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Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato


DjRudy

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[ATTACH]32946[/ATTACH]

 

Dr.Fernando Di Chio ....ma per caso Mosè quando è tornato con le tavole dei dieci comandamenti :leggi:che c'era scritto per caso che il grano lo dovevano coltivare e raccogliere sotto la neve?

Che per ..... intervento divino sarebbe maturato? Se fosse così sarei pure d'accordo a mangiarne i prodotti derivati .

Invece ..... " matura " per intercessione della Monsanto! Se lo mangi lei , allora , così come arriva dal Canada senza che il tenore di Glifosato venga stemperato da quel ridicolo grano italiano.

P.S. Non dimentichi , che quel grano proveniente dal Canada , può essere usato perchè mischiato (per rientrare nei valori di inquinanti consentiti) con grano non contaminato dal glifosato(lo stesso povero prodotto di cui sopra maturato al sole) in violazione di una legge Europea che VIETA questo procedimento ... "REGOLAMENTO (CE) N. 1881/2006 DELLA COMMISSIONEdel 19 dicembre 2006 " ..... " (6) Per garantire un'efficiente tutela della salute pubblica, i prodotti il cui contenuto di contaminanti superi il tenore massimo non devono essere commercializzati come tali né dopo miscelazione con altri prodotti alimentari, né essere impiegati come ingredienti di altri alimenti. "

Modificato da Amendola
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SI vede più che bene. Secondo te sono giusti i dati riportati in questa parte di articolo, lo condividi?

 

E dalla memoria storica del settore cosa se ne può ricavare?

Rammento gli anni ‘80 in cui il grano veniva pagato intorno alle 10-15 mila lire (7-8 euro per intenderci), ma non ricordo lamentele, o rivolte di piazza. Anzi, il mercato immobiliare dei terreni era alle stelle e molti erano quelli che investivano in terreni piuttosto che in appartamenti, dato che comeintegrazione al reddito la Comunità Europea garantiva un milione di lire a ettaro, pari circa a 500 euro attuali, ma con maggior valore d’acquisto. All’epoca rammento che molti seminavano senza preoccuparsi di concimare, diserbare e i trattamenti fungicidi erano un’utopia. Erano gli agricoltori del weekend, così li chiamavo, perché erano tante le persone che investivano nell’acquisto di terreni, gente che tutto era tranne che agricoltore”.

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Dr.Fernando Di Chio ....ma per caso Mosè quando è tornato con le tavole dei dieci comandamenti :leggi:che c'era scritto per caso che il grano lo dovevano coltivare e raccogliere sotto la neve?

Che per ..... intervento divino sarebbe maturato? Se fosse così sarei pure d'accordo a mangiarne i prodotti derivati .

Invece ..... " matura " per intercessione della Monsanto! Se lo mangi lei , allora , così come arriva dal Canada senza che il tenore di Glifosato venga stemperato da quel ridicolo grano italiano.

P.S. Non dimentichi , che quel grano proveniente dal Canada , può essere usato perchè mischiato (per rientrare nei valori di inquinanti consentiti) con grano non contaminato dal glifosato(lo stesso povero prodotto di cui sopra maturato al sole) in violazione di una legge Europea che VIETA questo procedimento ... "REGOLAMENTO (CE) N. 1881/2006 DELLA COMMISSIONEdel 19 dicembre 2006 " ..... " (6) Per garantire un'efficiente tutela della salute pubblica, i prodotti il cui contenuto di contaminanti superi il tenore massimo non devono essere commercializzati come tali né dopo miscelazione con altri prodotti alimentari, né essere impiegati come ingredienti di altri alimenti. "

 

ci sorbiamo il grano con la " neve" (manco fossimo cocainomani) quando da noi se c' è un rogo di materiali tossici sequestrano colture e pascoli per chilometri

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SI vede più che bene. Secondo te sono giusti i dati riportati in questa parte di articolo, lo condividi?

 

E dalla memoria storica del settore cosa se ne può ricavare?

Rammento gli anni ‘80 in cui il grano veniva pagato intorno alle 10-15 mila lire (7-8 euro per intenderci), ma non ricordo lamentele, o rivolte di piazza. Anzi, il mercato immobiliare dei terreni era alle stelle e molti erano quelli che investivano in terreni piuttosto che in appartamenti, dato che comeintegrazione al reddito la Comunità Europea garantiva un milione di lire a ettaro, pari circa a 500 euro attuali, ma con maggior valore d’acquisto. All’epoca rammento che molti seminavano senza preoccuparsi di concimare, diserbare e i trattamenti fungicidi erano un’utopia. Erano gli agricoltori del weekend, così li chiamavo, perché erano tante le persone che investivano nell’acquisto di terreni, gente che tutto era tranne che agricoltore”.

sono sbagliatissimi... i prezzi di grano tenero e duro negli anni '80 rispettivamente in € sono questi:

1981

13,613

16,930

1982

14,485

19,690

1983

15,520

21,780

1984

16,430

22,860

1985

16,166

22,730

1986

17,530

23,740

1987

16,790

21,500

1988

16,720

21,190

1989

16,670

23,490

 

2005

 

12,630

 

14,080

 

2009

 

15,380

 

19,920

Fonte: mio quaderno di campagna

Comunque nonostante le parole riportate nell'intervista di De Chio siano sbagliate, questo signore dovrebbe lavorare per la SCAM di Modena e vende concimi, un commerciale insomma.

Modificato da Argilloso
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Non solo, ma i prezzi del grano andrebbero rapportati al potere di acquisto della moneta.

i prezzi medi al consumo del pane. della carne bovina, dell'olio extra vergine, del latte dagli anni'80 sono triplicati,

della pasta e della carne suina, delle uova sono raddoppiati...solo per dirne alcuni

Fonte Istat

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ma perchè intervistare un agente commerciale della SCAM?

il dr Fernando De Chio ce lo spiega a noi ignorantoni perchè non si fa una pasta o una filiera di pasta con grano ultra qualitativo canadese?

riporto le superficiali parole di questo agente commerciale di concimi: "Il problema del grano estero e di tutto quello che comporta, è solo figlio di un malcontento da parte di chi, non essendo in grado di produrre qualità.."

Magari lui non è in grado di produrre qualità, ma un agricoltore con decenni di esperienza invece sì...poi magari quando si parla di qualità bisognerebbe stabilire cosa voglia dire e un agronomo(o pseudo tale) dovrebbe parlare di analisi e di valori di DON proteine e quanto altro..Invece come al solito nessun valore e nessuno standard qualitativo specificato in nome di questo fantomatico agricoltore capace...

Modificato da Argilloso
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Ma un agrionomo come tale, dovrebbe sfoggiare in queste interviste valori e specifiche che per lui sono sinonimo di qualità.

Invece a quanto ho capito leggendo, ha solo detto che gli agricoltori non sono capaci di produrre grano iperproteico e da dove venga questa affermazione nessuno lo sa.

La realtà è che si vuol far credere che il settore italiano non sia in grado di produrre grano iperproteico, infatti nessun obbligo a chi ritira il grano di dividere il grano iperproteico dall'altr, per poi così permettere i loro sporchi giochi commerciali...

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Anch'io ricordo prezzi molto più alti di quelli sostenuti nell'articolo e sopratutto prezzi più bassi per produrre, ho un idea del prezzo gasolio a 300/400 lire il litro, l'urea sulle 15.000 il ql e il 18/46 intorno alle 30.000 .

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Allora: Informatore Agrario alla mano del 14 maggio 1987, pagine prezzi dei vari mercati/prodotti:

Grano piazza Bologna al Q.le iva esclusa

tenero di forza £ 36000 (trentaseimila)

tenero varietà speciali £ 34700

tenero fino £ 34400

duro produz nord £41000

duro prod centro £41700

mais nazionale £ 36700

mais estero plata £ 41700

Avena nazionale rossa £ 32400

orzo nazionale £ 33000

riso arborio £ 85000

riso baldo £ 74000

PREZZI TRATTORI novembre 1986 iva esclusa

Agrifull 30 (ex fiat 300) £ 11.810.000

Fiat 45/66 st £17.500.000

Fiat 70/66 dt £30.930.000

Fiat 100/90 dt £47.000.000

Fiat 180/90 dt £90.600.000

Fiat 1355 cingoli £78.940.000

Same delfino st £ 14.475.000

Same Laser 100 dt £45.520.000

Same Galaxy dt £90.230.000

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Io ho messo un articolo che ho letto. Parte delle cose che dice le condivido parte no. Condivido quello che dice sulla redditività se non si spende non si produce e negli argomenti appositi se né è parla sempre. Sul fatto che molti non hanno e non fanno il loro lavoro in modo professionale è vero oppure no? Niente rotazioni per anni non avveniva, non mi dite che non è vero!!! Dopo di ché non sono neppure io d'accordo all'uso del glyphosate per poter trebbiare il grano ma pensare di screditare i prodotti altrui per pensare di ottenere benefici voi credete che servirà ad ottenere qualcosa. Se non si ottiene un mercato chiaro per il proprio prodotto, non risolviamo i nostri di problemi e proprio come quando si andava a scuola poi le interrogazioni arrivano tutte assieme. Io a contratto il grano cercherò di farlo come lo scorso anno, mentre nel libero non si prende neppure 21€ con contratto ho preso 26€. Non ho fatto tutto ma una parte si è così farò anche per la prossima campagna filiera o no(dico questo per dire che sento consigliare di non fate i contratti perché sono solo una truffa). Questi saranno commerciali quindi possiamo dire di parte, ma quelli che parlano a Report, di Slow food, associazioni ambientaliste cosa sono? Ci fidiamo di questi...quando ci vediamo in giro, ci lamentiamo e basta e poi non cambia nulla...guardate la battaglia contro gli OGM tra soia no-ogm e la nostra... c'è una differenza di prezzo ridicola...non si produce...così s'importa perché non basta, il mais sta seguendo lo stesso trend...il tenero sono anni che lo importiamo per gran parte dall'estero... Siamo divisi e ci affidiamo al momento senza usare la testa ma la pancia. Spero di sbagliarmi, sarei contento di sbagliarmi

Modificato da landini 13500 C
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Allora: Informatore Agrario alla mano del 14 maggio 1987, pagine prezzi dei vari mercati/prodotti:

Grano piazza Bologna al Q.le iva esclusa

tenero di forza £ 36000 (trentaseimila)

tenero varietà speciali £ 34700

tenero fino £ 34400

duro produz nord £41000

duro prod centro £41700

mais nazionale £ 36700

mais estero plata £ 41700

Avena nazionale rossa £ 32400

orzo nazionale £ 33000

riso arborio £ 85000

riso baldo £ 74000

PREZZI TRATTORI novembre 1986 iva esclusa

Agrifull 30 (ex fiat 300) £ 11.810.000

Fiat 45/66 st £17.500.000

Fiat 70/66 dt £30.930.000

Fiat 100/90 dt £47.000.000

Fiat 180/90 dt £90.600.000

Fiat 1355 cingoli £78.940.000

Same delfino st £ 14.475.000

Same Laser 100 dt £45.520.000

Same Galaxy dt £90.230.000

Grazie Tiziano, nel messaggio precedente volevo(appunto) scrivere del ricordo di 47€ a ql nell'annata 1987, ammasso con il Consorzio Agrario....in quegli anni ancora riusciva a essere competitivo in tutti sensi.
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Allora: Informatore Agrario alla mano del 14 maggio 1987, pagine prezzi dei vari mercati/prodotti:

Grano piazza Bologna al Q.le iva esclusa

tenero di forza £ 36000 (trentaseimila)

tenero varietà speciali £ 34700

tenero fino £ 34400

duro produz nord £41000

duro prod centro £41700

mais nazionale £ 36700

mais estero plata £ 41700

Avena nazionale rossa £ 32400

orzo nazionale £ 33000

riso arborio £ 85000

riso baldo £ 74000

PREZZI TRATTORI novembre 1986 iva esclusa

Agrifull 30 (ex fiat 300) £ 11.810.000

Fiat 45/66 st £17.500.000

Fiat 70/66 dt £30.930.000

Fiat 100/90 dt £47.000.000

Fiat 180/90 dt £90.600.000

Fiat 1355 cingoli £78.940.000

Same delfino st £ 14.475.000

Same Laser 100 dt £45.520.000

Same Galaxy dt £90.230.000

 

mettiamoci pure i costi allora molto bassi di nafta,concimi,sementi,tasse,contributi e contributi pac di oltre 1.000.0000 ad ha.......

guardate ora dove siamo arrivati.........

scandaloso!!!........

per curiosità.....quale altro prodotto frutto da lavoro oggi costa quanto costava nel 1986?????

 

esiste?

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Io ho messo un articolo che ho letto. Parte delle cose che dice le condivido parte no. Condivido quello che dice sulla redditività se non spende non si produce e negli argomenti appositi se né è parla sempre. Sul fatto che molti non hanno e non fanno il loro lavoro in modo professionale è vero oppure no? Niente rotazioni per anni non mi dite che non è vero. Dopo di ché non sono neppure io d'accordo all'uso del glyphosate per poter trebbiare il grano ma pensare di screditare i prodotti altrui per pensare di ottenere benefici voi credete che servirà ad ottenere qualcosa. Se non si ottiene un mercato chiaro del proprio prodotto non si risolvono i nostri di problemi e proprio come quando si andava a scuola poi le interrogazioni arrivano tutte assieme. Intanto è se volete metto anche la fattura...io a contratto il grano cercherò di farlo come lo scorso anno, mentre nel libero non si prende neppure 21€ con contratto ho preso 26€. Non ho fatto tutto ma una parte si è così farò anche per la prossima campagna filiera o no. Questi saranno commerciali quindi possiamo dire di parte, ma quelli che parlano di Report, Slow food, associazioni ambientaliste cosa sono? Ci fidiamo di questi...anzi ci vediamo in giro e ci lamentiamo e basta e poi non cambia nulla...
Landini, tutto quello che voi....ma non smentire(riportando) dati non veri che screditano il nostro lavoro, non mi sembra un buon modo di affrontare la discussione.(parere personale, eh!)
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Io ho messo un articolo che ho letto. Parte delle cose che dice le condivido parte no. Condivido quello che dice sulla redditività se non si spende non si produce e negli argomenti appositi se né è parla sempre. Sul fatto che molti non hanno e non fanno il loro lavoro in modo professionale è vero oppure no?

E' vero perchè molti hanno capito che è inutile essere professionali quando il tuo prodotto di qualità superiore viene ammassato insiemae a quello degli altri senza distinzione.Professionale per la gloria? professionale lo posso essere, ma non sono fesso!

Niente rotazioni per anni non avveniva, non mi dite che non è vero!!! Dopo di ché non sono neppure io d'accordo all'uso del glyphosate per poter trebbiare il grano ma pensare di screditare i prodotti altrui per pensare di ottenere benefici voi credete che servirà ad ottenere qualcosa. Se non si ottiene un mercato chiaro per il proprio prodotto, non risolviamo i nostri di problemi e proprio come quando si andava a scuola poi le interrogazioni arrivano tutte assieme.

quello della skuola mi sembra un paragone sbagliato, anche perchè lì chi giudica (il prof?) lo fa in maniera soggettiva e non in maniera oggettiva come dovrebbe essere quando si giudica un bene alimentare importante per la salute di tutti!

Io a contratto il grano cercherò di farlo come lo scorso anno, mentre nel libero non si prende neppure 21€ con contratto ho preso 26€.

qui a contratto prendono 42€/q.le (filiera Verna), ma è un contratto che non fanno a tutti, perche penso che la domanda sia inferiore alla possibile offerta.

Non ho fatto tutto ma una parte si è così farò anche per la prossima campagna filiera o no(dico questo per dire che sento consigliare di non fate i contratti perché sono solo una truffa). Questi saranno commerciali quindi possiamo dire di parte, ma quelli che parlano a Report, di Slow food, associazioni ambientaliste cosa sono? Ci fidiamo di questi...quando ci vediamo in giro, ci lamentiamo e basta e poi non cambia nulla...guardate la battaglia contro gli OGM tra soia no-ogm e la nostra... c'è una differenza di prezzo ridicola...non si produce...così s'importa perché non basta, il mais sta seguendo lo stesso trend...il tenero sono anni che lo importiamo per gran parte dall'estero... Siamo divisi e ci affidiamo al momento senza usare la testa ma la pancia. Spero di sbagliarmi, sarei contento di sbagliarmi

Quando si parla di tutte queste cose che dici si parla di consumatori e non di agricoltori,.

Se l'OGM fa diventare dignitoso il lavoro professionale di un agricoltore, credo che l'agricoltore non abbia problemi ad utilizzare l'OGM.

Purtroppo l'agricoltore non conta nulla e quello che muove il mercato è il borghese di città (cioè la maggioranza dei consumatori) che nulla sa di agricoltura e quale sia la qualità.

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Di chi vende a 18 euro. Se nessuno vendesse il prezzo salirebbe.

 

ma scusa perchè non anticipi il problema e non semini così non vendi è comodo accusare gli altri perche non vendono al prezzo che vuoi tu se uno ha raccolto e ha fatto delle spese, vende, ho se ha un sistema di economia che ci sta dentro, vende, fa quello che voule, ho magari ha un debito che deve ripettare,vende,quando si va ha fare una scelta su cosa fare si sa gia dove si finira piu o meno e quindi qui do ha ragione a Landini se nella tua zona ti propongono un contratto di ritiro a condizioni che tu riesci a farle ci fai due conti prima di seminare e poi decidi, non esiste piu la regola che faccio come ne ho voglia e paghi quello che mi pare a me anche tu vai a fare spesa da un'altra parte

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ma scusa perchè non anticipi il problema e non semini così non vendi è comodo accusare gli altri perche non vendono al prezzo che vuoi tu se uno ha raccolto e ha fatto delle spese, vende, ho se ha un sistema di economia che ci sta dentro, vende, fa quello che voule, ho magari ha un debito che deve ripettare,vende,quando si va ha fare una scelta su cosa fare si sa gia dove si finira piu o meno e quindi qui do ha ragione a Landini se nella tua zona ti propongono un contratto di ritiro a condizioni che tu riesci a farle ci fai due conti prima di seminare e poi decidi, non esiste piu la regola che faccio come ne ho voglia e paghi quello che mi pare a me anche tu vai a fare spesa da un'altra parte

 

Tralasciando l'ortografia, non ho capito il ragionamento. Io non obbligo nessuno ma qui molti piangono miseria con il grano a 18, altri allo stesso prezzo guadagnano e fanno investimenti quindi non è per tutti sotto il costo di produzione. Finché ci sarà chi guadagna vendendo a 18 il prezzo non può salire

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Tempo addietro mi sono preso il gusto di prendere le medie dei semestri che vanno dal 2011 al 2016, prezzo medio mercato di Bologna 28€. Ora se invece di stare a parlare di etichette, grano canadese, contaminanti ecc...si puntasse uniti ad ottenere un minimo garantito per un grano normale di 28€ e poi a salire con i premi per le proteine non sarebbe meglio!!! Tanti argomenti e carne al fuoco e poi...

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Tempo addietro mi sono preso il gusto di prendere le medie dei semestri che vanno dal 2011 al 2016, prezzo medio mercato di Bologna 28€. Ora se invece di stare a parlare di etichette, grano canadese, contaminanti ecc...si puntasse uniti ad ottenere un minimo garantito per un grano normale di 28€ e poi a salire con i premi per le proteine non sarebbe meglio!!! Tanti argomenti e carne al fuoco e poi...
Premettendo che (oggi come oggi) sarei d'accordo con la tua proposta che credo agli industriali della pasta interesserebbe poco....però vorrei chiederti, perchè non parlare di etichette (abbiamo per caso paura a "farci riconoscere") e vedere se veramente questi residui di glifosate sono nocivi alla salute (cosa importantissima per tutti, noi compresi) ?

PS. Sulle etichettatura dei nostri prodotti ortofrutticoli, noi siamo obbligati a metterla.

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