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Ospite albe 86

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Ospite albe 86

E' da poco finita la campagna di trebbiatura del riso. Quest'anno è stato carattetizzato da una produzione altalenante, ciò è dovuto sia ai pesanti attacchi di brusone, sia alla grandine che ha colpito vaste aree nelle maggiori zone produttrici.

Apro questo argomento per poter discutere in apposita sede di tutte le problematiche relative a questo coltura, che possono spaziare dalla scelta varietale, alla lavorazione del terreno, alla scelta di concimi e diserbanti e, perchè no, del prezzo di mercato del risone.

Per quanto riguarda questo ultimo punto c'è da far notare una cosa preoccupante, il prezzo di mercato si è mantenuto alto, però non c'è domanda di risone da parte delle riserie. Nessuno vuole comprare, nemmeno pagando meno del prezzo di mercato. Speriamo che non si faccia la fine del mais!

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Ospite albe 86

Le tecniche di semina del riso possono essere distinte principalmente in due categorie, la semina in asciutta e la semina in acqua. Ci sarebbe anche una tecnica di semina nel fango ma è molto limitata.

Per quanto riguarda la semina in asciutta essa avviene, come dice il termine stesso, su terreno asciutto. In genere, in questo caso,la semina è effettuata con normali seminatrici a righe, da sole o in combinata con erpici rotanti. In alternativa si possono utilizzare seminatrici da sodo oppure svariati tipi di macchine artigianali, che depongono il seme tra i 12 e i 25 cm tra le file ed una distanza sulla fila tale da permettere di raggiungere la corretta densità di semina (circa 180-200 kg all'ettaro). In genere in seguito bisogna effettuare la rullatura del terreno.

La semina in acqua avviene su terreno allagato, in genere utilizzando uno spandiconcime centrifugo.

Con la semina in acqua molti agricoltori bagnano il seme circa 1 giorno prima della semina, così da renderlo più pesante, in modo da permetterne l'affondamento al momento della semina, per evitare deriva.

Una ulteriore tecnica consiste nel seminare il riso a spaglio con spandiconcime (o deponendolo sul terreno con altri tipi di macchine) su terreno asciutto, per poi sommergerlo subito dopo. Questa tecnica, nonostante la semina si effettui su terreno asciutto con le gomme, è sostanzialmente equiparabile ad una semina in acqua.

Con una semina in acqua le piantine di riso sviluppano prima la piumetta e poi la radichetta, mentre con la semina in asciutta la pianta sviluppa prima la radichetta ed in seguito la piumetta.

Le differenze principali riguardano il fatto che la semina in asciutta richiede un affinamento del terreno molto più spinto, ma consente di allagare i terreni molto più tardi, con conseguenti minori problemi legati ad argini da controllare ed insetti che si possono sviluppare nell'acqua. Inoltre la semina in asciutta permette di lavorare con le gomme fino almeno al primo passaggio di diserbo. Per la semina in acqua è sufficiente anche un terreno meno affinato, di contro però è necessario utilizzare trattori con le ruote di ferro ed allagare le risaie molto più precocemente. Con la semina in acqua inoltre è possibile combattere efficaciemente il riso crodo con la tecnica della falsa semina, cosa che invece non si può fare con la semina in asciutta, in quanto il terreno asciutto non consente la precoce emrgenza delle infestanti, inoltre i più diffusi diserbanti per il riso crodo vanno distribuiti su terreno allagato o quantomeno bagnato. La tecnica di semina in asciutta infatti è spesso utilizzata per seminare la varietà di riso denominata Libero che, per ora, è l'unica che permette, grazie ad una resistenza genetica, di sopportare la distribuzione di un diserbante totale con la coltura in atto.

Con la semina in asciutta il terreno serve ben affinato ed anche in tempera, perchè con terreno troppo secco ci possono essere problemi di emergenza, un po' come succede per il mais. La semina in asciutta inoltre è caratterizzata dal favorire lo sviluppo di infestanti da asciutto, da mais, mentre la semina in acqua favorisce lo sviluppo di infestanti palustri.

Per quanto riguarda la semina su sodo serve terreno non troppo bagnato, privo di carreggiate e di tessitura non troppo pesante, in quanto ci sarebbe un compattamento troppo eccessivo dello strato superficiale, mentre servono almeno 15 cm di terreno smosso per permettere una efficacie penetrazione delle radici.

Sia per la semina in asciutta che per quella in acqua è possibile fare le lavorazioni primarie del terreno in modo tradizionale (aratura-livellatura-erpicatura) oppure utilizzare la minima lavorazione (estirpatura-erpicatura), con differenze produttive poco rilevanti.

Io utilizzo la semina in acqua, effettuando la falsa semina sulla maggior parte dei terreni. Come lavorazioni del terreno eseguo circa un 30% di lavorazioni tradizionali e, nella parte restante, attuo la minima lavorazione, cercando di impostare una "rotazione" che consiste nel fare due anni di fila di minima lavorazione alternati da un anno di lavorazioni tradizionali.

Modificato da albe 86
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  • 3 settimane dopo...
  • 3 settimane dopo...

Volevo sapere se esistono varietà poco sensibili o addirittura resistenti al brusone, e come eventualmente si comportano sul piano produttivo. Mi hanno detto che l'Argo è molto resistente, è vero oppure è una bufala?...:cheazz:

Modificato da mercury
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Ospite albe 86
Volevo sapere se esistono varietà poco sensibili o addirittura resistenti al brusone, e come eventualmente si comportano sul piano produttivo. Mi hanno detto che l'Argo è molto resistente, è vero oppure è una bufala?...:cheazz:

 

Mercury purtroppo non posso aiutarti, l'Argo non lo conosco. Dalla (poca) esperienza che mi sono fatto ci sono delle varietà più suscettibili (es. Carnaroli, Creso) e varietà meno suscettibili, però di resistenza in pratica non ce n'è. L'unico modo è armarsi di beam e stare attenti ad intervenire nel momento giusto.

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E tu potresti redarre, quella promessa, sulle vacche da latte ? :asd:

 

hai ragionissimo....:ave::ave::ave::ave:...ma infatti non ho specificato le tempistiche:2funny::2funny::2funny::2funny:....o meglio ho qualche problema nel recuperare i dati!

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  • 3 settimane dopo...
  • 3 settimane dopo...
A me avevano consigliato l'euro.

 

Ho provato anche io a seminarlo l'Euro ma poi mi son cresciuti debiti....:2funny::2funny::2funny:...che battuta de m.........aaaaa

 

A parte gli scherzi anche dalle mie parti hanno provato e mi pare che l'Augusto sia tra i migliori con irrigazione periodica....

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Ospite albe 86

A proposito di riso con irrigazione turnata non ho esperienze in merito, qualcuno sa che differenze ci possono essere rispetto a quello coltivato in sommersione continua? Più che altro parlo di differenze produttive e poi magari se c'è da attuare qualche accorgimento particolare. A mio parere, il riso con irrigazione turnata (a volte anche per aspersione) va bene in zone come la Sardegna, dove il clima più caldo e la vicinanza al mare si adattano di più alla coltura, soprattutto per quanto riguarda l'escursione termica diurna, che invece, sempre a mio avviso, nelle mie zone sarebbe un problema. Nel periodo della fioritura purtroppo negli ultimi anni la temperatura, di notte, scende spesso sotto i 15 gradi, il che può portare ad aborto fiorale. In questo caso dovrebbe essere importante la funzione di volano termico che svolge il velo d'acqua nelle nostre risaie.

 

Vorrei poi concentrarmi sulle concimazioni (su riso in generale): voi come le effettuate? unità totali? quante in presemina e quante in copertura? Fate trattamenti molto frazionati?

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A proposito di riso con irrigazione turnata non ho esperienze in merito, qualcuno sa che differenze ci possono essere rispetto a quello coltivato in sommersione continua? Più che altro parlo di differenze produttive e poi magari se c'è da attuare qualche accorgimento particolare. A mio parere, il riso con irrigazione turnata (a volte anche per aspersione) va bene in zone come la Sardegna, dove il clima più caldo e la vicinanza al mare si adattano di più alla coltura, soprattutto per quanto riguarda l'escursione termica diurna, che invece, sempre a mio avviso, nelle mie zone sarebbe un problema. Nel periodo della fioritura purtroppo negli ultimi anni la temperatura, di notte, scende spesso sotto i 15 gradi, il che può portare ad aborto fiorale. In questo caso dovrebbe essere importante la funzione di volano termico che svolge il velo d'acqua nelle nostre risaie.

 

Vorrei poi concentrarmi sulle concimazioni (su riso in generale): voi come le effettuate? unità totali? quante in presemina e quante in copertura? Fate trattamenti molto frazionati?

ciao albe

Con l'irrigazione turnata la produzione è inferiore rispetto a quella continua.

 

per quanti riguarda la concimazione quest'anno abbiamo usato:

circa 5,7q.li\ha di 12-5-15 (2,20 q.li x giornata)

circa 1,3 q.li \ha di urea (50 kg x giornata)

circa 2 q.li\ha di 23-0-30 (80 kg x giornata)

se non ricordo male dovrebbe essere questa.

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Ospite albe 86

Rico però considera che già il riso seminato in asciutta ha spesso le stesse infestanti del mais, figuriamoci quello con irrigazione turnata, per cui bisognerà prestare una certa attenzione anche a quelle. Saresti stato più tranquillo da quel punto di vista con la coltivazione in sommersione permanente, almeno per i primi anni.

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ciao a tutti io ho fatto l anno scorso faro anche quest anno la seguente concimazione su tutte le varieta

300 kg/ha di calciocianamide pari a 60 unita di azoto cianamidrico

150 kg/ha di cloruro potassico pari a 90 unita di K2O

300 kg/ha di 23.0.30 pari a 69 unita di azoto ureico e 90 unita di K2O suddivise in due passate,una all accestimento e una alla fine levata inizio botticella

 

avete deciso che varieta seminare? noi quest anno riduciamo a tre,un tondo (sicuramente selenio) un lungo b (probabilmente ancora gladio) e un lungo a da parboiled (aiace)

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Ospite albe 86

Io quest'anno, dove non spargo i liquami, distribuirò 600 kg/ha di un 8-9-18, più una dose di circa 300 kg/ha di 23-0-30 o entec 24-0-29 in un unico passaggio in copertura, in genere effettuato nella prima settimana di luglio (anticipo se entec). Quest'ultimo trattamento potrà variare un po' come tempo di intervento e quantitativo esatto in base alle esigienze della coltura. (Se lo sviluppo della coltura stentasse ipotizzo un passaggio in accestimento con urea o entec 46 come starter, circa 100 kg/ha). So che sarebbe meglio frazionare di più gli interventi fertilizzanti, ma nei miei terreni, molto molli, preferisco saltare un passaggio, anche perchè comunque ho un buon quantitativo di argilla e l'esigenza di frazionare si sente di meno.

 

Come qualità da seminare quest'anno ne metterò ancora 5. Come lungo b metterò ancora una ventina di ettari di libero, come tondo metterò del selenio e come lunghi a dovrei mettere nembo, loto ed augusto.

 

Un mio amico come concimazione di fondo distribuirà del 12-5-15, con fosforo da ossa, ma a mio avviso è insolubile e quindi inutile per il riso, voi che ne pensate?

Modificato da albe 86
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  • 1 mese dopo...

per Rico 91:fai attenzione la sorghetta non la puoi combattere con diserbanti del riso,solamente con una sommersione costante oppure turnata ma intensa...nella mia zona la seconda ipotesi e' impossibile perche' le bagnature vengono fatte all'incirca ogni 20 giorni e la durata dell'irrigazione e' il tempo che occorre per riempire il campo e se piove vengono posticipate,cioe' vengono fatte in base alla cultura del mais.

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Quest'anno seminero' 27 ha thaibonnet,35 ha libero(per ovvi motivi di riso crodo),26 ha gladio e purtroppo 9 ettari a mais,perche' questi terreni vanno a bagnature e non a risaia,preferisco avere un bel campo di mais che uno sporco e poco produttivo di riso....sinceramente con il prezzo di mercato del mais e la maggior concimazione che si deve effettuare,non credo di fare la scelta economica giusta....spero di non rimetterci!!!!

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per Rico 91:fai attenzione la sorghetta non la puoi combattere con diserbanti del riso,solamente con una sommersione costante oppure turnata ma intensa...nella mia zona la seconda ipotesi e' impossibile perche' le bagnature vengono fatte all'incirca ogni 20 giorni e la durata dell'irrigazione e' il tempo che occorre per riempire il campo e se piove vengono posticipate,cioe' vengono fatte in base alla cultura del mais.

grazie per l'informazione!!!O0O0

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