Luca88SD Inviato 26 Marzo 2018 Condividi Inviato 26 Marzo 2018 Buonasera a tutti, oggi mi è venuta in mente una curiosità. In Italia a quanto ho capito esistono pochi o pochissimi allevamenti di Merino, una pecora che produce sopratutto lana e penso meno latte ovviamente. Chi sa dirmi qualcosa al riguardo? ad esempio chi lavora la lana in Italia, i prezzi, se ha produzione anche di latte, se è delicata o meno come razza ovina. Sarebbe interessante capire se producendo lana c'è la possibilità di smerciare la lana e se c'è possibilità di ritorno economico Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
miro filippucci Inviato 27 Marzo 2018 Condividi Inviato 27 Marzo 2018 se ci fai maglioncini da vendere ai turisti come prodotto artigianale bene se no lascia perdere, le filature artigianali hanno chiuso quasi tutte , tutto il merinos è australiano e in parte argentino la maggior parte dei contratti li hanno coi cinesi che ci fabbricano le loro merde tessili e se sulle borse merci le quotazioni si abbassano riducono l' offerta uccidendo le pecore Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Luca88SD Inviato 27 Marzo 2018 Autore Condividi Inviato 27 Marzo 2018 Caspita, un vero peccato, so che le produzioni maggiori sono in Australia e Nuova Zelanda. Altrimenti poteva essere una piccola alternativa alle classiche specie di ovini presenti da noi, sicuramente meno redditizia per latte ma magari l gap di guadagno si poteva recuperare con la lana. Facendo qualche piccola ricerca, sono infatti imbattuto nel quasi nulla in Italia, insomma la potresti vendere come lana normale che ha prezzi irrisori. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
miro filippucci Inviato 28 Marzo 2018 Condividi Inviato 28 Marzo 2018 peggio la devi smaltire come rifiuto speciale Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Fabio Colacicco Inviato 28 Marzo 2018 Condividi Inviato 28 Marzo 2018 Sono un allevatore di una razza di pecore merinizzata di origine francese la Ile de France, a differenza della Merinos o della Gentile di Puglia, molto simili tra loro, la Francese è di statura più alta ed ha un alto indice di prolificità oltre che di fertilità percui abbiamo circa 5 parti in 3 anni di cui il 90% gemellare e con una mortalità molto molto bassa. Il nostro allevamento si sostenta grazie all’ampio pascolo recintato che non necessita di un pastore, e sulla vendita dell’agnello da carne ad un prezzo di circa 5 euro al kg partenza stalla. La lana è più un costo che un beneficio, ogni pecora viene tosata a 2,2 euro, e produce dai 2 ai 3 kg di lana, che tramite raccoglitori locali del progetto Lane Autoctone, viene valutata per pulizia e qualità e spedita a Biella dove viene lavorata e pagata l’anno successivo. Attualmente nessuno (tranne rari casi di allevamenti da giardino di 5-10 capi) è riuscito a spuntare un prezzo più alto do 40 cent compreso iva al kg. E ci sono stati anni in cui la venivano a ritirare gratis se non volevi bruciarla (cosa impossibile). Trai tu le tue conclusioni, a disposizione per ulteriori domande Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Luca88SD Inviato 30 Marzo 2018 Autore Condividi Inviato 30 Marzo 2018 Ti ringrazio veramente tanto Fabio, sei stato gentile e hai esposto bene la situazione Leggendo ciò che dici, e contando che da noi gli agnelli li pagano dai 2-2,20 non in periodo festivo, e dai 3-4,50 circa in periodi festivi, penso che le pecore nostrane si adattino meglio al mercato per produzione di latte e agnello che come percentuali e numeri è come quelle da te citate. La lana "normale" da noi va dai 20-30 cent kg se va bene, e i costi di tosatura sono dai 2,20-2,50 a capo. Insomma, non ci sarebbe un gran che da fare a questo punto. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 30 Marzo 2018 Condividi Inviato 30 Marzo 2018 Il Merino non è ne pungente ne allergenico ma deve essere puro se non non viene pagato, in Oceania sono pure e dal vello pulito con allevamenti colossali per cui facendo economia di scala riescono a spuntarla. Noi non possiamo ne fare quei numeri ne avere pascoli che garantiscono tutto l'anno con tale pulizia, tanto meglio darsi al Kachemire o all'Angora pettinata. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
miro filippucci Inviato 31 Marzo 2018 Condividi Inviato 31 Marzo 2018 lavoro nel tessile altro settore che ha fatto ricche molte parti d' Italia e che come altri settori è stato dato in pasto a tigri asiatiche per vendere in quei mercati qualche Ferrari e armamenti vari. pensate che negli anni 50 molte famiglie arrotondavano le misere entrate allevando conigli d' angora ,un paio di decine di capi manco centinaia, dietro la richiesta di quell' imprenditrice filantropica che fù Luisa Spagnoli . le pecore poi sono state la gallina dalle uova d' oro degli agricoltori delle nostre montagne :latte-formaggi carne agnelli e lana per quello che riguarda il Kachemire sapevo che l' esclusiva ce l' hanno i giapponesi che ne detengono le quote chiunque ne immetta sul mercato al di fuori di quello che concedono loro credo sia passibile di azioni legali. L' anno scorso per ciò che riguarda il merinos i cinesi pagarono tipo delle penali per far sciogliere contratti di fornitura verso l' europa ed accaparrarsene più di quello che avevano richiesto in precedenza. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 31 Marzo 2018 Condividi Inviato 31 Marzo 2018 Kachemire tiene ancora come realtà dalla sua nascita nelle zone del Perugino alla sua esaltazione nel biellese masseranese, figuriamoci se qualcuno viene a cardare il pelo in Italia, sono realtà di superlusso ma lottano come i coccodrilli che non bisogna mai dar per morti. Sui merinos si importa il vello cardato del resto noi non abbiamo il clima ne l'estensione per tali pecore che sono quasi solo da lana e poco per la carne. Qua le tessiture e concerie ne hanno viste di orrende ma come i datteri di mare si sono scavati delle grandi belle nicchie e chi dice Sesia o Ticino dice ben oltre la semplice tessitura. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Luca88SD Inviato 31 Marzo 2018 Autore Condividi Inviato 31 Marzo 2018 Si effettivamente il fattore del pascolo pulito è importantissimo e purtroppo non c'è la possibilità di tenerlo così da noi. Ma questa specie ovina per latte come sta messa? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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