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Vendemmia 2018


CBO

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@Culti: dammi acqua di irrigazione e le rese te le faccio fare anche sui sassi. Altro che la vite va stressata. Se vuoi fare 80/90 ql/ha perfetto. Se vuoi produrre e avere materiale equilibrato acqua in modo ragionato. Con le botte di calore degli ultimi anni aziende che non han mai irrigato (vedi mio suocero. I suoi vigneti pero' non li seguo io per tenere ben separate le cose delle due famiglie) sono corsi a farsi l'impianto dove han potuto.

 

C'era un mio prof, anziano gia' allora poverino, che era un sostenitore dello strees. Anziano per l'appunto e per di piu' in un periodo in cui i rossi locali non erano ridotti al 5/6% del b1 di zona. Con i rossi il discorso acqua va gestito in modo molto oculato. Con un materiale destinato ad un prodotto di pronta beva come il prosecco se vuoi mantenete la tipicita' della freschezza devi equilibrare altrimenti al netto del clone hai grappoli difformi con acini da 15 e acini da 13.5.

 

Almeno io la penso cosi'.

Io sono un fautore dell'irrigazione anche sragionata a volte ma quando ho visto ricredersi i Piemontesi Nobili e i sanguigni Romagnoli sono caduti miti... come le vendemmiatrici meccaniche quest'anno. Acqua la si va a cercare e quando trovi anni come il 2012 e seguenti e vedi persino cannoneggiare letteralmente le viti tipo ultra ultra ossia Calusco da Passito di Erbaluce, Rossi biellesi .... sono soddisfazioni. Certo gli zoccoli duri ci sono vedi Monferrato oppure ci sono i grandi limiti le colline alte dell'OltrePo PV-PC.

Io posso rispondere che non tutti hanno argille che fino al 12% vanno anche bene noi in generale non possiamo campare sull'asciutto qua anche solo la pipì sparisce entro 30 min. e devi bagnare a scorrimento le mediche anche se hanno acqua di falda.

Certo vedere le eresie di chi irriga a 15gg dalla vendemmia.... insomma il buon senso non deve essere per forza scritto.... Lo stress con tutti gli induttori di resistenza dati le piante sono ben che stressate chimicamente, mi sembra che basti!

Se lavori con le spumantizzazioni non puoi ciondolare i parametri sono quelli e il materiale anche in 3gg sfugge, chiaro che i bordi, fossi e rogge o i poggi o li lasci indietro o li tieni a parte chiaro che sfasano tutto lo vedi sulle erbacee figuriamoci sui fruttiferi.

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Infatti sono seriamente preoccupato.

 

Lo riscrivo. Bisogna abbassare le rese/ha (cosa fattibilissima e da fare subitissimo). Lo scrivevo la nuova doc nasce male gia' nelle rese.

 

La proposta trevigiana era creiamo una doc a 150 e le doc le eleviamo a docg a 130

 

Meno resa/ha, volumi comunque alti, ma comunicazione di un prodotto di medio alto profilo fin dalle rese.

 

Nisba. E mo vediamo se fra 18 mesi il veronese che pianta sui sassi sara' ancora al suo posto. Lo stiamo aspettando al varco anche perche' la rappresentazione che da della situazione di mercato sul pg e' paradossale quasi offensiva di colleghi che vivono il mercato.

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Per cambiare sistema, non è facile, vedere chi ha preso l inculata del Burson, vitigno autoctono a bacca rossa, che doveva competere con l Amarone di Valpollicella.....ma per favore....eresie:leggi:

Nel Modenese ci provano, il Pignoletto Reno Righi penso sia il cavallo di Troia della Civ & Civ, e l unico esempio da seguire, ma non è facile, basta guardare la Cavim imolese, che fa fatica, nonostante abbia la zona più brillante per il pignoletto.

Il marketing è tutto in questo mondo. I veneti con il Prosecco hanno fatto quel che i francesi son riusciti con lo,Champagne, bisogna riconoscere i meriti

 

Allora invece di parlare con tre poveri cristi ..delle Romagnole martedì sera, avessi trovato una persona tipo GRANATA per intenderci .....forse l assemblea sarebbe stata molto diversa.

MENO residuati di partito(e si meraviglia no che spariscono:2funny: ), e qualche top manager esterno in più , non farebbe male.

Quello che differisce Tavernello da qualunque vino in Bric. ..é proprio il marketing....:fiufiu:

 

ps citazione di Clint Estwood. .."Finché il sistema per quanto faccia schifo pagherà in qli, io seguirò il sistema"

Il cuore del discorso è proprio quello il discorso intorno al Pignoletto riaffermare un vino come quello e le colline Bolognesi per non scadere come OltrePo e Monferrato nel vino da Damigiana. Lasciando a parte il Vino in tetrapack o peggio i vini Pastorizzati.

Lo Champagne non è il fatto, sono i Cru e gli Chateaux a segnare il fatto su come i francesi riescano a fare brand-marchio di ogni singola azienda se non appezzamento e noi non riusciamo a proporre i territori, inseguendo i francesi su cosa non si dovrebbe fare..... impiantare vitigni "internazionali" per me questa è l'eresia ossia omologazione che è tanto quanto pallettizare il vino in scatola. Non mi piace la Livella!

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Lo riscrivo. Bisogna abbassare le rese/ha (cosa fattibilissima e da fare subitissimo). Lo scrivevo la nuova doc nasce male gia' nelle rese.

 

La proposta trevigiana era creiamo una doc a 150 e le doc le eleviamo a docg a 130

 

Meno resa/ha, volumi comunque alti, ma comunicazione di un prodotto di medio alto profilo fin dalle rese.

 

Nisba. E mo vediamo se fra 18 mesi il veronese che pianta sui sassi sara' ancora al suo posto. Lo stiamo aspettando al varco anche perche' la rappresentazione che da della situazione di mercato sul pg e' paradossale quasi offensiva di colleghi che vivono il mercato.

 

A me non preoccupano le rese/ha. Ho riscontrato sulla mia pelle vigneti da 180 e da 140 con le medesime caratteristiche. Non vredo siano i 180 ad inficiare la qualità. Il punto, secondo me, è nel dosare la domanda in rapporto alla richiesta. Blocco degli impianti nella nuova DOC, per intenderci. Poi, stante la situazione, se l'ettaraggio é già scappato allora si diminuiscano le rese. Il problema è che, una volta posizionato un prodotto, è dura aumentare il prezzo per dare una giusta remunerazione anche al viticoltore. Diminuendo le rese ho il dubbio che diminuiscano solo i redditi dei viticoltori, mentre il resto della filiera, alla peggio,resta con la redditività attuale. Ad ogni modo non è certo quest'annata che sarà indicativa. Sarà la prossima. Assieme a tutto ciò, sta anche a chi vende il vino, nei limiti del possibile, far percepire la differenza con il vecchio IGT e con tutto il resto del p.g. del mondo (altrimenti cosa si è fatta a fare la commissione di degustazione?). Se ci si comporta come se fosse un'IGT con un nome diverso allora non abbiamo capito nulla, a mio modesto avviso.

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Lo riscrivo. Bisogna abbassare le rese/ha (cosa fattibilissima e da fare subitissimo). Lo scrivevo la nuova doc nasce male gia' nelle rese.

 

La proposta trevigiana era creiamo una doc a 150 e le doc le eleviamo a docg a 130

 

Meno resa/ha, volumi comunque alti, ma comunicazione di un prodotto di medio alto profilo fin dalle rese.

 

Nisba. E mo vediamo se fra 18 mesi il veronese che pianta sui sassi sara' ancora al suo posto. Lo stiamo aspettando al varco anche perche' la rappresentazione che da della situazione di mercato sul pg e' paradossale quasi offensiva di colleghi che vivono il mercato.

Nel veronese se la frutta non va piantano vite, crepa il kiwi giù vite, per il PG è un paradosso non lo amavano e adesso fanno ettarate. Da quando è andata male col Tochai italiano.... la casa propone pocra roba di diverso. Carthize? Se migliorasse si ma se resta a formato Damigiana .... insomma fa la fine degli altri che più che decaduti ormai sono deceduti..... e sono morti anche i nobili, gli altri sono in formato catacomba.

Mode di m.....!!!

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Lo riscrivo. Bisogna abbassare le rese/ha (cosa fattibilissima e da fare subitissimo). Lo scrivevo la nuova doc nasce male gia' nelle rese.

 

La proposta trevigiana era creiamo una doc a 150 e le doc le eleviamo a docg a 130

 

Meno resa/ha, volumi comunque alti, ma comunicazione di un prodotto di medio alto profilo fin dalle rese.

 

Nisba. E mo vediamo se fra 18 mesi il veronese che pianta sui sassi sara' ancora al suo posto. Lo stiamo aspettando al varco anche perche' la rappresentazione che da della situazione di mercato sul pg e' paradossale quasi offensiva di colleghi che vivono il mercato.

 

Approvo in toto quello da te scritto. Il problema sono anche secondo me le rese. Rese per di più che in annate normali in zone mediocri non riescono a coprire la carta nemmeno se si vuole. E allora ecco che si scarica tai,chardonay ecc. Per arrivare a quota. Nella miglior delle ipotesi. Per quanto riguarda le analisi di mercato di Armani jeans... stendiamo un velo pietoso. Ricordo come fosse ieri la riunione alle fiere di godega 2017 dove le prospettive erano di allineare i prezzi di mercato del p.g. al prosecco, per quanto possibile. E di piantare pinot grigio perché il mercato aveva spazio. Riunione godega 2018:3000 ettari di p.g. che entreranno in produzione quest'anno e dovremmo trovare nuovi sbocchi di mercato per piazzare il prodotto, perché ad oggi le richieste di mercato erano equilibrate con i vigneti già in produzione.

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Le rese in campo sono un fru-fru servono le rese in cantina e quindi i volumi commercializzati se no torniamo alla questione Quote Latte. Non vorrei che dalle vacche di carta si arrivi alle viti di carta... dopo il vino nel cartone.:2funny:

Visti i magheggi del vino fatto col bastone e invecchiato all'antica maniera Australina.... trucioli tostati.... bè un campo in cui la tecnologia e la tecnica non manca. :clapclap:

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Approvo in toto quello da te scritto. Il problema sono anche secondo me le rese. Rese per di più che in annate normali in zone mediocri non riescono a coprire la carta nemmeno se si vuole. E allora ecco che si scarica tai,chardonay ecc. Per arrivare a quota. Nella miglior delle ipotesi. Per quanto riguarda le analisi di mercato di Armani jeans... stendiamo un velo pietoso. Ricordo come fosse ieri la riunione alle fiere di godega 2017 dove le prospettive erano di allineare i prezzi di mercato del p.g. al prosecco, per quanto possibile. E di piantare pinot grigio perché il mercato aveva spazio. Riunione godega 2018:3000 ettari di p.g. che entreranno in produzione quest'anno e dovremmo trovare nuovi sbocchi di mercato per piazzare il prodotto, perché ad oggi le richieste di mercato erano equilibrate con i vigneti già in produzione.

 

Non dimentichiamo il mare infinito di IGT da smaltire. Quanto valeva il prosecco al primo anno senza IGT? Speriamo si tratti di un discorso simile. Ovviamente il paragone regge fino ad un certo punto, p.g. e prosecco non sono la stessa cosa soprattutto da un punto di vista di marketing e strategie di consorzio. Certamente abbassare le rese sarà solo a discapito del produttore. L'annata scorsa lo dimostra: produzioni scarsissime, ma, ad occhio, vino non ne manca. E quest'anno, con questa super produzione, non mi pare che i prezzi siano scesi in proporzione.

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Se calano i prezzi magari si calmano anche quelli che ora pagano 30 euro al metro il terreno... zona pederobba cornuda montebelluna si fatica a trovare mais da trinciato ormai..

Tra trinciato e pastone di trincia quest'anno di granelle ce ne sarà sempre meno.

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Non dimentichiamo il mare infinito di IGT da smaltire. Quanto valeva il prosecco al primo anno senza IGT? Speriamo si tratti di un discorso simile. Ovviamente il paragone regge fino ad un certo punto, p.g. e prosecco non sono la stessa cosa soprattutto da un punto di vista di marketing e strategie di consorzio. Certamente abbassare le rese sarà solo a discapito del produttore. L'annata scorsa lo dimostra: produzioni scarsissime, ma, ad occhio, vino non ne manca. E quest'anno, con questa super produzione, non mi pare che i prezzi siano scesi in proporzione.

Il problema sono proprio i Consorzi di così detta tutela, molte dop e doc si sono ribaltati grazie ai consorzi.... e la guerra fra denominazioni. L'Ovest ha già dato suicidandosi.

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Se calano i prezzi magari si calmano anche quelli che ora pagano 30 euro al metro il terreno... zona pederobba cornuda montebelluna si fatica a trovare mais da trinciato ormai..

 

Articolo di qualche giorno fa. Messo via a memoria dei posteri.

 

https://ibb.co/juYU59

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Articolo di qualche giorno fa. Messo via a memoria dei posteri.

 

https://ibb.co/juYU59

 

Mmmm non è normale la cosa però. Non vorrei che poi si finisse come da me con la medica un paio di anni fa: tutti a fare medica e poi la andavano a vendere porta a porta a prezzi da foraggio e chi di medica campava ha passato delle brutte annate. Ok che poi oltre alla produzione della materia prima c'è anche tutto il resto però se ti ritrovi produzioni esagerate poi non si corre il rischio di avere ripercussioni nefaste sulla commercializzazione?

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Domani si ricomincia. Speravo arrivasse la Braud, così la vedevo all'opera. Invece devo "accontentarmi " dell'IMECA. La cantina é ingolfata, devo procedere con una macchina sola. Spero di farcela senza grosse perdite. Avrò forse un 5% di acido, che per me è peggio che bestemmiare in chiesa.

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Colgo l'occasione per questo, chiedevo come mai in Italia vadano di più le Pellec che le Braun sia trainate che semoventi, una sfida tra marchi italiano o c'è di più. Gregoir e pellec vanno di più di braun? Gente dell'OltrePo aveva una delle prime vendemmiatrici Braun trainate e la sta vendendo per sostituzione con una Pellec ma mi chiedo se ha motivi tecnici fondati visto che in terra di tradizionalisti sono passati solo recentissimi alla meccanica. Meccanica molto spesso fatta da terzisti della zona di Piacenza. Questo fermento meccanico di quest'anno è quasi inquietante.

Adesso con i Rosè in arrivo posso capire una certa fretta perché le uve stanno scappando quindi a prove fatte direi che se l'andamento è questo la vendemmia può essere anticipata di qualche giorno. Sul Moscato d'Asti stanno già scaldando i motori. Tra pochissimo in zona inizieranno gli chardonnay e i bianche da vini fermi quindi siamo in maturazione in fase di avanzamento a balzi di canguro.

Confermo anche in zona cantine imballate sugli spumanti e già coda dei rosè per cui è un caos arriva tutto insieme, non so se anche per via della meccanizzazione che comprime i tempi e amplifica le quantità da gestire.... poveri cantinieri!!!!

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Qua il dramma è la cocciniglia sta devastando i vigneti

Lo so mica per niente noi abbiamo esordito con due trattamenti con polisolfuro di calcio, a luglio con fosforganici e igr. Ma a Fabbrico ci avevano detto di non usarlo perché puzzava. Il mio capo gli ha detto che se avesse portato qualcosa di losco come il virus dell'accartocciamento, le bollette e le fatture ce le avrebbe pagate la radzora!!

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Oggi finirò il pinot grigio con un +10% rispetto alle stime, dovuto principalmente ad impianti al terzo anno con produzioni francamente inimmaginabili, certamente mai viste in azienda. Il grado è costantemente oltre i 17, fino a 18. Non é di certo un vanto questa super produzione, anzi. Però vista l'annata e visto che comunque la mia uva va in mezzo a schifezze da 14,5 é stato un modo per limitare i danni far quantità. Sembrano discorsi da Tavernello (col dovuto rispetto). Aggiungo che girano brutte voci riguardo ad un presunto declassamento (sostanzialmente già deciso), del pinot grigio stoccato. Se qualcuno ha notizie contrarie sarò ben felice di essere smentito. La nuova Doc dà l'impressione di un anatra zoppa.

Modificato da alefriuli
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