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Motosaldatrice o saldatrice da presa di forza


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Per motivi Enel e problemi all'impianto elettrico di casa non posso usare il mio mostro del 1986 da 200 A.

A casa ho 3kw la mia saldatrice ne assorbe 8 a pieno carico.

Da qui nasce l'idea di una motosaldatrice, dopo varie ricerche ho trovato vari progetti americani noti come :

Weldernator

Alternator welder

On board welder

Ecc

 

In pratica il progetto consiste nel modificare un alternatore automobilistico o meglio un alternatore da camion.

Le modifiche apportate sono radicali ma relativamente semplici, basta avere un po' di manualità.

1Bisogna eliminare il regolatore di tensione dal portaspazzole

2 eliminare il diodi e il condensatore di autoeccitazione del rotore (nella maggior parte degli alternatori europei moderni una volta eliminato il regolatore di tensione si è completamente isolato il campo)

3 collegare alle spazzole due cavi oppure solo uno dipende dal tipo di alternatore.

Si deve controllare con un tester la continuità, infatti una delle spazzole potrebbe già essere messa a terra sul negativo dell'alternatore.

L'altra va collegata ad un cavo da 2 o 2,5 mmq diretta al sistema di gestione del campo, che vedremo in seguito

4 per regolare la tensione in uscita dell'alternatore bisognerà, regolare il campo.

Per fare ciò sarà necessaria un elettronica di base, un semplice reostato + fusibile per sicurezza.

Il reostato deve essere da 5ohm 25w.

A questo bisogna collegare in ingresso il positivo della batteria con un fusibile da 5 A oppure da 10A (dipende dal alternatore)

E in uscita il cavo diretto alla spazzola.

Per puro senso di civiltà sarebbe opportuno mettere un interruttore termico su questo cavo, così da salvaguardare gli avvolgimenti.

Si possono aggiungere altri optional come un Voltmetro ecc

5 l'alternatore è pronto ad essere installato.

Per fare ciò ci sono tanti metodi:

-Si monta una staffa e lo si installa direttamente nel vano motore

-Si crea un telaio dotato di puleggia e cinghia che trasmettono la rotazione della presa di forza all'allenatore

-Si crea un telaio sul quale montare un motore tipo motozappa e l'alternatore.

 

 

Nel caso della presa di forza (quello in teoria a voi più dedicato) servirebbe una presa da 12V sul retro del trattore.

Visto gli amperaggi medio bassi si potrebbe prelevare la corrente da un faro, se c'è una una presa è meglio.

Se si opta per installare la "saldatrice" nel vano motore si potrebbe collegare il pannello di controllo direttamente alla batteria con un interruttore per tagliare l'alimentazione.

L'importante è ricordare che se si tiene acceso il dispositivo oltre a poter scaricare la batteria potrebbe prendere fuoco.

 

In ogni caso i cavi di saldatura vanno collegati

Negativo alla carcassa

Positivo in uscita alla piastra diodi.

 

Eventuali riparazioni al mezzo vanno effettuate in polarità inversa ovvero con l'elettrodo al positivo.

 

Purtroppo non disponendo di utensili a 110 v non si può usufruire della possibilità di usare questo aggeggio come generatore di corrente.

Si può invece usare per alimentare utensili a bassa tensione a 48v

L'importante è monitorare la tensione semplicemente con un tester oppure col Voltmetro sul pannello di controllo.

Per variare la tensione si agisce sul campo e sul numero di giri.

 

A parità di tensione ma a diverso numero di giri si ha più o meno corrente per saldare.

 

Adesso come primo post è un romanzo, forse ho scritto troppo.

Morale della favola secondo voi come posso migliorare questo progetto?

Vi potrebbe essere utile? Se si sarei felice di studiare insieme la soluzione migliore per entrambi, questo oltre alla soddisfazione di essere stato di aiuto.

 

 

 

Ps dimenticavo che trattandosi di materiale di recupero eccetto l'elettronica di controllo, siamo sotto i 100 euro o addirittura sotto i 50.

Che paragonato al costo di una saldatrice da presa di forza nuova o addirittura ad una motosaldatrice è un inezia.

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Potreste gentilmente lasciare un opinione

Che sia buona o cattiva io apprezzo ugualmente.

Ho visto che è stato visualizzato da tanti e sinceramente pensavo che qualcuno lasciasse un qualche parere.

Ad ogni modo mi sembra che non interessi a molti l'argomento anche se dal mio punto di vista può essere un buon modo per risparmiare del denaro.

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Sai, per poter intervenire in modo proficuo e costruttivo bisogna pur essere un po' ferrati in materia, anche io ho letto il tuo post, ci ho anche ragionato sopra ricordandomi che avevo sentito dire che anni addietro c'era gente che si autocostruiva saldatrici con dinamo da carroarmato azionate da presa di forza del trattore, attraverso opportuna moltiplica.

Tu scrivi di modificare un alternatore da autotrazione, ma secondo te vi è disponibilità di potenza sufficiente per la saldatura?

collocarlo nel vano motore? ....mmmm, secondo me solo azionato dall pdp del trattore.

Non sarebbe tutto più facile trovare un motogeneratore che alimenti la tua saldatrice che richiede 8 kw?

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Progetto interessante per risparmiare qualche soldo ma per quanto mi riguarda ho già una saldatrice da 200A vecchiotta ma valida che tra l'altro uso parecchio perché molti attrezzi me li costruisco. Comunque c'è anche da considerare che le attrezzature che usiamo dovrebbero essere a norma......

 

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Tu scrivi di modificare un alternatore da autotrazione, ma secondo te vi è disponibilità di potenza sufficiente per la saldatura?

collocarlo nel vano motore? ....mmmm, secondo me solo azionato dall pdp del trattore.

Non sarebbe tutto più facile trovare un motogeneratore che alimenti la tua saldatrice che richiede 8 kw?

 

Capisco le tue perplessità, dovete però considerare una serie di fattori...

-Un gruppo elettrogeno da 10kw è enorme

-Io sto realizzando il progetto a costi quasi zero

-Un alternatore automobilistico è più potente di quanto si possa pensare.

 

 

Infatti essendo trifase poi successivamente raddrizzato, si ha una stabilità dell'arco a livelli di una saldatrice ad inverter.

Gli alternatori da utilizzare per proggetti di questo tipo dovrebbero avere almeno 120 A, io personalmente sto usando un delco da 140A che ha già il suo gemello pronto per essere messo in parallelo.

Io non gli ho acquistati, ho semplicemente spiegato ad un elettrauto cosa volevo fare e talmente curioso me li ha dati all'unica condizione di farli vedere il prodotto finito.

Ovviamente 15 volt sono pochi per creare un arco, infatti si elimina il regolatore di tensione e lo si sostituisce con un reostato che ci permette di regolare il campo così da avere dai 12 ai 120 v in uscita.

Con 30 v si ha già un buon arco, io vorrei usare un reostato ma basterebbe una lampadina al posto di quest'ultimo per avere una buona uscita dell'alternatore

Per quanto riguarda la sua installazione dipende da voi se lo volete installare, io per esempio lo monto su un 12cv da motozappa.

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Progetto interessante per risparmiare qualche soldo ma per quanto mi riguarda ho già una saldatrice da 200A vecchiotta ma valida che tra l'altro uso parecchio perché molti attrezzi me li costruisco. Comunque c'è anche da considerare che le attrezzature che usiamo dovrebbero essere a norma......

 

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È la prima cosa che ho spiegato, purtroppo avendo 3 kw e un impianto che fa ridere non posso usare la mia prac sald bi-turbo 200 A, hai fatto giustamente notare il fattore a norma .

In effetti se non correttamente usato c'è il rischio di farsi del male, ma questo avviene con qualsiasi saldatrice.

Per esempio io voglio mettere il reostato per stare intorno ai 45v, perché è una tensione decente in primis e poi per utilizzare una smerigliatrice a bassa tensione da me costruita (un semplice flessibile da 230 cui ho cambiato il motore) .

Ad ogni modo stando sotto i 70 v dc si è teoricamente sicuri, ovvio che se si toccano morsetto di massa e parte conduttiva della portaelettrodo ci si fa male.

 

Io sono molto appassionato di saldatura, ma visti i problemi sovvraelencati non posso usare una saldatrice a casa, al massimo una inverter da 80A che non tiene nemmeno il 2.5mm.

 

Ovviamente il progetto non avrebbe solo utilità in casa ma anche per dei lavori in campagna dove non ho corrente

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Forse non ho capito bene, tu vorresti usare un alternatore (eliminando il regolatore, quindi tensione alternata trifase) per saldare? Senza usare una saldatrice, vorresti far fare compito della saldatrice direttamente all'alternatore?

 

Inviato dal mio ASUS_T00J utilizzando Tapatalk

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Forse non ho capito bene, tu vorresti usare un alternatore (eliminando il regolatore, quindi tensione alternata trifase) per saldare? Senza usare una saldatrice, vorresti far fare compito della saldatrice direttamente all'alternatore?

 

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Più o meno si

Eliminando il regolatore di tensione però rimane sempre la piastra diodi che mi da un uscita in corrente continua molto stabile perché la semionda creatasi col raddrizzatore risulta quasi uguale a quella di una batteria che è lineare sopra lo 0 invece questa che otteniamo sale e scende ma non passa mai dallo zero.

A differenza di una inverter dove questo succede in pratica l'arco rimane sempre acceso con un alternatore o una rotativa, mentre nelle inverter si accende e si spegne 200000 volte a secondo.

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Nonostante gli scetticismi, vorrei comunque condividere con voi i dati raccolti ieri in un primo test.

Ho eccitato il campo mettendo in serie una lampadina da 21w.

Ho fatto girare col trapano a 1000 giri perché di più non c'è la faceva nonostante i suoi 800w e velocità a vuoto di 2800rpm.

La lettura del multimetro mi ha dato 22.8 v

Una volta tolta l'eccitazione la tensione è calata lentamente, al contrario di quanto si potrebbe pensare ovvero che andasse a 0 subito, invece sono passati 5 secondi più o meno prima che ciò accadesse, c'è da considerare anche che avevo tolto il trapano.

Ad ogni modo penso che il mio progettino stia facendo progressi.

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Certo che vi tengo informati, poi se andate su YouTube e cercate homemade alternator welder trovate un video dove un tizio ha montato il sistema sul frontale di un trattorino con motore/presa di forza /puleggia trasversale (insomma gli assi delle puleggie, alternatore e ruote paralleli)

 

Solo che è di qualche inglese o qualche americano e ci ha aggiunto delle prese per la 110v.

Ad ogni modo delle lampadine led le dovrebbe accendere e fornire tanta luce.

Io non vedo l'ora che il vicino mi dia un 10cv Lombardini a detta sua fuso, ma penso che siano le fasce o la guarnizione della testata tutte cose che spaventano ma che sono tranquillamente in grado di fare.

Una volta che ho il motore pronto costruisco tutta l'intelaiatura che deve reggere tutto.

Piuttosto vorrei un consiglio serio, secondo voi mi conviene costruire questa motosaldatrice restando con 140 A, oppure gemellare l'alternatore e arrivare a 280A?

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  • 2 settimane dopo...

Scusate la mia assenza ma ho avuto da fare

 

Purtroppo sto avendo difficoltà a reperire un motore da 10cv quindi sono fermo col progetto.

Per non spendere tempo invano volevo informazioni sull'autoregolatore.

Ho visto che esiste già un argomento e posterò la domanda li, ma per sicurezza la metto pure qua.

Mi serve un sistema che mi permetta di avere tre funzioni

1run (regolata dell'acceleratore)

2run idle (min max impostato)

3auto trottle (sempre al minimo e al calare dei giri si ottiene una accelerazione fino ad arrivare a regime richiesto)

Avete idee?

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  • 2 settimane dopo...

Nessun motore trovato fin ora, che p....e.

Nel frattempo ho trovato questo istructable che spiega come realizzare il progetto in linea di massima.

È in inglese ma è abbastanza comprensibile, nella prima parte spiega come realizzare e installare un compressore di bordo, poi nella seconda parte spiega come modificare ed installare l'alternatore modificato in saldatrice di bordo

Ci sono pure i collegamenti YouTube dove si vede il tutto.

Io purtroppo sono fermo in attesa del motore adatto.

Vabbe vi do il link, se lo guardate mi fate sapere le vostre perplessità, così so già cosa potrebbe andare storto e mi sareste d'aiuto.

Grazie.

 

https://www.google.it/amp/www.instructables.com/id/On-Board-Air-Compressor-Welder-for-vehicles/%3famp_page=true

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