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Acquisto diritti impianto


CBO

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Sono sicuro che sia cosa nota ma credo sia comunque utile ricordare a tutti noi che dal 1 gennaio 2016 i diritti d'impianto (volgarmente dette quote) cambieranno nome e diventeranno autorizzazioni (la Sicilia già usa questa dizione) con l'effetto che i titolari perderanno la possibilità di trasferirli a terzi e quindi di guadagnarci qualcosa.

 

Nella specie sono alla ricerca (per la mia azienda non opero per conto terzi!) di diritti per 16 ha c.a. anche a prossima scadenza con produzione riconosciuta di 150/160 qli.

 

Offro 0,60 €/mq + iva (22%) con pagamento a verifica avvenuta da parte del nostro ente (AVEPA). Il prezzo non è trattabile.

 

Se interessati mandatemi un messaggio in privato. Vi contatterò io.

 

:n2mu:

 

Alla fine le autorizzazioni, nella sostanza ma non nella forma, si commercializzeranno ugualmente, seppur con qualche difficoltà in più. E' facile prevedere, infatti, che prezzi dei vigneti e gli affitti aumentino in maniera consistente. In sostanza, a livello economico cambierà non così come si vuol far credere e i viticoltori si sobbarcheranno ulteriori oneri burocratici, senza contare la lentezza con la quale distribuiranno le autorizzazioni anno per anno...mi vengono i brividi a pensarci..

 

Secondo me invece l'eventuale aumento del valore dei vigneti/affitti sarà un fenomeno molto ma molto localizzato e del tutto transitorio passato il quale si ritornerà ai prezzi attuali se non anche sotto.

 

Quello che potrebbe determinare un aumento di valore è l'incertezza per non dire confusione ancora imperante su pochi ma fondamentali passaggi relativi al procedimento di assegnazione delle future autorizzazioni.

 

Queste ultime saranno 6300/6000 nel 2016-2018 a fronte di un attuale domanda (molto spinta peraltro rispetto alla media) di reimpianto di 5000 ha/anno. Tradotto il numero di autorizzazioni è e rimarrà per alcuni anni superiore alla domanda visto e considerato che le autorizzazione hanno una durata di soli 3 anni, quindi i cicli di investimento sono estremamente corti. Se qualcosa non va per il verso giusto si rischia di farsi male.

 

Ma allora chi è che paga oggi (e paga caro troppo caro) ciò che con assoluta certezza potrà ricevere gratuitamente domani?

 

Due categorie di soggetti in sostanza:

- i piccoli la cui logica non fa nessun testo e su cui sorvolo

- le aziende con un progetto ben definito di crescita che non possono permettersi di affrontare l'intercetezza del biennio 2016/2017 e che stanno caricando il proprio "zainetto" aziendale magari in vista del premio di ristrutturazione :asd:

 

Altre aziende sono già sul mercato ma sono attendiste perchè

o non hanno piani di crescita immediati e se non trovano l'occasione possono aspettare tranquillamente le autorizzazioni perché l'attuale valore di mercato dei diritti è enormemente superiore al premio di ristrutturazione

 

o perché scommettono su una discesa dei valori da agosto in poi, forse anche prima dipende da quando verrà tolto de imperio il divieto di trasferimento fuori regione ancora esistente in certe aree :asd:

 

Tolto il tappo il mercato sarà (opinione strettamente personale) letteralmente innondato di diritti da piazzare entro pochi mesi visto che ci vogliono non meno di 40/45 giorni per vedere completata la procedura di trasferimento a cui dovrà far seguito entro il 31.12 anche la richiesta di conversione in autorizzazioni. Sarà un fine 2015 interessante ci scommetto :)

 

:n2mu:

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Il periodo è talmente incerto che anche il tuo pensiero è più che fondato. Io non ho ancora capito una cosa riguardo alle autorizzazioni: le quote annuali saranno statali o verranno suddivise per regione/DOC....? E se così fosse, se un territorio non riuscisse ad utilizzare le autorizzazioni spettanti, queste ultime potranno essere trasferite altrove? Sempre all'interno dello stato, ovviamente.. Questo, a me, pare un punto cruciale, sia relativamente allo sfruttamento delle autorizzazioni stesse, sia relativamente al prezzo dei vigneti nelle varie zone d'Italia. Inoltre, ok, per il primo anno potremmo certamente essere inondati di autorizzazioni, se però non dovessero essere utilizzate, l'Europa facilmente prenderà provvedimenti per gli anni successivi, diminuendo la quantità attribuita. E pensando che tutto il procedimento di decisione, spartizione e attribuzione delle quote passerà per la politica, mi attendo tempi, modi e scelte quantomeno discutibili in materia. Un'ultima domanda: ma cerchi diritti a 60.000euro/ha? Mi par tantino o sbaglio?

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Ciao, noi siamo nella seconda categoria (aziende che non vogliono incertezza)

ma da dove vengono le tue info? noi abbiamo chiesto a diverse associazioni e consulenti, nessuno dei quali ci ha prospettato la stessa "visuale" tua, che però è molto interessante.

la confusione regna sovrana

 

 

Secondo me invece l'eventuale aumento del valore dei vigneti/affitti sarà un fenomeno molto ma molto localizzato e del tutto transitorio passato il quale si ritornerà ai prezzi attuali se non anche sotto.

 

Quello che potrebbe determinare un aumento di valore è l'incertezza per non dire confusione ancora imperante su pochi ma fondamentali passaggi relativi al procedimento di assegnazione delle future autorizzazioni.

 

Queste ultime saranno 6300/6000 nel 2016-2018 a fronte di un attuale domanda (molto spinta peraltro rispetto alla media) di reimpianto di 5000 ha/anno. Tradotto il numero di autorizzazioni è e rimarrà per alcuni anni superiore alla domanda visto e considerato che le autorizzazione hanno una durata di soli 3 anni, quindi i cicli di investimento sono estremamente corti. Se qualcosa non va per il verso giusto si rischia di farsi male.

 

Ma allora chi è che paga oggi (e paga caro troppo caro) ciò che con assoluta certezza potrà ricevere gratuitamente domani?

 

Due categorie di soggetti in sostanza:

- i piccoli la cui logica non fa nessun testo e su cui sorvolo

- le aziende con un progetto ben definito di crescita che non possono permettersi di affrontare l'intercetezza del biennio 2016/2017 e che stanno caricando il proprio "zainetto" aziendale magari in vista del premio di ristrutturazione :asd:

 

Altre aziende sono già sul mercato ma sono attendiste perchè

o non hanno piani di crescita immediati e se non trovano l'occasione possono aspettare tranquillamente le autorizzazioni perché l'attuale valore di mercato dei diritti è enormemente superiore al premio di ristrutturazione

 

o perché scommettono su una discesa dei valori da agosto in poi, forse anche prima dipende da quando verrà tolto de imperio il divieto di trasferimento fuori regione ancora esistente in certe aree :asd:

 

Tolto il tappo il mercato sarà (opinione strettamente personale) letteralmente innondato di diritti da piazzare entro pochi mesi visto che ci vogliono non meno di 40/45 giorni per vedere completata la procedura di trasferimento a cui dovrà far seguito entro il 31.12 anche la richiesta di conversione in autorizzazioni. Sarà un fine 2015 interessante ci scommetto :)

 

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Il periodo è talmente incerto che anche il tuo pensiero è più che fondato. Io non ho ancora capito una cosa riguardo alle autorizzazioni: le quote annuali saranno statali o verranno suddivise per regione/DOC....? E se così fosse, se un territorio non riuscisse ad utilizzare le autorizzazioni spettanti, queste ultime potranno essere trasferite altrove? Sempre all'interno dello stato, ovviamente.. Questo, a me, pare un punto cruciale, sia relativamente allo sfruttamento delle autorizzazioni stesse, sia relativamente al prezzo dei vigneti nelle varie zone d'Italia. Inoltre, ok, per il primo anno potremmo certamente essere inondati di autorizzazioni, se però non dovessero essere utilizzate, l'Europa facilmente prenderà provvedimenti per gli anni successivi, diminuendo la quantità attribuita. E pensando che tutto il procedimento di decisione, spartizione eY attribuzione delle quote passerà per la politica, mi attendo tempi, modi e scelte quantomeno discutibili in materia. Un'ultima domanda: ma cerchi diritti a 60.000euro/ha? Mi par tantino o sbaglio?

 

Fatta correzione. Grazie.

 

Per il resto come dicevo vige ancora tanta troppo incertezza sul e/o sui bandi. Ad un recente incontro la responsabile di settore di Confagricoltura propendeva per una soluzione nazionale il che da un punto di vista di snellezza e' preoccupante.

 

Per contro se i bandi avessero carattere regionale si tratterebbe di una procedura a due stadi. Piu' o meno come avviene oggi per il premio di ristrutturazione in cui regioni come il Veneto vanno a recuperare i fondi non utilizzati in altre.

 

Di certo cosi' com'e' la riforma rischia di portarci ad una ulteriore perdita di vigneto a livello nazionale. Ripeto aver previsto come termine d'investimento solo tre anni e' un grosso errore che non tiene conto dei tempi di redditivita' in questo settore.

 

Per come operano le associazioni sono sempre molto strette nel dare consigli in questo tipo di cose.

 

Se ti va confagricoltura Tv ha pubblicato su Ytube l'incontro tenuto a fine dello scorso anno. Ascolta bene l'intervento di Bepi che non e' l'ultimo arrivato.

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  • 4 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...

Occhio alle rese/Ha dei diritti che si acquistano e al fatto che provengano da terreno irriguo o meno. Sono dati che possono far variare la superficie se trasferiti da una DOC ad un'altra. Inoltre, nell'acquisto, bisogna tener conto che entro il 31/12/2015 bisogna che l'iter di trasferimento sia concluso, bisogna avere il diritto in mano...Questo vuol dire che, per lo meno alla luce della velocità della burocrazia nella mia zona, bisogna acquistarli entro e non oltre settembre 2015, altrimenti si rischia di rimanere col cerino in mano... Eventuali deroghe escluse, e si sa che siamo il paese delle deroghe...

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La resa e la durata sono il valore del diritto. Uno che acquista senza guardare a questi elementi meglio che si faccia seguire da un tecnico.

 

Io personalmente affido il tutto a un amico delle superiore che ha le mani in pasta ma solo perchè mi risolve tutta la parte burocratica non avendo tempo di spostarmi in giro per l'Italia per far firmare preliminari e carte varie.

 

Io comunque cerco rese dai 150/160 come scritto nel mio post e visto e considerato che la stragrande maggioranza dei diritti che ho visto in questi anni si qualifica come vdt non mi pongo neanche il problema della conversione. Chi ha bisogno di rese over 180/190 deve prestare più attenzione.

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  • 3 settimane dopo...

Per chi fosse interessato la riserva regionale veneta mette a disposizione oltre 485 ettari per il reimpianto. 5000 eurini ad ettaro (2000 per i bellunesi a cui sono riservati 20 ha:clapclap: e poi succede che http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2015/04/02/news/casteldardo-2-mila-viti-distrutte-ma-gia-si-lavora-al-nuovo-vigneto-1.11159233#gallery-slider=undefined : ovvero una piccola cantina che si è trasformata nella cantina di prima lavorazione di un colosso come Mionetto, grande Bernardo).

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  • 4 settimane dopo...

Rapidamente per i veneti. Con il bando di assegnazione dei diritti di riserva

http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=295555

 

è stato stabilito di superare il criterio della resa. Tradotto finora se si acquistavano diritti da 150/160 qli e si andavano a realizzare inmpianti da 180 qli era necessario compensare con un altro diritto i 20 qli mancanti.

 

Dall'altro dì non più. I veneti acquistano la superficie indicata nel diritto punto. Se i 150/160 di cui sopra erano spalmato su 1 ettaro chi acquista potrà utilizzare quel diritto per un ettaro a prescindere dalla resa.

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  • 3 mesi dopo...

Buonasera, sono un privato e ho dei terreni che coltivo a cereali ed oleaginose e un oliveto ( attualmente i terreni sono di proprietà del nonno, titolare di partita iva ma non coltivatore diretto ) mi vorrei informare per acquistare circa 1 ha di diritto di impianto x la vigna, è vero che devo concludere il tutto entro il 31/12/15 altrimenti dopo non potrò più acquistarli?

 

Mi è stato detto che se acquisto il diritto di impianto entro il 31/12/15 , ho tempo fino al 2020 per poter fare la vigna, con la regione ( Toscana ) che mi darà 18000 € / ha come contributo.

 

Qualcuno mi sà dire se ciò corrisponde alla realtà ??

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Per quello non avrei problemi visto che l'ha appena presa mia madre, la quale diventerà proprietaria di tutti i terreni da mio nonno; purtroppo sono in una zona dove posso acquistare solo IGT e non CHIANTI, però da quello che sò i prezzi sono abbastanza buoni anche per l' IGT.

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Buongiorno, mi inserisco su questa discussione per avere un po di informazioni. Io al 15 di settembre inoltro la domanda di estirpo di 50000 mq di vigneto, vi chiedo ho la possibilita di vendere i diritti calcolando che fra visita di accertamento ,toglilo materialmente e succesiva visita si finira nel 2016 avro in mano solo carta o un valore ? Grazie

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Buonasera, sono un privato e ho dei terreni che coltivo a cereali ed oleaginose e un oliveto ( attualmente i terreni sono di proprietà del nonno, titolare di partita iva ma non coltivatore diretto ) mi vorrei informare per acquistare circa 1 ha di diritto di impianto x la vigna, è vero che devo concludere il tutto entro il 31/12/15 altrimenti dopo non potrò più acquistarli?

 

Mi è stato detto che se acquisto il diritto di impianto entro il 31/12/15 , ho tempo fino al 2020 per poter fare la vigna, con la regione ( Toscana ) che mi darà 18000 € / ha come contributo.

 

Qualcuno mi sà dire se ciò corrisponde alla realtà ??

Informati molto bene. Io sapevo che entro il 31/12/2015 il diritto non deve solo essere acquistato, ma anche tecnicamente TRASFERITO. Son due cose diverse, la pratica per il trasferimento, che parte dopo l'acquisto del diritto, può durare mesi...Da noi si consiglia di non comprare oltre il 01/10/2015 per esser ragionevolmente sicuri di concludere in tempo il trasferimento. Poi vi sono differenze nelle tempistiche del trasferimento, che è più rapido se fatto con un diritto regionale e più lungo se è un diritto extra-regionale.

 

Buongiorno, mi inserisco su questa discussione per avere un po di informazioni. Io al 15 di settembre inoltro la domanda di estirpo di 50000 mq di vigneto, vi chiedo ho la possibilita di vendere i diritti calcolando che fra visita di accertamento ,toglilo materialmente e succesiva visita si finira nel 2016 avro in mano solo carta o un valore ? Grazie

Credo proprio che avrai in mano solo carta. Anzi, neanche quella. Azz...13000 euro/ha li si paga oggi...meglio non pensarci nemmeno.

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Credo proprio che avrai in mano solo carta. Anzi, neanche quella. Azz...13000 euro/ha li si paga oggi...meglio non pensarci nemmeno.

Questa è stata un'inc......ta fattami dalla regione ,10 anni fa mi hanno regalato 150 barbatelle per vedere la tipologia di uve mi hanno vincolato il vigneto per 10 anni appunto fino al 15 settembre

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Buonasera, sono un privato e ho dei terreni che coltivo a cereali ed oleaginose e un oliveto ( attualmente i terreni sono di proprietà del nonno, titolare di partita iva ma non coltivatore diretto ) mi vorrei informare per acquistare circa 1 ha di diritto di impianto x la vigna, è vero che devo concludere il tutto entro il 31/12/15 altrimenti dopo non potrò più acquistarli?

 

Mi è stato detto che se acquisto il diritto di impianto entro il 31/12/15 , ho tempo fino al 2020 per poter fare la vigna, con la regione ( Toscana ) che mi darà 18000 € / ha come contributo.

 

Qualcuno mi sà dire se ciò corrisponde alla realtà ??

Riprendo il discorso in quanto oggi ho sentito da fonti ben informate che sembra vogliano modificare i tempi per la vendita dei diritti così come l'hanno spiegata a te. Sembrerebbe infatti che vogliano far si che sia obbligatorio, entro il 31/12/2015, stipulare il contratto di compravendita. La registrazione, così come previsto da vigente normativa, potrà essere fatta anche successivamente, pagando la relativa sanzione (che non so a quanto ammonti). Rispetto alla vigente normativa che prevedeva il completamento dell'iter di trasferimento, la (presunta) nuova normativa imporrebbe entro il 31/12/2015 solo la stipula del contratto. Insomma, le solite proroghe di una paese che più disorganizzato di così, non si può. Mi auguro che tutto ciò non abbia ripercussioni nei calcoli delle quote per il 2016 (mi vien da ridere) e per il 2017...

Ripeto, son solo chiacchere, non c'è nulla di sicuro, ma, riguardo alle tue intenzioni, informati bene, potresti davvero concludere positivamente la compravendita. In bocca al lupo!

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Informati molto bene. Io sapevo che entro il 31/12/2015 il diritto non deve solo essere acquistato, ma anche tecnicamente TRASFERITO. Son due cose diverse, la pratica per il trasferimento, che parte dopo l'acquisto del diritto, può durare mesi...Da noi si consiglia di non comprare oltre il 01/10/2015 per esser ragionevolmente sicuri di concludere in tempo il trasferimento. Poi vi sono differenze nelle tempistiche del trasferimento, che è più rapido se fatto con un diritto regionale e più lungo se è un diritto extra-regionale.

 

 

Credo proprio che avrai in mano solo carta. Anzi, neanche quella. Azz...13000 euro/ha li si paga oggi...meglio non pensarci nemmeno.

Anche riguardo al tuo caso, io mi sbrigherei a estirpare tutto e anche di corsa, a costo di lasciar su l'uva, a patto che tu non abbia una PLV di oltre 10000 euro/ha... Se riesci a far le carte entro un tempo ragionevole per concludere una compravendita entro il 31/12/2015, hai fatto bingo.. Certo, al momento son solo chiacchere, poi ovviamente finirà che questa cosa sarà fatta norma a metà dicembre, tanto per farci incazzare tutti ancor di più.

 

Ad ogni modo, attualmente la situazione è ancora quella descritta nel seguente articolo:

 

 

http://www.winenews.it/news/37821/tempo-per-conversione-diritti-di-impianto-dei-vigneti-esteso-fino-al-31-dicembre-2020-e-via-libera-a-trasferibilit-tra-regioni-cos-il-decreto-politiche-agricole-plauso-uiv-e-federvini-contrarie-citt-vino-vantaggio-per-aree-gi-forti-e-mode

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Io non ci sto capendo nulla, questo pomeriggio ho contatto un funzionario dell'associazione dove mi servo per l'agricoltura per chiedergli informazioni circa i diritti di reimpianto, per sapere se c è o meno questo vincolo dell'acquisto dei diritti entro il 31/12/2015 per poi fare la vigna entro il 2020 e ricevere il bonus di circa18000 € ad ettaro, e questo mi ha detto che per adesso non è vero niente di tutto questo, ovvero che la vendita dei diritti di reimpianto è libera e non ci sono limiti temporali.

 

C è qualcuno che mi aiuta ??

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Io non ci sto capendo nulla, questo pomeriggio ho contatto un funzionario dell'associazione dove mi servo per l'agricoltura per chiedergli informazioni circa i diritti di reimpianto, per sapere se c è o meno questo vincolo dell'acquisto dei diritti entro il 31/12/2015 per poi fare la vigna entro il 2020 e ricevere il bonus di circa18000 € ad ettaro, e questo mi ha detto che per adesso non è vero niente di tutto questo, ovvero che la vendita dei diritti di reimpianto è libera e non ci sono limiti temporali.

 

C è qualcuno che mi aiuta ??

 

Cerchiamo di fare un pò di chiarezza. Dal 1/1/2016 i diritti di reimpianto non esisteranno più, saranno sostituiti dalle AUTORIZZAZIONI AL REIMPIANTO, sostanzialmente uguali, che però non potranno essere cedute sul libero mercato, ma solamente assegnate dagli organi istituzionali agli aventi diritto (quali organi e quali siano gli aventi diritto, ancora, non è dato sapere). Ad oggi, invece, con la legislazione attuale, i diritti di reimpianto possono essere venduti ed acquistati nel libero mercato, con un prezzo stabilito arbitrariamente tra venditore e compratore. Questa libera vendita è, per legge, concessa fino al 31/12/2015. Ora, bisogna avere ben chiaro un concetto: la stipula di un contratto di compravendita di diritti è solo un passaggio, per quanto fondamentale, per far si che il compratore entri in possesso del diritto. Infatti, successivamente al contratto, bisogna iniziare l'iter burocratico (di cui il contratto di compravendita fa parte) per far si che il diritto venga TRASFERITO al compratore. Questo iter può durare anche diversi mesi ed è bene ricordare che, per diritti trasferiti entro la stessa regione, è, solitamente, molto più veloce (diciamo un mese..). Ma torniamo alle AUTORIZZAZIONI. La legge dice che, al 1/1/2016 si può far richiesta di conversione in AUTORIZZAZIONI per tutti i DIRITTI DI REIMPIANTO IN PORTAFOGLIO. I diritti di reimpianto in portafoglio sono i diritti che fanno effettivamente capo al soggetto. Nel caso di diritti acquistati, quindi, si intendono in portafoglio quelli che hanno concluso con successo l'iter di trasferimento. Caliamoci quindi nella realtà sulla base della legge vigente: se tu, poniamo, vendi un diritto a me il 28/12/2015, io inizierò l'iter di trasferimento il giorno stesso della stipula del contratto (in realtà solitamente si aspetta che il contratto venga saldato..). Questo vuol dire che, al più presto, l'iter si concluderà, poniamo, verso metà febbraio. Quindi, al 31/12/2015, io NON AVRO' IN PORTAFOGLIO il diritto e, quindi, non potrò far richiesta della sua conversione in AUTORIZZAZIONE. Ergo, ho acquistato carta straccia. E' quindi evidente che si, è vero che i diritti si possono acquistare e vendere fino al 31/12/2015, ma è altrettanto vero che, oltre una certa data, non varranno più nulla, in quanto non potranno essere convertiti in autorizzazioni. Ora, il discorso che facevo in precedenza, frutto di una chiaccherata con persone che ne sanno molto, ma molto più di me, ipotizzava che, rivedendo le leggi attuali, si concedesse di poter tramutare in autorizzazioni non più i diritti TRASFERITI entro il 31/12/2015, bensì quelli anche solo ACQUISTATI ma che non hanno ancora concluso l'iter di trasferimento. Il discorso potrebbe avere un senso visto che, dal prossimo anno, vi sarà una quota annuale di autorizzazioni nuove da distribuire nel territorio nazionale (come??boh...) e questa quota verrà calcolata in percentuale (si presume dell'1%) sul potenziale viticolo nazionale, quindi sulle autorizzazioni esistenti dopo il 1/1/2016. E' quindi nell'interesse dell'Italia fare in modo che la maggior parte degli attuali diritti possa essere trasformata in autorizzazioni e prova ne è che, pochi mesi or sono è stato vietato alle regioni di imporre l'obbligo che sussisteva in precedenza di non poter trasferire i diritti fuori dal proprio territorio. Spero di non aver scritto troppe inesattezze (non sono assolutemente un tecnico..) e di averti aiutato a far chiarezza. Riguardo ai 18000 euro, potrebbero riferirsi agli incentivi al reimpianto (in Friuli si aggirano attorno a quella cifra, che deve rappresentare come minimo il 50% del fatturato per impiantare un nuovo vigneto secondo determinate caratteristiche), ma sono leggi regionali sulle quali non so nulla e che, spesso, cambiano di anno in anno a seconda dello stanziamento economico della regione stessa. Ad ogni modo, informati anche presso studi privati, più campane senti, più ti si potranno chiarire le idee anche se, in questo momento, la confusione è tanta e credo che la nebbia si dipanerà solo (spero), dopo il 1/1/2016, perchè, come al solito, in Italia dobbiamo arrivare all'ultimissimo istante per chiarire le cose. In bocca al lupo!

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  • 2 mesi dopo...

Buonasera, volevo chiedere delle informazioni.. Premetto che son frutticoltore e di quote so poco... Voglio realizzare un vigneto e mi sono informato presso una cantina, mi é stato detto di cercare le quote ma qui in regione non si trovano.. Le ho trovate in sicilia posso fare l acquisto? Valgono per qualsiasi varieta? Come funziona l iter? Ecc?? Grazie scusate per le dimande ma per me è un settore sconosciuto

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da quello che ho sentito fino a fine anno si possono vendere e comprare in tutte le regioni senza distinzioni.....magari chiedi al sindacato.nel mio caso ho fatto domanda per il prossimo anno direttamente alla regione(lazio) al costo di 500 euro ha se sei giovane agricoltore o 1500 se non hai tale requisito.sono in attesa di risposta

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