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Sei favorevole agli OGM?  

137 utenti hanno votato

  1. 1. Sei favorevole agli OGM?



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Quindi x le infestanti da solo una sarchiata e basta!?concimazione solo letame immagino.

 

si letame convezionale , vecchia maiera misto paglia/deiezioni , in mancanza stallatico Bio Avicolo-Bovino-Equino(sperando che lo sia ) 15 quintali ettaro.

Modificato da Ducati TB
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Se può interessare. non è male neanche quest'articolo dove si fa un bilancio di 20 anni di OGM e se si ha la pazienza di leggerlo tutto, credo si possa "constatare" che i dati a volte sembrano smentire (da una parte o dall'altra) quello che a volte sembra "certo".....

 

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2016/11/29/ogm-20-anni-di-uso-negli-stati-uniti-un-bilancio/52053

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Beh certo, ogni scelta va valutata! Giustissimo, ma non è mica cosa semplice leggere "tutto e il contrario di tutto"......vai a capire quale è la cosa migliore per noi produttori e sopratutto per i consumatori, che in parte siamo anche noi.

Fa anche strano leggere in questa parte di articolo che dai dati non si rilevi aumento nelle rese:cheazz:

Tuttavia una analisi di dati provenienti da fonti pubbliche e private condotta dal New York Times avrebbe dimostrato che l'introduzione degli Ogm nelle campagne americane e canadesi non avrebbe portato affatto ad un aumento delle rese, né ad una riduzione nell'uso degli agrofarmaci, anzi. I dati dimostrano un aumento dell'utilizzo di diserbanti negli Stati Uniti.

che

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  • 4 settimane dopo...

I dati dicono che le superfici coltivate OGM aumentano e per esempio credete che la produzione di Mais nel mondo sia aumentata per cosa?

[ATTACH=CONFIG]33030[/ATTACH]

e poi è scientificamente provato che gli insetti per esempio nel mais OGM sono meno dannosi, quindi non vedo dove siano questi dubbi sulle rese maggiori degli OGM.

L'Italia importa prodotti OGM e i consumatori italiani pagano tutti i giorni per avere quei prodotti per gli animali.

La produzione del mais in Italia secondo i dati ISTAT non sale più da oltre 20 anni (fino a 40 anni orsono le rese unitarie in italia erano molto più elevate che negli Usa; oggi siamo sotto).In Italia abbiamo il rifiuto preconcetto della tecnologia OGM BT su mais da estirpare, chissà quando lo estirperemo e se ce la faremo...

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Non che dati hai in mano ma in europa sono diminuiti i paesi che usano ogm.e anche i terreni a ogm stanno diminuendo. In italia la coltivazione di mais è in calo e lo sarà anche negli anni che verranno.

I dati dicono che le superfici coltivate OGM aumentano e per esempio credete che la produzione di Mais nel mondo sia aumentata per cosa?

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e poi è scientificamente provato che gli insetti per esempio nel mais OGM sono meno dannosi, quindi non vedo dove siano questi dubbi sulle rese maggiori degli OGM.

L'Italia importa prodotti OGM e i consumatori italiani pagano tutti i giorni per avere quei prodotti per gli animali.

La produzione del mais in Italia secondo i dati ISTAT non sale più da oltre 20 anni (fino a 40 anni orsono le rese unitarie in italia erano molto più elevate che negli Usa; oggi siamo sotto).In Italia abbiamo il rifiuto preconcetto della tecnologia OGM BT su mais da estirpare, chissà quando lo estirperemo e se ce la faremo...

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  • 1 mese dopo...

Oggi ero in macchina alle 12 per il tg di radio24 hanno parlato di una ricerca dell'universita' di perugia sul mais ogm

dal 1996 che sono arrivati a concludere che non è nocivo per la salute,per adesso non so altro vediamo se ne parlano ancora o scrivono qualcosa.

ne parlano anche ora su radio24 economia ore 17 a seguire

Modificato da dino62
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Oggi ne hanno parlato anche a tg3 Leonardo. Però riguardava una ricerca dell' università di Pisa dove sono giunti alla conclusione dopo sperimentazioni sia in Italia che all' estero che il mais ogm non fa male alla salute, ma è più sano del convenzionale. Poi hanno parlato anche di nuove tipologie di ogm che al contrario di quelle classiche non hanno avuto manipolazioni con introduzioni di parti di dna esterne, ma semplicemente un taglia e cuci del dna originale. Hanno spiegato che questa scoperta potrebbe portare a una nuova categoria distinta o a una redifinizione del termine ogm.

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Oggi ne hanno parlato anche a tg3 Leonardo. Però riguardava una ricerca dell' università di Pisa dove sono giunti alla conclusione dopo sperimentazioni sia in Italia che all' estero che il mais ogm non fa male alla salute, ma è più sano del convenzionale. Poi hanno parlato anche di nuove tipologie di ogm che al contrario di quelle classiche non hanno avuto manipolazioni con introduzioni di parti di dna esterne, ma semplicemente un taglia e cuci del dna originale. Hanno spiegato che questa scoperta potrebbe portare a una nuova categoria distinta o a una redifinizione del termine ogm.

 

sicuramente si riferiscono a varietà CISGENICHE a cui stanno lavorando alcune ditte sementiere per ovviare ai limiti imposti dall'UE in fatto di OGM

 

 

La cisgenica è un processo mediante il quale i geni possono essere trasferiti artificialmente tra organismi “parenti” che potrebbero essere coltivati convenzionalmente. Infatti a differenza della transgenesi, nella cisgenicavengono trasferiti solo geni di organismi strettamente imparentati. In Europa attualmente questo processo è disciplinato dalle stesse disposizioni legislative della transgenesi ma i ricercatori ritengono che questa legislazione dovrebbe essere modificata e meglio regolamentata rispetto al quella riferita alla transgenesi. L’utilizzo della cisgenica inoltre per molti scienziati dovrebbe essere meglio realizzata e non affrontare le stesse critiche mosse contro la classica modificazione genetica. La cisgenica ha il vantaggio rispetto al processo convenzionale di miglioramento della specie dato che può fornire nuove varietà di colture più velocemente e con poca spesa. Un esempio chiaro di cisgenica è rappresentato dalla sua possibile applicazione di creare una patata resistente ad alcuni batteri prendendo questa “resistenza” da varietà di patate selvatiche.

La biologia molecolare oggi permette di abbreviare i tempi nell’opera di miglioramento genetico delle piante utili all’uomo. E la cisgenesi è lo strumento più innovativo per realizzarla.“In principio fu la fragola, poi venne il melo. Mentre la UE ha bocciatola proposta di superare la moratoria sul mais OGM, una nuova generazione di biotecnologie verdi si sta facendo largo. . Non più quindi organismi transgenici, ma cisgenici. Dal punto di vista metodologico si utilizzano le stesse tecniche usate per ottenere organismi geneticamente modificati, ma il risultato che si ottiene è del tutto simile a quello che si sarebbe potuto avere attraverso la normale riproduzione sessuata. Uno degli artefici di questa tecnica è il fitopatologo del Politecnico di Zurigo Cesare Gessler, che da anni sviluppa questa metodologia in collaborazione anche con l’Università di Bologna.

Con l’inserimento di geni “amici” è possibile ottenere, per via vegetativa, piante cisgeniche, che risultano essere piante con caratteri genetici del tutto uguali a quelli della specie di partenza. La nuova tecnica di biologia molecolare permette cioè di arrivare più in fretta a inserire in tutte le piante coltivate, tra cui il melo è pioniere, i caratteri più utili all’uomo, come la resistenza alle malattie, abbreviando quello che l’uomo ha fatto nei secoli con il miglioramento genetico.

“In realtà, la tecnica di ibridazione classica ha già permesso di sviluppare piante che resistono a queste specifiche patologie, ma le mele geneticamente modificate avevano un sapore differente. L’approccio cisgenico infatti consenti di superare anche questo limite, ottenendo frutti con le medesime caratteristiche organolettiche, ma evitando di introdurre nei meli materiali genetici provenienti da altri organismi estranei, come per esempio un fungo, un insetto o un batterio.“

La metodologia della cisgenica, ovviamente, presenta ancora dei lati migliorabili e passibili di ulteriori ricerche, come ad esempio il fatto che l’inserimento del cisgene nel genoma avviene in modo casuale, per cui nell’espressione genica potrebbero sorgere imprevisti. Altre problematiche come abbiamo visto riguardano poi la legislazione di riferimento, che dovrebbe distinguere questa nuova tipologia di prodotti cisgenici da quelli transgenici propriamente detti.

Modificato da iL vErOnEsE
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sicuramente si riferiscono a varietà CISGENICHE a cui stanno lavorando alcune ditte sementiere per ovviare ai limiti imposti dall'UE in fatto di OGM

 

 

La cisgenica è un processo mediante il quale i geni possono essere trasferiti artificialmente tra organismi “parenti” che potrebbero essere coltivati convenzionalmente. Infatti a differenza della transgenesi, nella cisgenicavengono trasferiti solo geni di organismi strettamente imparentati. In Europa attualmente questo processo è disciplinato dalle stesse disposizioni legislative della transgenesi ma i ricercatori ritengono che questa legislazione dovrebbe essere modificata e meglio regolamentata rispetto al quella riferita alla transgenesi. L’utilizzo della cisgenica inoltre per molti scienziati dovrebbe essere meglio realizzata e non affrontare le stesse critiche mosse contro la classica modificazione genetica. La cisgenica ha il vantaggio rispetto al processo convenzionale di miglioramento della specie dato che può fornire nuove varietà di colture più velocemente e con poca spesa. Un esempio chiaro di cisgenica è rappresentato dalla sua possibile applicazione di creare una patata resistente ad alcuni batteri prendendo questa “resistenza” da varietà di patate selvatiche.

La biologia molecolare oggi permette di abbreviare i tempi nell’opera di miglioramento genetico delle piante utili all’uomo. E la cisgenesi è lo strumento più innovativo per realizzarla.“In principio fu la fragola, poi venne il melo. Mentre la UE ha bocciatola proposta di superare la moratoria sul mais OGM, una nuova generazione di biotecnologie verdi si sta facendo largo. . Non più quindi organismi transgenici, ma cisgenici. Dal punto di vista metodologico si utilizzano le stesse tecniche usate per ottenere organismi geneticamente modificati, ma il risultato che si ottiene è del tutto simile a quello che si sarebbe potuto avere attraverso la normale riproduzione sessuata. Uno degli artefici di questa tecnica è il fitopatologo del Politecnico di Zurigo Cesare Gessler, che da anni sviluppa questa metodologia in collaborazione anche con l’Università di Bologna.

Con l’inserimento di geni “amici” è possibile ottenere, per via vegetativa, piante cisgeniche, che risultano essere piante con caratteri genetici del tutto uguali a quelli della specie di partenza. La nuova tecnica di biologia molecolare permette cioè di arrivare più in fretta a inserire in tutte le piante coltivate, tra cui il melo è pioniere, i caratteri più utili all’uomo, come la resistenza alle malattie, abbreviando quello che l’uomo ha fatto nei secoli con il miglioramento genetico.

“In realtà, la tecnica di ibridazione classica ha già permesso di sviluppare piante che resistono a queste specifiche patologie, ma le mele geneticamente modificate avevano un sapore differente. L’approccio cisgenico infatti consenti di superare anche questo limite, ottenendo frutti con le medesime caratteristiche organolettiche, ma evitando di introdurre nei meli materiali genetici provenienti da altri organismi estranei, come per esempio un fungo, un insetto o un batterio.“

La metodologia della cisgenica, ovviamente, presenta ancora dei lati migliorabili e passibili di ulteriori ricerche, come ad esempio il fatto che l’inserimento del cisgene nel genoma avviene in modo casuale, per cui nell’espressione genica potrebbero sorgere imprevisti. Altre problematiche come abbiamo visto riguardano poi la legislazione di riferimento, che dovrebbe distinguere questa nuova tipologia di prodotti cisgenici da quelli transgenici propriamente detti.

Sì e no non è proprio così è un parente degli ogm fatta con tecniche più biologiche e precise meno bombing dei processi degli anni 74 e 2000 ma sempre di poco più simile ai processi naturali, la tecnica è ancora di paternità discussa ma il cris21/cas9 è stata considerata ancora ogm e quindi rientrante in quella legislazione.... badaben.... vanificando ancora una volta l'operato della ricerca e delle Università di Viterbo e Bologna sulle arboree (kiwi, melo, pero). Sulle erbacee in Italia non vedo veritiero la sperimentazione in quanto chi la fa o l'ha fatta è segnata nel palazzo delle toghe... ormai dal 2000 questi iscrivono migliaia di lavoratori della ricerca.... I giudici hanno voglia di strafare.

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Vedremo nei prossimi giorni cosa dicono certe associazioni....

 

da sempre coldiretti col ministro (spero ancora per poco) Martina sono sempre stati a sfavore degli OGM, mentre in confagricoltura sono sempre stati più propensi alla coltivazione

 

più che altro sarà interessante capire come recepiranno questi studi i burocrati di Bruxelles

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Siamo in periodo preelettorale, mi stupirei, pur auspicandolo, se Martina rivedesse la propria posizione.

Diciamo che sarebbe una scelta troppo razionale e scientifica per essere vera.

OGM=organismi geneticamente migliorati, questo il modo in cui li avrei soprannominati, avrebbe creato meno paranoie.

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http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2018-02-15/il-mais-ogm-e-piu-produttivo-e-non-presenta-evidenza-danni-salute-133551.shtml?uuid=AEyoHf0D

 

 

http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/effettogiorno/puntate

 

dal minuto 25

Modificato da dino62
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Dal 1996 ad oggi la strada italiana degli OGM è stata già tracciata. Dubito si riveda all'improvviso la posizione politica.

In Italia per fare reddito e vista la politica, bisogna passare dall'estensivo con mezzi da 3-400cv, a nicchie di mercato bio e zappa alla mano.

 

Inviato dal mio BLN-L21 utilizzando Tapatalk

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In italia (attualmente) fa grosso reddito chi ha centrali per biomasse, chi lucra sul biologico in maniera non sempre regolare o chi prende contributi per manodopera con immigrati.

Poi ci sono anche quelli che producono eccellenze o che lavorano enormi superfici ma questo è un'altro discorso.

La questione OGM purtroppo è un argomento trattato più come questione politica che come questione scientifica, altrimenti non si spiegherebbe come mai ne è vietata la produzione e non la commercializzazione

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