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Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato


DjRudy

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statene certi, che se anche le superfici diminuiranno , se anche i raccolti diminuiranno, se anche le qualità che proporremo saranno eccezionali, troveranno sempre la scusa per sottopagare il prodotto......

del resto sono 3/4 anni che si dice che il prezzo del grano sarà molto basso.....e come facevano a dirlo? avevano interpretato i tarocchi?

non credo, .........già si sapeva dove si voleva arrivare....infatti il grano lo abbiamo venduto più o meno allo stesso prezzo sia quando era abbondante e brutto che quando era poco ma favoloso.....

 

le favole le andassero a raccontare ad altri........

fanno quello che vogliono.....punto

magari poi il prossimo anno decidono che forse siamo troppo "sfiancati" x andare avanti e DECIDONO di darci un anno o 2 di respiro aumentando i prezzi.........

tutto PILOTATO !!!

Quello che dici è vero ma l'industria decide quello che vuole perché il grano lo trova facilmente, se non lo trovasse anche se sono 3 o 4 soggetti sarebbe il mercato a decidere. Se c'è abbondanza fanno presto a mettersi daccordo.

 

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Quello che dici è vero ma l'industria decide quello che vuole perché il grano lo trova facilmente, se non lo trovasse anche se sono 3 o 4 soggetti sarebbe il mercato a decidere. Se c'è abbondanza fanno presto a mettersi daccordo.

 

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Bravo quoto al 100% è quello che tento di dire da un pò!

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l'industria trova il grano oggi come lo trovava 20 30 anni fa ...sia in italia che all'estero

 

il problema è che NOI agricoltori abbiamo permesso di consolidare un sistema che x me non ha niente a che fare con le dinamiche della legge della legge domanda offerta......niente....

 

ci sono troppi interessi oggi...troppe persone che tirano il cariolo a favore degli industriali e dei commercianti, e troppi agricoltori che fanno spallucce perchè pensano che è il mercato , che è l'abbondanza del raccolto, la qualità, il canada, il nino, ecc ecc

 

e pochi chi invece difende il prodotto con i denti , riducendo il tutto in un semplice eserciizio matematico...se ci stai dentro con i conti coltivi, altrimenti no e passi ad altro......dimenticando che in molte zone agricole italiane altro non c'è......

 

x dire che non c'è soluzione a mio avviso........e loro lo sanno.......e vedrete che si andrà avanti così......qualche anno "random" di prezzi normali e tanti di prezzi da schifo.......

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prezzi medi grano duro anno di riferimento

47.24 2008

27.58 2008

22.5 2009

20.65 2009

16.29 2010

22.4 2010

28.87 2011

30.01 2011

28.62 2012

28.56 2012

29.62 2013

27.97 2013

28.63 2014

34.13 2014

33.82 2015

29.76 2015

25 2016

20.4 2016

27.89166667 media totale

29.999 media 2011-2015

27.4 media tolti gli estremi

 

Tempo fa usando exel avevo calcolato le medie semestrali dal 2008 al al 2016, mercato di Bologna centro italia. A memoria anche il periodo 2000-2008 ha seguito questo andamento. Ci sono periodi con prezzi bassi e altri con prezzi più alti. Quello che é cambiato dal passato che le spese sono aumentate soprattutto inps, trattori e manutenzione dei mezzi, la pac è calata non più legata alla coltura... Il grano duro prendeva altre 700.000 lite negli anni novanta e questo portava non guardava ai prezzi più di tanto. Non si é fatto nulla per cambiare il mercato ed ecco che vengono i nodi al pettine...sul fatto che il grano non possa aumentare o addirittura schizzare non ci giurerei...guardate il prezzo nel 2010 e nel 2011... Il problema é che non é prevedibile e per questo che ci vorrebbe una maggiore stabilità non si può rischiare di chiudere l'azienda perché i prezzi vanno a 15 euro...e sperare di recuperare le perdite quando arriva a 38... E poi c'è un problema gli agricolturi, non tutti, si lamentano ma non fanno nulla e gli stessi che si lamentano lavorano in perdita aumentano i prezzi degli affitti...si mettono a coltivare anche i peggiori greppi dove rischiano di ribaltarsi i coltivano anche i canali...

Modificato da landini 13500 C
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prezzi medi grano duro anno di riferimento

47.24 2008

27.58 2008

22.5 2009

20.65 2009

16.29 2010

22.4 2010

28.87 2011

30.01 2011

28.62 2012

28.56 2012

29.62 2013

27.97 2013

28.63 2014

34.13 2014

33.82 2015

29.76 2015

25 2016

20.4 2016

27.89166667 media totale

29.999 media 2011-2015

27.4 media tolti gli estremi

 

..............

 

Manca una colonna

[ Il costo di produzione per qle. ]

Una volta c'era una forte incidenza della manodopera che alzava il costo di produzione, un agricoltore da solo faceva fatica a seguire 20/30 ettari a cereali ,

ora un agricoltore con 20/30 ettari a cereali , lavora si e no un paio di mesi

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Manca una colonna

[ Il costo di produzione per qle. ]

Una volta c'era una forte incidenza della manodopera che alzava il costo di produzione, un agricoltore da solo faceva fatica a seguire 20/30 ettari a cereali ,

ora un agricoltore con 20/30 ettari a cereali , lavora si e no un paio di mesi

 

Ma il costo di produzione cambia da azienda ad azienda !!! Per ogni azienda è diverso! E poi io non ho messo i prezzi degli anni '80 ma di pochi anni fa.

Altra cosa dovremmo pensare al nostro prodotto a difendere i nostri interessi fissando alcuni punti da raggiungere soprattutto sul prezzo!!! Troppe chiacchiere, troppi discorsi diventano vuoti e non portano a nulla.

Modificato da landini 13500 C
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@frank66

 

dal 2008 ad oggi non è cambiato molto x le ore in manodopera....mentre il costo dei mezzi è aumentato tantissimo........

cosa centra il tempo impiegato?..........centra il capitale investito......conosco ditte industriali che lavorano in pieno solo 2/3 mesi all'anno ma hanno milioni investiti e i conti li devono far quadrare comunque......

Modificato da casemx240magnum
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@frank66

 

dal 2008 ad oggi non è cambiato molto x le ore in manodopera....mentre il costo dei mezzi è aumentato tantissimo........

cosa centra il tempo impiegato?..........centra il capitale investito......conosco ditte industriali che lavorano in pieno solo 2/3 mesi all'anno ma hanno milioni investiti e i conti li devono far quadrare comunque......

I prezzi scendono perché costa meno produrre. (In senso mondiale) .

A parità di superficie non possiamo pensare di guadagnare come 30 anni fa, ora ci si spende 1/4 di tempo.

Con le dimensioni aziendali medie in Italia non si può pensare di fare concorrenza con le produzioni di larga scala come i cereali ,

Se si vuol rimanere nel mercato bisogna valorizzare e trovare produzioni di nicchia.

 

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I prezzi scendono perché costa meno produrre. (In senso mondiale) .

A parità di superficie non possiamo pensare di guadagnare come 30 anni fa, ora ci si spende 1/4 di tempo.

Con le dimensioni aziendali medie in Italia non si può pensare di fare concorrenza con le produzioni di larga scala come i cereali ,

Se si vuol rimanere nel mercato bisogna valorizzare e trovare produzioni di nicchia.

 

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c'è da considerare che i mezzi tecnici (seme concime diserbi ed eventuali trattamenti) sono aumentati di prezzo quindi produrre costa comunque di più e i prezzi dei raccolti sono o rimasti stazionari quando va bene o addirittura calati

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I prezzi scendono perché costa meno produrre. (In senso mondiale) .

A parità di superficie non possiamo pensare di guadagnare come 30 anni fa, ora ci si spende 1/4 di tempo.

Con le dimensioni aziendali medie in Italia non si può pensare di fare concorrenza con le produzioni di larga scala come i cereali ,

Se si vuol rimanere nel mercato bisogna valorizzare e trovare produzioni di nicchia.

 

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e ci ritorniamo sopra con questo tempo......

ma che cavolo centra?.........per produrre un reddito minimo ci vogliono investimenti a cifre spaventose e questi devono essere ammortizzati in tot anni.......poi lavorare 1gg o 100gg...ma se ho investito 10 mi deve rientrare 10 più il guadagno ....chi opera in borsa(per dirne una) spesso guadagna 10 mila euro in 3 secondi e poi per settimane se ne sta fermi....ma che paragoni fate?........siete agricoltori?

le produzioni di nicchia lasciatele stare ai vari "frascarelli" di turno........avete visto come ci siamo riempiti di coriandolo, cece ecc ecc in pochi anni?......

poi non tutti i terreni sono adatti a fare tutto.......a volte le condizioni orografiche variano in modo enorme nel raggio di poche decine di km.......

basta fare gli sboroni...se si hanno terreni fertili in pianura irrigui....e graziealcazzo!!!!

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In realta i produttori di pasta italiani la vendono in tutto il mondo come prodotto di nicchia, quindi anche il “semplice” grano duro italiano dovrebbe essere pagato come prodotto di nicchia. Solo che loro sono bravi imprenditori, noi no.
Eppure anche loro hanno a disposizione mezzi tecnici decisamente più produttivi di 20 anni fa. Il discorso di fondo lo conosciamo....
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Il problema è che ora i consorzi non valgono nulla o quasi come commercializzazione. Quindi l'industriale fa quello che vuole. Se si considera l'intero processo di trasformazione quei 4-5 euro li potremmo prendere in più perchè alla fine quanto viene un quintale di semole? Quanto rende alla molitura un quintale di grano? E' un pò come il petrolio e la benzina alla pompa. Se il prezzo del barile scende e il prezzo alla pompa no cosa vuole dire? Però se il barile sale , alla pompa la benzina lo segue da vicino.

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In realtà un po' tutti avete ragione e un po' tutti avete torto. In prezzi non sono calati se consideriamo l'inflazione. In passato il mercato europeo era protetto e i prodotti fortemente sovvezionati, si ritiravano gli eccessi per esempio. I mezzi tecnici anche lì dipende. Il gasolio non costava nulla, sul seme dipende... Ho fatture del 97/98 beh era attorno le 90.000 lire non poco... i concimi,negli ultimi15 anni, con alti e bassi hanno avuto aumenti in linea con l'inflazione. Invece i prodotti fitosanitari sono aumentati molto, ma sopratutto sono i trattori e le attrezzature meccaniche che incidono molto di più !!! Pensate al fieno... Fino a 30 anni fa si facevano le balline, si caricavano spesso a mano, oppure si seminava con la meccanica da 2 metri con omino dietro...trattore con aria condizionata...freddo in inverno e caldo in estate :fiufiu: il comfort c'è ma si paga. Comunque quello che manca è un idea d'azione condivisa, siamo disuniti. A tutti capita di parlare con i colleghi, quello che sopporto di meno (lo ribadisco:D) sono le lamentele sterili... E dobbiamo smettere, tanto tocca chiudere, il grano dovrebbe essere pagato 35 euro ecc... Ok ma se non arriviamo nemmeno a prendere il prezzo medio degli ultimi 10 anni!!! Il fatto che così si chiacchera e non cambia nulla!!!

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Infatti lo dice la frase stessa "Prezzo minimo garantito" è garantito che prenderai il minimo!:asd:

Con l' 80% del grano nazionale bloccato dai contratti a 26/27€ come si può pensare che le quotazioni salgano?

A chi interesserebbe?

Chi sarebbe quel pazzo disposto a pagare di più?

La loro quota di grano nazionale ce l'hanno già bella che assicurata nei silos a 26€ dove sarebbe la domanda che farebbe salire il prezzo?

Chi lo dice che il piccolo può farlo ed il grande no?

Un imprenditore più è grande più deve essere disposto a rischiare per guadagnare di più, certo è più facile accontentarsi di un guadagno minimo ma sicuro! Ma loro questo l'hanno capito eccome e cavalcano alla grande la nostra paura dell'incertezza e da buoni uomini non si sapranno accontentare e scenderanno sempre più giù!

I conti verranno al pettine con le annate siccitose. Sarà allora che il prezzo del grano rimasto calmierato dai contratti farà strage di aziende esposte al rischio siccità.

Finchè la situazione rimane questa attuale sarà possibile si e no sopravvivere seminando solo le maggesi, io ho dovuto cambiare colture e seminare solo le maggesi a duro ricorrendo ai contratti solo per metà della superficie, poi se le cose si mettono proprio male lo stoccheró in azienda ma già so che nei contratti non c’e futuro ma solo una via di fuga all’attuale speculazione sul convenzionale.

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I conti verranno al pettine con le annate siccitose. Sarà allora che il prezzo del grano rimasto calmierato dai contratti farà strage di aziende esposte al rischio siccità.

Finchè la situazione rimane questa attuale sarà possibile si e no sopravvivere seminando solo le maggesi, io ho dovuto cambiare colture e seminare solo le maggesi a duro ricorrendo ai contratti solo per metà della superficie, poi se le cose si mettono proprio male lo stoccheró in azienda ma già so che nei contratti non c’e futuro ma solo una via di fuga all’attuale speculazione sul convenzionale.

 

??????????????

e quindi se lo stocchi in azienda cosa credi che cambi?

poi dove lo metti?....se hai pochi q ok......ma se ne hai migliaia la vedo difficile, oltre al rischio c'è proprio un problema logistico...

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Quando in passato si faceva un raccolto scarso, nelle annate siccitose, il poco grano raccolto veniva stoccato con facilità anche in azienda e venduto solo se raggiungeva un prezzo tale da ripigliare le spese. È sempre valso l’articolo v, chi l’ha in mano ha ✌️.

Ormai l’espulsione di De Bonis, elemento divenuto troppo scomodo, fa perdere speranze nella futura CUN, che avrà una commissione di comodo e sarà priva di griglia tossicologica. Con i contratti di filiera si accetta nelle zone asciutte meridionali la fine del duro. Servono da facciata per far credere che la pasta sia fatta solo con grano italiano ma in realtà si coltiverà sempre meno frumento duro al sud, con condizioni di colonialismo, ed il grosso verrà importato. I sindacati sono ormai asserviti all’agroindustria

Chiedersi cosa cambia? Nulla se non si ha voglia di continuare a lottare. Certo non cambia in meglio svendendosi con i contratti. Non al sud almeno dove la produzione media non darebbe reddito statisticamente parlando.

Modificato da Giancarlo60
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io sono il primo degli incazzati x la situazione prezzi (e non solo del grano purtroppo)

ma tenere in casa centinaia di q di grano (per i piccoli ) o migliaia ,a livello commerciale con cambierà una fava.....anzi aumenterà ancora di più il nostro rischio imprenditoriale , il nostro lavoro, e diminuiranno i nostri guadagni (guadagno parola grossa.........) perchè tanto sempre al commerciante dovremo rivolgerci poi x vendere, cosa voi che importi a casillo dei tuoi o miei 100/2000 q di grano.....per loro è becchime.

 

per come la vedo io , ho già spiegato, è tutto pilotato oggi........ci tengono in pugno e ogni tanto ci terranno a galla facendo aumentare il prezzo e tirare avanti.......random, senza nessun filo logico delle scorte/siccità/rese/qualità......senza farci capire un cavolo senza nessun motivo, solo strategia industriale.....la stessa cosa del girasole oggi pagato 32 con contratto e 30 libero, quando all'estero viene pagato 38/40 libero (spagna , francia ecc) e di qualità inferiore.

 

i contratti sarebbero pure una buona cosa, ma fatti in modo serio e indicizzati al costo tecnico del grano, qui i sindacati dovrebbero giocare un ruolo fondamentale, invece sappiamo tutti come siamo messi......

un contratto serio dovrebbe tenere conto della zona di coltivazione e della resa media, ed essere proporzionato ai costi sostenuti (al sud si spende meno in proporzione rispetto al nord , ma le rese sono inferiori.......)

così come gli aiuti, che dovrebbero essere "indicizzati" al territorio.......io incentiverei il grano duro al centrosud e il tenero al nord, il girasole al centro , il mais al nord ecc ecc invece ci stiamo saturando il mercato di prodotti marginali, oggi chiamati di nicchia, che creano solo ulteriori problemi all'agricoltore che poi si vede crollare i prezzi o beffato dai "cali" netti ,tare ecc ecc.....

 

ad oggi purtroppo una soluzione non c'è........e purtroppo la colpa è anche nostra che lo abbiamo permesso

dovevamo protestare al momento giusto......e già si capiva 2/3/4 anni fa dove si stava arrivando ma molti di noi hanno abboccato alle parole dei vari professoroni,commercianti , industriali, che volevano qualità, prodotti nuovi, ecc ecc ,bla bla bla, e ci siamo dimenticati che i nostri terreni non si possono trasformare o spostare o irrigare , sono sempre quelli e le alternative colturali se prima si contavano sulle dita della mano oggi neanche ci sono più...

quindi , siamo oramai in balia del sistema e degli eventi, si salvi chi può, io cercherò di tirare avanti spendendo il meno possibile e rischiando il meno possibile , acquisti mirati e solo il necessario x le attrezzature, i trattoroni nuovi con la playstation incorporata se li tengano, e l'attrezzo con 5 pezzi di ferro saldati a lustro dal costo di un monolocale lo stesso.....

 

questo thread si chiama prezzi agricoli e strategie di mercato........io toglierei strategie di mercato

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Famosa la frase di un direttore della più blasonata associazione di categoria che ad un collega che si lamentava del prezzo del grano, rispose tronfio "impara a fare il pane"
Ma io faccio l'agricoltore non il panettiere!

Se mi lamento che i trattori costano troppo mi dice di costruirmeli?

 

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Ma io faccio l'agricoltore non il panettiere!

Se mi lamento che i trattori costano troppo mi dice di costruirmeli?

 

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A un mio amico è successa una cosa simile, al venditore ha detto che il trattore gli sembrava un po’ caro e il tipo senza fare una piega ha risposto “guarda se per te è caro ti conviene smettere di fare L agricoltore e andare in fabbrica che stai meglio”

Robe da prenderlo a schiaffi per ogni euro del costo del mezzo

 

 

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io sono il primo degli incazzati x la situazione prezzi (e non solo del grano purtroppo)

ma tenere in casa centinaia di q di grano (per i piccoli ) o migliaia ,a livello commerciale con cambierà una fava.....anzi aumenterà ancora di più il nostro rischio imprenditoriale , il nostro lavoro, e diminuiranno i nostri guadagni (guadagno parola grossa.........) perchè tanto sempre al commerciante dovremo rivolgerci poi x vendere, cosa voi che importi a casillo dei tuoi o miei 100/2000 q di grano.....per loro è becchime.

 

per come la vedo io , ho già spiegato, è tutto pilotato oggi........ci tengono in pugno e ogni tanto ci terranno a galla facendo aumentare il prezzo e tirare avanti.......random, senza nessun filo logico delle scorte/siccità/rese/qualità......senza farci capire un cavolo senza nessun motivo, solo strategia industriale.....la stessa cosa del girasole oggi pagato 32 con contratto e 30 libero, quando all'estero viene pagato 38/40 libero (spagna , francia ecc) e di qualità inferiore.

 

i contratti sarebbero pure una buona cosa, ma fatti in modo serio e indicizzati al costo tecnico del grano, qui i sindacati dovrebbero giocare un ruolo fondamentale, invece sappiamo tutti come siamo messi......

un contratto serio dovrebbe tenere conto della zona di coltivazione e della resa media, ed essere proporzionato ai costi sostenuti (al sud si spende meno in proporzione rispetto al nord , ma le rese sono inferiori.......)

così come gli aiuti, che dovrebbero essere "indicizzati" al territorio.......io incentiverei il grano duro al centrosud e il tenero al nord, il girasole al centro , il mais al nord ecc ecc invece ci stiamo saturando il mercato di prodotti marginali, oggi chiamati di nicchia, che creano solo ulteriori problemi all'agricoltore che poi si vede crollare i prezzi o beffato dai "cali" netti ,tare ecc ecc.....

 

ad oggi purtroppo una soluzione non c'è........e purtroppo la colpa è anche nostra che lo abbiamo permesso

dovevamo protestare al momento giusto......e già si capiva 2/3/4 anni fa dove si stava arrivando ma molti di noi hanno abboccato alle parole dei vari professoroni,commercianti , industriali, che volevano qualità, prodotti nuovi, ecc ecc ,bla bla bla, e ci siamo dimenticati che i nostri terreni non si possono trasformare o spostare o irrigare , sono sempre quelli e le alternative colturali se prima si contavano sulle dita della mano oggi neanche ci sono più...

quindi , siamo oramai in balia del sistema e degli eventi, si salvi chi può, io cercherò di tirare avanti spendendo il meno possibile e rischiando il meno possibile , acquisti mirati e solo il necessario x le attrezzature, i trattoroni nuovi con la playstation incorporata se li tengano, e l'attrezzo con 5 pezzi di ferro saldati a lustro dal costo di un monolocale lo stesso.....

 

questo thread si chiama prezzi agricoli e strategie di mercato........io toglierei strategie di mercato

 

Hai riassunto molto bene la situazione attuale!

Purtoppo gli agricoltori sono come le mogli sia italiani che francesi e tedeschi solo che quelli italiani sono come la moglie dell'ubriacone violento che prende gli schiaffi tutte le sere ed al posto di denunciarlo continuano a servirlo come un re mentre i nostri confinanti sono come la moglie del dottore bravo che porta a casa tanti soldi la tratta come una regina e lei in cambio non solo non gli fa un cazzo ma gli mette anche le corna.

I nostri vicini hanno delle condizioni migliori delle nostre ma non per fortuna, hanno lottato per quello che hanno, appena gli togli qualcosa vanno e tirano carri di letame e sassate a chi ne merita, in nostri quando manifestano lavano bene i loro trattoroni e fanno la sfilata con le bandiere attaccate agli specchietti e anche li fanno la gara a chi ce l'ha più grosso, non ci credono neanche loro che sono insoddisfatti e figurati chi li sente, e vaiiiii sempre più giù.

Quando le politiche agricole europee anno stuprato l'agricoltura italiana dicendo che dovevamo vivere di turismo e francia e germania si vedevano bene i cazzi loro gli agricoltori italiani rappresentati in europa da personaggi tipo la zanicchi o altri trombati politici e televisivi poggiati li a prendere stipendi e fare si con la testa i nostri agricoltori dov'erano?

Lo dico io dov'erano, a casa tranquilli tanto i prezzi sono bassi ma abbiamo il gasolio agevolato, la pac e ogni tanto un bel psr che ci farà rimettere il culo su un bel trattorone nuovo anche più di quello che serve così alle sfilate farò un figurone figuriamoci nel mio paesino e adesso ci si ritova così e si continuerà a servire il marito ubriacone e violento.

Io dico sempre che chi è causa del suo male pianga se stesso!

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Hai riassunto molto bene la situazione attuale!

Purtoppo gli agricoltori sono come le mogli sia italiani che francesi e tedeschi solo che quelli italiani sono come la moglie dell'ubriacone violento che prende gli schiaffi tutte le sere ed al posto di denunciarlo continuano a servirlo come un re mentre i nostri confinanti sono come la moglie del dottore bravo che porta a casa tanti soldi la tratta come una regina e lei in cambio non solo non gli fa un cazzo ma gli mette anche le corna.

I nostri vicini hanno delle condizioni migliori delle nostre ma non per fortuna, hanno lottato per quello che hanno, appena gli togli qualcosa vanno e tirano carri di letame e sassate a chi ne merita, in nostri quando manifestano lavano bene i loro trattoroni e fanno la sfilata con le bandiere attaccate agli specchietti e anche li fanno la gara a chi ce l'ha più grosso, non ci credono neanche loro che sono insoddisfatti e figurati chi li sente, e vaiiiii sempre più giù.

Quando le politiche agricole europee anno stuprato l'agricoltura italiana dicendo che dovevamo vivere di turismo e francia e germania si vedevano bene i cazzi loro gli agricoltori italiani rappresentati in europa da personaggi tipo la zanicchi o altri trombati politici e televisivi poggiati li a prendere stipendi e fare si con la testa i nostri agricoltori dov'erano?

Lo dico io dov'erano, a casa tranquilli tanto i prezzi sono bassi ma abbiamo il gasolio agevolato, la pac e ogni tanto un bel psr che ci farà rimettere il culo su un bel trattorone nuovo anche più di quello che serve così alle sfilate farò un figurone figuriamoci nel mio paesino e adesso ci si ritova così e si continuerà a servire il marito ubriacone e violento.

Io dico sempre che chi è causa del suo male pianga se stesso!

 

discorso che non fa una piega....!!!! è proprio così.

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