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Attuatore elettrico a cardano


mar7

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Ciao a tutti,

stavo cercardo un sostituto del trattore per le macchine agricole che operano con il cardano.

 

Mi sono imbattuto nei generatori a cardano che producono elettricità attraverso la rotazione meccanica del trattore sull'attacco a cardano.

 

Viceversa, tra le persone di esperienza come voi, è capitato di imbattersi in un motore elettrico che azioni invece il cardano? Ho chiesto ai rivenditori senza esito. Ovviamente si può realizzare ma speravo che qualche azienda avesse già risolto la cosa.

 

Grazie a tutti

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un'officina della mia zona ha un carrellino con montato un motore elettrico - cinghie e pulegge con attacco maschio scanalato. lo usa per provare gli attrezzi da riparare O0

 

Esatto Andr3A, per un meccanico e un artigiano, si può certamente fare. Se non trovo chi già ci ha pensato, ci si dovrà ingegnare. Grazie :)

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cosa dovresti azionare ?

 

Macchine agricole che funzionano a cardano gasgas, che in futuro modificherò facendole diventare direttamente elettriche. Non esistono elettriche poichè operano in campo. Sarà più complicato con la questione dei fluidi oleodinamici se sarà necessario. Ma per ora mi sembra che non lo sia. :cheazz:

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il problema è sempre la potenza richiesta dalla pdf.

il motore sara CC,CA?

monofase o trifase?

io tempo fa utilizzavo un motore elettrico abbinato ad una pompa irrgazione caprari a 4 stadi.

il motore mi pare fosse 30 kw CA trifase,avevo fatto installare una linea dedicata dall'enel.

ora questa pompa è abbinata ad un motore fiat dacirca 100 Kw.

come dimensioni i motori erano simili.........

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mi pare comunque una cosa poco sensata, se devi sostituire il trattore ti servono tanti kw quindi a meno che non sia una cosa che corre ogni giorno e comunque fino ad una determinata potenza è meglio usare il trattore che alla fine sara sempre piu conveniente se tieni conto anche dell'ammortamento, e poi le modifiche fai da te che non sono a norma, vedi tu

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Grazie a tutti per le informazioni,

devo ancora stabilire che macchina agricola acquistare, usata sicuramente, ma ho visto che le potenze del trattore richieste variano dai 25 cv ai 60 cv, perciò si può ipotizzare con la macchina di media potenza 40 cv, quindi 30 kW di potenza elettrica equivalente.

 

Parliamo di alimentazione elettrica trifase e alternata industriale. Non ci sono problemi ad aumentare le potenze poichè già devo alimentare diverse altre macchine. Piuttosto sul tipo di motore e numero di giri c'è da ragionare proprio in base a come trasmettere la potenza elettrica al cardano della macchina, eventualmente con un riduttore di velocità.

 

E' ovvio che all'inizio noleggerò un trattore ma sto pianificando economicamente il processo per non averlo.

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mi pare comunque una cosa poco sensata, se devi sostituire il trattore ti servono tanti kw quindi a meno che non sia una cosa che corre ogni giorno e comunque fino ad una determinata potenza è meglio usare il trattore che alla fine sara sempre piu conveniente se tieni conto anche dell'ammortamento, e poi le modifiche fai da te che non sono a norma, vedi tu

 

sul mettere a norma non preoccuparti gasgas, i modi li trovo, o facendomi certificare il generatore di potenza da un'azienda elettromeccanica o certificando il processo/macchina finale (per quest'ultimo stadio ci vorranno degli anni di sviluppo)

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cmq sarebbe meglio indicassi di preciso l'attrezzatura a cui vuoi applicare questo motore elettrico,così da riuscire a consigliarti meglio.

se ti va ovviamente

 

una semplice imballatrice Daniele, penso una Gallignani perchè ha la camera che mi interessa

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Segnalo a tal proposito l'ottima dispensa del prof. Pessina (http://web.tiscali.it/profpessinaz/pdp/pdp.pdf)

 

Ho una domanda da neofita, ovvero nè meccanico nè agricoltore: far lavorare il trattore da fermo per medi lunghi periodi, azionando solo il moto della PDP consuma la frizione come un normale autoveicolo? Scusate la domanda banale.

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Nemox ho solo chiesto se in commercio ci fosse un motore elettrico con uscita cardanica, come esiste per la funzione inversa, ovvero i gruppi elettrogeni agricoli. Sto valutando ancora che macchina acquistare, ma ho specificato che probabilmente sarà una macchina imballatrice Gallignani di media potenza (40 cv). Occorrerà appunto studiare il caso specifico credo.

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Nemox ho solo chiesto se in commercio ci fosse un motore elettrico con uscita cardanica, come esiste per la funzione inversa, ovvero i gruppi elettrogeni agricoli. Sto valutando ancora che macchina acquistare, ma ho specificato che probabilmente sarà una macchina imballatrice Gallignani di media potenza (40 cv). Occorrerà appunto studiare il caso specifico credo.

Ti chiedo scusa mar mi sono accorto solo adesso di aver saltato una pagina intera di interventi, quindi ovviamente non avevo capito una mazza!

Appena ho due secondi leggo anche il resto e se ho qualcosa di utile da dire lo faccio. Scusa ancora.

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Ho una domanda da neofita, ovvero nè meccanico nè agricoltore: far lavorare il trattore da fermo per medi lunghi periodi, azionando solo il moto della PDP consuma la frizione come un normale autoveicolo? Scusate la domanda banale.

 

Ogni trattore agricolo è correttamente studiato per poter azionare la pdp da fermo senza nessun problema alla frizione o alle frizioni, ovviamente se non viene tenuto azionato il meccanismo di disinnesto inutilmente (ovvero le frizioni devono essere innestate o al massimo disinnestate per brevi periodi), pensa a quei trattori che fanno 12 ore ininterrotte ad azionare la pompa di irrigazione.

Riguardo il quesito principale: il fatto di dover azionare una imballatrice per la sua consuetudine di lavoro, non avrebbe senso togliere il cardano per mettere (se ho capito bene) un generatore attaccato alla pdp trattore e un motore elettrico che aziona l'imballatrice, se non altro perchè il complesso perderebbe molto in rendimento ( trattore che aziona un generatore che a sua volta fa funzionare un motore elettrico), mentre un cardano non assorbe potenza se non in misura infinitesimale.

L'eventuale accoppiamento motore elettrico/imballatrice potrebbe anche effettuarsi senza un accoppiamento classico con terminale femmina 1"3/8 6 scanalature, ma anche attraverso pulegge e cinghie, con pulegge dimensionate in modo da avere i 540 gir min asae alla pressa e il motore elettrico con i suoi giri nominali.

Fino agli anni 70 erano disponibili presse con motore ausuliario a benzina e con azionamento tramite pulegge e cinghie.

Spero di aver interpretato bene il senso della tua modifica.

Metto una immagine di motore termico che aziona volano pressa attraverso cinghie e pulegge

 

 

275544.jpg

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Riguardo il quesito principale: il fatto di dover azionare una imballatrice per la sua consuetudine di lavoro, non avrebbe senso togliere il cardano per mettere (se ho capito bene) un generatore attaccato alla pdp trattore e un motore elettrico che aziona l'imballatrice, se non altro perchè il complesso perderebbe molto in rendimento ( trattore che aziona un generatore che a sua volta fa funzionare un motore elettrico), mentre un cardano non assorbe potenza se non in misura infinitesimale.

 

Da quello che capisco deve semplicemente applicare un motore elettrico all'imballatrice quindi la cosa si semplifica.

Però considererei alcune questioni legate al tipo di macchina in questione, l'imballatrice(che io non conosco perché non ho mai avuta una)

Con il trattore hai il controllo del numero di giri e in genere una frizione che consente di farla partire senza strappi.

Non so come verrà utilizzata questa macchina nel tuo caso ma comunque dovrai pensare ad esempio all'avviamento:

utilizzerai una variatore di giri meccanico o agirai direttamente sulla macchina elettrica mediante regolatore di giri, inverter ecc?

Gli avviamenti saranno molti e con o senza carico? Immagino che un'imballatrice come qualsiasi altra macchina non gradisca particolarmente di partire senza un minimo gradualità.

Da valutare eventualmente di inserire un parastrappi che se va bene allunga la vita a tutta la parte meccanica.

 

Poi insomma una volta capite le condizioni di lavoro il collegamento meccanico motore-macchina è veramente l'ultimo dei problemi. Io l'ho fatto tempo fa tra un motore a scoppio e una pompa e con un normale parastrappi di mercato e un tornitore ho fatto tutto senza intoppi.

 

 

Fino agli anni 70 erano disponibili presse con motore ausuliario a benzina e con azionamento tramite pulegge e cinghie.

Spero di aver interpretato bene il senso della tua modifica.

Metto una immagine di motore termico che aziona volano pressa attraverso cinghie e pulegge

Anche questa è una soluzione , che rispetto ad un riduttore di giri (forse) è più economica se viene realizzata in casa e calcolata correttamente (nel caso chiedi pure perché questa è una cosa che so fare). ma richiede un pelo più di attenzione e certamente più manutenzione.

Modificato da Nemox
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Quindi azionare la pressa a punto fisso ma scollegata fisicamente dal trattore.

Ha ragione Nemox per la questione "carico" infatti i motori dei trattori hanno il regolatore di giri che mantiene inalterato il numero di giri impostato andipendentemente dal carico dell'attrezzo usato (salvo lo scarto del regolatore 5-10%), la pressa ha bisogno di viaggiare attorno i 540 giri min per lavorare bene (infaldatori, pistone, legatori), perciò l'eventuale motore elettrico dovrebbe avere anch'esso qualcosa che renda stabile i giri, poichè la pressa non avrà mai un'alimentazione continua ed è assai prevedibile che viaggi a vuoto;

L'avviamento deve sempre avvenire a vuoto (ovvero va staccata la pdp con camera del fieno vuota) nel caso venga spenta improvvisamente o si tranci il bullone di sicurezza, per avviarla bisogna prima vuotare a mano la camera; comunque difficilmente servirà un avviamento graduale poichè il grosso volano ne impedisce una partenza a scatto, però con le cinghe e un galoppino che fa da frizione l'avviamento della macchina può avvenire gradualmente.

Nel filmato del link, si vede una pressa con mot ausiliario a benzina e si comprende bene tra la marcia a vuoto e quando "lavora" che il motore "tira".

Personalmente metterei un diesel 2/3 cilindri da 30 cv circa (anche meno se la pressa è piccola), usato, con collegamento a cinghia, che son sicuro ti costerà meno che prendere un generatore e un motore della stessa potenza, se poi sei all'interno puoi sempre prevedere una tubatura che allontani i fumi di scarico.

 

 

Modificato da Tiziano
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Grazie anche a te Luca, ovviamente all'inizio userei un trattore.

 

Per Tiziano: non ho bisogno di un generatore avendo molta potenza elettrica installata già per altre macchine.

Non ho ben chiaro come si possa staccare la pdp per avviare la stessa macchina (seppur a camera vuota) che funziona tramite pdp.

Al motore termico non ci avevo pensato perchè volevo risolvere il problema scarichi definitivamente ma é un suggerimento che apprezzo.

 

Sareste in grado di realizzare un dispositivo a motore e cinghia che possa essere attaccato e staccato dalla macchina? Proprio per la questione certificazione non vorrei modificare troppo la macchina finale.

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Sareste in grado di realizzare un dispositivo a motore e cinghia che possa essere attaccato e staccato dalla macchina? Proprio per la questione certificazione non vorrei modificare troppo la macchina finale.

Cosa intendi precisamente " motore che possa essere attaccato e staccato..." il motore elettrico non lo lasceresti sempre collegato alla pressa?

Nel caso utilizzassi un motore a scoppio avresti l'esigenza di staccarlo?

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Ha ragione Nemox per la questione "carico" infatti i motori dei trattori hanno il regolatore di giri che mantiene inalterato il numero di giri impostato andipendentemente dal carico dell'attrezzo usato (salvo lo scarto del regolatore 5-10%), la pressa ha bisogno di viaggiare attorno i 540 giri min per lavorare bene (infaldatori, pistone, legatori), perciò l'eventuale motore elettrico dovrebbe avere anch'esso qualcosa che renda stabile i giri, poichè la pressa non avrà mai un'alimentazione continua ed è assai prevedibile che viaggi a vuoto;

 

No il motore elettrico funziona sempre a regime nominale purchè non si superi la coppia massima erogabile per quel determinato regime.

Quindi sarà sufficiente scegliere motore elettrico e riduttore adatti all'applicazione. Poi durante il funzionamento il motore assorbirà corrente in proporzione al carico richiesto.

 

Comunque a sto punto ribadisco che servono informazioni più precise perché vedo che ognuno di noi interpreta la questione a proprio modo quindi:

l'imballatrice sarà fissa in punto oppure dovrà spostarsi. Quindi il motore+riduttore andranno ancorati ad essa o ci si potrà fissare al terreno per esempio di un capannone?

Modificato da Nemox
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