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inpiantare un vigneto..... help raga


mitomane

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ciao a tutti la mia famiglia ha in propietà 2.5 ettari di terreno..... e stufo del mais e soia vorrei cominciare con un campo di vigneto per poi con il tempo farlo in tutta la propietà, il problema attuale sono le quote, che non so come ottenerle e mi servirebbe una indirizzata su come impostare l'impianto.

 

-la terra ha le manichette dell acqua in pressione quindi si puo irrigare..pensavo con un impianto a goccia.

 

-pensavo ad una larghezza tra i filari di 2.30-2.50mt e sono in pianura.

 

-attrezzature necessarie?? quali per ora per lavorare la terra ho solo un same aurora 45 dt e un aratro.... poi ho atrezzature da fienagione ma non mi serviranno.... pensavo ad un atomizzatore, estirpatore.....poi??? fare i trattamenti con un trattore senza cabina è sconsigliato?? altrimenti con la cabina dovrei comprare un altra macchina... pensavo per trattare ad un om 850.... ci passerà poi per la vigna?

 

-sono in zona prosecco...se non erro in zona doc... non volevo far prosecco ma un merlot, ma mi sa che meglio fare prosecco.

 

-il prodotto verra conferito in cantina per ora

 

- prezzi barbatelle??? prezzi pali cemento o profili zincati ( prezzi medi)

 

sto dimenticando qualcosa???

 

insomma devo comincare da 0.... un po di seperienza sulle vigne la ho... ho 200mt di merlot per uso personale.... ( tratto con l'atomizzatore a spalla e tengo pulito con un decespuglatore ma non faccio niet altro, ne concimi ne altro)

 

considerate che lo faccio a ''ore perse ''

Modificato da mitomane
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Allora, se proprio vuoi dedicarti a questa cosa, c'è da considerare la questione DOC o riconoscimenti simili, che avvengono se tu pianti vigneti con l'acquisto di diritti di reimpianto, il cui acquisto, causa cambiamenti delle normative, è valido fino al 31 dicembre 2015.

Esistono inoltre bandi per avere dei fondi (da non restituire) che dovrebbero arrivare a coprire anche fino a metà del costo di impianto, ma varia da regione a regione.

Per la tipologia di impianto e che mezzi usare, dipende molto dalla zona, qui ad esempio sono tutti impianti a guyot, con il primo filo di ferro non oltre i 70 cm da terra, con spazi tra le barbatella di circa 80 cm e filari larghi circa 240 cm (chi più, chi meno)... Il che dovrebbe farti piantare almeno 4.000 viti (1,50 Euro l'una al massimo) per ettaro.

Sull'irrigazione a goccia non mi esprimo perché qui non si usa.

I pali di cemento stanno cadendo in disuso, in favore dei pali di ferro zincati, che a parità di costo (4,00 Euro al massimo) sono più leggeri di oltre la metà, garantendo robustezza e flessibilità.

Per i pali di testa la soluzione dei pali in legno con ancore di tiraggio è la più utilizzata.

Per preparare il terreno all'impianto, il minimo sindacale consiste in una profonda aratura (70 cm o più) dopo una abbondante letamata (dai 500 ai 2.000 quintali per ettaro), oppure una ripuntatura profonda e una aratura più superficiale... Infine passaggio con erpice a dischi o se già possibile erpice rotante, questo perché la terra fine andrà meglio ad assestarsi sulle radici sia piantando a macchina che a mano. Le radici non devono restare non ben coperte, altrimenti la vite morirà.

Se presenti problemi di erosione o ristagni di acqua si piazzano prima dello scasso dei drenaggi.

Per piantare le viti lo puoi fare a mano con la forchetta, dopo aver però preso mille misure, oppure farle piantare con macchina con geolocalizzazione, cosa molto più comoda perché oltre che rapidissima (1 ettaro in mezza giornata), pianta le viti con tutte le radici anche nei terreni duri con molta precisione, senza nessuna necessità di misurazione. A quel punto piantare i pali (con la pianta pali) dritti e precisi è una pacchia, prendendo come riferimento le viti stesse. Puoi farlo anche con la trivella ma è più lungo come tempi.

Io metto un palo ogni 5 viti e a ogni vite una bacchetta di ferro, per farla crescere diritta.

Per le attrezzature atomizzatore e trincia direi che sono d'obbligo. La cabina per il trattore, su superfici così ridotte no, esistono modi efficaci e più economici per proteggersi. Ma se intendi comunque comprare un trattore, allora prendi la cabina climatizzata senza se e senza ma.

Per la lavorazione del terreno, dipende da mille fattori... Se sei in piano usa cosa ti pare, ma finché quelle viti saranno piccole (2 o 3 anni) sarebbe meglio non avere erba o averne poca, io la tengo a bada con ripper-disco e fresa.

In ogni caso una lavorazione del terreno in autunno è utile per arieggiare il terreno e propedeutica per immagazzinare acqua per una eventuale stagione calda e secca. Io uso il ripper-disco, c'è qualcuno che ara (ormai pochi) o chi usa ripuntatori o arieggiatore, che lavorano in profondità ma lasciando il terreno intatto in superficie... Cosa utile se si soffre si erosione.

Per i primi anni evita il diserbante, se puoi anche tutta la vita, e se terrai un solo vigneto buon divertimento con il decespugliatore per togliere l'erba da vicino alle viti.

Ma dicci di più sulla tua zona, potremmo darti consigli più precisi.

Preciso che lo scasso del terreno andrebbe fatto ora, comunque prima dell'inverno, e a inizio primavera piantare le viti. Si può fare fino a inizio giugno, ma più è caldo più la siccità diventa un problema... Irrigare poi le viti piccole è dispendioso e faticoso e può dare insorgenza di peronospora. Inoltre il legno necessita di tempo per maturare a sufficienza e resistere all'inverno.

Lo scasso a mio avviso è obbligatorio, serve a rimescolare e seppellire il letame, rimuovere i ristagni di acqua nocivi per le viti, limitare le erbe infestanti, facilitare il posizionamento dei pali e soprattutto aiutare lo sviluppo radicale delle viti nei primi anni.

Modificato da The Best Driver
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Non ci troverai mai d'accordo anche perché le situazioni cambiano di zona in zona. ...ad esempio io non metterei mai le Barbarelle tra loro a 80cm. ..a quella distanza non metto nemmeno i pomodori. ...la natura della vite e arrampicarsi a quella distanza la si strozza. ..altro esempio per i pali di testata mi manterrei sempre sul cemento. ..il legno dopo un po vuole manutenzione. ...I pali in zinco al massimo a 4€.? Non credo con lamiera superiore a 1,2 mm...

Non credo zincata a caldo. ..e via discorrendo. ..non fare l'errore europeo di generalizzare ...ogni zona a una vocazione e difetto. ...domanda da te quindi. ..

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allora ragazzi.... la mia zona non soffre ne di erosione ne di ristagni, al contrario qui serve acqua perche il terreno è permeabile, per i sesti pensavo di copiare cosa fanno i vicini, ce ne sono molti quindi basta solo ''guardare'' per il metodo sono scusate il termine poco tecnico si a cordone ma qui e non so il perche '' girano i cavi'' cioe lasciano 2 cavi per vite o 3 lunghi per poi legarli attorno al 2 filo e ritonare al primo.

 

per la zona sono in doc sicuramente per il prosecco.

 

quindi per la macchina un 45 cv è sufficente per un atomizzatore trainato??? dite di prendere mascherina e tuta per trattare???

qui si stanno diffondento i carri vendemmia.... non è nemmeno lontamente in mia previsione di prenderlo..pero vorrei avere la predisposizione per la vendemmia meccanica... il tempo è sempre poco e sarebbe un grosso aiuto

 

io pensavo a pali in cemento, si trovano a 1.5£ usati.... e piantarli con uno scavatore.... per l'impianto delle barbatelle non so se fare a mano oppure a macchina.... qui nn ho mai visto macchine e si ce ne sono di vigneti

 

intanto sto facendo soia, per migliorare il terreno e aspetto il 2016 per vedere se posso ottenere le quote, dopo vedremo, si parla di graduatorie qui in veneto... e 5.000 euro ad ettaro da versare alla regione...

 

come produzioni??? 50qli ad ettaro???

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Vai di pali zincati, al massimo in testata metti quelli in cemento. Il metodo di potatura di cui parli è il sylvoz usato quasi dappertutto qui in provincia TV. Come produzioni normalmente dalle mie parti si passano i 150qli\ha

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Io avevo parlato di pali in legno per le testate proprio perché non danno problemi con la vendemmia meccanica, grazie alla loro elasticità e robustezza. Grazie alle ancore la loro posizione negli anni resta la stessa, e trattandoli preventivamente con catramina o acqua e verderame essi non marciranno per decenni... Ovvio che servono pali di legno buono: legno secco e duro di piante non troppo giovani.

Piantare pali di cemento, per di più usati, pensando in futuro alla vendemmia meccanica credo sia sconsigliabile, perché al minimo tocco o eccessiva vibrazione essi si spaccano... E più sono vecchi più sono delicati. Lo stesso sistema di piantarli con l'escavatore non sempre è applicabile.

Comunque i pali che ho messo io, zincati e con sezione a C per ora mi paiono buoni, non ne abbiamo piegato uno mentre li piantavamo e hanno resistito anche ad alcuni miei tocchi. Sul prezzo chiederò conferma ma mi pareva fosse quello, forse più IVA.

A 80 cm o giù di lì sono piantate quasi tutte le viti della zona e anche oltre, comprese le zone pregiate, e problemi non ne sono mai sorti... Tutti matti?

Comunque sì, tuta e mascherina o meglio ancora il casco da trattamenti, con filtro ai carboni attivi e ventilazione forzata. Fa uno strano effetto subito a vederlo ma è efficacissimo con polvere e liquidi nebulizzati... In pieno giorno in estate però non lo consiglio, fai quei lavori nelle ore fresche.

45 CV potrebbero bastare se sei in pianura ma probabilmente non per un atomizzatore a basso volume.

Per trinciare e/o fresare, ci sarà da andare molto piano.

Modificato da The Best Driver
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allora ragazzi.... la mia zona non soffre ne di erosione ne di ristagni, al contrario qui serve acqua perche il terreno è permeabile, per i sesti pensavo di copiare cosa fanno i vicini, ce ne sono molti quindi basta solo ''guardare'' per il metodo sono scusate il termine poco tecnico si a cordone ma qui e non so il perche '' girano i cavi'' cioe lasciano 2 cavi per vite o 3 lunghi per poi legarli attorno al 2 filo e ritonare al primo.

 

per la zona sono in doc sicuramente per il prosecco.

 

quindi per la macchina un 45 cv è sufficente per un atomizzatore trainato??? dite di prendere mascherina e tuta per trattare???

qui si stanno diffondento i carri vendemmia.... non è nemmeno lontamente in mia previsione di prenderlo..pero vorrei avere la predisposizione per la vendemmia meccanica... il tempo è sempre poco e sarebbe un grosso aiuto

 

io pensavo a pali in cemento, si trovano a 1.5£ usati.... e piantarli con uno scavatore.... per l'impianto delle barbatelle non so se fare a mano oppure a macchina.... qui nn ho mai visto macchine e si ce ne sono di vigneti

 

intanto sto facendo soia, per migliorare il terreno e aspetto il 2016 per vedere se posso ottenere le quote, dopo vedremo, si parla di graduatorie qui in veneto... e 5.000 euro ad ettaro da versare alla regione...

 

come produzioni??? 50qli ad ettaro???

 

Premesso che fare viticoltura è a parità di superficie un attività molto ma molto più impegnativa rispetto a un seminativo specie per chi non ha mezzi tali da rendere l'attività un operazione ad alta meccanizzazione.

 

Detto questo tu in questo momento pur trovandoti in area doc puoi solo piantare glera sperando che da qui a due anni si decida un ulteriore espansione della denominazione. Ti faccio presente che da qui ad agosto 2016 andranno giù 1600/1700 nuovi ettari di doc di modo che entro la vendemmia 2018 andranno a pieno regime un complessivo di 2800 nuovi ettari di doc. Con l'attuale disciplinare e viste le novità di luglio scorso significa c.a. un potenziale di ulteriori 40milioni di nuove bottiglie di doc entro il 2019 che porteranno il doc da solo ad un volume di oltre 500milioni di bottiglie :ave:, sottolineo solo il doc.

 

Se pensi alla vendemmia meccanica lascia perdere il riutilizzo di pali in cemento usati. Esternamente sembrano buoni ma sotto il braccio dell'escavatore rischi di lasciare sul campo molti morti senza contare che piantare pali in cemento costa di più rispetto ai metallici e il risparmio sul materiale lo persi in sede di realizzo del telaio. Te lo dice uno che qualche vigneto lo fa :fiufiu:.

 

Quante alle rese per ettaro se pianti glera puoi arrivare a 250 qli da qui l'utilità di ragionare in ottica di una vendemmia meccanica (a san polo di piave ci sono belussi che superano tranquillamente i 300 qli/ha ancora oggi :)).

 

Quanto ai mezzi. Atomizzatore/nebu e trincia e un braccio per lavoro interceppo + trattore adatto (non credo che un 45 cavalli sia il traino migliore. Da valutare seriamente se non valga la pena affidarsi ad un terzista per le prime annualità fintanto che non si fa un pò di cassa per acquistare i mezzi di cui sopra.

 

Mascherina e tutto sono obbligatorie e non un optional. Se decidi di usare fitosanitari dovrai avere un patentino =corso di 20 ore se non sei un soggetto qualificato ma dalle domande che pone non credo tu lo sia. Consiglio spassionato: i fitofarmaci sono farmaci ovvero veleni. Mio nonno preparava la bordolese "assagiandone" la consistenza con la mano e oggi a 93 anni fuma ancora le sue 4/5 sigarette giornaliere (erano molte di più fino a qualche anno fa). Lui appartiene ad una razza cui io e probabilmente nemmeno te apparteniamo per cui non fare economia sui dispositivi di protezione. Se non hai una cabina con filtri prenditi almeno una maschera facciale o ancor meglio un casco. Ripeto consiglio spassionato.

 

Chiudo ripetendo la considerazione di partenza: fare viticoltura è attività che impegna tempo e soprattutto presuppone un minimo di esperienza perchè l'investimento di partenza (le autorizzazioni 2016 saranno fuori bando ristrutturazione ) e quello in corso d'opera è considerevole.

 

Valuta bene se non sia più conveniente affittare il terreno se sei stanco di fare seminativo visti i prezzi correnti dei cereali. Io sono sempre in cerca di terreni in affitto. Se interessato mandami un messaggio in privato specificando la tua zona e la metratura

 

:n2mu:

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a san polo di piave ci sono belussi che superano tranquillamente i 300 qli/ha ancora oggi :)

Vediamo quanto durano ancora..... Che ormai non piantano neanche più filare, cortina semplice e via!!

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capisco ragazzi...

innanzitutto ringrazio il tempo che mi avete dedicato

 

la zona è ad altivole, paese vicino ad asolo e valdobbiadene per chi non è pratico delle zone, come per tutto c'è da tirarsi su le maniche e ovviemente il portafoglio, appurato che vanno solo pali in ''ferro'' visto le vostre esperienze e che un trattore adatto mi sa che è dobbligo.... che macchina consigliate...sull usato ovviamente...

anche se qui ce gente che lavora con mezzi tipo landini globus 55 o agrifull 65cv, che non mi pare sia molto distante dal mio ferro.... terzisti...dovrei informarmi...qui tutti nella viticoltura hanno i propri mezzi....dal piu piccolo al piu grosso magari rattoppati ma ognuno fa da se.... terzisti si ma solo per i lavori seminativi.

 

per la vendemmia si li ci sono gia i primi che fanno c-terzi.

 

ovvioamente per partire come atrezzatura basterebbe un classico atomizzatore trainato usato, la trincia con trincia interfilare, un rincalzatore?? ( ce uno che se lo è fatto con 2 avanvomeri per un aratro senza alcuno spostamento ) per i lavori interfilari basta '' una sfalciata'' e una rincalzatura senza il movimento tra pianta e pianta oppure è meglio una bella interfilare, dico per comincaire ovviamente.... non dico che voglio arriavare alla luna a piedi ma nemmeno svenarmi per avere l'impossibile quando basta il necessario.

 

le spese son tante, credo che con 12-15.000euri me la cavi tra trincia e atomizzatore e impianto vigneto e patentino...parlo per 1 ettaro... io volevo per ora tenere il mio mezzo in quanto un trattore con i requisiti per lavorarci in tranquillità a meno di 18.000 non si trova...insomma non credo che tutti cominciano con tutto al top.....

 

 

insomma so a che vado incontro.... piu o meno.... vorrei capire cosa mi serve per partire e a che spese '' all incirca'' vado incontro...

 

- diritti impianto( qui se ne parla col 2016)

- pali, filo di ferro, barbatelle, tutori

- patentino fitofarmaci

- trincia + eventuale trincia interfilare

- atomizatore

- altro??? estirpatore?? un rincalzatore?? macchina interfilare???

Modificato da mitomane
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Guarda, io ti dico che, escludendo i diritti di reimpianto, piantare un vigneto dalle nostre parti va ben oltre i 20.000 Euro per ettaro... Contiamo 4.000 o 5.000 Euro di barbatelle, 1.000 Euro di letame, 4.000 Euro di pali, 1.000 Euro di scasso, 1.000 Euro di bacchette (non puoi farne a meno se vuoi usare attrezzi come zappatrici e dischi rasaerba)... Siamo già oltre quello che pensavi di spendere.

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  • 2 anni dopo...
Guarda, io ti dico che, escludendo i diritti di reimpianto, piantare un vigneto dalle nostre parti va ben oltre i 20.000 Euro per ettaro... Contiamo 4.000 o 5.000 Euro di barbatelle, 1.000 Euro di letame, 4.000 Euro di pali, 1.000 Euro di scasso, 1.000 Euro di bacchette (non puoi farne a meno se vuoi usare attrezzi come zappatrici e dischi rasaerba)... Siamo già oltre quello che pensavi di spendere.
Cosa intendi per bacchette? I tutori? Dalle mie parti si usa dei tondini di Ferro... Ma sto cercando una valida alternativa, piu economica si intende... Tu cosa usi?

 

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I tutori ormai sono esclusivamente in tondini di ferro. Da me un impianto costa circa 15 mila ettaro con barbatelle, pali, fili e manodopera. Probabilmente al Nord con impianto più super intensivi costa di più.

 

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Io valutavo di usare i tutori che vengono adoperati dai vivaisti che producono piante da frutto, nn sono robusti, ma immagino lo siano abbastanza per far azionare il tastatore delle lama scalzante... Con la speranza che durino 2 anni, quel tanto che la vigna cresca abbastanza da far scattare il tastatore

 

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