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Vitigni resistenti: le vostre esperienze, le vostre opinioni.


alefriuli

Messaggi raccomandati

4 coperture e siamo a fine maggio.

 

Tanto resistenti non mi sembrano o sbaglio. Noi siamo al sesto trattamento.

 

Il br come lo batti in bio? Gia' e' un problemone in convenzionale. Che prodotti usate oltre a rame e zolfo e alghe.

 

Comunque tranquillo c'e' il mr bio in zona che e' carichissimo. Ho consigliato a un mio conferitore di sparare a random qualche bombetta perche' se continua cosi' se la trova in campo anche lui. Stesso problema che si trova con la fd. Pazzesco che nessuno denunci il bio per i focolari di fd che sta creando in zona.

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Una discussione da manuale, siete tutti Statuari come non quotarvi tutti se non anche invitarvi a pranzo e anche a cena!!!!

Io queste viti non le voglio neppure in giardino quasi quasi metto la vite americana e il Clinton, la Black rot non solo fa paura ma va ben oltre, nel bio devi sganciare polisolfuro e zolfo a dosi da miniera e rame sempre insieme allo zolfo. In convenzionale Il microbutanil e zolfo almeno in due tre trattamenti con un bel carbammato, una zolfata anche in polvere ben dentro il grappolo se no si fa raccolta di mummie.

La flavescenza e micoplasmi in genere pare non siano più di moda perché c'è il mito della capitozzatura di risanamento e la termoterapia in campo.... per me c'è solo pira se dovessi vedere quello che c'è da me. Cicaline ovviamente sono molte di più di quelle che dicono e non c'è solo lo scafoideo (xilella insegna a non fidarsi) solo che nessuno fa un preciso monitoraggio e si tratta a giugno come se si facesse una scampagnata.... senza guardare le uova sui ceppi vecchi.... e le viti resistenti come dicevo prima non sono viti eterne e immortali hanno troppi punti deboli anche se su micoplasmi è meglio che li segnato piuttosto che avere piante asintomatiche e impestarti.

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4 coperture e siamo a fine maggio.

 

Tanto resistenti non mi sembrano o sbaglio. Noi siamo al sesto trattamento.

 

Il br come lo batti in bio? Gia' e' un problemone in convenzionale. Che prodotti usate oltre a rame e zolfo e alghe.

 

Comunque tranquillo c'e' il mr bio in zona che e' carichissimo. Ho consigliato a un mio conferitore di sparare a random qualche bombetta perche' se continua cosi' se la trova in campo anche lui. Stesso problema che si trova con la fd. Pazzesco che nessuno denunci il bio per i focolari di fd che sta creando in zona.

 

...br sta per black rot, vero? infatti il problema è proprio non saper cosa e come fare! e quando intervenire! è per questo che la collega quest'anno lo sta trattando quasi come gli altri...per prevenire, ma non basta.

 

mr...? non capisco cosa vuol dire, scusa, son tonto. e non capisco cosa intendi dire per bombetta

 

per quanto riguarda fd, flavescenza dorata: scusa ma almeno verifica bene quello che dici. Non è corretto gettare messaggi in questo modo. (e lo trovo strano da parte tua visto che, leggendo i tuoi messaggi, sei sempre molto attento, puntuale e preciso)

Noi problemi non ne abbiamo già da diversi anni. Bisogna (...ma qui si aprirebbe un'altra discussione sul "bisogna") trattare in maniera corretta e opportuna. se chi fa bio si improvvisa, allora sì che vengono i guai: fare bio, infatti, non è semplicemente eliminare alcuni prodotti e andare in sostituzione con quelli permessi, ma è ben di più.

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Su micoplasmi le ho viste in OltrePo zona nota per verificare certe calamità, chi le ha non vuole pagare le barbatelle perché a detta di molti viti-vinicoli propriamente detti, è un ceppo che non vale la candela ma vale un lumino +++++ Non vedo la necessità qualitativa di fare Sauvignon anche perché con le varietà tradizionali tipiche stanno venendo fuori grandi soddisfazioni in termini di Rosè e altre produzioni più impegnative, puntare troppo sulle viti universalizzate e loro variazioni mi sembra troppo industriale, non che il Pinot Nero non lo sia ma si difende su più fronti e su più terroir.

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@Archeo: Br = Black rot. mr = Mr = mister. Bombetta = fungicida/fitofarmaco/ che i bio confondono di proposito per pesticida.

 

L'fd. Ora l'fd era compressa in certe aree. Oggi si sta diffondendo a passi da giganti e i polmoni maggiori strano ma vero sono siti nelle vicinanze dei bio.

 

Il mio compare a chardonay a Farra e a Sernaglia. Nella seconda non ha una pianta sintomatica di fd. A Farra con un bio a confine (c'e' un canale e maledisce il giorno che ha eliminato la siepe di acacia) ha fallanze sparse causa fd. Il bio ha chardonay e glera. L'fd e' sparsa anche sul glera, ripeto sul glera. E non e' un bio qualunque. Il tuo titolare lo conosce bene.

 

Un mio conferitore ha un problema anche maggiore perche' il suo vicino bio e' uno fissato con i lombrichi e altre cagate del genere.

 

Da te hanno inventato la belussi per salvare il salvabile e mo si fa bio anche con la nebbia a ferragosto. Ma che scherziamo o cosa.

 

Franchino per chi non lo conoscesse

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://m.youtube.com/watch%3Fv%3DNtoG2__J9dM&ved=0ahUKEwiXy6mJ8a3bAhXGhiwKHYYNBwYQ3ywIHTAA&usg=AOvVaw0zBrrGAuKvOYaROEOHPPQT

Modificato da CBO
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La leggenda della Fd che non c'è e fosse solo quella, del resto è vero, non c'è peggior cieco di quelli che lo sono veramente o di quelli che si mettono il cappuccio o il collane!!! Fate i buchi per gli occhi!!! Virosi e micobatteri fanno faville ovunque, i batteri fanno le nozze di Figaro con tutti i fattoni che ci sono in giro..... si lamentano della Xylella ma c'è già .... come mai non è partita dalla Toscana che ha diversi ceppi, parte solo in certe zone? Perché non conoscono la motosega o forse per altro....

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Andiamo comunque fuori ot con questi ragionamenti.

Chiudo, perchè la state mettendo sulla contrapposizione Bio / convenzionale e a me non sta bene ragionare così

in ogni caso, sia l'uno sia l'altro modo di coltivare, necessita di sapienza, esperienza e formazione.

Chi ha orecchi, intenda...e non si improvvisi.

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Stesso discorso potrebbe valere anche il Black Rot...

Sono due anni che qui sta facendo parecchi danni

 

quoto il mio messaggio...e ripeto,

 

ok la parziale resistenza alle principali avversità (peronospora, oidio e botrite),

ma se non si fanno ripetuti trattamenti specialmente con il rame, il black rot può fare seri danni.

 

Sinceramente ad oggi preferisco ancora i vitigni tradizionali:leggi:

 

p.s.

avevo del black rot nel merlot e sono riuscito a debellarlo nel 2016 quando per le continue piogge avevo fatto circa 20 trattamenti (superando e non di poco il limite dei 6 kg/ha di rame).

Adesso zero picnidi e mummie...:asd:

 

maledetto bioooo:2funny:

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Andiamo comunque fuori ot con questi ragionamenti.

Chiudo, perchè la state mettendo sulla contrapposizione Bio / convenzionale e a me non sta bene ragionare così

in ogni caso, sia l'uno sia l'altro modo di coltivare, necessita di sapienza, esperienza e formazione.

Chi ha orecchi, intenda...e non si improvvisi.

No no non è quello, è mettere il credo e la politica davanti alla tecnica alla Tecne, forse ha ragione Severino e Galimberti alla fine la Tecne prevale sull'uomo e sicuramente lo salva da certe devianze morali e mentali. Ciò dimostra che può servire anche la filosofia ma del resto quoto il discorso di Archeovite sulla sapenza, esperienza e formazione oltre che al sano copiare ossia usare i neuroni a specchio ma ..... la politica blocca ogni slancio vitale la questione delle autorizzazioni e la tradizione. Non è il bio non bio ma paradossalmente la lista di carta che prevale sull'effettivo sapere e sperimentare.... funziona, è sicuro oppure si è sempre usato ma i burocrati non lo hanno scritto e quindi ......

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Mah...io non ho le varietà di archeovite, ho 1200 mq. di Soreli messi per gioco e per far da siepe al vicino (lo facesse il consorzio Prosecco..) e cosa vi devo dire? Ho fatto 2 trattamenti e sono a posto. Se con il terzo, per lo scafoideo (al quale aggiungerò ovviamente un antiperonosporico/botritico e un antioidico/black rot) arrivo pulito in vendemmia direi che ci siamo. Fin'ora, e questo è il terzo anno, io sono contento. Fossero necessari anche 5 trattamenti, sarebbe comunque un terzo del convenzionale.

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Mah...io non ho le varietà di archeovite, ho 1200 mq. di Soreli messi per gioco e per far da siepe al vicino (lo facesse il consorzio Prosecco..) e cosa vi devo dire? Ho fatto 2 trattamenti e sono a posto. Se con il terzo, per lo scafoideo (al quale aggiungerò ovviamente un antiperonosporico/botritico e un antioidico/black rot) arrivo pulito in vendemmia direi che ci siamo. Fin'ora, e questo è il terzo anno, io sono contento. Fossero necessari anche 5 trattamenti, sarebbe comunque un terzo del convenzionale.

Sì sono in genere d'accordo ma l'ho in zona Horror come il Monferrato e alla pero si è sostituita Black rot e Eutypa con macchioni di alternaria sulle foglie, una genetica che non mi piace.... dico Horror perché anche il moscato d'asti tende a prendere black rot ma forse anche meno della compagnia dei "Resistenti".

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Per Ale: fai una capatina a Castelfranco veneto, nel vigneto sperimentale del CECAT con tutte le varietà, tedesche e VCR, a confronto diretto.

... la tua situazione è molto felice! Stai contento!

Ieri le ho defogliate, così, per prova, visto che il grappolo è serrato e non farò l'antibotritico. Confermo l'assoluta sanità delle piante e del grappolo. Ma io sono il primo ad essere dubbioso. Sono al terzo anno, magari i problemi usciranno più avanti. Le ho messe proprio per capire, sul lungo termine, come si comportano e se val la pena pensare di impiantarne qualche ettaro. Ma questi ragionamenti li farò fra altri 2 anni di osservazione almeno. Ma com'è il Soreli al CECAT? E che calendario trattamenti è stato fatto?

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  • 2 settimane dopo...

Salve a tutti, soni in provincia di Vicenza.Io l'anno scorso ho piantato 400 vigne di Soreli su So4, le ho messe su un terreno ex trebbiano vecchio di 60 anni.

Quest'anno le ho trattate 1 sola volta in fine fioritura... Patageni vari nn ne vedo..sono super vigorose e pur avendo 1 anno hanno una buone dote di grappoli.. Prossimamente faró un inserticida e quindi aggiungerò rame e zolfo già che ci sono.. Quello che me le ha vendute mi ha detto di fare 3 o 4 trattamenti l'anno giusto per abbassare ogni tanto la pressione della malattia... Penso che d'ora in poi le tratterò solo quando passo con l'insetticida... Vi terrò informati con lo sviluppo della stagione

 

Inviato dal mio LG-D620 utilizzando Tapatalk

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  • 2 settimane dopo...

Ad oggi le piante di Soreli sono a posto. Niente di niente. Un racimolo con oidio e qualche sparuto acino con larvata bello secco. Foglie perfette. Fatto insetticida con copertura per peronospora e sistemico per oidio. Era il quarto. Fine. Vedremo, essendo un po' precoce credo che fra 45 giorni sarà pronta.

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  • 9 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...

la stagione inizia nuovamente.

le VCR rosse di un amico confinante lo scorso anno (3° anno) hanno reagito così: 2 completamente perso tutto, 2 abbastanza bene

0 trattamenti

...l'unico problema è che non si ricordava a memoria quali erano

quest'anno proverà a farne 4-5

Comincio però a preoccuparmi del mercato...che non hanno...

 

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Il 19/4/2019 Alle 17:15, Francesco F. ha scritto:

la stagione inizia nuovamente.

le VCR rosse di un amico confinante lo scorso anno (3° anno) hanno reagito così: 2 completamente perso tutto, 2 abbastanza bene

0 trattamenti

...l'unico problema è che non si ricordava a memoria quali erano

quest'anno proverà a farne 4-5

Comincio però a preoccuparmi del mercato...che non hanno...

 

Nessuno ha mai detto che non vanno trattate, quindi il tuo collega è stato, come minimo, superficiale. I 3/4 trattamenti vanno fatti. Io l'anno scorso, con 4 interventi sono uscito perfetto, uva tanta e sana, pianta sana. Per il mercato, non mi stupisco. A breve usciranno le varietà "normali " resistenti, quindi non vedo perché sbattersi per far conoscere il soreli o altri nomi esotici. Con di più, non sono doc, con tutte le conseguenze del caso.

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Il 22/4/2019 Alle 07:32, alefriuli ha scritto:

Nessuno ha mai detto che non vanno trattate, quindi il tuo collega è stato, come minimo, superficiale. I 3/4 trattamenti vanno fatti. Io l'anno scorso, con 4 interventi sono uscito perfetto, uva tanta e sana, pianta sana. Per il mercato, non mi stupisco. A breve usciranno le varietà "normali " resistenti, quindi non vedo perché sbattersi per far conoscere il soreli o altri nomi esotici. Con di più, non sono doc, con tutte le conseguenze del caso.

Non è stato superficiale. semplicemente: ha provato. visto che non aveva tanta uva, ma una quantità modestissima, ha corso il rischio per farsi esperienza.

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  • 3 mesi dopo...

Merlot Kanthus in piena invaiatura: penso verrà pronto per il 25 agosto

Johanniter: un collega biologico ne ha piantato 1,6 ha 2 anni fa. é pieno di FD (oltre che black rot). il prossimo anno lo estirpa....evviva i vivai vicini al tirolo!!?

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Il mio Soreli è sostanzialmente a posto. Fin'ora 4 trattamenti. Ovvio, l'oidio è venuto fuori anche se non in modo violento. Poi, ti dirò che anche se un po' la perdo, ce n'è su così tanta che non dà fastidio. Un mio amico ha problemi di black rot anche perché è in bio. Da me non se ne vede. Piuttosto escoriosi, quella si, perché non ho fatto il carbammato subito. Col senno di poi, un carbammato in più in apertura stagione e quei 4 trattamenti più mirati sull'oidio che non sulla peronospora. Per il momento continuo ad essere molto soddisfatto.

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  • 3 settimane dopo...

Domani si vendemmia il (poco) merlot Kanthus: se lo stanno mangiando le vespe....

Johanniter: trattato come i vitigni convenzionali: uva molto bella, sana e regolare. domani si vendemmia. non c'è traccia di Black rot: abbiamo anche eliminato le mummie (prima della potatura) per diminuire l'inoculo: non so se è per quello.

un collega qui vicino lo ha trattato 7 volte e lo ha completamente marcio (terzo anno d'impianto: ieri mi ha confessato che sarebbe tentato di incalmare le viti...)

Bronner: bello, ancora indietro con la maturazione. trattato metà volte rispetto ai convenzionali

Giovedì andiamo a Castelfranco, alla scuola di  agraria a vedere tutti i vitigni a confronto: pari condizioni e pari metodi di allevamento.

 

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2 ore fa, Francesco F. ha scritto:

Domani si vendemmia il (poco) merlot Kanthus: se lo stanno mangiando le vespe....

Johanniter: trattato come i vitigni convenzionali: uva molto bella, sana e regolare. domani si vendemmia. non c'è traccia di Black rot: abbiamo anche eliminato le mummie (prima della potatura) per diminuire l'inoculo: non so se è per quello.

un collega qui vicino lo ha trattato 7 volte e lo ha completamente marcio (terzo anno d'impianto: ieri mi ha confessato che sarebbe tentato di incalmare le viti...)

Bronner: bello, ancora indietro con la maturazione. trattato metà volte rispetto ai convenzionali

Giovedì andiamo a Castelfranco, alla scuola di  agraria a vedere tutti i vitigni a confronto: pari condizioni e pari metodi di allevamento.

 

Posso chiederti se il tuo collega ha Vcr?

Ho un collega che vorrebbe spararsi sulle palle.

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4 ore fa, CBO ha scritto:

Posso chiederti se il tuo collega ha Vcr?

Ho un collega che vorrebbe spararsi sulle palle.

bhe probabile lo conosci perchè è più o meno della tua età. non ha VCR

ma a Catron quante varietà sono? e su quanti ettari?

(la cantina Montelliana vuole mettere giù 2 ettari e mezzo di sauvigner gris e altrettanto di bronner con l'intento di provare a fare uno charmat lungo e vedere se c'è mercato "alternativo")

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