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Attuatore elettrico a cardano


mar7

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La macchina starà sicuramente al chiuso in capannone. Se necessario anche vincolata a terra con dei bulloni rimovibili per quando deve essere spostata così come il motore che la aziona.

 

La mia ipotesi iniziale era un motore elettrico distaccato che azionava mediante cardano la macchina e che quindi non la modifica sostanzialmente. Ma mi avete mostrato soluzioni efficienti anche a cinghia, pulegge, frizioni direttamente integrate che possono essere migliori.

 

Anche un azionamento a cinghia la quale collega macchina con puleggia e motore distaccato, sarebbe ottimo. Magari facilmente regolabile con dei tenditori o distanziatori a terra del sistema motore.

 

Sostanzialmente deve essere una soluzione che costi anche meno possibile poichè tra alcuni anni verrà sostituita da una macchina costruita ad hoc con il motore integrato.

 

Avete arricchito così tanto le possibilità che anche io mi son perso un attimo.

Modificato da mar7
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Ok capito.Certo come diceva qualcuno indietro,sopratutto se si tratta di una soluzione temporanea il trattore sarebbe molto versatile perchè ti consentirebbe di gestire le fasi transitorie come gli avvii ecc con molta efficacia come è necessario fare quando si è in campo. Però bisogna scaricare i fumi all'esterno e il rumore sarà un problema da non sottovalutare.

 

Nel caso del motore elettrico dovresti creare una struttura portante che alloggi pulegge e relativi alberi e cuscinetti da ancorare a terra o alla struttura dell'imballatrice stessa. Gli avvi andrebbero gestiti da inverter o altri sistemi elettrici che un professionista ti può suggerire. Le variazioni di carico non sono invece un problema dato che il motore elettrico eroga la potenza che serve. Per variazioni di velocità di rotazione invece serve inverter o simili.

 

Io sentirei quanto costa un motore elettrico e un riduttore a ingranaggi in bagno d'olio. Perché anche far fare un riduttore a pulegge ad un artigiano alla fine secondo me costa do più

Modificato da Nemox
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Va bene Nemox, grazie, inizieremo a fare le prove col signor trattore, a cui mettere una prolunga allo scarico e che a questo punto nelle belle giornate può stare anche fuori. E chi opera lo farà con i Dpi antirumore. Poi ragioniamo come procedere.

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in questo caso è meglio una riduzione a cinghia che puo eventualmente slittare in caso di blocco e per avviare con tenditore manuale, se cominci a mettere inverter ecc il conto sale e molto, solo il motore da 25 hp che probabilmente non bastano costa 5/600.00 euro...

 

si tenga presente che il trattore non c'è e che anch'esso andrebbe recuperato usato o noleggiato ogni volta e ho verificato che la disponibilità in zona non é elevata, quindi se con 1.500-2.000 o poco piu' si riesce a permettere alla macchina di lavorare bene, non c'è alcun problema, mi costa meno che noleggiare il trattore con operatore a giornata come mi é stato proposto

 

gasgas, scusa ma intendi motore elettrico o termico?

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si tenga presente che il trattore non c'è e che anch'esso andrebbe recuperato usato o noleggiato ogni volta e ho verificato che la disponibilità in zona non é elevata, quindi se con 1.500-2.000 o poco piu' si riesce a permettere alla macchina di lavorare bene, non c'è alcun problema, mi costa meno che noleggiare il trattore con operatore a giornata come mi é stato proposto

 

gasgas, scusa ma intendi motore elettrico o termico?

dove ho scritto termico ? mi riferivo a un motore asincrono trifase (elettrico)

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Se non hai il trattore allora la soluzione elettrica, visto che hai a disposizione l'energia, è auspicabile; a mio avviso è meglio il comando a cinghie, bastano due puleggie e tre cinghie correttamente dimensionate per ottenere i giri giusti, poi un galoppino per dare tensione e avviare il tutto.

Le cinghie smorzano i colpi e sono più indicate, tant'è che nei trinciasarmenti si usano le cinghie e non trasmissioni meccaniche rigide; infatti nelle presse a cardano c'è sempre un bel parastrappi prima del volano e anche il bullone di sicurezza ( io nella mia Saimm ne ho cambiati diversi...)

In questo filmato, al minuto 1.40" vedi come funziona il galoppino tendicinghia per dare moto alla pressa.

Altra cosa: la pressa non va fissata al terreno ma devi dargli l'agio di spostarsi leggermente avanti e indietro in contrapposizione col moto del pistone; va fermata certamente ma in modo molto elastico.

 

Modificato da Tiziano
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Se non hai il trattore allora la soluzione elettrica, visto che hai a disposizione l'energia, è auspicabile; a mio avviso è meglio il comando a cinghie, bastano due puleggie e tre cinghie correttamente dimensionate per ottenere i giri giusti, poi un galoppino per dare tensione e avviare il tutto.

Le cinghie smorzano i colpi e sono più indicate, tant'è che nei trinciasarmenti si usano le cinghie e non trasmissioni meccaniche rigide; infatti nelle presse a cardano c'è sempre un bel parastrappi prima del volano e anche il bullone di sicurezza ( io nella mia Saimm ne ho cambiati diversi...)

In questo filmato, al minuto 1.40" vedi come funziona il galoppino tendicinghia per dare moto alla pressa.

 

Ti do ragione sul fatto che le cinghie sarebbero per certi versi più adatte però la realizzazione non la vedo così agevole: le due pulegge di ghisa si trovano facilmente sul mercato ma poi vanno lavorate per alloggiare gli alberi. Gli alberi stessi vanno realizzati ad hoc sul tornio con relative cave per le chiavette. Poi servono i cuscinetti che vanno alloggiati in una cassa in grado di reggere gli sforzi in gioco. Infine bisogna coprire tutto con una copertura di sicurezza. Tutto questo fatto da un artigiano costa sicuramente più di un riduttore fatto in serie.

 

Poi bisogna considerare le condizioni di utilizzo che certamente saranno meno gravose di quelle in campo (immagino che l'imballatrice verrà caricata a mano o giù di lì), e probabilmente un parastrappi tra riduttore e imballatrice e magari un banale giunto con frizione di sicurezza potrebbe essere sufficiente a evitare guai.

 

Tornando al trattore è vero che costerebbe parecchio (diciamo 3-4-5 mila €) ma alla fine può essere rivenduto o utilizzato altrove mentre una costruzione come quella ipotizzata verosimilmente gli rimane sul groppone...

Sono comunque tutte valutazioni che devi fare tu che conosci bene cosa ti serve.

 

In ogni caso complimenti a mar7, qualsiasi cosa tu stia realizzando è sempre bello vedere gente che si impegna in nuovi progetti!

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ragazzi, la macchina deve operare tutto l'anno in abbinamento ad altri processi ovviamente, ecco perchè é importante non farla funzionare una tantum e il trattore (non proprietario) non é sostenibile alla lunga ma solo per i primi lotti di produzione

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hai già pensato a come comandare il motore elettrico?

 

se hai preso in considerazione l'utilizzo di un inverter,potresti utilizzare un motore da 1000 giri/minuto e farlo funzionare a 540.

collegando direttamente il motore all'aztrezzo tramite giunto parastrappi

Questo taglierebbe la testa al toro!

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con un inverter puoi gestire un pò tutto,poi cmq coppia e potenza non variano(se non in maniera minima)con il variare della velocità.

la variazione di velocità viene gestina tramite la frequenza(Hz) e non la corrente(A) o tensione(v) che appunto influirebbero su coppia e potenza.

Piano, se cala la velocità di rotazione cala anche la potenza a parità di coppia. Il problema mi pare di capire è che anche a basso numero di giri la coppia erogata è prossima a quella massima e in caso di partenze sotto carico non è il massimo per la cinematica della macchina.

Bisognerebbe controllare contemporaneamente velocità di rotazione e coppia erogata così si avrebbe una condizione di lavoro ottimala e simile a quella che si ha con il trattore.

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Non é un problema far arrivare la macchina al numero di giri necessario per gradi, facendola partire a vuoto. Il materiale é riciclabile e se le prime balle non sono perfette si riciclano.

 

I cicli di interruzione sono necessari solo per la regolazione della densità (afflusso di materiale in ingresso, anche con macchina in movimento) o lunghezza (agendo sulla macchina ferma).

 

Mi sembra che il tema abbia stimolato grandi competenze. Bello bello. Poi però la realizziamo veramente.

Modificato da mar7
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io sarei per la riduzione tramite scatola..... ho un ''forse'' colpo di genio.... ma un motore asincrono non è la stessa cosa di un alternatore?? no perche se prendesse un gruppo elettrogeno da trattore e modifica l'impianto in modo da fornire invece di dare tensione avrebbe i 540 giri e anche il codolo....e se ne trovano di gruppi usati a prezzi ragionevoli...spero di non aver detto castronate

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  • 3 anni dopo...

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