuovi misti-organici peoshor etc poca roba. (comunque la storia che dopo 20 gg cristallizza è una cavolata, poco ma di fosforo disponibile ne rimane sempre nel tempo anche con i concimi tradizionali)

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diciamo che lavori con un efficienza del 15/20 % con i fosfati minerali, mentre con il pheoscor con 85/90%... io più che altro ho notato la differenza tra fare e non fare la concimazione fosfatica, tra i prodotti tradizionali ed i nuovi misti-organici peoshor etc poca roba. (comunque la storia che dopo 20 gg cristallizza è una cavolata, poco ma di fosforo disponibile ne rimane sempre nel tempo anche con i concimi tradizionali)

Direi che hai ragione. Allora tutti i fosfati biammonici che diamo in semina? Non servirebbero a nulla. Anche da me il supertriplo ( come si chiamamva quando lo davamo per le bietole ) non si trova più ma proprio perchè non ci sono più colture che lo richiedono. Che differenza hai notato tra fare e non fare la concimazione fosfatica? Giusto per regolarmi se in semina va meglio il 18-46 o il 25-15 entec.

Modificato da superbilly1973
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Concimazione serve, poi ci sono Concimi più efficienti e meno.

Dual anni fa su grano seminato senza nulla in presemina e su grano con 200kg di 18-46, dicembre e gennaio senza, a pioggia ed era uguale, poi febbraio molta acqua e quello concimato si è rinverdito, l'altro annaspava e diventava giallo. Ed erano passato 3 mesi dalla semina.

 

Ultimamente preferisco pure io mettere Concimi più efficienti, ma a parità di spesa con Concimi tradizionali. Effetto molto simile, costo simile, ma meno qli da smenare e meno unità di azoto che mi creano problemi in zona vulnerabile ai nitrati

 

Inviato dal mio BLN-L21 utilizzando Tapatalk

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Concimazione serve, poi ci sono Concimi più efficienti e meno.

Dual anni fa su grano seminato senza nulla in presemina e su grano con 200kg di 18-46, dicembre e gennaio senza, a pioggia ed era uguale, poi febbraio molta acqua e quello concimato si è rinverdito, l'altro annaspava e diventava giallo. Ed erano passato 3 mesi dalla semina.

 

Ultimamente preferisco pure io mettere Concimi più efficienti, ma a parità di spesa con Concimi tradizionali. Effetto molto simile, costo simile, ma meno qli da smenare e meno unità di azoto che mi creano problemi in zona vulnerabile ai nitrati

 

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Questo vuol dire che il concime non si trasforma in sassi.

per l'azoto ti do ragione, nitrifica e si perde.

 

Ma parlando di fosforo, se una parte rimane nel terreno vorrà dire che entrerà in funzione negli anni a venire.

 

20 giorni e poi pietrifica? allora come mai il biammonico fa diventare il mais bello e verde scuro a due mesi dalla semina?

 

Per vendere, quello che non si inventano...

Modificato da Alberto64
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Questo vuol dire che il concime non si trasforma in pietre.

 

diciamo di no, ma ad esempio dove metto:

 

200 kg di 18-46 a spaglio (€ 42 al qle)

 

200kg di map 12-52 a spaglio (€ 38 alq.le)

 

150 kg di timac organphos a spaglio (€ 55 al qle)

 

50 kg localizzato di fcp active superpower np (€ 1,40 al kg)

 

il costo è identico ma i risultati sono leggermente migliori in ordine di come sono elencati (dal peggiore 18-46, al migliore active superpower localizzato), a livello di tenuta al freddo, umidità, e accestimento.

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diciamo di no, ma ad esempio dove metto:

 

200 kg di 18-46 a spaglio (€ 42 al qle)

 

200kg di map 12-52 a spaglio (€ 38 alq.le)

 

150 kg di timac organphos a spaglio (€ 55 al qle)

 

50 kg localizzato di fcp active superpower np (€ 1,40 al kg)

 

il costo è identico ma i risultati sono leggermente migliori in ordine di come sono elencati (dal peggiore 18-46, al migliore active superpower localizzato), a livello di tenuta al freddo, umidità, e accestimento.

I concimi li metti tutti a spaglio in pre-semina, giusto? Io semino con il doppio cassone quindi mettere il concime localizzato non mi costa tanto. Se li trovo provo sia il 12-52 che un organico minerale. La frazione di carbonio organica può avere la stessa funzione della parte azotata o no?

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diciamo che lavori con un efficienza del 15/20 % con i fosfati minerali, mentre con il pheoscor con 85/90%... io più che altro ho notato la differenza tra fare e non fare la concimazione fosfatica, tra i prodotti tradizionali ed i nuovi misti-organici peoshor etc poca roba. (comunque la storia che dopo 20 gg cristallizza è una cavolata, poco ma di fosforo disponibile ne rimane sempre nel tempo anche con i concimi tradizionali)

 

credo che la solubilità dei differenti fosfati minerali meriti un discorso più complesso. se è vero che il pH del suolo influisce molto sulla disponibilità del P, il concime distribuito, anche se solo in maniera limitata e nelle immediate vicinanze del granulo, influisce molto sul pH del suolo. fatto particolarmente importante nelle applicazioni localizzate in banda di cui sei parla sopra.

Il P è assimilato dagli apparati radicali come H2PO4- o come HPO42- in funzione del pH del suolo e, dato che lareazione di dissociazione di H2PO4- ha una costante di dissociazione di 7.2, entrambe le forme saranno presenti in egual misura a pH circa pari a 7.

 

  1. a pH inferiori a 5-6 il fosfato inizia ad interagire con Al ed il Fe a formare precipitati minerali insolubili;
  2. a pH superiori a 7 il fosfato inizia ad interagire con il Ca formando precipitati minerali altrettanto insolubili e la situazione è tanto peggiore quanto più è elevato il contenuto in calcare del suolo.

si può dire che è a valori di pH intermedi, tra pH 6 e 7, che si riscontra la massima solubilità dei fosfati nel suolo. Nei terreni acidi il problema si risolve alzando il pH con un intervento di calcitazione, nei terreni alcalini, come quelli fortemente calcarei che molti di noi hanno sotto i piedi, il problema non si risolve e basta: il pH non si abbassa, si distribuisce il concime e si spera che la retrogradazione -che avviene sempre- dei fosfati avvenga il più tardi possibile. il fosforo precipitato, comunque, non è "roba buttata via" va a costituire una riserva minerale che nel corso degli anni, non pochi, può tornare lentamente ad essere disponibile.

tuttavia, riagganciandomi al discorso sopra, il concime utilizzato può avere una minima influenza sul pH del suolo che circonda il granulo e quindi una minima influenza sulla solubilità dei fosfati contenuti nel granulo, un'influenza che, seppur minima, a parer mio, può e deve essere sfruttata:

 

  1. i perfosfati semplici e tripli, in particolare i primi, hanno un effetto acidificante, l'H2PO4- contenuto si dissocia in HPO42- liberando H+ ed abbassano il pH la soluzione del terreno.
  2. il fosfato biammonico 18-46 contiene HPO42- che a pH basico non si dissocia, in poche parole non ha alcun effetto.

  3. il fosfato monoammonico 11-52 contiene l'H2PO4-, si comporta come il perfosfato, e dato l'elevato titolo è quello che ha il più forte potere acidificante: introvabile, prodotto anche da eurochem come MAP, ma introvabile.

  4. scorie Thomas contenenti PO43-: una forma di fosfato che dissociandosi in HPO42- sottrae H+ dalla soluzione e ne alza il valore pH. come se non bastasse, contengono anche Ossido di Ca che va a peggiorare ulteriormente una situazione già critica.

​pheoscor e simili, a occhio, non sono altro che scorie Thomas. Vendute a basso prezzo una volta come scarto della lavorazione siderurgica oggi vengono "riprodotte" artificialmente e vendute a prezzi allucinanti in quanto il processo di cui erano il sottoprodotto, appunto il processo Thomas, non si usa più. Le scorie di marca, va detto, hanno una molecola "potenziata" che ne dovrebbe giustificarne il costo e insolubilizzare di meno; in minima parte è vero e vi sono anche pubblicazioni scientifiche che lo attestano, promuovendo di fatto questo tipo di prodotti. quello che però non tocca gli scienziati e che non viene contemplato è il rapporto tra il costo effettivo per l'agricoltore ed il guadagno in efficienza per l'unità di P. in pratica, in questo caso ed in seguito a considerazioni strettamente personali, penso sia merda di capra venduta come tartufi.

Tutte queste considerazioni valgono solo nei nostri terreni calcarei, in altre zone d'europa caratterizzate da terreni acidi -rari in Italia- la situazione si ribalta e le suddette scorie sono sicuramente il concime migliore che si possa trovare.

Per tre anni, su frumento, ho eseguito concimazioni fosfatiche con prodotti diversi, minerali semplici o di marca: come dice il collega che mi ha preceduto la differenza si vede solo se la concimazione fosfatica non c'è, punto. La pianta assorbe quantità di P piccolissime e che sono infinitesimali quando confrontate con le unità fornite per Ha, quantità giustamente alte al fine di essere sicuri di coprire il fabbisogno, seppur minimo, di questo elemento così importante.

Davanti a queste considerazioni i venditori si limitano a recitare a memoria quelle tre o quattro nozioni che ci sono sui volantini, spesso confuse e non correlate fra loro, mi chiedo... da questi prodotti ottengono forse un maggior profitto ? devono vendere un certo quantitativo all'anno per conservare il titolo di rivendita, ad esempio, di un marchio rispetto l'altro ?

 

 

 

 

Questo vuol dire che il concime non si trasforma in sassi.

per l'azoto ti do ragione, nitrifica e si perde.

 

Ma parlando di fosforo, se una parte rimane nel terreno vorrà dire che entrerà in funzione negli anni a venire.

 

20 giorni e poi pietrifica? allora come mai il biammonico fa diventare il mais bello e verde scuro a due mesi dalla semina?

 

Per vendere, quello che non si inventano...

 

dimenticavo che, il fosfato, nelle forme in cui è legato all'azoto risulta molto più efficiente in quanto ne vengono amplificati gli effetti positivi, con particolare riguardo allo sviluppo dell'apparato radicale.

Modificato da MET80100
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I concimi li metti tutti a spaglio in pre-semina, giusto? Io semino con il doppio cassone quindi mettere il concime localizzato non mi costa tanto. Se li trovo provo sia il 12-52 che un organico minerale. La frazione di carbonio organica può avere la stessa funzione della parte azotata o no?

 

tranne active superpower, quello è localizzato nel solco di semina. il resto a spaglio.

sul 12-52 non ti so rispondere, dipende dal tipo di terreno, ph ecc. per quello che posso vedere però,il 12-52 si comporta meglio del 18-46 a livello visivo e produttivo a parità di costo

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credo che la solubilità dei differenti fosfati minerali meriti un discorso più complesso. se è vero che il pH del suolo influisce molto sulla disponibilità del P, il concime distribuito, anche se solo in maniera limitata e nelle immediate vicinanze del granulo, influisce molto sul pH del suolo. fatto particolarmente importante nelle applicazioni localizzate in banda di cui sei parla sopra.

Il P è assimilato dagli apparati radicali come H2PO4- o come HPO42- in funzione del pH del suolo e, dato che lareazione di dissociazione di H2PO4- ha una costante di dissociazione di 7.2, entrambe le forme saranno presenti in egual misura a pH circa pari a 7.

 

  1. a pH inferiori a 5-6 il fosfato inizia ad interagire con Al ed il Fe a formare precipitati minerali insolubili;
  2. a pH superiori a 7 il fosfato inizia ad interagire con il Ca formando precipitati minerali altrettanto insolubili e la situazione è tanto peggiore quanto più è elevato il contenuto in calcare del suolo.

si può dire che è a valori di pH intermedi, tra pH 6 e 7, che si riscontra la massima solubilità dei fosfati nel suolo. Nei terreni acidi il problema si risolve alzando il pH con un intervento di calcitazione, nei terreni alcalini, come quelli fortemente calcarei che molti di noi hanno sotto i piedi, il problema non si risolve e basta: il pH non si abbassa, si distribuisce il concime e si spera che la retrogradazione -che avviene sempre- dei fosfati avvenga il più tardi possibile. il fosforo precipitato, comunque, non è "roba buttata via" va a costituire una riserva minerale che nel corso degli anni, non pochi, può tornare lentamente ad essere disponibile.

tuttavia, riagganciandomi al discorso sopra, il concime utilizzato può avere una minima influenza sul pH del suolo che circonda il granulo e quindi una minima influenza sulla solubilità dei fosfati contenuti nel granulo, un'influenza che, seppur minima, a parer mio, può e deve essere sfruttata:

 

  1. i perfosfati semplici e tripli, in particolare i primi, hanno un effetto acidificante, l'H2PO4- contenuto si dissocia in HPO42- liberando H+ ed abbassano il pH la soluzione del terreno.
  2. il fosfato biammonico 18-46 contiene HPO42- che a pH basico non si dissocia, in poche parole non ha alcun effetto.

  3. il fosfato monoammonico 11-52 contiene l'H2PO4-, si comporta come il perfosfato, e dato l'elevato titolo è quello che ha il più forte potere acidificante: introvabile, prodotto anche da eurochem come MAP, ma introvabile.

  4. scorie Thomas contenenti PO43-: una forma di fosfato che dissociandosi in HPO42- sottrae H+ dalla soluzione e ne alza il valore pH. come se non bastasse, contengono anche Ossido di Ca che va a peggiorare ulteriormente una situazione già critica.

​pheoscor e simili, a occhio, non sono altro che scorie Thomas. Vendute a basso prezzo una volta come scarto della lavorazione siderurgica oggi vengono "riprodotte" artificialmente e vendute a prezzi allucinanti in quanto il processo di cui erano il sottoprodotto, appunto il processo Thomas, non si usa più. Le scorie di marca, va detto, hanno una molecola "potenziata" che ne dovrebbe giustificarne il costo e insolubilizzare di meno; in minima parte è vero e vi sono anche pubblicazioni scientifiche che lo attestano, promuovendo di fatto questo tipo di prodotti. quello che però non tocca gli scienziati e che non viene contemplato è il rapporto tra il costo effettivo per l'agricoltore ed il guadagno in efficienza per l'unità di P. in pratica, in questo caso ed in seguito a considerazioni strettamente personali, penso sia merda di capra venduta come tartufi.

Tutte queste considerazioni valgono solo nei nostri terreni calcarei, in altre zone d'europa caratterizzate da terreni acidi -rari in Italia- la situazione si ribalta e le suddette scorie sono sicuramente il concime migliore che si possa trovare.

Per tre anni, su frumento, ho eseguito concimazioni fosfatiche con prodotti diversi, minerali semplici o di marca: come dice il collega che mi ha preceduto la differenza si vede solo se la concimazione fosfatica non c'è, punto. La pianta assorbe quantità di P piccolissime e che sono infinitesimali quando confrontate con le unità fornite per Ha, quantità giustamente alte al fine di essere sicuri di coprire il fabbisogno, seppur minimo, di questo elemento così importante.

Davanti a queste considerazioni i venditori si limitano a recitare a memoria quelle tre o quattro nozioni che ci sono sui volantini, spesso confuse e non correlate fra loro, mi chiedo... da questi prodotti ottengono forse un maggior profitto ? devono vendere un certo quantitativo all'anno per conservare il titolo di rivendita, ad esempio, di un marchio rispetto l'altro ?

 

 

 

 

 

 

dimenticavo che, il fosfato, nelle forme in cui è legato all'azoto risulta molto più efficiente in quanto ne vengono amplificati gli effetti positivi, con particolare riguardo allo sviluppo dell'apparato radicale.

 

 

Grazie per l'intervento, di notevole livello tecnico!

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credo che la solubilità dei differenti fosfati minerali meriti un discorso più complesso. se è vero che il pH del suolo influisce molto sulla disponibilità del P, il concime distribuito, anche se solo in maniera limitata e nelle immediate vicinanze del granulo, influisce molto sul pH del suolo. fatto particolarmente importante nelle applicazioni localizzate in banda di cui sei parla sopra.

Il P è assimilato dagli apparati radicali come H2PO4- o come HPO42- in funzione del pH del suolo e, dato che lareazione di dissociazione di H2PO4- ha una costante di dissociazione di 7.2, entrambe le forme saranno presenti in egual misura a pH circa pari a 7.

 

  1. a pH inferiori a 5-6 il fosfato inizia ad interagire con Al ed il Fe a formare precipitati minerali insolubili;
  2. a pH superiori a 7 il fosfato inizia ad interagire con il Ca formando precipitati minerali altrettanto insolubili e la situazione è tanto peggiore quanto più è elevato il contenuto in calcare del suolo.

si può dire che è a valori di pH intermedi, tra pH 6 e 7, che si riscontra la massima solubilità dei fosfati nel suolo. Nei terreni acidi il problema si risolve alzando il pH con un intervento di calcitazione, nei terreni alcalini, come quelli fortemente calcarei che molti di noi hanno sotto i piedi, il problema non si risolve e basta: il pH non si abbassa, si distribuisce il concime e si spera che la retrogradazione -che avviene sempre- dei fosfati avvenga il più tardi possibile. il fosforo precipitato, comunque, non è "roba buttata via" va a costituire una riserva minerale che nel corso degli anni, non pochi, può tornare lentamente ad essere disponibile.

tuttavia, riagganciandomi al discorso sopra, il concime utilizzato può avere una minima influenza sul pH del suolo che circonda il granulo e quindi una minima influenza sulla solubilità dei fosfati contenuti nel granulo, un'influenza che, seppur minima, a parer mio, può e deve essere sfruttata:

 

  1. i perfosfati semplici e tripli, in particolare i primi, hanno un effetto acidificante, l'H2PO4- contenuto si dissocia in HPO42- liberando H+ ed abbassano il pH la soluzione del terreno.
  2. il fosfato biammonico 18-46 contiene HPO42- che a pH basico non si dissocia, in poche parole non ha alcun effetto.

  3. il fosfato monoammonico 11-52 contiene l'H2PO4-, si comporta come il perfosfato, e dato l'elevato titolo è quello che ha il più forte potere acidificante: introvabile, prodotto anche da eurochem come MAP, ma introvabile.

  4. scorie Thomas contenenti PO43-: una forma di fosfato che dissociandosi in HPO42- sottrae H+ dalla soluzione e ne alza il valore pH. come se non bastasse, contengono anche Ossido di Ca che va a peggiorare ulteriormente una situazione già critica.

​pheoscor e simili, a occhio, non sono altro che scorie Thomas. Vendute a basso prezzo una volta come scarto della lavorazione siderurgica oggi vengono "riprodotte" artificialmente e vendute a prezzi allucinanti in quanto il processo di cui erano il sottoprodotto, appunto il processo Thomas, non si usa più. Le scorie di marca, va detto, hanno una molecola "potenziata" che ne dovrebbe giustificarne il costo e insolubilizzare di meno; in minima parte è vero e vi sono anche pubblicazioni scientifiche che lo attestano, promuovendo di fatto questo tipo di prodotti. quello che però non tocca gli scienziati e che non viene contemplato è il rapporto tra il costo effettivo per l'agricoltore ed il guadagno in efficienza per l'unità di P. in pratica, in questo caso ed in seguito a considerazioni strettamente personali, penso sia merda di capra venduta come tartufi.

Tutte queste considerazioni valgono solo nei nostri terreni calcarei, in altre zone d'europa caratterizzate da terreni acidi -rari in Italia- la situazione si ribalta e le suddette scorie sono sicuramente il concime migliore che si possa trovare.

Per tre anni, su frumento, ho eseguito concimazioni fosfatiche con prodotti diversi, minerali semplici o di marca: come dice il collega che mi ha preceduto la differenza si vede solo se la concimazione fosfatica non c'è, punto. La pianta assorbe quantità di P piccolissime e che sono infinitesimali quando confrontate con le unità fornite per Ha, quantità giustamente alte al fine di essere sicuri di coprire il fabbisogno, seppur minimo, di questo elemento così importante.

Davanti a queste considerazioni i venditori si limitano a recitare a memoria quelle tre o quattro nozioni che ci sono sui volantini, spesso confuse e non correlate fra loro, mi chiedo... da questi prodotti ottengono forse un maggior profitto ? devono vendere un certo quantitativo all'anno per conservare il titolo di rivendita, ad esempio, di un marchio rispetto l'altro ?

 

 

 

 

 

 

dimenticavo che, il fosfato, nelle forme in cui è legato all'azoto risulta molto più efficiente in quanto ne vengono amplificati gli effetti positivi, con particolare riguardo allo sviluppo dell'apparato radicale.

 

 

credo hai le competenze per risponderti da solo a quanto pare, io ho fatto un conto col costo per unità effettivamente assimilabile e si batte li, con i prodotti come li chiami tu di marca con fosforo maggiormente assimilabile c'è di bello che si hanno a gratis mesi e microelementi, senza contare che devi spostare la metà dei volumi di prodotto come ha già detto gallo.

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noi da qualche anno utilizziamo la linea speciale dei concimi timac, non abbiamo mai provato le pheoscor anche se mi piacerebbe.. sui miei terreni poveri di S.O. la differenza si vede alla grande, magari in altri luoghi non è così per cui ognuno deve valutare in base alle proprie esigenze, in modo da non spendere soldi inutilmente.. come diceva qualcuno pagine indietro, utilizzando questi concimi si hanno le stesse rese diminuendo la dose di applicazione rispetto a quelli tradizionali, con un vantaggio di movimentazione e stoccaggio, se invece non ci si accontenta e si vuole produrre di più vanno utilizzati a dose piena con ottimi risultati

purtroppo o fortunatamente non saprei.. essendo una linea speciale di concimi loro sanno con anticipo cosa andranno a spendere per produrre x, quindi il prezzo negli anni rimane circa invariato e non segue il mercato come tutto il resto, infatti quest'anno hanno lo stesso prezzo della scorsa campagna.. che su certi prodotti è il doppio di quelli normali..:boh:

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Quì i prezzi decollano!

nitrato ammonico 27 35€

urea 46 38€

18-46 48€

Non credo che siamo nella media, da altre parti d'italia com'è?

 

purtroppo anche da me i concimi sono in aumento....volevo prendere del 18.46 per il cece , ma ho desistito, .............troppo caro....

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