Vai al contenuto

Messaggi raccomandati

La coltivazione delle brassicacee sta prendendo sempre più piede anche in Italia a causa dell'aumento della quotazione di queste oleaginose (siamo passati dai poco più di 20 € dello scorso anno, ad oltre 40 euro fino a un mese fa, e ora i prezzi si stanno stabilizzando sui 30 € a q.le.), sia per il continuo aumento del costo dei mezzi tecnici che rendono sempre meno remunerativi i ristoppi (siano essi di grano che di mais). Le brassicacee sono piante abbastanza rustiche con non troppo elevati fabbisogni di mezzi tecnici, ma non per questo sono colture facili, anzi la semina (e relativa emergenza) è proprio il momento più critico di tutte le operazioni colturali data la limitata dimensione del seme e del periodo di semina.

 

Come coltura di riferimento prendo il Colza (Brassica Napus) che è la più conosciuta e coltivata, ma non bisogna dimenticare anche al Brassica carinata, e la senape dove la tecnica colturale è pressochè sovrapponibile a quella del Colza.

 

ROTAZIONE

 

Il colza è un’ottima scelta nella rotazione con cereali vernini, e leguminose da granella.

In molti ambienti rappresenta anche una valida alternativa alla coltivazione dei cereali vernini.

In stretta successione al colza è possibile prevedere la coltura intercalare di soia, specialmente nei terreni irrigui; in questo caso la soia può essere seminata tempestivamente a giugno, immediatamente a ridosso della raccolta del colza con possibilità di effettuare la semina diretta su sodo.

La pianta predilige terreni profondi e tendenzialmente leggeri, ma ha capacità di adattarsi anche

a quelli pesanti, purché ben drenati.

 

LAVORAZIONI DEL TERRENO

 

Poiché il seme di colza è di piccole dimensioni, è necessaria una buona preparazione del letto di

semina che garantisca la corretta deposizione ed un’emergenza uniforme.

 

E' una coltura che di adatta bene alle tecniche di minima lavorazione, ma bisogna sempre tenere in conto le condizioni del terreno e la coltura precedente.

Nel caso segua il Mais in questo caso è preferibile un'aratura leggera a 20-25 cm per interrare gli abbondanti residui colturali che potrebbero ostacolare l'uniformità di semina e quindi di emergenza.

 

Dopo un cereale autunno-vernino si può agire in 2 modi: o ripuntatura a 35-40 cm subito dopo la trebbiatura, e successivamente preparazione del terreno con erpice rotante e semina.

Oppure si possono effettuare 2 passate di erpice a dischi o meglio ancora di grubber, una subito dopo la trebbiatura che permette di avere varie funzioni: interramento parziale delle paglie, interremporere la capillarità del terreno conservandone parte dell'umidità, stimolare la germinazione dei semi delle infestanti in modo da devitalizzarla con la seconda passata di erpice a dischi o grubber che viene fatta poco prima della semina.

Quale tecnica utilizzare? Nella nostra azienda nei terreni più sabbiosi utilizziamo il ripuntatore dato che non crea grossa zollosità anche se il terreno è secco e quindi non abbiamo grossi problemi dopo le prime piogge a raffinare il terreno, mentre nei terreni tendenzialmente argillosi preferiamo passare 2 volte con il grubber in modo da non creare un'elevata zollosità.

Successivamente il terreno deve essere uteriormente raffinato e qui in base alla tessitura, grado di umidità ecc possono essere utilizzati o l'erpice rotante o il vibrocoltivatore meglio se dotato di doppio rullo gabbia.

 

SEMINA

 

Il periodo di semina varia in base all’ambiente e alle caratteristiche dell’ibrido/varietà.

Una semina ottimale deve consentire alla pianta di raggiungere lo stadio di “rosetta “ (circa 8 foglie) prima dell’inverno.

Nel nord Italia il periodo di semina va da ora (seconda settimana di settembre) in poi, fino al massimo all'ultima settimana di settembre le semine dovrebbero essere completate per garantire alla coltura uno sviluppo tale da non subire danni dai primi freddi invernali, al centro ci si può spingere fino alla prima decade di ottobre, e al sud fino a fine ottobre.

 

La densità di semina varia mediamente da 70 a 80 semi/mq. Gli ibridi consentono di sceglie-

re le densità di semina più basse, seminando nella giusta epoca e con terreno ben preparato.

Per calcolare la dose di semina, tener presente che il peso di 1.000 semi può variare tra 4 e 5 grammi.

 

La quantità di seme varia in base al tipo di ibrido, o varietà seminata in questo caso bisogna seguire le indicazioni della ditta sementiera. Mediamente con la semina a righe si seminano da 5 a 8 kg/ha, con la semina di precisione si può ridurre la quantità di seme di un paio di kg/ha. La profondità di semina è di circa 2 cm.

 

La semina può essere effettuata con seminatrici a righe o anche di precisione a distanza tra le file di 45 cm. Nella nostra azienda seminiamo a 3,5 cm x 45 cm.

 

CONCIMAZIONE

 

Il colza è un’eccellente coltura miglioratrice che consente di sfruttare al meglio la fertilità residua del terreno in autunno.

La pianta ha esigenze di concimazione medie per l’azoto e il fosforo, più elevate per il potassio, che però è restituito in buona parte con i residui colturali.

La concimazione azotata di copertura dovrebbe essere opportunamente frazionata in due interventi, il primo alla ripresa vegetativa di fine inverno, il secondo nella fase di inizio levata.

In una situazione di buona fertilità, gli apporti dovrebbero essere di circa 170kg N/ha, da distribuire secondo il seguente schema:

 

• 40-55 unità a fine inverno (come nitrato ammonico o solfato ammonico)

• 90-120 unità ad inizio levata (urea)

 

Tra gli elementi minori, sono importanti le richieste di zolfo, (70-75 unità di SO3), da apportare in pre-semina o, in alternativa, con la prima concimazione a fine inverno.

 

Per l'esperienza che ho In presemina se il terreno è scarso si possono distribuire o un binario (18-46) 1-1,5 q.li/ha o 8-24-24, o misto-organico (10-25) 2 q.li/ha, se invece il terreno ha una buona fertilità la concimazione di fondo si può anche saltare. La concimazione di copertura si possono distribuire 3 q.li di urea a fine febbraio, ma meglio ancora se si distribuisce un concime azotato contenente zolfo (solfato ammonico 2 q.li/ha a febbraio) dato che le brassicacee producono molti amminoacidi solforati e quindi si avvantaggiano dalla disponibilità di zolfo, e 3 q.li/ha urea (a marzo).

 

Se si utilizzano seminatrici di precisione, in alternativa alla concimazione di fondo si possono usare 20-30 kg/ha di Umostart Cereal o Super ZN localizzato con ottimi risultati.

 

DISERBO

 

Terreni sciolti: 1 litro/ha di Butisan S in pre-emergenza

Terreni medio impasto o argillosi: 1,4 litri/ha di Butisan S in pre-emergenza

In caso di terreni con forti infestazioni di Ammi Majus ecc aggiungere al Butisan S 1 litro/ha di Bismark.

 

A marzo eventuale rientro in post emergenza con graminicidi tradizionali (Stratos, Agil ecc) in caso di infestazioni di loietto, avena ecc.

 

Dal 2018 possibilità di effettuare post precoce alle 3 foglie con Propizamide.

 

Propizamide (Kerb per carpirsi)

 

http://www.gowanitalia.it/it/agrofarmaci/7?type=X&id=30289

 

registrato solo quello della Gowan, da dare alle 3-4 foglie, e ovviamente fa più graminacee che foglie larghe.

 

1 lt/ha su terreni sciolti, 1.5 lt/ha su terreni pesanti.

 

 

 

INSETTICIDI

 

Marzo: 1 litro/ha Epic + 1 litro/ha di Klartan.

 

RACCOLTA

 

Può essere effettuata quando l’umidità del seme scende sotto il 14%.

Dopo il raggiungimento della maturazione fisiologica, la pianta vira di colore ed il seme passa da una tinta verde-giallognola al bruno/nero, arrivando alle condizioni per la raccolta. La maturazione è leggermente scalare, passando dalle silique sullo stelo principale a quelle sulle ramificazioni.

In caso di sovramaturazione (umidità del seme inferiore al 10%) è consigliabile anticipare

la trebbiatura al mattino per ridurre le perdite.

Per la commercializzazione della produzione è richiesto di rispettare i parametri del 9% di umidità e del 2% di impurità.

Modificato da DjRudy
  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Ieri abbiamo fatto una prova di 5 ettari di semina su sodo di Brassica carinata. 2 kg/ha di Gliphosate, semina di circa 10 kg/ha di seme (la brassica carinata è un po' diversa dalla colza e quindi va seminato più seme, il primo ettaro sono andati via 25 kg :2funny::2funny::2funny::gluglu: ho fatto un po' di casino con le regolazioni) poi una volta sistemata anche con la tramoggia in linea i 10 kg/ha si fanno senza problemi.

 

Il problema maggiore è l'elevata quantità di residui colturali, in quanto non avevo raccolto la paglia, e proprio questa elevata quantità di residui colturali possono andare ad influenzare negativamente sull'emergenza oltre a ridurre l'efficacia del Metazalaclor (diserbo di post semina).

Comunque vedremo cosa succede in queste condizioni limite, diciamo che è esperienza per affinare la tecnica.

 

t845_P10100011024x768.JPG

 

t846_P10100031024x768.JPG

 

t847_P10100091024x768.JPG

Modificato da DjRudy
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

quest'anno ci siamo decisi a coltivare una parcella di un ettaro e mezzo che avevamo lasciato a pascolo; l'idea di seminare la brassica carinata mi ha stuzzicato un po. gli indirizzi della mia famiglia erano un po diversi, mio padre vuole fare un erbaio, vediamo come sono le previsioni di semina per quest'anno e poi si decide, anche perchè le quotazioni alla fine della scorsa campagna sono state molto varie.

Link al commento
Condividi su altri siti

Allora quest'anno nella mia azienda abbiamo seminato 12 ha di Colza (Pioneer D01 e D03)

 

le operazioni sono state le seguenti:

 

Aratura a 25 cm

 

rullatura su terreno arato

 

semina in combinata (4kg/ha di seme con interfila a 26cm)

 

rullatura (per far aderire il seme al terreno)

 

Diserbo (1.5 l/ha di trifularin)

 

E' stata seminata l'ultima settimana di settembre con terreno asciutto, e ad oggi la pianta si presenta in fase di emergenza (stadio cotiledonare)...da settembre a oggi ha piovuto 1.5 mm....

 

la previsione è a fine febbraio una prima concimazione con 150 kg/ha di Nitrato Ammonico e poi fine Aprile 75 kg/ha di Urea....

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 5 mesi dopo...

si potrebbe usare al posto del gasolio , ma rovina in motori , a sentir dire la maggior parte dei motoristi pompisti.

 

altri dicono che va bene in miscela col gasolio ,

 

in genere l'olio di colza, e' uno dei oli vegetali non alimentari , che dopo esterificazione , e seguendo molteplici processi chimici , sono atti formazione del bio-diesel

 

come varieta ve ne sono diverse, a seconda dell'uso dell'olio estratto dai semi

 

ve ne sono di tipo alimentare a basso contenuto di acido erucico , e ve ne sono ad uso prettamente industriale.

 

le farine di estrazione , possono essere usate nei mangimi , ma hanno piu controindicazioni , che benefici ,in alcuni casi deprezzano il latte quando si usano sulle lattifere .

 

anni fa da alcuni furono usate in miscela come fonte azotata nel terriccio per la preparazione dei cubetti che si usano per trapiantare le orticole , dai semenzai , a pieno campo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao Giovanni! Oggi sono andato a vedere la tua colza, ho giranto 2 volte nei paraggi del cirolo ippico, ma non sono riuscito a vederla!! L'hai nascosta bene eh!!! :asd: Comunque riguardo la semina hai perfettamente ragione, io l'unico anno in cui l'ho piantata, ho usato una I.M.A La Rocca con cambio a 2 velocità mettendo 4 kg di seme a ettaro, un solchetto si e uno no, ma volendo si sarebbe riuscito a usare tutte le bocchette. E' nata tutta perfettamente, mentre ho visto molti che anche con la seminatrice di precisione, hanno dovuto seminarla 2 volte. Mi sa che esige di essere piantata in cima vero?

Link al commento
Condividi su altri siti

ciao a tutti

la class non produce mietitrebbie per la colza ?? ha bisogno di coltivazioni ?? e di permessi ??

 

Tutti praticamente producono trebbie per colza, in quanto teoricamente occorre montare un'applicazione sulla barra che allontana la sega dal tamburo e aggiunge 1 o 2 seghe per verticale ai lati della barra e se poi uno vuole fare un lavoro di fino, mettere i crivelli appositi. Dico teoricamente perchè per esperienza si può trebbiare con la macchina standard avendo risultati molto buoni

Link al commento
Condividi su altri siti

In effetti mi sono dimenticato, comunque la resa varia da 15 a oltre 40 q.li a seconda del terreno, delle zone e delle concimazioni effettuate.

 

Nella mia zona con una buona concimazione azotata (oltre 100 unità di azoto), e un buon investimento i 30 q.li/ha si fanno senza problemi, nel Ravennate prove sperimentali hanno raggiunto e passato i 40 q.li/ha, mentre in Sicilia con basso input di concime (massimo 70 unità di azoto) e su terreni più poveri le produzioni medie sono state inferiori ai 20 q.li/ha.

Link al commento
Condividi su altri siti

In effetti mi sono dimenticato, comunque la resa varia da 15 a oltre 40 q.li a seconda del terreno, delle zone e delle concimazioni effettuate.

 

Nella mia zona con una buona concimazione azotata (oltre 100 unità di azoto), e un buon investimento i 30 q.li/ha si fanno senza problemi, nel Ravennate prove sperimentali hanno raggiunto e passato i 40 q.li/ha, mentre in Sicilia con basso input di concime (massimo 70 unità di azoto) e su terreni più poveri le produzioni medie sono state inferiori ai 20 q.li/ha.

 

 

Io nella mia unica prova con un investimento di 4 kg/ha e 4q di solfato ammonico complessivi (perchè mi è stato detto che il colza ha bisogno di zolfo) ho raccolto 15q/ha!!! Però c'è da dire che almeno il 40% del raccolto è stato rovinato da un verme chiamato volgarmente Puntirolo che ha svuotato una quantità incredibile di teghe. Purtroppo ce ne siamo accorti troppo tardi ed il danno era già stato fatto. Chi se ne intende sa dirmi che tipo di concimazione preferisce il Colza?

Link al commento
Condividi su altri siti

Per ridurre al minimo le perdite per deiscenza delle silique il metodo migliore sarebbe quello indicato da Ggyno, taglio con macchine falciatrici ad elevata luce da terra tipo le vecchie Hesston e poi raccolta con testata Pick-Up, oppure con barre specifiche da colza con maggiore distanza tra lama di taglio e coclea alimentatrice, e lame laterali.

 

In Italia (data la limitata diffusione della coltura) normalmente si raccoglie con la tradizionale testata da grano a cui vengono applicate delle lame laterali azionate da motori elettrici, e si trebbia quando il colza è a circa 12-13 % di umidità per ridurre le perdite, altrimenti se si aspetta il 9 % di umidità (umidità commerciale adatta per la conservazione) le perdite per deiscenza delle silique possono essere elevate.

 

La brassica carinata invece ha il vantaggio di una quasi totale assenza di deiscenza delle silique a maturazione e permette di effettuare la trebbiatura anche al 9% di umidità senza significative perdite di prodotto.

 

Ora non sono a casa, stasera posto qualche foto delle varie tipologie di testate.

 

Per la concimazione io faccio così: 1 q.le/ha di nitrato con lo zolfo, a fine gennaio, e 2 q.li di urea a fine febbraio.

Link al commento
Condividi su altri siti

controllando la mia colza, che tra l'altro è indietro da paura (sta iniziando la fioritura e non è alta nemmeno 30 cm), ho notato la presenza di alcuni animaletti simpatici nei fiori: trattasi di Meligete in piccolo animaletto simile allo scarabeo; l'infestazione non è preoccupante ed informandomi non sembra si debba intervenire finche la presenza non è di 2-4 unità per fiore.

 

c'è da preoccuparsi?

voi avete avuto di questi problemi?

 

t15197_03042009305.jpg t15196_03042009304.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

controllando la mia colza, che tra l'altro è indietro da paura (sta iniziando la fioritura e non è alta nemmeno 30 cm), ho notato la presenza di alcuni animaletti simpatici nei fiori: trattasi di Meligete in piccolo animaletto simile allo scarabeo; l'infestazione non è preoccupante ed informandomi non sembra si debba intervenire finche la presenza non è di 2-4 unità per fiore.

 

c'è da preoccuparsi?

voi avete avuto di questi problemi?

 

t15197_03042009305.jpg t15196_03042009304.jpg

 

 

A me erano capitati quegli insetti, ma con un pò di freddo erano spariti. Sennò avrei dovuto intervenire con Karate. Comunque devi stare molto attento al Puntirolo, non so se sia propriamente il suo nome, ma a me ha fatto fuori minimo il 30% di prodotto! E' un vermicello che svuota i baccelli. Per quanto riguarda l'altezza, se non ricordo male quella che ho piantato io ha continuato a crescere molto anche dopo la fioritura, quindi vai tranquillo. Poi dipende anche dalla taglia della colza!

Link al commento
Condividi su altri siti

Ieri ho fatto qualche foto alla Brassica carinata

 

Semina 18 settembre (terreno medio impasto tendente al sabbioso)

 

t15647_IMG00631024x768.JPG

 

t15648_IMG00621024x768.JPG

 

Semina 24 settembre (terreno argilloso):

 

t15653_IMG00641024x768.JPG

 

t15652_IMG00571024x768.JPG

 

Semina 10 ottobre (terreno sabbio-limoso):

 

t15650_IMG00601024x768.JPG

 

t15651_IMG00591024x768.JPG

Link al commento
Condividi su altri siti

Inviato (modificato)

Fino a una ventina di anni fa la Colza era ricca sia di Acido Erucico (composto importante per la produzione di Biodiesel) sia di Glucosinolati, entrambi composti tossici per l'uomo per cui l'olio estratto dalla colza non si poteva utilizzare per alimentazione umana, successivamene con il miglioramento genetico si è riusciti a fare la Colza 00 (doppio zero), zero glucosinolati e zero Acido erucico, in questo modo si è potuto utilizzare l'olio di colza per utilizzo alimentare oltre al tradizionale utilizzo e cioè come base per produrre il Biodiesel, mentre il panello di estrazione (con un'ottima componente proteica) si può inserire nella razione per l'alimentazione ad esempio di bovini, ma solamente quelli da ingrasso, infatti se una vacca da latte viene alimentata con proteine di origine brassicacea poi il latte tende ad avere un sapore simile al cavolo.

 

La Brassica carinata è una specie più rustica e su cui il miglioramento genetico ha fatto ben poco, per cui è molto ricca sia di Acido Erucico sia di Glucosinolati, di conseguenza l'unico utilizzo dell'olio è il Biodiesel, mentre con il panello proteico si produce il BIOFENCE: Biofence - by Triumph il quale ha sia funzione di concime, sia funzione fungicida contro molto funghi del terreno quindi utilizzato nelle serre biologiche dove non è possibile fare trattamenti chimici al terreno per poter combattere i funghi, nematodi e insetti terricoli (tutto questo grazie all'elevatissima concentrazione di Glucosinolati).

Modificato da DjRudy
Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...