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Ciao a tutti non postavo da tempo. Quest'anno le rese del grano sono state strane e traditrici.

Foggia, varietà svevo, media di 24/28q.li, proteine 16. Credo che la poca pioggia ricevuta ha fatto morire la spiga prima del tempo ed ha accestito poco (semina a metà novembre...forse era meglio attendere prima decade di dicembre?)

 

Lucera, varietà Ramirez, la maggior parte da maggese, media 55q.li un campo...35q.li un altro ...adiacente (e maggese anche lui)!!! Proteine 11

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Qui stessa situazione: rare produzioni oltre i 40 q/ha, prima degli 11 mm le proteine erano buone, tutte attorno ai 14, poi ha piovuto come il 15 novembre e sono scese su 12-13 e grano slavato. Ci sono stati casi di 12-15 q/ha.

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Qui stessa situazione: rare produzioni oltre i 40 q/ha, prima degli 11 mm le proteine erano buone, tutte attorno ai 14, poi ha piovuto come il 15 novembre e sono scese su 12-13 e grano slavato. Ci sono stati casi di 12-15 q/ha.

Strano. Addirittura grano slavato per 11 mm di acqua? Rese così basse sono al limite della carestia...

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Si perché se avesse fatto un unico temporale di un'ora sarebbe stato diverso ma ha piovuto da mattina a sera in stile autunnale. Il grano è rimasto bagnato tutta la notte.

Modificato da Niky199
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Certo che se pensate che la scelta colturale per la semina 2013/14 della varietà dell'Antalis era solo lo 0,1% del mercato italiano, poi non ci si lamenti se all'estero sono più avanti di noi.

Tutti quei campi incolti che vedo aumentare tutti gli anni sono terreni tolti alla rotazione colturale e i ringrani si sprecano.

Probabilmente va bene così anche al turismo in Italia?

Se i terreni incolti e abbandonati aumentano non ci vuole un genio per capire che probabilmente gli agricoltori possano fare ben poco per aumentare la qualità del grano, secondo me già si stanno facendo miracoli in Italia per il duro, come i francesi che con circa 1/5 della superficie coltivata rispetto all’Italia produce 1,8 milioni di tonnellate di grano duro.

Pensate un pò a che produzione italiana di duro potremmo arrivare solo in Italia!

Siamo chiaramente penalizzati in partenza al momento della semina.

Metterci alla pari con il resto del mondo prima di dire che i grani di forza riescono a farli solo all'estero, no vero?

Se ancora ci fosse onestà di intelletto e di animo si dovrebbe ammettere chiaramente che sono più interessanti altri mercati di produzione, vero Barilla?

Così almeno chi si vuol fare un esperienza su altre colture, come è giusto che sia, si possa orientare già da subito eliminando il grano duro dal piano colturale aziendale.

Modificato da Argilloso
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Io ho assicurato il grano 2 o 3 anni ma non son rimasto contento del sistema e l'ultimo rimborso delle agevolazioni statali non mi è ancora arrivato... nonostante siano passati diversi anni

 

Inviato dal mio MotoG3 utilizzando Tapatalk

Modificato da Elsi
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  • 4 settimane dopo...
Da noi a Pescara causa siccità produzione di 28 ql/ha e proteine 16 abbondanti.Varietà svevo. Medie di 45÷50 nello storico. Avete consigli per altre varietà?

 

Sicuramente non ha piovuto molto ma non attribuirei tutta la colpa alla siccità ma più al freddo perchè anch'io nelle valli vicino ai fiumi dove abbiamo avuto gelate a fine aprile ho fatto produzioni simili, ma in collina dove è meno freddo ho comunque superato i 55 qli/ha

In che zona sei di pescara?

Modificato da LEOMESSI
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Sicuramente non ha piovuto molto ma non attribuirei tutta la colpa alla siccità ma più al freddo perchè anch'io nelle valli vicino ai fiumi dove abbiamo avuto gelate a fine aprile ho fatto produzioni simili, ma in collina dove è meno freddo ho comunque superato i 55 qli/ha

In che zona sei di pescara?

Ciao, sono di Collecorvino. Non so da te ma da me acqua zero, dopo la nevicata invernale è piovuto bene solo una volta ad aprile, maggio e giugno nulla.

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in Francia con 1/5 dei seminativi italiani producono 2 milioni di tonnellate di grano duro?

Quali varietà utilizzano? Perchè in Italia queste varietà le troviamo in commercio dopo due anni?

Ma non dovevamo essere l'Europa unita che tutto condivide?

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in Francia con 1/5 dei seminativi italiani producono 2 milioni di tonnellate di grano duro?

Quali varietà utilizzano? Perchè in Italia queste varietà le troviamo in commercio dopo due anni?

Ma non dovevamo essere l'Europa unita che tutto condivide?

 

Mai pensato che esistono condizioni ambientali favorenti i paesi Atlantici? Magari le varietà sono adatte al Loro ambiente essendo selezionate là? Forse non sempre le varietà importate si adattano al clima italiano ( specie senza ricerca e selezione varietale di confronto)?

Sarà un caso che dai tempi dell'Antica Roma si importano grani.... e grani qualsiasi?

Modificato da CultivarSé
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Mai pensato che esistono condizioni ambientali favorenti i paesi Atlantici? Magari le varietà sono adatte al Loro ambiente essendo selezionate là? Forse non sempre le varietà importate si adattano al clima italiano ( specie senza ricerca e selezione varietale di confronto)?

Sarà un caso che dai tempi dell'Antica Roma si importano grani.... e grani qualsiasi?

si, ma se utilizzo i nuovi francesi dovunque produco in più con quello selezionato a parità di zona, non come in Francia, ma meglio di nulla, la produzione migliora.Il discorso degli enti di ricerca e della selezione è giusta, ma tu in Italia la vedi come in Francia? Siamo molto indietro in questo.

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Sì d'accordo ma noi abbiamo deficit ambientali e di rotazione colturale, terre con cent'anni di riso o grano o al max maggese, terreni superficiali, alta collina. Le temperature più alte che non le zone atlantiche, terreni variabilissimi.... difatti su colture come la vite il nostro terroir si vede e si sente.

Adesso ci si è spostati sui grani antichi anche per differenziare mercati e prodotti, non solo pasta.

Il problema è che ben difficile avere alternative dove manca irrigazione di tipo pesante, un conto sono le irrigazioni di emergenza, un altro conto è coprire tutto il fabbisogno idrico. Se quest'anno nel Nord Ovest si fosse avuta l'acqua ad aprile-maggio, si sarebbe irrigato nel bisogno ma con l'acqua data in ritardo non è servito a nulla, neppure per la paglia.

La genetica senza molte tecniche agronomiche è ben poco quindi tanto basta seminare quel che si ha di adatto e di provata fiducia...... spesso è limitato ma compensa sforzi e spesa. Chiaro che i prezzi e i mercati o solo la possibilità di ritiro ha l'ultima parola.... in annate decenti anche 1 euro in più fa la differenza sulle produzioni.... quando non si produce ne servirebbe il giusto..... ma andremmo oltre.

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Mi hai fatto pensare anche alla selezione che il contadino faceva una volta.

Probabilmente la selezione può essere fatta anche oggi utilizzando i recenti ibridi.

Ci sono anche varietà molto resistenti allo stress da alta temperatura e da mancanza di acqua.

La genetica aiuta di sicuro e a parer mio bisogna puntare sugli ibridi recenti.

Le tecniche agronomiche se non si segue la cultivar adatta al microclima rischiano di diventare dispendiose.

Se parliamo di biodiversità tutto il mondo è in deficit con l'Italia, ci manca solo di valorizzarla in un difficile mondo globalizzato.

Modificato da Argilloso
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Non parliamo troppo di ibridi di cereali a paglia, il vigore ibrido dei cereali a paglia... veri ibridi, sono intermedi fra due parentali... e per esserlo vuol dire che i parentali sono super frumenti, la vedo dura. Credo sia più facile cercare qualche piccola mutazione che alla fine si possa rivelare vantaggiosa ma non certo tale da dare produzioni grandi.... perché la tecnica e il Cxxxx ci vuole.... Purtroppo il Fato a cielo aperto serve e più di tanto son si riesce anzi si rivela mooolto peggio di quello che si ha lasciando le redini sciolte.

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si, ma se utilizzo i nuovi francesi dovunque produco in più con quello selezionato a parità di zona, non come in Francia, ma meglio di nulla, la produzione migliora.Il discorso degli enti di ricerca e della selezione è giusta, ma tu in Italia la vedi come in Francia? Siamo molto indietro in questo.

 

il grano accumula sostanza con temperature temperate.

In Francia si trebbia il grano in agosto e dunque ha un mese di più che in Italia per accumulare sostanza con temperature temperate.

Discorso diverso per il mais, che accumula con temperature elevate, dunque in Francia ha 15 giorni di accumulo in meno che in Italia.

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il grano accumula sostanza con temperature temperate.

In Francia si trebbia il grano in agosto e dunque ha un mese di più che in Italia per accumulare sostanza con temperature temperate.

Discorso diverso per il mais, che accumula con temperature elevate, dunque in Francia ha 15 giorni di accumulo in meno che in Italia.

 

Per questo cicli più corti per grano da noi, e cicli più corti per mais da loro.

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  • 2 settimane dopo...

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