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Negli ultimi anni in Italia sempre più sovente è facile assistere in mostre, fiere e varie manifestazioni allo spettacolo di una macchina a vapore operativa.

In altre Nazioni questo non diciamo totale ma comunque molto significativo oblio per buon lasso di tempo non è avvenuto in quanto da sempre vi sono stati club ed appassionati in merito; da noi, salvo rare eccezioni, non era davvero spettacolo comune.

Se pensiamo che ancora negli ultimissimi anni 50 esemplari da 310cv venivano per specifici usi ancora prodotti in Germania, pure in Inghilterra arature funicolari nel contempo venivan eseguite di routine ( e mirate associazioni sono state attive; tra le tante una che decorre dal 1937 www.roadlocosociety.org.uk ) possiamo comprendere come , e per la realtà delle cose e per il maggiore interesse rivolto a queste macchine l’attenzione verso di esse si sia sempre mantenuta alta.

Credo si possa invece tranquillamente asserire che gli Italiani che hanno di persona visto nel nostro paese ( od operato con) nella realtà lavorativa le locomobili e non come “ dimostrativa dei tempi passati” sono signori che hanno ampiamente superato la sessantina mentre qualche anno in meno invece può avere chi si ricorda di aver visto cilindrare una strada con uno sbuffante compressore.

Questi infatti sono rimasti attivi nei parchi macchine delle imprese Nazionali anche ben dopo il secondo conflitto.

Di converso agli strettamente affini schiacciasassi, le locomobili a vapore per uso agricolo, passati gli anni della secondo conflitto mondiale e l’immediato post (forti esse in questo periodo anche della loro potenzialità di poter essere alimentate con materie povere e reperibili ,classico l’uso frammisto pure della paglia, a vantaggio dei contingentati combustibili di difficile reperimento), le migliaia presenti sul territorio nazionale nell’anteguerra , sono state quasi totalmente accantonate.

Ed in massima parte, poi ammalorate, avviate al crogiolo.

Ma qualcuna se ne è, grande merito a chi l’ha fatto, salvata ed ora la possiamo vedere ancora nelle suddette manifestazioni, ancora in funzione.

Oltre al reperimento e restauro di quelle in Patria presenti e di determinati addetti ai lavori che già avevano i loro canali in quanto importatori di macchinari dall’estero, buona mano per la loro acquisizione e quella che oggi pare una aumentata presenza nel nostro paese di queste macchine forse è dovuta pure all’avvento di internet.

Mentre ante, per il collezionista era difficile sapere dove cercare, sempre ammesso che il nostro mercato potesse offrire qualcosa al di là di esemplari già conosciuti proposti in vendita e di qualche sporadico, fortuito rinvenimento ( del quale anche io fossi stato più “agile” di uno avrei potuto fruire), ora con una ricerca di pochi minuti si viene a conoscenza di decine e decine di esemplari immediatamente disponibili ; solo ad esempio……..

PRESTON SERVICES ~ Suppliers of Steam Engines, Spares and Services

LATE 1800'S ANTIQUE GARAGE KEPT STEAM ENGINE HISTORIC - eBay (item 320370502348 end time Jun-10-09 17:27:39 PDT)

 

Verissimo che in quasi total misura gli esemplari in vendita sono quasi sempre all’estero ma ormai , pur con i relativi aggravi di trasporto, dazi e quanto altro, si riesce comunque a quantificare ed a valutare in breve tempo a quanto si va a spendere per l’acquisizione di un esemplare.

 

Quello, oltre a trattare su queste macchine, che sarebbe pure interessante sapere è quali sono a tutti gli effetti gli adempimenti che contempla la nostra legislatura affinché un proprietario di una locomobile a vapore la possa adibire all’uso, sia pur sporadico in una mostra.

Modificato da Junker
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Inviato (modificato)

Diamo un occhiata qui..

Interlok Reparatur Revision Rekonstruktion Odbudowa Naprawa Cegielski Lokomobila Lokomobile Dampfkessel Muzeum Szreniawa

e vediamo un significativo intervento di restauro;

a seguire i venditori nelle specifiche indicano per alcune delle macchine da lor proposte la dicitura “ With current boiler certificate” ed anche per i modelli in scala

live steam vintage 2 inch scale showman traction engine on eBay, also, Steam, Toys Games (end time 16-May-09 20:00:00 BST)

 

compare debito avviso “complete with examination/hydraulic test certificate “

 

Le domande che mi pongo sono parecchie; in primis questi certificati se rilasciati comunque in ambito UE

hanno valore pure da noi o devono poi le macchine passare altri test e vidimati nel nostro paese?

 

Se andiamo addietro nel tempo, ante anni 40, troviamo ampia letteratura inerente; manuali e testi inerenti erano spesso dati alle stampe.

Ricordi a me trasmessi da mio Padre che aveva un officina in Addis Abeba ove assieme a veicoli pesanti , macchinari industriali etc. revisionava pure questo genere di macchine narrano di attente visite ( prove graduali di tenuta pressione sino a giungere a quella di timbro , assenze di saldature, alberi, giochi boccole etc) da parte degli Ingegneri ante il rilascio dell’idoneità.

Ora invece chi sono gli organi deputati all’accertamento del macchinario e dei requisiti che deve avere il macchinista?

Per il patentino di conduttore ho trovato queste pagine che ritengo esaurienti;

qui una specifica del 2003 per la quale per la condotta delle locomobili è prevista la titolarietà di patente di 4°

http://www.cnel.it/archivio/contratti_lavoro/nazionali/download/n/F01C030.RTF (N.B. se il link non funziona salvare con tasto destro del mouse)

qui il testo di legge

DECRETO MINISTERIALE 1° marzo 1974

ed infine un bando dell’anno corrente con tutte le informazioni per conseguire le idonee patenti.

ESAMI PER CONDUTTORI DI GENERATORI DI VAPORE SESSIONE 2009 AVVISO

 

Invece nulla ho trovato di attuale sul collaudo delle locomobili.

Tantissimo , inutile dirlo, sul collaudo caldaie/generatori vapore ma nulla di specifico sulla loco che come sappiamo è macchina composita. Ed ovviamente tutti immaginiamo a cosa si potrebbe andare incontro in caso di avaria ad es. al regolatore.

Da qui altro quesito; le figure Istituzionali o delegate d’autorità che certificano le caldaie, parimenti attestano la funzionalità dei cinematismi ad esse collegate od è necessario altro specifico esaminatore?

Ringraziando anticipatamente …a Voi ad esporre i vostri pareri ed esperienze.

Modificato da Filippo B
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Ciao Junker,

ho seguito il tuo consiglio ed eccomi qua a scrivere in questa discussione. Io, come spero molte altre persone del forum, sono appassionato alle macchine a vapore. Anzi devo dire che la mia passione per i trattori d'epoca in generale è nata proprio da una macchina a vapore! Non potendo permettermi di avere una locomotiva a vapore in casa, per ovvi motivi... :) mi sono messo a cercare motori a vapore industriali e ho scoperto che nel campo dell'agricoltura venivano usate macchine a vapore per la trebbiatura e per molti altri usi. Ho iniziato così a ricercare libri d'epoca che parlassero su queste macchine e sulla loro composizione e alla fine sono riuscito a trovare una locomobile da restaurare.

Ecco una delle macchine a vapore presenti nella mia collezione e di grande interesse storico. Questo motore stazionario ha fatto parte fino al 1985 della grande collezione di macchine a vapore di Henry Ford (ne aveva più di 300!!!) ed era esposta nel suo Museo (tutt'ora aperto) a Dearbon in Michigan. Questo motore fu costruito nel 1902 dalla Reeves & Co, grande fabbrica americana di trattori a vapore a due cilindri. La fabbrica prevedeva la realizzazione di motori stazionari solo su richiesta del compratore e questo è uno di quei casi. Dagli archivi risulta che solo 3 di questi trattori a vapore vennero predispoti come motori stazionari, motivo per cui Henry Ford lo acquistò per il suo museo. Ad oggi risulta l'unico esemplare sopravvissuto.

 

-La Reeves nel Museo di Henry Ford negli anni 60.

 

Locomobile_Reeves_.jpg

 

- Prima di iniziare il restauro conservativo

 

Reeves_07.jpg

 

Buona serata a tutti

 

Dodo

 

P.s. Junker, magari nei prossimi giorni approfondiamo anche il tema della certificazione delle caldaie a vapore d'epoca in Italia e le varie prove non distruttive che andrebbero fatte sulle caldaie prima di metterle in funzione.

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Dodo, continuo qui la discussione iniziata in argomento http://www.tractorum.it/forum/trattori-depoca-f29/trattori-americani-j-i-case-1630/

Riguardo la macchina segnalata in asta, dunque in pratica è stata solo restaurata esteticamente? Gia tempo addietro avevo appreso che in America (e non solo..) è molto diffuso il "restauro conservativo" di vari cimeli (compreso macchinario agricolo) dove in pratica si cura solo il lato estetico senza ripristinare quello meccanico. A volte arrivano a livelli molto alti di restauro estetico (come mi pare di capire anche nel caso in oggetto).

Sinceramente è una politica che non approvo molto.

 

Riguardo invece la macchina visibile nel video linkato da Junker (sempre nella discussione sui Case), potresti dirmi quali sono i dettagli che ritieni "inglesizzati"? :)

 

Grazie e complimenti sia per la preparazione, sia per il pezzo unico in foto qui sopra. Immagino che molti appassionati saranno venuti a bussarti alla porta per visionarlo. A proposito, hai qualche dato da esporci?

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Dodo, davvero con il tuo contributo sarebbe interessante sviluppare il tema in merito alla certificazione e prove.

 

Per quanto riguarda invece l’interesse mio verso tali macchine è sorto da un insieme di fattori;

Innanzitutto, come già detto, le narrazioni di mio Padre; ante per un ventennio , a parte i periodi delle 2 operazioni militari, aver operato pure su tali macchine in Africa Orientale precedentemente in Italia aveva pure, giovanissimo, seguito la manutenzione di una grossa loco stazionaria che azionava, tramite i classici cinghioni ed alberi di rimando a soffitto, i macchinari di una fornace nella quale era impiegato. Poi, nonostante la buona combinazione economica acquistando a grosse derrate coke per i forni e per l’azionamento del propulsore, la costruzione di un invaso idroelettrico nei nostri pressi fornì energia elettrica a buone condizioni e, visto pure che ormai il motore stazionario necessitava di grande riparazione in quanto era ormai in piena attività all’epoca da più di 30 anni, la dirigenza optò subito per la adozione della elettricità.

In un primo tempo il propulsore rimase di scorta in caso di necessità poi dopo pochissimo tempo fu smaltellato.

 

Poi la visione diretta; frequentando assieme ai miei i campi di demolizione per reperire ricambi o profilati metallici per la nostra attività, da bambino ho visto di tutto e di più.

Vicino al mio paese c’è una cittadina e suoi dintorni ove la presenza e concentrazione di campi di demolizione è tale da non aver paragone in altri siti.

E materiale confluiva e continua a confluire da tutta Italia e non solo.

Tra i ricordi più nitidi forse una coppia di Kemna, una grossa Ruston ed un escavatore a vapore Menck anche se probabilmente sono stato ancor di più attratto da tali mezzi in quanto marchi di fabbrica che leggevo correntemente pure su attrezzature inerenti al nostro lavoro ma di corrente uso e fabbricazione.

Ma chi ci faceva più di tanta attenzione?

Tanta era la disponibilità di quei mezzi ( per non parlare poi dei meno datati ) che pareva mai dovessero finire.

Invece sono finiti ( intendendo ovviamente a prezzi correnti a poco più del valore dell’intrinseco metallo).

A chiudere quanto in mio merito… con una perla!…per scarsa attenzione ad una segnalazione ricevuta, quando già tal materiale era valorizzato e ricercato, non ho approfittato invece del rinvenimento di una Breda che è stata avviata in demolizione.

 

Ps....ora vi lascio che davanti a casa mia stan passando le auto della Mille Miglia!

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Ciao a tuttti e grazie per i vostri messaggi,

rispondo a Filippo per quanto riguarda il trattore a Vapore CASE: proprio questo trattore l'ho visto in un DVD che ho comprato in una fiera agricola qui in Piemonte. Anzi colgo l'occasione per publicizzarlo perchè è uno dei pochi DVD che si trovano in italia in italiano inerente alle macchine a vapore agricole. Il titolo è "A tutto vapore" edito da teleagri. Proprio in questo video si vede il trattore CASE del video di youtube.

Vedo di scannerizzare un pò di immagini tratte da un catalgo CASE riguardante questo modello così da farvi vedere le modifiche apportate a questo esemplare come ad esempio il tetto.

 

Per quanto riguarda invece il modello all'asta su ebay, si vede che il proprietario è qualcuno che di vapore non capisce molto e si è soffermato a restaurare la macchina solo esteticamente.

 

Ti posso dire però che negli Stati Uniti sono molto scrupolosi nel restauro delle macchine a vapore anche perchè per mettere in moto una di queste macchine è necessaria una certificazione statale che viene rilasciata previa esecuzione delle prove non distruttive ( ultrasuoni e prova a freddo) e verifica di un igegnere caldaista dello stato in cui si trova la macchina. Una cosa che approvo degli Stati Uniti è il fatto che se una macchina a vapore non ha documenti perchè sono stati persi o perchè non li ha MAI avuti, questa può essere ricertificata dopo che sono state fatte tutte le prove necessarie. Qui in Italia invece è praticamente impossibile certificare una caldaia d'epoca! La prima cosa che mi hanno detto quando ho richiesto informazioni all'Ispel per certificare una delle mie macchine a vapore è di che anno è e la marca. Come hanno sentito che era una caldaia del 1910 mi hanno detto, parole testuali: può portarla al demolitore. Negli Stati Uniti invece chiedono la fabbrica, l'anno di costruzione e lo stato della caldaia e poi vengo a fare un controllo visivo, successivamente richiedono le prove necessarie per omologarla.

A seconda della tipologia della caldaia, dell'anno di costruzione assegnano un nuovo libretto con la pressione massima d'esercizio. Nel caso in cui la caldaia fosse in cattivo stato è possibile farla ricostruire da ditte specilizzate e certificate che riproducono fedelmente quella originale.

 

Adesso purtroppo devo lasciarvi continuerò questo discorso più tardi.

 

Buon pomeriggio a tutti

 

Ciao Dodo

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Leggendo quanto scrive l'esperto Dodo in merito al restauro e certificazioni vien davvero da che pensare confrontando le due descritte realtà !

 

Purtroppo ( a mio modestissimo avviso e parere) vi può anche essere a volte da noi, almeno in base a due episodi a me capitati, pure leggerezza estrema nell'uso di queste macchine da parte dei proprietari.

 

Il primo episodio si descrive in queste righe; capitato in una piccola festa paesana e chiamato ad esprimere ( per il nulla che esso vale) mio parere in merito alla bellezza di una loco azionante una trebbia...mi accorgo che tra macchinista e fuochista avevan, onorando appieno il classico e rituale pranzo della battitura, forse più vino in pancia che acqua la locomobile in caldaia....ed attorno gente festante.

Manco dopo qualche secondo tra la gente attorno io non c'ero più. Chiamatemi pur coniglio...ma se non pari, maggior attenzione deve essere dedicata a questi propulsori quando attivi rispetto a motori classici. A parte i guai che possono essere provocati dal macchinario azionato e dal non pronto fermo macchina ben diversi possono essere gli eventi che corrono tra un avaria non controllata ad una vaporiera e quelli ad un trattore endotermico.

 

Il secondo ........

Anni fa un conoscente mi chiama tutto allegro...

-sapessi cosa ho trovato!

cosa?

- ho appena ritirato una loco perfetta, tanti anni che era in un capannone..è

praticamente ancora nuova! Quest'anno al posto del testa calda

trebbieremo a vapore! domani mi arriva, vieni a vederla!

Benissimo! ( ed il giorno dopo mi reco in sito)

Tutto perfetto esteriormente ed anche, sempre ovviamente ad occhio, internamente non c'era male.

-Bene, ora la pulirò, ingrasserò...poi la riempirò e la accenderò!

Ed io interrompendolo..mica vorrai davvero metterla in azione?

-perchè?

Perchè? Saran 40 anni che è ferma...poi guarda la tabella che recita " Importata dalla S.A. Ingegner Riva 1900 e dispari...." e fai i tuoi conti; questa mica è una moka per il caffè comprata ieri in ferramenta, bisogna minimo controllare il tutto!

 

Per non farla tanto lunga...non vengo più interpellato vista la mia riluttanza ( forse scambiata per invidia) ma vengo a sapere che 5 tubi bollitori trafilavano ( particolari poi su manometri, taratura valvole e regolatore mi son mancati).

Dopo che, a seguito ulteriore altrui parere, li ebbe empiricamente ( ...saggissimo consiglio, bisogna esser folli a dispensar simili perle) tappati casualmente capitò da lui un addetto di una termoidraulica che gli consigliò vivamente di non azzardarsi a metter fuoco in tal condizioni e, ritengo fortunatamente, almeno quest'ultimo fu ascoltato.

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Uso non strettamente agricolo ma per quanto industriale sempre volto alla trasformazione di prodotti agricoli...interessante anche notare che tuttora sono operativi motori a vapore stazionari come quelli che noi siamo usi a vedere nelle collezioni private e musei.....

Veramente belli i 6 spezzoni della serie.

 

In questi risolto pare anche lo smaltimento del sottoprodotto.....anche se forse gli addetti ai lavori preferirebbero altro genere di propulsori...

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Ciao JUnker,

l'isola di Java è uno dei paradisi del vapore!:AAAAH: Ci sono ancora moltissime industrie e molini funzionanti a vapore, per non considerare le linee ferrate a scartamento ridotto che sono innumerevoli. MOlti dei motori utilizzato oggi hanno più di 80 anni!!!

DIvrei avere da qualche parte foto di motori a vapore inglesi in uso sull'isola...

BUona giornata

 

Dodo

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A volte mi dimentico che si possono pubblicare anche video nei forum..

Ecco un video che mi hanno fatto l'anno scorso durante una manifestazione delle trebbiatura. La locomobile è una Marshall & Sons del 1906, 4hp, 19 tubi bollitori e la trebbia, anch'essa Marshall è del 1907:

 

 

Ciao

 

Dodo

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Niente di meglio che sentire un trattore a vapore a pieno regime durante l'aratura! :ave:

 

 

Altro che testacalda!!! :asd:

Buona visione!!

 

Dodo

Modificato da Dodo
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Bei video Dodo!

Invece in merito a Giava...le foto che ovviamente aspettiamo....le hai scattate tu, durante un viaggetto in quello che davvero pare essere l'attuale patria del live steam?

Mi pare di aver notato nella serie di spezzoni presenti su yt che oltre alle omonime "nostrane" Breda ma invece Olandesi Backer & Rueb ( del resto, vista la storia del paese, ovvia la loro presenza) vi siano pure impiegate macchine di fabbricazione di varie Nazioni.

Chissà se qualche antico macchinario Italiano vi è ed ancora operativo!

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Ciao Junker,

purtroppo non sono ancora stato sull'isola di Java ma da quello che sono riuscito a scoprire tramite internet ed appassionati nel mondo ti posso assicurare che Java è ancora piena di macchine a vapore in perfetto funzionamento. La maggior parte sono motori stazionari utilizzatti nelle industrie per la raffinazione della canna da zucchero e naturalemnte ci sono anche numerose linee ferrate a scartamento ridotto con locomotive a vapore. Se non ricordo male c'è anche un'altra isola, questa volta in Africa che possiede innumerevoli macchine a vapore ancora in perfetto funzionamento. Apena mi verrà in mente il nome ve lo farò sapere.

 

Filippo, la locomobile dell'istituto agrario di Padova è molto bella! Peccato che si trovi in quelle condizioni!! Ma non hanno pensato di restaurarla e renderla di nuovo operativa? A volte ci vuole così poco!! Fossi più vicino darei sicuramente una mano per il suo restauro! Mi sapresti dire la marca? I vari strati di vernice applicati sul motore (forse per proteggerla dalle intemperie) hanno reso illeggibile la marca. Mi sembra che sia abbastanza completa anche se ho notato che ha degli accessori mancanti.

 

Grazie, buona serata

 

Dodo

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Dodo, sinceramente non so dirti nulla di più di quanto riportato nella scritta fusa visibile nell'ultima foto.

Ha una targhetta in alluminio vicino alla bocca del fuoco, con il nome del restauratore e una data, 1972.

 

L'ho guardata, naturalmente con occhio totalmente inesperto, e anch'io ho capito che allo stato attuale non puo' essere operativa.

 

E', come detto, di proprietà dell'Istituto, che per quanto mi risulta la tiene al coperto tutto l'anno, eccezion fatta per alcune ricorrenze in cui mostra il proprio parco mezzi. Non so chi sia il Responsabile al macchinario agricolo, ma se vuoi posso tentare di informarmi per sentire se ci da qualche informazione.

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La marca della loco inserita da Filippo dovrebbe essere questa,

Albert Gieseler -- Schlick-Nicholson'sche Maschinen- Waggon und Schiffs-Fabrik A.-G.

fabbrica poi confluita nella ben più famosa Ganz.

E mi pare la stessa fabbrica di quella che ha un signore che conosco ma nonostante assilanti richieste....impossibile andarci in trattativa.

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Ciao Junker e Filippo,

grazie per le info. Non conoscevo ancora questa marca di locomobili e guardando bene la conformazione della caldaia sembra anche molto ben costruita.

 

Per ravvivare un pò la discussione pubblico alcune foto scattate da me ad uno dei tanti raduni di vapore che ci sono negli Stati Uniti. Il trattore in questione è un CASE da 110hp. La caldaia di questo trattore è completamente nuova ed utilizzata ad una pressione di 12 atm.

 

DSCN1147.jpg

 

Buona giornata

 

Davide

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Cos'era intenta ad azionare Davide quella Case, tutto un treno trebbiatura/pressatura od altro macchinario?

Con 110 hp, timbro 12, sicuro che anche se il battitore era bello largo non l'avrai sentita ansimare.

In merito invece alla " Ungherese" che mi par, come gia ho scritto, della stessa marca di quella nel post di Filippo, dovrò tenere la digitale pronta in macchina.

Se incoccio nel proprietario ( condizione necessaria però è che sia di luna buona) vedrò se mi fa fare qualche foto od almeno qualche scan del libretto.

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  • 3 settimane dopo...
rispondo a Filippo per quanto riguarda il trattore a Vapore CASE: proprio questo trattore l'ho visto in un DVD che ho comprato in una fiera agricola qui in Piemonte. Anzi colgo l'occasione per publicizzarlo perchè è uno dei pochi DVD che si trovano in italia in italiano inerente alle macchine a vapore agricole. Il titolo è "A tutto vapore" edito da teleagri. Proprio in questo video si vede il trattore CASE del video di youtube.

 

 

Davide proprio stasera ho rivisto il DVD "a tutto vapore" ed ho cercato di cogliere i dettagli del Case da Te menzionato...

 

Peraltro, come avrai visto, ci sono alcune immagini delle Ottomeyer allestite da torbiera, che trainano l'aratro piu grande del mondo: il mammut da... 2,3 metri di profondità!!! Per farlo andare servivano 4 locomobili Ottomayer, due per lato (nel film non si precisa la potenza, ma a guardare le loro dimensioni direi che fanno almeno 350 cv l'una).

 

Veramente sorprendente anche la manifestazione inglese.

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Ciao Filippo!

e si, le Ottomeyer erano delle macchine mastodontiche, direi quasi uniche per grandezza!

 

La manifestazione inglese nel Dorset è una delle fiere del vapore più belle e grandi al mondo. Spero quest'anno di riuscire a fare un salto.

Parlando di feste, stiamo organizzando insieme ad altri appasionati del vapore qui in Piemonte un bel raduno per il 9 agosto: "Vapore in festa". Dovremmo riuscire ad avere una decina di macchina a vapore tra cui tre trattori a vapore e 7 locomobili. Ci saranno anche numerosi trattori d'epoca, dai petrolio pre anni 30 ai testacalda. Appena abbiamo il volantino pronto vedrò di scannerizzarlo e inserirlo nella sezione dedicata alle manifestazioni.

 

Ciao,

 

Davide

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Mi piacerebbe esserci alla Manifestazione che stai organizzando, anche se dubito di essere disponibile in quel periodo. In effetti, vedendo quanto avviene in altri Paesi (proprio quelli "raccontati" nel DVD), in Italia la "cultura del vapore" non è cosi radicata. Ed è davvero un peccato, anche se credo che manchi la materia prima per poter disporre di varie manifestazioni inerenti.

Impressionante, sempre nel DVD, vedere il luna park azionato dalle meravigliose vaporiere che fanno andare delle dinamo a mezzo cinghia.

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  • 2 settimane dopo...

Per chi ha problemi di spazio...e non vuole rinunciare al vapore.......

Machine a vapeur ALLCHIN dampfmaschine en vente sur eBay.fr (fin le 28-juin-09 00:57:22 Paris)

 

Scherzi a parte , son sempre tanti denari ma il modello mi pare ben dettagliato, fin nella decal che rispecchia appieno quello originale della fabbrica.

Peccato che, almeno a me sembra, ha il regolatore fisso e non capisco se la camera a fuoco è per combustibile solido o fiamma di gas; per il resto, completa pure di pompa carico acqua è costruita davvero minuziosamente.

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