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Potatura vigna (Metodi,tecniche,soluzioni)


CBO

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scusa Alan , ma le teste le lasci così o gli dai una bella pulita a tutti quegli sprocchi

Quest anno con la neve ho dovuto far necessità virtù, non ho avuto tempo, oggi ho tirato su 70metri di vigna caduta l anno scorso (non il podere in quella della foto).

Purtroppo su 2 settimane di ferie programmate ne ho fruito solo 5/6 giorni .....quindi quest anno non ho toccato le teste ...ci penseremo il prossimo ...sugli sprocchi....idem:fiufiu:so che hai ragione , ma visto che non sono una priorità ...vanno in fondo alla lista....ora trincia e diserbo prima di pasquetta :asd:

 

poi tanti sprocchi programmati :2funny:diventano i cavi x il prossimo anno...

Modificato da ALAN.F
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quante gemme-ettaro lasciate all'incirca ?

io nel mio trebbiano NoDoc circa sulle 5500\6000 gemme-ettaro

Che sesto d'impianto utilizzi?

6000 gemme-ettaro sono pochissime, non è che ti sei dimenticato uno 'zero'

Trebbiano ne ho poco, per ettaro sono 30000 - 35000

 

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Vendemmiate a mano allora

 

Perchè? Nelle mie vado di macchina già al secondo anno. I vigneti sul Montello piantati nel 2016, quest'anno li faccio a macchina. Quelli del 2017 a mano ma dal prossimo anno ...

 

L'affidamento ha 7 anni. Ha un fusto maturo. Le squadre si sono limitate alla rimozione del cordone con un taglio appena dopo la curva ( e non prima) e stanno portando sul filo di banchina il pollone allevato nel 2017 all'altezza del primo filo di fermo dei capo a frutti. Un pollone mediamente di ottimo diametro essendo stato allevato in verticale e cimato assieme alla vegetazione del vecchio cordone. I polloni più "magri" (pochi per fortuna) li tengo più corti e nell'annata mi allevo il primo germoglio utile che guarda verso il basso prima della curva, degemmo la parte di cordone nuovo che non mi serve ma mi serve da tira linfa quest'anno e nel mentre tiro a banco il germoglio in modo che il prossimo anno ho certamente 1/2 capi a frutti cosa che in molti casi ho già quest'anno nei polloni più dimensionati.

 

Certamente quest'anno non vado in piena resa (la proprietà è stata già avvisata ma quest'anno con queste piogge e salvo eventi particolari non dovrebbe essere un problema rintracciare materiale) ma nel 2019 conto di arrivarci molto vicino, per andare a pieno regime nel 2020. Miracoli non ne faccio. Da parte mia sono molto positivo perchè la concimazione è stata fatta bene. Le viti non sono per nulla magre e questo è già un buon punto di ripartenza. Altra aspetto positivo è che ne in prevendemmia ne nel post taglio il più grande degli eredi e alcuni suoi compagni di classe che si sono "prestati" spontaneamente hanno rintracciato presenza di mde il che con i tagli che sono stati fatti negli ultimi 4 anni e già un bel andare.

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Che sesto d'impianto utilizzi?

6000 gemme-ettaro sono pochissime, non è che ti sei dimenticato uno 'zero'

Trebbiano ne ho poco, per ettaro sono 30000 - 35000

 

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Boia miseria perdonate il mio alzaimer , 55.000\60.000 gemme ettaro

sesto 3,20 x 1,20

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Ciao ha tutti

ho del sylvoz libero che ormai ha 30 anni volevo rinnovare un pò le piante tagliando la parte orrizontale quella che corre lungo il filo per capirci....cerco di tagliare sempre sotto la curva dove ho allevato nel corso dell'estate due tre tralci. e qui iniziano le divergenze:

Per non perdere troppa produzione quest'anno tengo due cavi ben lunghi....e il prossimo ne taglio uno?

oppure conviene tenerne solo uno solo si da subito?

secondo voi conviene a livello di produzione ritornare a sylovz oppure lasciare due tre cavi lunghi da rinnovare ogni anno??una specie di guyot....ma con almeno tre cavi.....

esperienze in merito?

grazie mille

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Ciao ha tutti

ho del sylvoz libero che ormai ha 30 anni volevo rinnovare un pò le piante tagliando la parte orrizontale quella che corre lungo il filo per capirci....cerco di tagliare sempre sotto la curva dove ho allevato nel corso dell'estate due tre tralci. e qui iniziano le divergenze:

Per non perdere troppa produzione quest'anno tengo due cavi ben lunghi....e il prossimo ne taglio uno?

oppure conviene tenerne solo uno solo si da subito?

secondo voi conviene a livello di produzione ritornare a sylovz oppure lasciare due tre cavi lunghi da rinnovare ogni anno??una specie di guyot....ma con almeno tre cavi.....

esperienze in merito?

grazie mille

 

Dipende al vitigno ...se fosse trebbiano non avrei dubbi , doppio capovolto

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Più che un sylvoz mi sembra un casarsa. Se lo scopo è rinnovare il cordone l'ideale sarebbe tenere un cavo in modo che perdi quest'anno ma il prossimo parti se di nuovo in piena produzione e non hai un scarico di gemme. Lasciando stare il cordone i due cavi che hai lasciato sono certamente predominanti perchè la pianta spinge fino al taglio e poi torna indietro e la prima uscita utile è quella più alta.

 

Adesso non so bene di cosa parliamo ma perchè non pensare a un cordone bilaterale da gestire a casarsa? Dalla foto delle piante da potare mi sembra di vedere un ottima distribuzione di cavi lungo tutta la lunghezza del cordone nonostante l'età. Tradotto non mi sembra un vitigno che ti scappa in punta e si svuota nel mezzo.

 

Questo poi è un vigneto in cui non vendemmia a macchina per cui rischio rotture zero.

 

La prossima volta comunque il taglio del vecchio fallo un pò dopo la curva. Hai sempre sempre tempo di rifinire.

 

Questo vigneto è un rimpiazzo di uno già esistente vero? Vedo che vi siete mantenuti a distanza dal palo.

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Grazie Alan e CBO

si il vitigno è trebbiano e non mi chiedere il motivo perchè i miei hanno piantato così lontano dai pali...Non è ristoppio.

Per fare più quintali (aihme la cantina paga quelli....e il trebbiano si presta benino) quindi è meglio fare una sorta di capovolto oppure ritornare con magari un doppio casarsa?

nella vite come da foto come vi comportereste??

grazie

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Grazie Alan e CBO

si il vitigno è trebbiano e non mi chiedere il motivo perchè i miei hanno piantato così lontano dai pali...Non è ristoppio.

Per fare più quintali (aihme la cantina paga quelli....e il trebbiano si presta benino) quindi è meglio fare una sorta di capovolto oppure ritornare con magari un doppio casarsa?

nella vite come da foto come vi comportereste??

grazie

 

Trebbiano vuole i cavo lungo, le prime gemme non sono fertili, secondo me il doppio capovolto non si batte x quintali. ma la potatura e' piu' impegnativa del casarsa .

vigneto presumo di 25/35 anni magari prova a vedere differenza x fila .

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Se lo scopo è rinnovare il cordone l'ideale sarebbe tenere un cavo in modo che perdi quest'anno ma il prossimo parti se di nuovo in piena produzione e non hai un scarico di gemme. Lasciando stare il cordone i due cavi che hai lasciato sono certamente predominanti perchè la pianta spinge fino al taglio e poi torna indietro e la prima uscita utile è quella più alta.

 

noi stiamo cercando di abbassare il cordone libero su uno chardonnay del 2007 (obbiettivo è fare un sylvoz): l'anno scorso è stato lasciato un germoglio, da tirar su e adesso lo stiamo "tirando" sul ferro.

il problema è che non tutte le viti sono omogenee e il vigneto è molto variabile sia sulla fila che tra le file. Ora siamo in forte dubbio su come procedere. intanto prendiamo la produzione di quest'anno sul cordone libero e speriamo che nel frattempo si sviluppino altri germogli "buoni", poi l'idea è capitozzare il prossimo anno (sempre sperando di avere germogli su tutte le viti)

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Sì vicino alla curva sono sempre o ceche o poco produttive parlare di viti e cordoni vuoti no. Ad oggi non pensavo di raccontare ancora di vigne che fanno quintali come campi di mais ormai siamo pieni di sofisti. La vite per noi che facciamo tutto Guyot e doppio capovolto arriva appena a 8 Kg a pianta e già ti rompono. In realtà vicine resistono i tendoni e le raggere ma non capisco le forme ricadenti come le cortine, con varietà e cloni a grappolo serrato non so come si mette con funghi e tignola. Tanto ormai i portainnesti sono tutti da ripensare e a breve si deve ben pensare al ricambio dei piedi... se no non si cammina più.

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Sì vicino alla curva sono sempre o ceche o poco produttive parlare di viti e cordoni vuoti no. Ad oggi non pensavo di raccontare ancora di vigne che fanno quintali come campi di mais ormai siamo pieni di sofisti. La vite per noi che facciamo tutto Guyot e doppio capovolto arriva appena a 8 Kg a pianta e già ti rompono. In realtà vicine resistono i tendoni e le raggere ma non capisco le forme ricadenti come le cortine, con varietà e cloni a grappolo serrato non so come si mette con funghi e tignola. Tanto ormai i portainnesti sono tutti da ripensare e a breve si deve ben pensare al ricambio dei piedi... se no non si cammina più.

 

Scusa Culti scrivi cosi' bene che non ti capisco. Potresti spiegarti meglio? Grazie

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noi stiamo cercando di abbassare il cordone libero su uno chardonnay del 2007 (obbiettivo è fare un sylvoz): l'anno scorso è stato lasciato un germoglio, da tirar su e adesso lo stiamo "tirando" sul ferro.

il problema è che non tutte le viti sono omogenee e il vigneto è molto variabile sia sulla fila che tra le file. Ora siamo in forte dubbio su come procedere. intanto prendiamo la produzione di quest'anno sul cordone libero e speriamo che nel frattempo si sviluppino altri germogli "buoni", poi l'idea è capitozzare il prossimo anno (sempre sperando di avere germogli su tutte le viti)

 

Perche' questo cambio di rotta radicale da un supermeccanizzato al manuale per eccellenza? Lo chardonay si presta bene al libero. Quello di Botter in bio come i vostri sono ancora produttivo e hanno 14 anni ormai.

 

L'amico gigione Bonato quando gli ho detto che optavo per uno speronato per i miei pordenonesi voleva spararmi. Lui solo cordone libero anche per gli innesti che ha fatto a Ponte di Piave lunga la strada per il mare.

 

Ha eliminato il vecchio cordone libero, a novembre ha innestato tutto a glera e il prossimo anno riparte con il nuovo cordone.

 

Anche noi nel nuovo affidamento abbiamo rinnovato il cordone di un glera di 7 anni devastato da una potatura "economica" alla razzo di cane. Glera spinto in concimazione. L'anno scorso anche se la gestione l'abbiamo rilevata a novembre u.s. di questi tempi abbiamo fatto distribuire 4 qli/ha del linz 16.16.16 (nitro piu' economica). E allevato da subito un pollone all'altezza del filo di tenuta dei capi a frutto in modo che anche il pollone ricevesse la sua buona dose di fito. Anche cosi' non tutte le piante hanno reagito come speravo e quindi quest'anno si ripete il lavoro speronando e accecando il pollone 2017 che verra' rifilato il prossimo anno.

 

Se avete intrapreso questa strada non ci devono essere dubbi.

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Scusa Culti scrivi cosi' bene che non ti capisco. Potresti spiegarti meglio? Grazie

Non capisco quelli che tengono tanti grappoli, qua ti rompono per via degli zuccheri e dei coloranti del grappolo che ti prende male solo ad arrivare a 5 Kg a pianta, leggere e seguire di chi ha forme alte e allungate mi prende un po' male. Le forme ricadenti sanitariamente ho un po' di difficoltà a capirle specie se si piantano o si innestano le varietà a grappolo serrato o suscettibili sono abituato a combattere a morte contro i funghi che mi vien l'ansia sentire di bosconi e di potatura meccanica.... pur mooolto apprezzando le pre-potature meccaniche ma per lavoro rifinendo sempre a forbice anche per combattere le carie e le malattie del legno che a mano si vedono a macchina non sempre. Tendoni cortine non capisco come possano resistere anche se sono storici e sono effettivamente belle da vedere ma meno da gestire.

 

Le gemme della piegatura per il ristagno della linfa e delle auxine sono quasi sempre cieche o striminzite quindi è normale avere dopo la piegatura la così detta quiete vegetativa ma ho poca mano su forme alte da noi le viti sono robine guyot o doppi capovolti standard o alti ma nulla come le cortine. Durano ancora in alta collina raggere particolari anche molto antiche, Versante emiliano è un'altra cosa ma fino sul parmense è uguale a noi.

Modificato da Toso
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Perche' questo cambio di rotta radicale da un supermeccanizzato al manuale per eccellenza? Lo chardonay si presta bene al libero. Quello di Botter in bio come i vostri sono ancora produttivo e hanno 14 anni ormai.

 

Se avete intrapreso questa strada non ci devono essere dubbi.

 

perchè nel vigneto a 10 metri di distanza, steso anno d'impianto ma a sylvoz abbiamo produzione omogenea (circa 120) mentre nel cordone è molto altalenante (i primi anni molto buoni, poi tende a fare moolto meno), specialmente per i problemi nei trattamenti: la botrite è davvero un grosso grossissimo problema sul cordone libero! mentre sul sylvoz hai maggior aerazione e il rame arriva meglio a coprire vegetazione e grappoli.

pazienza se ci vogliono alcune ore in più per la lavorazione: a noi serve uva, e buona (e chardonnay non se ne trova in giro...)

 

per inciso, Botter è passato a bio solo recentemente, quindi i vigneti devono ancora "adattarsi". inoltre, conoscendo un pochino i risultati...boh...dipende da cosa uno vuole....

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perchè nel vigneto a 10 metri di distanza, steso anno d'impianto ma a sylvoz abbiamo produzione omogenea (circa 120) mentre nel cordone è molto altalenante (i primi anni molto buoni, poi tende a fare moolto meno), specialmente per i problemi nei trattamenti: la botrite è davvero un grosso grossissimo problema sul cordone libero! mentre sul sylvoz hai maggior aerazione e il rame arriva meglio a coprire vegetazione e grappoli.

pazienza se ci vogliono alcune ore in più per la lavorazione: a noi serve uva, e buona (e chardonnay non se ne trova in giro...)

 

per inciso, Botter è passato a bio solo recentemente, quindi i vigneti devono ancora "adattarsi". inoltre, conoscendo un pochino i risultati...boh...dipende da cosa uno vuole....

 

Lo immaginavo. Io e mio fratello siamo cresciuti a pane e sylvoz e gli impianti meno recenti sono impostati a sylvoz anche per lo chardonay che nel 2017 e' stato molto generoso permettendoci di compensare in buona parte i danni della gelato sul vitigno come scrivevo a settembre. Fatichiamo ogni anno a rimanere dentro la resa taglio docg ...

 

Lo chardonay del 2016 invece e' impostato per il doppio capovolto come il glera del Montello. Il piu' grande degli eredi segue la dottrina del Cerletti. Staremo a vedere ma conto di arrivare almeno a 160 ql/ha :fiufiu:

 

Sul bio ho le mie idee gia' espresse peraltro. Un convenzionale oculato come il nostro non ha nulla da invidiare al bio che va per la maggiore dalle nostre parti anzi.

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  • 5 mesi dopo...
Piena di foglie e con tralci non ancora lignificati...:uglystupid2::uglystupid2::uglystupid2:

 

L'agostamento ci sarebbe anche e pure le foglie sono bel che andate con il mosto (vendemmia meccanica). Il fatto e' che nel legno di pototura ci sta buona parte delle riserve accumulate dalla pianta.

 

Potrei capire una prima pulizia ma potare in toto no.

 

La cosa tragica e' che ti chiedono se va bene :cheazz: e non sai se dire quel che pensi o assecondarli visto che sono tuoi conferitori che potano il loro per avere libero l'inverno e potare il tuo :asd::clapclap:

 

Top.

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Da quando sono in Emilia combatto con questi personaggi, non che come mi han detto sul Garda sia meglio, io non capisco neppure chi pota a novembre. Anni fa con le potature anticipate su Lambrusco ci abbiamo rimesso 80% di gemme a frutto le piante sono partite prima, idem sul Kiwi le varie actinidie non portano le potature anticipate. Ebbene sì, come non quotarvi e nella pazzia tutto ciò è vero.... la pazzia poi è contagiosa attenzione! Serve qualcuno che ha il coraggio per sfatare queste pianificazioni di calamità e sciagure, io piuttosto le taglio in pianto ma in inverno o in autunno no, moralmente non me la sento.

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Xò ad inizio dicembre si parte tranquillamente dai...

 

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Culti scrive quello che si dovrebbe fare :)

 

Io pero' inizio gia' a meta' novembre (anche prima) lasciando per ultimi i precoci e gli impianti freschi.

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