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Ristoppio vigneto


Leo89

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Visto che non ho trovato nessuna traccia di questo argomento trattato sul forum, penso sia utile portare la nostra esperienza nei casi di ristoppio del vigneto o comunque un reimpianto veloce prima dei canonici 5-7 anni (tempo considerato sufficiente per ripristinare il terreno di sostanza organica e favorire la morte di funghi e batteri presenti nel terreno dovuti al vecchio vigneto); purtroppo è risaputo che tenere un terreno a seminativo comporti pochi o nulli guadagni, così molto spesso ci si "azzarda" nel reimpianto, quando non si ha altro terreno migliore a disposizione; quindi portiamo i nostri esempi, cure colturali pre e post impianto, tipo di terreno, portainnesto e varietà, riuscita o meno del vigneto; inizio io:

 

ALTO TAVOLIERE

 

Primo appezzamento di 11200mq: terreno argilloso

 

Estirpazione anno 2014 e aratura per pulizia radici

Anno 2015 affittato per pomodoro da industria

Anno 2016 destinato a grano, fine giugno scasso con bivomere, successiva ripuntatura e lavorazioni con tiller, diserbo con reglone a fine anno in quanto le frequenti pioggie da settembre a dicembre non mi hanno permesso di lavorare il terreno

Anno 2017 febbraio fresatura, picchettatura, messa a dimora con forchetta portainnesti trebbiano toscano r4 1103 p bagnati in soluzione di micosat f tab e micosat f len, sesto di impianto 2.50 x 1.40, guyot bilaterale, stesura

pali, corda ed accessori, fine aprile inizio trattamenti ripetuti ogni 15 giorni, per poi allungarsi a 20 giorni nel periodo di 40-43° con mancozeb, zolfo bagnabile, concime fogliare( 31-11-11 e sangue di bue alternati) e un prodotto per i tripidi, il giorno dopo il trattamento effettuata lavorazione con tiller, sottofila tenuto pulito con 5-6 zappature in un anno, trattamenti effettuati fino a fine settembre, gli ultimi 2 con ossicloruro di rame, legatura portainnesti ogni settimana partendo da maggio, portato al filo di banchina di 120 cm, successiva piegatura e legatura sul filo di banchina lasciando crescere tutte le femminelle sviluppate oltre il filo di banchina, risultato: tralcio ben sviluppato e lignificato, lungo circa 250cm

Anno 2018 febbraio potatura appena sotto il filo di banchina (a 20 cm da questo, alleverò le prime 4 gemme lungo il tralcio, 2 per lato che mi daranno il primo frutto, l'anno prossimo terrò quelle meglio sviluppate, cercando di tenere quelle più basse altrimenti prendo quelle più alte e accorcio a 2 gemme il tralcio di sotto), trinciatura sarmenti, aratura con tiller, zappatura nella sottofila, marzo concimazione con concime unimer Miura s, 5 quintali ettaro, aratura con tiller, dopo Pasqua farò l'impianto di irrigazione, to be continued....

 

Secondo appezzamento di 6200 mq: terreno di medio impasto tendente al sabbioso

 

Anno 2015 estirpazione vecchio vigneto

Anno 2016 lasciato a riposo e tenuto pulito con arature di tiller, a fine giugno scasso con bivomere, pulizia radici, successiva ripuntatura e lavorazioni di tiller, a differenza del terreno di cui sopra, a fine autunno ho dato 7 quintali di italpollina 444 e lavorato col tiller, no diserbo

Anno 2017 inizi marzo messa a dimora portainnesti, sempre trebbiano toscano 1103p, stesso sesto di impianto, stessi lavori dell'appezzamento di cui sopra

Anno 2018 potatura riaccorciando il fusto a 2-3 gemme in quando il tralcio, è andato si oltre i 120 cm del filo di banchina, per una lunghezza totale di circa 150cm, ma si è ingrossato poco( quindi in primavera alleverò un tralcio pulendo le altre gemme, quando arriverà a circa 20 cm sotto il filo di banchina, taglierò la mamma allevando le prime 2-4 gemme a seconda della robustezza del tralcio e poi andrò nel 2019 a fare la potatura come spiegato per l'altro appezzamento), aratura con tiller, zappatura, 2.5 quintali di unimer Miura s, aratura con tiller, dopo Pasqua farò impianto di irrigazione, to be continued...

 

Conclusioni: sono giunto a risultati diversi in 2 appezzamenti diversi, l'esperimento vigna su vigna per ora mi ha soddisfatto nel primo appezzamento, no nel secondo dove magari il terreno essendo più "leggero" e visto che lo scorso anno non è piovuto per nulla ed in estate abbiamo avuto caldo di oltre 40°, magari i portainnesti avevano bisogno di irrigazione di soccorso oppure mi è venuto il dubbio che siccome in questo appezzamento siano usciti una decina di selvatici del precedente vigneto a differenza dell'altro appezzamento che non presenta nemmeno uno, il terreno possa essere infettato, vedrò come evolverà quest'anno la soluzione, visto che li irrigherò

 

Rifarei o non rifarei l'esperimento "vigna su vigna"?

No, perché il risultato nonostante le minuziosi cure effettuate e i soldi spesi, non è affatto scontato, in terreni vergini o riposati per più di 7 anni il risultato è stato garantito

 

Dite la vostra e portate le vostre esperienze

Modificato da Leo89
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Concordo appieno anche perché nel discorso ci si è dimenticati di qualcosa che ad oggi fa paura: i nematodi specie lo xyphinema e non solo che possono resistere alle rotazioni anche lunghe.

Il tuo approccio è bello perché non è scontato hai usato funghi antagonisti però non hai valutato di ricorrere alla fumigazione classica+ la concia biologica, magari puoi provare per vedere, non hai purtroppo parlato dei portainnesti mentre hai citato varietà-cultivar con il clone esatto che hai usato... in caso di reimpianto il portainnesto ha un ruolo pesantissimo fondamentale, ci sono portainnesti più resistenti di altri.

Modificato da CultivarSé
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Nematodi....... croce che ci affligge pesantemente.. . .... ci stanno consigliando sovesci nematocidi..... tipo un certo tipo di rucola o senape e altro ... se avete esperienze.... funzionano........ o davvero come dicono altri meglio lasciare riposare il terreno magari con culture tipo grano orzo.....?da noi sta diventando un bel problema......e una soluzione sicura non è chiara.....

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Inviato (modificato)
Concordo appieno anche perché nel discorso ci si è dimenticati di qualcosa che ad oggi fa paura: i nematodi specie lo xyphinema e non solo che possono resistere alle rotazioni anche lunghe.

Il tuo approccio è bello perché non è scontato hai usato funghi antagonisti però non hai valutato di ricorrere alla fumigazione classica+ la concia biologica, magari puoi provare per vedere, non hai purtroppo parlato dei portainnesti mentre hai citato varietà-cultivar con il clone esatto che hai usato... in caso di reimpianto il portainnesto ha un ruolo pesantissimo fondamentale, ci sono portainnesti più resistenti di altri.

 

Ho usato il 1103 paulsen proprio perché è quello più adatto ai ristoppi e resiste meglio ai nematodi, in combinazione al trebbiano che al pari della malvasia è un vitigno molto rustico....... Nei terreni riposati o vergini uso il trebbiano d'Abruzzo che è meno vigoroso, sempre su 1103p, è un portainnesto che si sposa con tutti i tipi di terreni

Modificato da Leo89
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Nematodi....... croce che ci affligge pesantemente.. . .... ci stanno consigliando sovesci nematocidi..... tipo un certo tipo di rucola o senape e altro ... se avete esperienze.... funzionano........ o davvero come dicono altri meglio lasciare riposare il terreno magari con culture tipo grano orzo.....?da noi sta diventando un bel problema......e una soluzione sicura non è chiara.....

 

Appunto, sul web si legge di tutto e di più, molti sembrano avere la soluzione in tasca, una soluzione certa ad oggi non c'è, in realtà c'è poco da vantarsi se si azzecca la nuova vigna su ristoppio e c'è poco da crocifiggersi se si sbaglia.... Ho un altro terreno di 12000mq libero, estirpato nel 2014, prima del 2021 non vedrà il nuovo vigneto

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Nematodi....... croce che ci affligge pesantemente.. . .... ci stanno consigliando sovesci nematocidi..... tipo un certo tipo di rucola o senape e altro ... se avete esperienze.... funzionano........ o davvero come dicono altri meglio lasciare riposare il terreno magari con culture tipo grano orzo.....?da noi sta diventando un bel problema......e una soluzione sicura non è chiara.....

Attenzione ai termini del sovescio, tra biofumiganti e piante trappola. Con i sovesci trappola è più facile che se sbagli ti riempi di nematodi perché non vanno trinciati e arati oltre la fioritura anche se è meglio prima, quindi le rucole non le userei.

Rafano oleifero e senapi vanno bene ma vanno trinciate fresate e arate... però deve piovere o essere umido per attivare l'enzima misosidasi che libera acido cianidrico e altro. Anche se si lascia incolto il terreno va pulito dalle infestanti per cui meglio seminare specie che si conoscono piuttosto che lasciarlo libero, molto meglio seminarci la facelia che è neutra ed è un pascolo per le api. Molto giusto lasciare libero il terreno ma fare una ragionata rotazione, cercando di togliere tutte le radici e i ceppi delle vecchie vigne.

Se poi per scrupolo dopo 4 anni si vuole fare una fumigazione va bene purchè dopo venga arricchito di funghi e batteri antagonisti per evitare il periocolossissimissimo vuoto biologico.

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Sentire ancora parlare di ristoppi e fumigazioni, dopo i danni fatti ai nostri terreni nell'ultimo ventennio: da inorridire.

Purtroppo in molte zone non si può lasciare il terreno incolto, l'Albese e l'Alessandrino se lasciate ad incolto o bosco sono pericolosissimi con frane e smottamenti essendo le zone top a rischio idro-geologico. Le fumigazioni da sole concordo che sono dannose ma oggi si va oltre.

La sostituzione col nocciolo non migliora troppo la situazione la verità è che siamo arrivati in un momento che non sai cosa piantare ne coltivare.

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Purtroppo in molte zone non si può lasciare il terreno incolto, l'Albese e l'Alessandrino se lasciate ad incolto o bosco sono pericolosissimi con frane e smottamenti essendo le zone top a rischio idro-geologico. Le fumigazioni da sole concordo che sono dannose ma oggi si va oltre.

La sostituzione col nocciolo non migliora troppo la situazione la verità è che siamo arrivati in un momento che non sai cosa piantare ne coltivare.

 

Esattamente, tolto il vigneto che si fa, orticole? Mercato troppo frammentato e alcuni anni ti capita che ti facciano fresare il raccolto perché non rispettano i contratti; seminativi vari? Si guadagna facendo economia di scala, bisogna avere almeno 50 ettari; olivi? Per fare un Oliveto produttivo devono passare 10 anni ed il prezzo delle olive a meno di 50€ al quintale non ti da' reddito e capitano anche le annate a 30€ 40€ al quintale; quindi cosa si fa? Vigneto, schifo che deve fare, 250-300 quintali ad ettaro li prendi sempre, con i trebbiani e la malvasia di candia

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Sì ma anche il vigneto ha i suoi limiti se sei Doc docg fai, igt già meno del resto ormai siamo in mano ai cantinieri enologi... se lavorano bene ottimo ma se fanno cose da non fare è la morte e nel Nord è già successo che sono scomparse zone secolari a viti-vinicoltura. L'olivo è diventata la nuova Fenice ma se non hai manodopera sei nei cavolacci non puoi far cagate come con le erbacee. C'è poco da sperimentare sulle arboree devi fare perché se parti male è già finita.

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  • 3 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Tutto procede bene nei 2 appezzamenti di cui sopra, anche nel secondo dove ho riaccorciato a 2/3 gemme, il fusto è diventato bello spesso, tutto ciò mi ha fatto capire che è ora di vedere cosa fare con quel terreno di 12000 metri, di cui ho scritto già precedentemente, terreno di medio impasto con scheletro abbondante, estirpato nel 2014, arato nel 2015 con bivomere, raccolte e bruciate radici del vecchio vigneto, lasciato 2 anni incolto ma sempre fresato ed arature con tiller, 2017 e 2018 affittato per pomodoro da industria, ora vorrei procedere in un nuovo metodo, correggetemi se sbaglio qualcosa: posto che a settembre mi lasciano il terreno, vorrei innanzitutto far fare le analisi, per quel che costano( queste sono da fare pre o post scasso?)

 

1. Analisi terreno 2018

2. Semina di favino 2018

3. Trinciatura favino 2019

4. Aratura con monovomere 2019

5. 2020 Riposo terreno in quanto dicono che dopo lo scasso con monovomere, viene fuori terra cruda che è meglio lasciare libera un anno facendole prendere sole e pioggia

6. 2021 Messa a dimora manuale portainnesti a bagno di micosat, scelta tra trebbiano toscano o trebbiano abruzzese, sempre 1103 Paulsen anche se mi dicono che anche il 140 ruggieri qui al sud va' bene ma su internet non trovo notizie molto positive

 

Eventuale osservazione / correzioni sono gradite

Modificato da Leo89
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  • 2 mesi dopo...
Tutto procede bene nei 2 appezzamenti di cui sopra, anche nel secondo dove ho riaccorciato a 2/3 gemme, il fusto è diventato bello spesso, tutto ciò mi ha fatto capire che è ora di vedere cosa fare con quel terreno di 12000 metri, di cui ho scritto già precedentemente, terreno di medio impasto con scheletro abbondante, estirpato nel 2014, arato nel 2015 con bivomere, raccolte e bruciate radici del vecchio vigneto, lasciato 2 anni incolto ma sempre fresato ed arature con tiller, 2017 e 2018 affittato per pomodoro da industria, ora vorrei procedere in un nuovo metodo, correggetemi se sbaglio qualcosa: posto che a settembre mi lasciano il terreno, vorrei innanzitutto far fare le analisi, per quel che costano( queste sono da fare pre o post scasso?)

 

1. Analisi terreno 2018

2. Semina di favino 2018

3. Trinciatura favino 2019

4. Aratura con monovomere 2019

5. 2020 Riposo terreno in quanto dicono che dopo lo scasso con monovomere, viene fuori terra cruda che è meglio lasciare libera un anno facendole prendere sole e pioggia

6. 2021 Messa a dimora manuale portainnesti a bagno di micosat, scelta tra trebbiano toscano o trebbiano abruzzese, sempre 1103 Paulsen anche se mi dicono che anche il 140 ruggieri qui al sud va' bene ma su internet non trovo notizie molto positive

 

Eventuale osservazione / correzioni sono gradite

Favino in miscuglio con veccia avena e orzo vanno benissimo ma puro favino no, sostanza organica compost letame ecc. Per il resto tutto giusto se poi i trebbiani riesci a venderli bene come doc o docg va ancora meglio. L'impianto lo fai in autunno o primavera?

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