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albe 86

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Ospite albe 86

In riferimento alle numerose discussioni in cui si esalta il passo lungo di un trattore come caratteristica essenziale per la trattività della macchina, che da sola basta a determinare la superiorità di alcuni mezzi rispetto ad altri, voglio provare a fare un po' di chiarezza sull'argomento, attingendo alle poche cose che ci sono state dette nel corso di Meccanica Agraria. Non ho le pretese di possedere la verità assoluta e tutte le competenze tecniche proprie di un ingegnere meccanico per cui, se sbaglio in qualcosa, correggetemi pure.

 

Teoria: Il trasferimento di carico in condizioni dinamiche

Nel momento in cui un trattore esercita uno sforzo di trazione, le forze in gioco (con i rispettivi bracci) generano un momento, che tende a far alzare il muso del trattore stesso, alleggerendolo. L'effetto del momento che viene a crearsi può quindi essere considerato come un trasferimento di carico verso l'assale posteriore, quantificabile secondo la formula seguente:

 

q = (Tr * h) / l

 

Dove:

 

q = quota di massa che si trasferisce all’assale posteriore in condizioni dinamiche

Tr = sforzo di trazione

h = altezza punto di applicazione forza di traino

l = passo della trattrice

 

Pertanto il trasferimento di carico (q) in condizioni dinamiche è direttamente proporzionale allo sforzo di trazione (Tr) e all'altezza del punto su cui si applica la forza di trazione (h), in pratica l'altezza di aggancio dell'attrezzo. Di contro, esso

risulta essere inversamente proporzionale al passo della macchina (l), di conseguenza sarà inferiore su macchine con un passo più lungo. E' proprio in questo senso che generalmente si denota l'importanza del passo lungo.

 

Alcuni esempi numerici

 

Ipotizziamo ad esempio un confronto tra due trattori, il primo caratterizzato da un passo di 2,9 metri ed il secondo da un passo di 2,8 metri. Se consideriamo, per entrambe le macchine, equivalenti valori di sforzo di trazione e di altezza di

aggancio, e poniamo pari a 100 (inteso come numero indice) il trasferimento di carico al posteriore per il primo trattore, ci accorgeremo che questo assume il valore di 103,5 per la seconda macchina presa in esame. Quindi una differenza c'è, ma

solamente del 3,5% circa, a fronte di un passo più corto di 10 cm. Dalla letteratura si evince che, in genere, in lavori pesanti il trasferimento di carico al posteriore è pari a circa il 20% del peso totale della macchina per cui, ipotizzando un trattore del peso di 100 quintali zavorrato (50 ant-50 post), su un trasferimento al posteriore di circa 20 quintali, avremo una differenza di soltanto 70 kg, che è un valore abbastanza irrisorio, facilmente compensabile con un paio di zavorre, nemmeno molto grosse.

Andando ad analizzare in termini quantitativi la questione ci si accorge perciò del fatto che possedere un passo molto lungo può assumere un valore relativo. A mio avviso pertanto il passo lungo sarà sì una caratteristica importante però, sempre rimanendo in un certo intervallo, ritengo molto più importante un buon bilanciamento della trattrice. Ammettendo anche una differenza di passo di 20 cm (sempre tra i due nostri trattori ipotetici) avremmo una differenza di trasferimento pari a 150 kg circa, valore che potrà sembrare elevato,ma spesso un buon bilanciamento della trattrice può significare anche 4-5 quintali di peso in più sull'assale anteriore, quindi un valore decisamente elevato e in grado di compensare egregiamente (anzi di superare) i vantaggi derivanti dal passo lungo.

Ipotesi 1: ricerca della massima aderenza

 

Proviamo ora ad approfondire ulteriormente il discorso ipotizzando la condizione in cui si cerchi di ottenere la massima aderenza possibile. Brevemente si può affermare che l'aderenza deriva da un coefficiente di aderenza (che dipende da vari fattori) moltiplicato per la massa aderente. In un trattore 4 WD tutta la massa è massa aderente pertanto, in lavori molto pesanti, si cercherà di aumentare il peso della macchina per ottenere la massima aderenza possibile. E' stato verificato però che la massima efficienza si ottiene con uno slittamento mantenuto entro certi valori, nè troppo alto, nè troppo basso, caso quest'ultimo in cui si ricadrebbe con un peso troppo elevato.

Volendo perciò andare a raggiungere il limite di peso che consente l'aderenza massima concessa dalle gomme, che ammettiamo sia, in condizioni dinamiche, di 40 quintali per l'assale anteriore e 60 per il posteriore, bisogna zavorrare la macchina in modo tale da raggiungere questo equilibrio (dinamico) sui due assali. Per fare ciò generalmente si usa zavorrare sia l'assale anteriore che quello posteriore, quindi ci troveremo nella situazione in cui le due ipotetiche macchine prese in esame possono raggiungere entrambe questo equilibrio ottimale, semplicemente gestendo la zavorratura in modo leggeremente diverso, con una maggiore zavorratura all'anteriore per quella con il passo più corto ed una maggiore zavorratura al posteriore per quella con il passo più lungo. In questo caso avremo quindi passo diverso, differente distribuzione della zavorratura ma stesso peso e stessa distribuzione dei pesi, pertanto, a parità di tutti gli altri fattori determinanti ai fine della trazione in campo (sollevatore, motore...) avremo la stessa trazione.

Ipotesi 2: lavori leggeri

 

Il discorso cambia un po' qualora non si ricercasse più la massima aderenza possibile, ma si vuole avere una macchina leggera per effettuare trasporti, ripassi o lavorazioni in condizioni di terreno molto cedevole.

In questo caso è ottimale avere una macchina che sia la più leggera possibile, quindi la zavorratura verrà gestita non tanto in termini di equilibrio sugli assali, per sfruttare al meglio le gomme, ma tanto più si cercherà di avere una massa sufficiente gravante sull'assale anteriore per poter lavorare senza che esso si alleggerisca troppo e perda di direzionalità, a causa ad esempio del peso degli attrezzi portati. In questo caso la macchina col passo più lungo, a parità di peso e bilanciamento, avrà un reale vantaggio in quanto necessiterà di una minore zavorratura. Ciò non toglie che, tra una macchina leggera e bilanciata ed una leggera con un passo lungo, a mio avviso è sempre preferibile la prima tipologia.

Conclusioni

 

Concludendo si può affermare pertanto che il passo lungo è sì una caratteristica utile, ma la sua utilità (sempre entro certi limiti) non è influente nell'ottenimento della massima aderenza possibile, mentre diventa più determinante in tutti i casi rientranti nella seconda ipotesi. In ogni caso appare comunque evidente come i vantaggi derivanti dal passo lungo siano facilmente compensabili grazie ad un buon bilanciamento.

 

Se ho detto delle castronerie correggetemi pure, non voglio però che questo 3d si trasformi nella solita diatriba tra i sostenitori di un marchio, che immagino si sentiranno chiamati in causa, e gli altri, voglio solamente fare chiarezza, per quanto mi è possibile, su un aspetto fin troppo spesso tirato in ballo per decretare la superiorità di un marchio rispetto ad altri.

Modificato da albe 86
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Davvero complimenti albe!!!! Sarebbe stato davvero difficile stilare una recensione più chiara ed esaustiva!:clapclap:

Chissà a chi ti riferivi quando parlavi di "sostenitori di un marchio tirati in causa"...:fiufiu::fiufiu::fiufiu::asd::asd:

 

Posso solo aggiungere, rispettando la mia indole provocatrice, che tante gocce.... fanno un mare!O0

 

Ancora complimentoni!:)

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Un bellissimo argomento,trattato nei minimi dettagli,complimenti:clapclap:

Io studio meccanica e vedo cha hai scritto una bella "spiegazione".

Di "castronerie" non ne hai dette a mio parere e la formula è giusta,bravo!!:asd::asd:

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ovviamente complimenti anche da parte mia....ma i nostri interventi non possono limitarsi solo agli elogi per albe, dobbiamo pur approfondire l'argomento...a tal proposito, mi chiedo...

se un trattore con passo 'corto' deve aggiungere zavorra per equipararsi con uno di passo 'lungo', a sua volta, quest'ultimo, gestendo sempre in modo ottimale la zavorra, non dovrebbe essere sempre in vantaggio?????????????????????????????????????:cheazz::cheazz::cheazz:

SOTTOLINEO che e' SOLO una domanda, lasciate pure e armi negli armadietti:n2mu::n2mu::2funny::2funny::2funny::2funny:

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dipende dal lavoro che deve fare, dal tipo di terreno che lavora, dal attrezzo che si ha messo dietro, dal tipo di situazioni si trovi(collina pianura, salita-discesa).dipende pure da quanto è alto un mezzo al anteriore, da che ponte sospeso abbia, da quanto peso ha rispetto al passo.

 

Credo che non esista un legge, ma dipende da tanti fattori .

 

Non si può dire a priori che un mezzo a passo lungo o corto tiri piu di un altro.

 

In una situazione del tipo, un lavoro pesante, ammettiamo il ripuntatore, l anteriore si allegerisce al abbassamento del attrezzo , il carico si sposta dietro(percebile ) se le gomme dietro hanno poco grip, il sollevatore richiamerà perchè si slitta troppo e da li si farà poca profondità, tranne camminare piano , ma appena si prende un ostacolo ci si ferma del tutto.

 

La condizione ideale secondo me è avere uno slittamento del 10 -15% , sapersi calcolare le zavorre e il bilanciamento in base ai maggiori lavori che si devono compiere, mettere una marcia capace di superare punti del terreno piu duri e sopratutto saper regolare il terzo punto.

 

che poi il passo corto o lungo son superiori l uno al altro o viceversa dipende sopratutto dove si opera. in collina tutto ciò è diverso . cercare di andare dritti con le ruote troppo lontane di traverso è un impresa folle, perchè affondando il posteriore , l avantreno non spinge piu .

 

Ricordiamoci che la jeep famosa defender che tutta quanta sembra 2 metri.......salta fossi e valloni che le piu rinomate lunghe della categoria si sognano di fare.

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se un trattore con passo 'corto' deve aggiungere zavorra per equipararsi con uno di passo 'lungo', a sua volta, quest'ultimo, gestendo sempre in modo ottimale la zavorra, non dovrebbe essere sempre in vantaggio?????????????????????????????????????:cheazz::cheazz:

 

Bè diciamo che albe ha ben spiegato che un trattore con 10 cm di passo in più rispetto ad un altro di uguale peso abbia alla fine 70Kg circa in più all'anteriore, quindi una differenza quasi nulla.

 

Tuttavia penso, e magari qualcuno potrà confermare o smentire, che le cose cambino notevolmente quando ci si trova in terreni con pendenze elevate, superiori al 35%.

 

In questo caso, ripeto PENSO, quindi come dice l'amico 6490 tenete le armi nei cassetti:asd:, che avere una macchina più lunga (passo) vada a creare una leva maggiore ripsetto all'attrezzo portato (caso esemplare di un aratro) e quindi, sempre a parità di peso con un trattore a passo minore, sia più aggrappata al suolo con l'anteriore proprio perchè la forza esercitata dalla macchina, contro l'attrezzo che tende ad alzarle il muso, è maggiore.

 

Ho tentato di spiegarmi il meglio possibile, magari qualcuno che ha capito bene cosa intendo potrà farlo ancor di più, ma comunque spero sia abbastanza chiaro.

 

Aggiungo questa immagine che semplifica in modo chiaro cosa voglio dire:

 

t24067_Palancaejemplo.jpg

 

naturalmente il triangolino viola rappresenta, nel caso dei trattori, la ruote posteriori.

Modificato da masseyharris
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Il passo sicuramente è una componente che influsce ma poco (come ben spiegato da albe) e in collina è più importante la distribuzione dei pesi che il passo.

 

Poi come sempre le componenti per determinare il tiro di un trattore sono tantissime, ad esempio se un 230 cv può montare delle 710-70 r42, e un altro le 710-70 r38, quello con le 42 anche se ha un passo più corto di 10 cm, ma grazie alla conformazione della macchina può montare le R42 beh in quel caso i 10 cm di passo in più sono tranquillamente annullati e anzi superati dal maggior diametro delle gomme.

 

Infatti l'anno scorso nel parmense è stata fatta una prova di confronto tra 710-70 R 42 e 710-75 R 42 sullo stesso trattore, (dimensionando adeguatamente anche quelle anteriori per mantenere il rapporto quindi passando da 600-70 R 30 a 620-70 r 30) e il risultato è stato che con le -75 lo slittamento è calato di quasi 5% a parità di tutte le altre condizioni, (aratura con quadrivomere da 35 q.li a circa 45 cm di profondità).

 

L'articolo è stato messo anche sul portale: http://www.tractorum.it

Modificato da DjRudy
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............Ragazzi ma se non è nemmeno il "passo" a far andare così forte questi "super Massey", che sarà mai ??????????:cheazz::cheazz::cheazz:

 

................Allora non può essere nient' altro che la forza divina del grande "DioMassey", quella contro la quale nessun concorrente ptrà mai concorrere .............:2funny::2funny::2funny:

 

Ragazzi, perdonate l' OT..................., ma era una battuta troppo allettante:clapclap::clapclap::clapclap:

 

PS. : Naturalmente complimentoni ad "albe" per il superlativo lavoro svolto !!!!O0

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Il passo sicuramente è una componente che influsce ma poco (come ben spiegato da albe) e in collina è più importante la distribuzione dei pesi che il passo.

 

Nel mio post precedente volevo però capire se questa decisamente scarsa influenza del passo nel tiro complessivo della macchina in una ipotetica lavorazione in terreni pianeggianti o tuttalpiù collinari diventa più marcata (l'influenza) nel caso in cui ci si trovi a lavorare in pendenze accentuate.

 

In poche parole, prendendo sempre due macchine da 100 quintali, UGUALE DISTRIBUZIONE DEI PESI, e 10 cm di passo di differenza tra l'una e l'altra, è probabile che in montagna la differenza non sia di soli 70Kg in più all'anteriore per la macchina con più passo rispetto all'altra???

 

Questa è naturalmente una domanda che pongo ad utenti esperti ed eruditi del calibro di albe, che magari potranno anche servirsi di calcoli appropriati e dei quali ignoro completamente l'esistenza.O0

 

P.S.: il discorso gomme poi chiaramente è anche influente, ma in questa discussione è meglio chiarire bene prima il discorso "passo".:)

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Ospite albe 86

In poche parole, prendendo sempre due macchine da 100 quintali, UGUALE DISTRIBUZIONE DEI PESI, e 10 cm di passo di differenza tra l'una e l'altra, è probabile che in montagna la differenza non sia di soli 70Kg in più all'anteriore per la macchina con più passo rispetto all'altra???

 

Secondo me no, nel senso che più o meno i conti sono questi, potrebbe variare qualcosa ma, a mio avviso, molto poco. Di sicuro se il peso è lo stesso identico e il bilanciamento è lo stesso identico il trattore col passo più lungo avrà l'anteriore leggermente più carico e quindi più stabile. Detto questo non vuol dire che tiri di più, perchè se non si è arrivati al limite di aderenza delle gomme posteriori, il peso maggiore che finisce all'assale posteriore nel trattore a "passo corto" serve comunque ad aumentare l'aderenza delle gomme dietro, quindi alla fine non cambia niente.

Mentre se si volesse un trattore leggero, a parità di peso di partenza e bilanciamento, a quello col passo corto andrebbe aggiunta un po' di zavorra per appesantire l'anteriore, e quindi risulterebbe più pesante, cosa che invece si vorrebbe evitare.

C'è però da dire una cosa, tutti questi discorsi ipotetici parlano di parità di peso e parità di bilanciamento. Di solito però il passo molto lungo è ottenuto semplicemente spostando l'assale anteriore in avanti ma senza la completa riprogettazione del mezzo e soprattutto della disposizione delle masse, ne conseguiranno trattori dal passo molto lungo ma molto sbilanciati. Non voglio attirarmi le ire di nessuno però mi vengono in mente i Nh T 8000 supersteer ed i Jd serie 8000. I T 8000 s.s. hanno un passo lunghissimo, però sono molto sbilanciati sul posteriore, tanto che qualcuno addirittura dice che, in condizioni di terreno cedevole, tendono proprio a sedersi al posteriore. Ne consegue che sono macchine che vanno zavorrate molto pesantemente all'anteriore, con almeno 15 quintali, ma spesso di più. I Jd 8000 invece hanno un passo medio-lungo, ma sono molto ben bilanciati, tanto che, in genere, una zavorra da 900 chili all'anteriore è sufficiente anche per i lavori (e di conseguenza gli attrezzi) più gravosi. Spesso invece i grossi Jd vengono zavorrati al posteriore per garantire la massima aderenza alle gomme dietro. Con questo non voglio dire che Jd tiri di più di Nh, anzi, credo siano lì come trazione, però devono gestire la zavorratura in modo pesantemente diverso per ottenere entrambi buone prestazioni. Quindi questo dimostra che nel tiro massimo il passo influisce poco e niente. Se si volesse invece una macchina leggera per i ripassi, esempio rotante da 6 o più metri, forse il Jd sarebbe avvantaggiato necessitando una minore zavorra anteriore e quindi avendo una macchina più leggera. (Questo discorso è da prendere un po' con beneficio di inventario perchè non conosco i pesi esatti delle due macchine in questione, valutatelo solo concettualmente).

Modificato da albe 86
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Se si volesse invece una macchina leggera per i ripassi, esempio rotante da 6 o più metri, forse il Jd sarebbe avvantaggiato necessitando una minore zavorra anteriore e quindi avendo una macchina più leggera. (Questo discorso è da prendere un po' con beneficio di inventario perchè non conosco i pesi esatti delle due macchine in questione, valutatelo solo concettualmente).

 

Per alzare un rotante da 35 q.li senza problemi di impennamento un T8000 con super steer bastano al massimo 4-5 qli davanti, dato che con il mio TG lavoro con l'aquila 5000 da 27 q.li senza mai una zavorra all'anteriore. Per cui il T8000 essendo circa 12 q.li più leggero (complessivamente senza zavorre) dell'8030 è maggiormente avvantaggiato nei ripassi sia per il minor peso sia per la maggior maneggevolezza a fine campo, infatti con un rotante o un coltivatore da 6 metri, con il super steer arrivi in capezzagna alzi, giri tutto sterzo e torni giù senza alcuna manovra

 

Riguardo al discorso passo concordo pienamente con il ragionamento di albe sul confronto T8000 e JD 8000 sulla diversa distribuzione delle zavorre per massimizzare il tiro.

 

Comunque caro albe se vuoi divertirti un po' con calcoli che a mio parere sono molto interessanti ti fornisco qualche dato:

 

JD 8530 IVT gommato post: 480 gemellate e ant: 420 singole

 

Passo: 3020 mm

Peso totale senza zavorre: 12227 kg

Distribuzione dei pesi: 41 % 59 %

 

Magnum MX 335 gommato post: 520 gemellate e ant: 420 singole

 

Passo: 3050 mm

Peso totale senza zavorre: 11197 kg

Distribuzione dei pesi: 37 % 63 %

 

T8050 Super Steer gommato post: 520 gemellate e ant: 420 singole

 

Passo: 3284 mm

Peso totale senza zavorre: 11008 kg

Distribuzione dei pesi: 33 % 67 %

 

Dati Nebraska test, tutti i trattori hanno la gemellatura al posteriore che peggiora la distribuzione dei pesi.

 

Infatti normalmente JD ha 43-57, Case: 40-60, e NH 36-64 (e direi ad albe di usare questi valori). Comunque qualche cosa sono sicuro che il buon albe riesce a tirare fuori, sicuramente il confronto tra Magnum e T8000 si può fare dato che pesano entrambi circa 110 q.li.

Modificato da DjRudy
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Io ho sempre scritto che non è il passo che fa andare i mezzi in condizioni estreme...............e il motore ti assicuro che non è messo sotto la cabina ....mi hanno risposto.

 

Se prendiamo la salita con l arato è un conto, se prendiamo il ripasso sul aratura, il passo lungo ha la peggio , perchè cercando di andare dritti in pendenza (sul terreno secco con un semplice coltivatore a 2 file ) le gomme lontante fanno andare dritto il mezzo ed hai voglia di girare........piu corto è , meglio corregge.

 

Io guidando il tg285 e 8320 e 8520 , posso dire che il tg ha piu difficoltà appena cali l attrezzo , che in quel momento le gomme dietro devo spingere perchè il carico si sposta tutto dietro (è sta al operatore calare l attrezzo pian piano) , ma avendo un passo lungo ed il motore piu indietro il mezzo di traverso ha le gomme anteriori che hai voglia di girare.......si carica il posteriore ma l anteriore fa poco o nulla.

 

nel john deere 8000 anche se correggiamo in pendenza un ripuntatore , le gomme avanti avendo il carico e un assale anteriore che le fa poggiare molto meglio di uno fisso , avranno piu carico e il mezzo anche se spinge da dietro avrà sempre un grande aiuto in piu.

 

Non voglio dire che 8000 un in giorno fa 10 ettari in piu rispetto al t8000 nh, però la differenza su posti scomodi c'e' , sta al operatore sistemare i pesi per i vari lavori.

 

Riguardo al passo del mio t7000 , se avesse le gomme anteriori 15 cm piu indietro e un assale a ruote indipendenti......sarebbe l eccellenza dei mezzi , per ovviare al anteriore scarichissimo , ho messo altri 450kg ai 10 quintali originali, ma siccome sapevo che poi per esempio sempre rippando , che il carico mi passava tutto dietro ho messo anche 3,5 quintali di anelli per gomma dietro.

 

cosi il mezzo dalla configurazione originale che potrebbe andare bene per un Grubber in pianura, per un erpice rotante, per una seminatrice simba gigante........viene modificato per lavorare in situazioni difficili.

 

Col passo lungo che si ritrova il mio mezzo di traverso con un coltivatore in configurazione originale ciò che si fa e spezzare le crociere anteriori cercando di correggere il mezzo per farlo andare dritto, col peso che gli ho messo pur avendo lo stesso passo, le gomme anteriori stanno piu posate e correggendo di meno il mezzo va bello dritto.

 

C'e' da dire che dove lo uso io è umanamente fuori dal comune perchè al 35% laterale io ci vado per piano, quindi non fa molto testo la mia considerazione nei casi generali e direi che i gommati non sono progettati per questo ed hanno un grosso limite, eppure io dopo sistemato il bilanciamento e dato un pò piu di peso posso dire che il mezzo si comporta bene, ma potrebbe andar meglio.

 

Non so i passi del 7030john deere e del class axion 800 se qualcuno mi illumina.....

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Non so i passi del 7030john deere e del class axion 800 se qualcuno mi illumina.....

 

John Deere serie 7030 Large frame Passo: 2860 mm

Claas Axion serie 800 Passo: 2985 mm

 

A voi, molto più esperti di me, i dovuti commentiO0

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Concordando con quanto detto da albe e ringraziandolo per aver risposto, seppur in parte, alla mia domanda, devo constatare che certa gente ha però totalmente frainteso cosa si è detto in queste prime due pagine di discussione.

 

Vorrei dunque tornare a spiegarlo, facendo un sunto abbastanza veloce, nel modo più chiaro possibile.

 

E' fuor di dubbio che, sempre a parità di peso, ripartizione, gommatura, eccetera eccetera e eccetera, una macchina con passo più lungo è più avvantaggiata (si intende sempre in trazione) rispetto ad un'altra con passo più corto, che essa si trovi a lavorare in pianura, collina, montagna o sulla cordigliera della Ande...:asd:

 

Il buon albe ha poi fatto capire, calcoli e leggi fisiche alla mano, che questo vantaggio, alla fine dei conti è davvero minimo.

 

Si è poi aperta una parentesi sul fatto che "le macchine a passo lungo" sono, per costruzione, molto sbilanciate all'anteriore.

 

QUESTO NON è AFFATTO VERO!! o meglio: alcune macchine (vedi vecchi tg con assale SuperSteer) andavano ad avere una ripartizione parecchio sballata per via di un semplice prolungamento delle ruote anteriori rispetto al resto della macchina, ma altre, ed in questo caso aimè devo far nome e cognome per rendere più tangibili le idee, tipo Massey Ferguson e Claas, pur avendo il passo lungo, conservano una ripartizione ottimale tanto quanto quelle a passo più corto (vedi JD).

 

Quindi, alla fine della fiera, non mi si può venire a dire che le macchine a passo più lungo siano addirittura svantaggiate rispetto a quelle più corte, poichè si andrebbe contro leggi fisiche, calcoli matematici, e tutto l'ambaradan appena spiegato.:)

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Quindi, alla fine della fiera, non mi si può venire a dire che le macchine a passo più lungo siano addirittura svantaggiate rispetto a quelle più corte, poichè si andrebbe contro leggi fisiche, calcoli matematici, e tutto l'ambaradan appena spiegato.:)

 

Nessuno in queste 2 pagine di discussione mi sembra che abbia detto che i trattori con passo più lungo (senza super steer) siano più sbilanciati di altri trattori con il passo più corto, quindi non capisco questa tua puntualizzazione.

 

Infatti:

 

JD 7930 IVT gommato 480 e 420 non gemellato

 

Peso senza zavorre 83 q.li

 

Distribuzione dei pesi 36-64

 

Passo 2840 mm

 

MF 6499 gommato 520 e 420 non gemellato

 

Peso senza zavorre 80 q.li

 

Distribuzione dei pesi 40-60

 

Passo 2996 mm

 

Il JD ha una distribuzione dei pesi 36-64 senza zavorre (degna dei tanto vituperati TG/T8000 con super steer, ma questo i JD boy non lo ammetteranno mai eppure è così....) pur non avendo certo il super steer e un passo tra i più corti della categoria, invece il 6499 con il passo più lungo della categoria ha comunque una distribuzione dei pesi 40-60 quindi più che ottima per una macchina da 80 q.li senza zavorre.

 

Concordando con quanto detto da albe e ringraziandolo per aver risposto, seppur in parte, alla mia domanda, devo constatare che certa gente ha però totalmente frainteso cosa si è detto in queste prime due pagine di discussione.

 

Neanche questa affermazione capisco dato che in questa discussione nessuno è andato clamorosamente off topic, anzi sono stati aggiunti altri spunti (dati su passi di vari trattori) per continuare la discussione.

 

QUESTO NON è AFFATTO VERO!! o meglio: alcune macchine (vedi vecchi tg con assale SuperSteer) andavano ad avere una ripartizione parecchio sballata per via di un semplice prolungamento delle ruote anteriori rispetto al resto della macchina.

 

Mediamente tutti i trattori mediamente ben bilanciati hanno una ripartizione dei pesi del 40-60 compresi gli over 300 come (Fendt 936, molto probabilmente 8690 e Magnum 335), con il 36-64 del T8000 con super steer non si discosta in maniera così grande (quindi non direi parecchio sballata rispetto alla media) dal resto della concorrenza (JD 8030 escluso che ha 43-57).

 

Più che per la peggiore distribuzione dei pesi penso che il vero limite del super steer sia la mancanza della sospensione, ma è lo scotto da pagare per avere una maneggevolezza degna di 130 cv non dimentichiamocelo.

 

Comunque oggi ho sentito albe per telefono, appena ha tempo farà qualche conto di confronto tra Magnum e T8000 dato che i pesi sono uguali, cambia solo il passo e la distribuzione dei pesi, così vedremo quanto è veramente svantaggiato il super steer rispetto ai trattori più tradizionali.

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Rudy la mia puntualizzazione non era assolutamente riferita a te o ad albe, ma ad altri che hanno come al solito capito fischi per fiaschi e l'hanno riconfermato ancora una volta.

 

Nessuno in queste 2 pagine di discussione mi sembra che abbia detto che i trattori con passo più lungo (senza super steer) siano più sbilanciati di altri trattori con il passo più corto, quindi non capisco questa tua puntualizzazione.

 

Mi riferivo a questo....

 

Di solito però il passo molto lungo è ottenuto semplicemente spostando l'assale anteriore in avanti ma senza la completa riprogettazione del mezzo e soprattutto della disposizione delle masse, ne conseguiranno trattori dal passo molto lungo ma molto sbilanciati.

 

Ma il mio intervento, oltre che per chiarire questo ossia che vi può benissimo essere parità di bilanciamento tra macchine con passi anche molto differenti, era per riportare sulla strada persone che magari, leggendo i post sempre di certa gente, sia stata indotta a pensare che addirittura il passo lungo il più delle volte è un handicap da colmare con delle super-zavorre, perchè passo lungo significherebbe automaticamente ultra-peso al posteriore.

 

Tutto qui.... penso sia chiaro che la mia stima verso i confronti di te Rudy e albe, persone davvero molto preparate, si sia dimostrata sempre alta.

Modificato da Filippo B
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Ospite albe 86

E' fuor di dubbio che, sempre a parità di peso, ripartizione, gommatura, eccetera eccetera e eccetera, una macchina con passo più lungo è più avvantaggiata (si intende sempre in trazione) rispetto ad un'altra con passo più corto, che essa si trovi a lavorare in pianura, collina, montagna o sulla cordigliera della Ande...

 

Secondo me questa affermazione non è vera perchè, come era già stato spiegato nel post di apertura, se si cerca la massima trazione le macchine devono essere tutte zavorrate parecchio, per cui si può gestire la zavorratura in modo differente arrivando all'ottimale sia con trattori dal passo lungo che dal passo corto, quindi non cambia niente ai fini della trazione, tanto più, in quel caso con aderenza massima, entreranno poi in gioco motore e sollevatore a fare la vera differenza.

 

Per quanto riguarda l'equazione "passo lungo=trattore sbilanciato" non ho detto che è sempre così, infatti ho detto "di solito" e non "sempre". Quando l'ho scritto avevo in mente proprio i Nh con supersteer quindi non alludevo affatto a Massey, non capisco questo continuo bisogno di esaltare e difendere i rossi in ogni circostanza, anche indiretta.

 

Vorrei poi aggiungere una cosa che non c'entra niente, comunque quando si pesano i trattori nudi e si calcola la distribuzione, non basta poi valutare sulla carta come cambia il bilanciamento della macchina semplicemente aggiungendo il peso delle zavorre in corrispondenza dell'assale su cui vengono montate (e viceversa). Infatti in questo ultimo caso entrano in gioco anche i momenti dovuti alla posizione della zavorra. Faccio un esempio, quando aggiungo 5 q.li di zavorra anteriore al mio trattore, l'assale anteriore si carica ad esempio di 6 q.li (butto lì un valore a caso), e questo perchè l'effetto leva tende a sollevare il posteriore (caricando ulteriormente l'anteriore) in quanto la zavorra non è sull'assale ma davanti all'assale. Mi ricordo che sul Jd 7430 si possono montare 18 zavorre da 10 kg davanti all'assale anteriore, e sul libro d'uso e manutenzione si dice che ogni zavorra da 10 kg messa lì concorre ad aumentare il peso sull'assale anteriore di 12 kg.

Modificato da albe 86
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se si cerca la massima trazione le macchine devono essere tutte zavorrate parecchio, per cui si può gestire la zavorratura in modo differente arrivando all'ottimale sia con trattori dal passo lungo che dal passo corto, quindi non cambia niente ai fini della trazione, tanto più, in quel caso con aderenza massima, entreranno poi in gioco motore e sollevatore a fare la vera differenza.

 

Secondo me, invece, a parità di zavorratura, che poi chiaramente a seconda delle caratteristiche della macchina, si può disporre in modo differente, ed essendo in ipotesi sempre di macchine con peso complessivo totale simili, ha un po' più di vantaggio quella a passo lungo, sempre per il discorso "trazione".

Seppur minimo, ma ce l'ha.

 

Tuttavia, come la tua, questa è solo una mia opinione.

 

 

 

Per quanto riguarda l'equazione "passo lungo=trattore sbilanciato" non ho detto che è sempre così, infatti ho detto "di solito" e non "sempre". Quando l'ho scritto avevo in mente proprio i Nh con supersteer quindi non alludevo affatto a Massey, non capisco questo continuo bisogno di esaltare e difendere i rossi in ogni circostanza, anche indiretta.

 

Albe leggiamo con attenzione: qui nessuno esalta o disprezza..... tu hai portato come esempio generico di macchine a passo lungo i Nh supersteer, che, come molti sanno, non hanno una ripartizione proprio ottimale (anche se gli ultimi modelli forse sono qualcosina meglio). A questo punto io ho voluto solo far presente che vi sono invece altre macchine che nascono già per costruzione con questa caratteristica (p. lungo) ma mantenendo un'ottima ripartizione, e, per rendere più facilmente l'idea, ho fatto Nomi e Cognomi, senza apportare mie opinioni o esaltarle per tale caratteristica.

 

 

Vorrei poi aggiungere una cosa che non c'entra niente, comunque quando si pesano i trattori nudi e si calcola la distribuzione, non basta poi valutare sulla carta come cambia il bilanciamento della macchina semplicemente aggiungendo il peso delle zavorre in corrispondenza dell'assale su cui vengono montate (e viceversa). Infatti in questo ultimo caso entrano in gioco anche i momenti dovuti alla posizione della zavorra. Faccio un esempio, quando aggiungo 5 q.li di zavorra anteriore al mio trattore, l'assale anteriore si carica ad esempio di 6 q.li (butto lì un valore a caso), e questo perchè l'effetto leva tende a sollevare il posteriore (caricando ulteriormente l'anteriore) in quanto la zavorra non è sull'assale ma davanti all'assale. Mi ricordo che sul Jd 7430 si possono montare 18 zavorre da 10 kg davanti all'assale anteriore, e sul libro d'uso e manutenzione si dice che ogni zavorra da 10 kg messa lì concorre ad aumentare il peso sull'assale anteriore di 12 kg.

 

Qui sono d'accordo completamente con te.

Infatti qualche post addietro ho anche postato un'immagine che semplificava un po' qual'è l'effetto leva delle zavorre anteriori su una macchina, e soprattutto sul suo posteriore.

Se si carica di 10 quintali all'anteriore, il peso poi complessivo sull'assale anteriore assumerà un valore maggiore, per via di quello che hai già ben spiegato tu.....

Inoltre, ad influire molto, è anche la distanza (dalle ruote posteriori che fungono da fulcro quando la macchina ha un attrezzo pesante attaccato al posteriore) del peso che viene aggiunto all'anteriore.

Per fare un esempio, 5Kg messi a 3 metri dal fulcro (ruote posteriori), hanno un effetto diverso (maggiore) che 5Kg messi a 2,8 metri.

 

Spero di aver chiarito un po' tutto.

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Ospite albe 86
Secondo me, invece, a parità di zavorratura, che poi chiaramente a seconda delle caratteristiche della macchina, si può disporre in modo differente, ed essendo in ipotesi sempre di macchine con peso complessivo totale simili, ha un po' più di vantaggio quella a passo lungo, sempre per il discorso "trazione".

Seppur minimo, ma ce l'ha.

 

Tuttavia, come la tua, questa è solo una mia opinione.

 

Come dici tu le nostre sono tutte opinioni, però quello che dico io deriva da ragionamenti fatti in base all'applicazione di alcune regole della meccanica agraria, che non rientrano certamente solo nella categoria delle opinioni. Quando alla prestazione di tiro di un trattore il limite non è dato dal motore (con pochi cv) entra in gioco l'aderenza. L'aderenza è quantificata come il coefficiente di aderenza moltiplicato per la massa aderente, che in un 4 WD è la totalità della massa del trattore perchè tutto il peso gravante serve a dare aderenza alle gomme. Ora, si può dire che anche il troppo peso è negativo ma, restando sempre entro certi limiti (che poi sono quelli entro i quali si opera di solito), il peso elevato non è mai un problema qualora si cercasse la massima aderenza. Detto questo a pari peso e bilanciamento un trattore con un passo più corto farà la stessa aderenza di uno con passo lungo, semplicemente il primo avrà l'assale anteriore leggermente meno carico (e quindi "tirerà di meno") ma l'assale posteriore di contro sarà più carico e quindi "tirerà di più". Il passo è ininfluente e lo dimostra il fatto che non entra in gioco nel calcolo dell'aderenza. Al massimo il passo lungo può essere un vantaggio nei lavori con attrezzi pesanti sul sollevatore (esempio aratro) in cui il sollevatore, richiamando la profondità, si troverà ad alzare un peso più spostato in avanti e quindi scaricherà meno l'anteriore. Comunque su un trattore a passo corto, nel momento in cui il sollevatore richiama, all'alleggerimento dell'anteriore corrisponde il maggior caricamento del posteriore, quindi sempre un peso che non va perso ma va a fornire un aumento di aderenza al posteriore. Poi tra l'altro in questo discorso entra in gioco la geometria del sollevatore che è fondamentale, quindi si divagherebbe poi troppo.

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