Vai al contenuto

Coltivazione Melo: tecnica, difesa, diserbo...


Cris

Messaggi raccomandati

Parto da questo documentario per chiedere (sono curioso ;-) quanti melicoltori ci sono nel forum.

Forse potrebbe essere interessante raccogliere qui qualche info in più per i partecipanti al forum.

 

 

ps ho cercato discussioni sul tema ma non ne ho trovate se non alcune su qualche problematica di protezione

Link al commento
Condividi su altri siti

Alla voce Melicoltura c'è e il tema è ben più grosso, trattamenti e altro su melo stanno diventando troppo televisivi e fuorvianti, è estremamente attuale ma una sezione di melicoltura c'è forse i melicoltori si sentono troppo attenzionati da stampa malevola.

Link al commento
Condividi su altri siti

Io vivo vicino ad una zona vocata alla melicoltura ( Tre cooperative; una industria che commercia mele; almeno due di trasformazione ed una altra che però è dismessa )... Ti dirò che non vedo nuovi impianti... Anzi!!!!! Sempre più terreni messi a cereali...

E le stagioni 2018/2019 saranno il canto del cigno visto che non si sa che santo chiamare per fermare la cimice

Link al commento
Condividi su altri siti

Io vivo vicino ad una zona vocata alla melicoltura ( Tre cooperative; una industria che commercia mele; almeno due di trasformazione ed una altra che però è dismessa )... Ti dirò che non vedo nuovi impianti... Anzi!!!!! Sempre più terreni messi a cereali...

E le stagioni 2018/2019 saranno il canto del cigno visto che non si sa che santo chiamare per fermare la cimice

Nessuno riesce a fermare la cimice asiatica ovunque, questione di costi e di mercato ma le mele hanno sempre nicchia le varietà sono sempre nuove fino a che Cina e Polonia non arriveranno al BOOM per ora qualcosa resta.

Link al commento
Condividi su altri siti

Noi abbiamo poco più di un ettaro a mele e francamente, fosse x me lo avrei già estirpato. Troppi trattamenti, varietà da cambiare ogni 5 anni xke non vanno più o smettono di produrre roba di qualità, tecnici con idee completamente diverse l'uno dall'altro, e soprattutto reddito troppo basso rispetto al lavoro svolto. Poi si è aggiunta anche la cimice a condire il piatto. Credo sia un settore che vedrà forse solo qualche nicchia in giro, ma tutto il resto è destinato a scomparire.

 

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Link al commento
Condividi su altri siti

Noi abbiamo poco più di un ettaro a mele e francamente, fosse x me lo avrei già estirpato. Troppi trattamenti, varietà da cambiare ogni 5 anni xke non vanno più o smettono di produrre roba di qualità, tecnici con idee completamente diverse l'uno dall'altro, e soprattutto reddito troppo basso rispetto al lavoro svolto. Poi si è aggiunta anche la cimice a condire il piatto. Credo sia un settore che vedrà forse solo qualche nicchia in giro, ma tutto il resto è destinato a scomparire.

 

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Sì concordo appieno e sulle varietà c'è la politica dei consorzi e delle cooperative di raccolta e stoccaggio. Adesso ci si mettono gli accordi con i costitutori che hanno l'intero monopolio come lo hanno sulle varietà di riso l'Ambrosia e la Rock sono vincolate come Venere e risi colorati.

Il mercato delle pere è già più aperto, le mele molte sono come commodities. I trattamenti purtroppo vanno fatti e le varietà resistenti non hanno mai sfondato il gusto del consumatore.

La politica dei sindaci dei territori frutticoli fanno ridere, le leggi ci sono ma non è che senza difesa anche nel bio riesci a fare qualcosa!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Noi abbiamo poco più di un ettaro a mele e francamente, fosse x me lo avrei già estirpato. Troppi trattamenti, varietà da cambiare ogni 5 anni xke non vanno più o smettono di produrre roba di qualità, tecnici con idee completamente diverse l'uno dall'altro, e soprattutto reddito troppo basso rispetto al lavoro svolto. Poi si è aggiunta anche la cimice a condire il piatto. Credo sia un settore che vedrà forse solo qualche nicchia in giro, ma tutto il resto è destinato a scomparire.

 

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

 

Per come la vedo io resisterà solo chi fa il melicoltore ( passatemi il termine ) in modo industriale; nel senso... Minimo dieci ettari e fa solo quello, no erbacee; no vigne; no bestiame etc...

Questione varietà: secondo me non sapendo più che pesci pigliare si sta proponendo della porcheria al consumatore

Ho provato una varietà super dolce (non voglio dire il nome); e appunto da quanto dolce era, ti stancavi a mangiarla.

 

cultivar dice della Polonia... Freshplaza tempo fa ha fatto un articolo e da quello che ho capito io la di mele ne hanno a vagonate, solo che non sono ancora attrezzati per la frigoconservazione... Quando faranno quel passaggio in più; addio mele italiane

 

Poi vorrei sfruttare il thread per fare un elogio ai potatori

Io ho fatto quel mestiere per una stagione in un pereto... Beh... Che dire... Bisogna sapere leggere a colpo d'occhio la pianta... Ragionare non su di un anno; ma bensì su due anni e farlo nel tempo di una sforbiciata... Nelle mele questo conta meno; hanno altri tipi di gemme, ma sempre un'arte dal valore inestimabile resta per conto mio.

Link al commento
Condividi su altri siti

Tutto estremamente vero tutto interamente da quotare, il fatto è che la Polonia ha un clima più vocato per le mele e noi Italiani per le pere differenza anche di +100q/ha e passa ma melo, pero, pesco sono molto più sensibili ai problemi meteo-climatici, se si imbrocca un'annata favorevole.... hai voglia di tonnellate. Nel nostro piccolo abbiamo visto quest'anno sulla vite che è una super nicchia, la mela per molte varietà è una commodities, i consumatore mangia quella che è più "facile" che è quella mela del 1884 o meglio quelle mele.... le altre più evolute o più sane le ha seppellite anche se avevano forti resistenze che però come natura spesso dimostra sono facilmente aggirabili se sono dovute a pochi geni di resistenza, quindi vuoi malattie vuoi sapore, il consumatore non sa niente se non che una cosa piace.... il resto le caxxx giornalistiche non fanno altro che peggiorare e gettare scompiglio. Appunto se uno non conosce non conosce.... ma il problema è che non gliene frega nulla o poco. Siamo passati dalle Mele di cera perfette alla Mela Virtuale che deve essere perfettissima in pratica Cosmica... tutto quello che c'è dietro il consumatore non sa o peggio inventa. Anch'io ho iniziato con le arboree più che sulla vite sul melo di nicchia in realtà minime in tempi in cui le arboree avevano più peso di adesso che a dirla tutta sono dismesse, solo la vite attualmente gode di salute numerica d'acciaio ... dopo aver affrontato tempeste universali.... Il melo non è coltura rustica ma dato il suo enorme consumo è diventata al pari del frumento per il consumatore è diventata banale come una commodities.

Link al commento
Condividi su altri siti

Sentivo proprio l'altro giorno degli amici verso Modena che con le reti non hanno risolto proprio nulla, anzi le cimici che entrano rimangono dentro e aumentano a dismisura. Non credo sia una soluzione questa, visto anche il costo e l'impazzimento enormi.

 

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Link al commento
Condividi su altri siti

Nella mia zona i meleti negli ultimi 10 anni si sono sviluppati moltissimo, sia per il fatto che molti hanno estirpato i kiwi per le varie problematiche di batteriosi e moria e per l'andamento dei prezzi delle pesche (altra coltura molto ridimensionata), penso che la produzione di mele di questo passo non porterà ad una coltura molto redditizia, basti pensare che verso i primi anni 90 il sorplus di mele era talmente alto che venivano attuate politiche di contribuzione per gli espianti, dal punto di vista varietale specialmente per il gruppo gala la vita media (commercialmente parlando) è di circa 8 anni dopo di che la varietà è già troppo obsoleta vuoi per mille motivi tra cui la spinta di tutto l'indotto di produzione genetica e varietale che ovviamente tira per il suo mulino assieme alla formazione di club a vendita o distribuzione controllata o obbligata, nel giro di pochi anni tutti i paesi est europei tra cui sopratutto la Polonia entreranno a pieno potenziale ne vedremo delle belle, da sottolineare il fatto che appunto la Polonia esportava moltissimo in Russia e dopo l'embargo riversa la produzione in Europa e sui mercati più occidentali e arabi (anche se la qualità è inferiore a quella italiana), l'unica speranza è che essendo quest'ultima poco vocata climaticamente parlando abbia qualche problema, oltretutto la Russia ha iniziato ad impiantare grossi ettaraggi per l'autoproduzione per ovviare ai problemi d'importazione, dal mio punto di vista la mela sta subendo un processo speculativo alla radice questa volta, nonostante sia uno dei frutti più consumati al mondo con la conservazione più lunga se si continuasse di questo passo non prevedo un futuro roseo (spero di sbagliarmi), al momento è necessario riuscire ad inserire la propria produzione in consorzi di nicchia come i vari igp ecc... Per avere un prodotto differibile dal prodotto comune. Dal punto di vista della coltivazione è sempre stata una coltura molto dispendiosa vuoi per i trattamenti vuoi per i diradamenti, la cimice è un flagello per tutto, anche qui ci sono varietà più appetibili e da mia esperienza una tra le peggiori è la granny smith o varietà a buccia verde ed assolutamente non con le reti anti insetto si avrà la soluzione al problema, dal punto di vista del sapore la regina è la Golden ma commercialmente parlando non è più molto apprezzata (a parte il settore industriale) secondo me proprio dal fatto che è una varietà vecchia e senza vincoli, con impianti che possono durare diversi anni e non arricchisce costititori o altri.

Modificato da Agripower
Link al commento
Condividi su altri siti

Nella mia zona i meleti negli ultimi 10 anni si sono sviluppati moltissimo, sia per il fatto che molti hanno estirpato i kiwi per le varie problematiche di batteriosi e moria e per l'andamento dei prezzi delle pesche (altra coltura molto ridimensionata), penso che la produzione di mele di questo passo non porterà ad una coltura molto redditizia, basti pensare che verso i primi anni 90 il sorplus di mele era talmente alto che venivano attuate politiche di contribuzione per gli espianti, dal punto di vista varietale specialmente per il gruppo gala la vita media (commercialmente parlando) è di circa 8 anni dopo di che la varietà è già troppo obsoleta vuoi per mille motivi tra cui la spinta di tutto l'indotto di produzione genetica e varietale che ovviamente tira per il suo mulino assieme alla formazione di club a vendita o distribuzione controllata o obbligata, nel giro di pochi anni tutti i paesi est europei tra cui sopratutto la Polonia entreranno a pieno potenziale ne vedremo delle belle, da sottolineare il fatto che appunto la Polonia esportava moltissimo in Russia e dopo l'embargo riversa la produzione in Europa e sui mercati più occidentali e arabi (anche se la qualità è inferiore a quella italiana), l'unica speranza è che essendo quest'ultima poco vocata climaticamente parlando abbia qualche problema, oltretutto la Russia ha iniziato ad impiantare grossi ettaraggi per l'autoproduzione per ovviare ai problemi d'importazione, dal mio punto di vista la mela sta subendo un processo speculativo alla radice questa volta, nonostante sia uno dei frutti più consumati al mondo con la conservazione più lunga se si continuasse di questo passo non prevedo un futuro roseo (spero di sbagliarmi), al momento è necessario riuscire ad inserire la propria produzione in consorzi di nicchia come i vari igp ecc... Per avere un prodotto differibile dal prodotto comune. Dal punto di vista della coltivazione è sempre stata una coltura molto dispendiosa vuoi per i trattamenti vuoi per i diradamenti, la cimice è un flagello per tutto, anche qui ci sono varietà più appetibili e da mia esperienza una tra le peggiori è la granny smith o varietà a buccia verde ed assolutamente non con le reti anti insetto si avrà la soluzione al problema, dal punto di vista del sapore la regina è la Golden ma commercialmente parlando non è più molto apprezzata (a parte il settore industriale) secondo me proprio dal fatto che è una varietà vecchia e senza vincoli, con impianti che possono durare diversi anni e non arricchisce costititori o altri.
Hai fotografato ottimamente il comparto.

 

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Link al commento
Condividi su altri siti

Non c'è nulla da aggiungere... Avete fotografato la situazione in pieno

 

Speriamo non si inventino di importare il calabrone antagonista della cimice

Fosse solo la Cimice noi siamo partiti negli anni 90 subito con le Fuji e le resistenti come nicchie, il Kiwi regge di più ad ovest la moria c'è da anni ma il psa subito stoppato in pianura. La mela ha un'enormità di disgrazie o meglio di bellissimi insetti che in pianura fanno parte della fauna ma in montagna sono devasti basta solo pensare al maggiolino chi può dirlo che è il super Killer. In pianura abbiamo avuti i nostri già solo con gli impianti grazie alle morbidissime arvicole.... la cimice è solo la puntina dell'Hymalaia.... non dico che prima c'è la Venturia e non solo.

Vi do una bellissima notizia che ameranno soprattutto chi è nella zona La Spezia e Parma-Modena, Il Calabrone la Vespa Giapponese o vespa vellutina c'è già ma come tutte le cimici.... chi ammazza le cimici? Quel cosino che vedete spacciato come panacea è il Trissolcus in Italia ce ne sono che lavorano su tutte le cimici ma poverini non possono asciugare un mare di 15 specie di cimici diverse fra autoctone, oriunde e cinesi, non scherziamo anche perché tutti i Trissolcus ossia i predatori delle uova (di tutte le cimici) non sono dannosi ma sono estremamente delicati. La cimice è solo l'ultimo dell'infinita serie di sciagure della mela...

Link al commento
Condividi su altri siti

[video=youtube;to-XDPuzo0o]

 

Intanto un privato in Germania...

 

p.s.

Ma più rosse di così non potevano farle?!?! Sembrano finte!

 

Dalle mie parti ci sono 3 magazzini (privati) e una cooperativa che lo fallo impallidire, hanno lo spostamento dei bins robotizzato senza l'uso di mulettisti umani, per la qualità delle mele viste non è nulla di eccezionale, normalità sulle linee di lavorazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dalle mie parti ci sono 3 magazzini (privati) e una cooperativa che lo fallo impallidire, hanno lo spostamento dei bins robotizzato senza l'uso di mulettisti umani, per la qualità delle mele viste non è nulla di eccezionale, normalità sulle linee di lavorazione.

 

Di dove sei Agripower?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho manifestato la volontà di impiantare un frutteto di circa 3 ha, ed oggi è venuto il primo tecnico per una sgrossatina..

Premetto che il frutteto coprirebbe una superficie abbastanza risicata dell'azienda.

Il primo tecnico mi ha sconsigliato di orientarmi verso abate fetel, mentre mi ha consigliato di piantare delle mele Gala.

Sostiene che con un impianto di circa 5500 p/ha si potrebbe ottenere una costante di produzione più sicura rispetto ad un impianto di abate, per cui il rischio di impresa sarebbe più ridotto.

I suoi numeri sono:

€ 45.000 impianto completo di pali, rete solo sulla fila (che DOVREBBE difendere anche dalla cimice e da altri insetti), e irrigazione

€ 17.000 costo di produzione

Produzione dal 4 anno tra i 700 e i 800 Q e forse +

Prezzo medio ipotizzabile 0.5€/kg

Durata dell'impianto 15 anni

Se stessero così le cose mi domando perchè non lo facciano tutti......

Vi sarei grato se lasciaste commenti o osservazioni....

Già domani avrò altri appuntamenti, e se vi interessano vi comunicherò i resoconti

Link al commento
Condividi su altri siti

Prima di tutto bisogna capire che varietà di gala ti ha proposto, ce ne saranno una valanga in commercio e ovviamente non tutte sono buone anzi, credo che dopo pochi anni avrai già un impianto considerato vecchio dai vari commercianti. Poi credo che un prezzo fisso di 50 cent sia improponibile su un totale di 800 quintali (o cm speri anche più...) visto che avrai non solo della prima scelta ma anche un bel po' di seconda. Terza cosa, dove vorresti portare la roba? Io vado in asta a San Martino, li vicino a te, informati bene sui prezzi e vedrai che non è così rosea la situazione.

 

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Link al commento
Condividi su altri siti

Io sto solo sondando il terreno

I numeri li danno i venditori di piante e li trascrivo per avere da voi, più esperti del settore, commenti ed osservazioni....

Per questo ti ringrazio delle obiezioni che porterò ai tecnici che si presenteranno...

Quale pensi che possa essere la plv reale da prendere in considerazione?

 

 

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Link al commento
Condividi su altri siti

Io sto solo sondando il terreno

I numeri li danno i venditori di piante e li trascrivo per avere da voi, più esperti del settore, commenti ed osservazioni....

Per questo ti ringrazio delle obiezioni che porterò ai tecnici che si presenteranno...

Quale pensi che possa essere la plv reale da prendere in considerazione?

 

 

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

 

hai altro frutteto oltre a questo che vorresti impiantare?

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...