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Impianto nuovo vigneto tecniche e scelte colturali


Johndin

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grazie a tutti delle risposte

vorrei evitare, e questo non l'avevo specificato, varietà modaiole sinceramente, ma concentrarmi su qualcosa di poco conosciuto e originale. pensavo inizialmente al turchetta proprio per questo motivo e perchè si adatta al clima. terreno fertile, clima umido. la potatura si dovrebbe adattare alla raccolta meccanizzata.

 

ma prima di rovigo a fianco della ferrovia non è polesine?

è enorme quel vigneto!

 

Bene che cerchi di andare controcorrente! Cerca però di capire anche che viticoltura biologica, ma questo probabilmente già lo sai, è molto rognosa in climi umidi, assicurati circa la resistenza delle varietà , pur autoctone: infatti, il clima che era ottimale per le varietà autoctone 50 anni fa, ora non è scontato sia ancora lo stesso e si comporti alla stessa maniera.

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Se non sbaglio l'unica cantina sociale difatti nel polesine era a Baruchella...

Se non fosse illegale c'avevamo il Clintòn in Veneto ;)

 

nel medio polesine, a Canaro, c'è una cooperativa della Sansovino. Conferivamo la gli ultimi anni del moscato, ma non mi ripagavo nemmeno le spese.

ehhh, il clinton zero trattamenti è vero, ma come facevano a venderti i fitosanitari??? meglio dire che è cancerogeno, come la carne rossa :gluglu:

 

 

ma prima di rovigo a fianco della ferrovia non è polesine?

è enorme quel vigneto!

 

Bene che cerchi di andare controcorrente! Cerca però di capire anche che viticoltura biologica, ma questo probabilmente già lo sai, è molto rognosa in climi umidi, assicurati circa la resistenza delle varietà , pur autoctone: infatti, il clima che era ottimale per le varietà autoctone 50 anni fa, ora non è scontato sia ancora lo stesso e si comporti alla stessa maniera.

 

no, sei ancora sotto Padova, e lì hanno esteso il parco dei colli eugenei e le varie Doc fino all'Adige. infatti di la dell'Adige ne hanno impiantati molti ettari.

si, cercherei di andare controcorrente e crearmi una nicchia. lo so che in bio non è facile, ma sul vecchio moscato facevamo solo rame e zolfo (ormai vent'anni fa, quindi direi che si potesse definire bio) perchè era per autoconsumo, e non ci andava di mangiare uva e bere vino trattato. quantità e qualità c'era. bei tempi

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  • 1 mese dopo...
Io personalmente non le conosco.

 

Uso fili inox

 

Solo fili inox e di spessore. Lo zincato e' una garanzia per trovarsi il telaio imbardato al primo venticello importante. No Crapal no zincato ma solo inox 302/304 di spessore non sotto i 2.

 

Meglio spendere un po' di piu' all'inizio ma evitare di raddrizzare filare imbardati.

 

Il telaio deve fare corpo unico palo/fili. Non devono esserci gobbe perche' la volta dopo diventa una vela.

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CBO che pali comperi tu? Magari mi faccio fare un preventivo per i prossimi

 

Io ho solo spalliera

https://www.comavit.it/index.php?area=84&menu=31235&page=58245&CTLGIDC=2&CTLGIDP=11&lingua=4

 

300 cm*0,21 cm in Corten (negli ultimi anni è predominante l'acciaio pero'). Ogni 5 pali (20 mt c.a.) un palo doppio.

 

Le testate sono oramai per il 50% in metallo per una questione di praticità nella vendemmia (nei lotti prettamente industriali sono il 70/80%). Nei miei solo cemento, vecchia scuola.

https://www.comavit.it/index.php?area=84&menu=31235&page=58245&CTLGIDC=1&CTLGIDP=10&lingua=4

 

1) tra parentesi il top, avendo eurini da spendere, sono i tubolari della Prestil comunque. Mai sentito finora di strani scherzi da parte di questi pali.

 

2) personalmente non mi è mai capitato ma un amico e collega proprio una decina di giorni fa ci ha mandato delle foto "interessanti" di pali in Corten sbriciolalati a suo dire da un dispersione di corrente. Pali messi a dimora giugno 2015 letteralmente sbriciolati nella parte interrata. Capita purtroppo e il danno te lo tieni perchè nessuno risponde :fiufiu:.

Modificato da CBO
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Ragionando sul punto 2 del messaggio di cbo mi vien da chiedere: è colpa del corteno avrebbero fatto la stessa fine anche i pali zincati?

Cambiando argomento, durante l'allevamento come vi comportate con la concimazione? E i trattamenti fate dose ettaro o a q.le

 

Inviato dal mio GT-I9515 utilizzando Tapatalk

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Ragionando sul punto 2 del messaggio di cbo mi vien da chiedere: è colpa del corteno avrebbero fatto la stessa fine anche i pali zincati?

Cambiando argomento, durante l'allevamento come vi comportate con la concimazione? E i trattamenti fate dose ettaro o a q.le

 

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seguo con molto interesse

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Io ho solo spalliera

https://www.comavit.it/index.php?area=84&menu=31235&page=58245&CTLGIDC=2&CTLGIDP=11&lingua=4

 

300 cm*0,21 cm in Corten (negli ultimi anni è predominante l'acciaio pero'). Ogni 5 pali (20 mt c.a.) un palo doppio.

 

Le testate sono oramai per il 50% in metallo per una questione di praticità nella vendemmia (nei lotti prettamente industriali sono il 70/80%). Nei miei solo cemento, vecchia scuola.

https://www.comavit.it/index.php?area=84&menu=31235&page=58245&CTLGIDC=1&CTLGIDP=10&lingua=4

 

1) tra parentesi il top, avendo eurini da spendere, sono i tubolari della Prestil comunque. Mai sentito finora di strani scherzi da parte di questi pali.

 

2) personalmente non mi è mai capitato ma un amico e collega proprio una decina di giorni fa ci ha mandato delle foto "interessanti" di pali in Corten sbriciolalati a suo dire da un dispersione di corrente. Pali messi a dimora giugno 2015 letteralmente sbriciolati nella parte interrata. Capita purtroppo e il danno te lo tieni perchè nessuno risponde :fiufiu:.

Sì confermo non è il primo, le cariche vaganti possono far questi scherzi, persino negli aerei se colpiti da un fulmine il cortal può fare ste cacchiate, si si in casistica c'è in un vigneto vicino ad una pista ciclabile, un lampione aveva problemi e alcuni pali sono saltati anche perché come tutte le lavorazioni essendo molto duro ha un po' di problemi alla lavorazione che peggiorano con le correnti vaganti. Le cariche vaganti sono mortali e certo che risponde solitamente è o enel o il gestore della rete che sia pubblica o di utilizzo oppure il comune che non scherziamo molta gente c'è rimasta anche solo toccando un lampione o un paletto di recinzione in metallo, sono pericolosissime, obbligatori segnalarle.

Modificato da CultivarSé
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Io ho una pessima esperienza col corten, piantato fra pali in zincato caldo 10 anni fa. Il corten l'ho buttato, marcio a filo terra. L'acciaio è lì, perfetto. A parte il valore estetico e il risibile minor costo, non capisco la scelta del corten. Ci sarà certamente un corten migliore di un altro, ma mediamente, a mio avviso, è più facile incappare in un corten scarso piuttosto che in uno zincato caldo scarso.

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Ragionando sul punto 2 del messaggio di cbo mi vien da chiedere: è colpa del corteno avrebbero fatto la stessa fine anche i pali zincati?

Cambiando argomento, durante l'allevamento come vi comportate con la concimazione? E i trattamenti fate dose ettaro o a q.le

 

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La "cottura" non fa distinzione. In questi anni ho visto non sono pali ma anche ancore che sono di spessore ben maggiore "cotte". E le ancore non sono in Corten. Un azienda vicina a dove lavora Archeovite tra il 2015 e il 2016 ha tolto oltre 25mila, e sottolineo 25mila, pali del 2003/2004 di una nota marca. Poco meno di 40 ettari in corpo unico. Pali inox di una nota marca. Ognuno ha le sue esperienze. Io ho Corten dal 2004 (l'ultimo lotto di un operazione di ristrutturazione iniziata nel 1998) ed è ancora lì nonostante la mia sia un collinetta in cui un pelo di vento tira sempre quando nella bassa di muore.

 

La concimazione. Prima di pensare a quella di allevamento bisogna determinare quella di preparazione. E prima di questa, mi ripeto, bisogna conoscere il nostro terreno che avrà dato delle gran pannocchie dai tempi dei Romani ma avere delle importanti carente per il nostro futuro vigneto. 120/150 eurini/ha per un analisi ben fatta si ripagano spesso con un risparmio di concimazione inutile e/o dannosa. Ergo dare unità di concimazione su un terreno che non si conosce è inutile.

 

I trattamenti. Io vado a hl in ragione degli augelli e questo anche con i mezzi a recupero.

Modificato da CBO
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Grazie Raffaele ma era un problema di dimensioni da smart

 

Ecco qui. Corten giugno 2004 su terreno medio argilloso. Vendemmia meccanica dal 2007 su Chardonay. Danni/piegature causate negli anni da aratrino ventrale manuale su filare di confine scomodo per i doppi. Rimozione ad opera dei gemelli (uno a testa) solo per il fol :asd: con un 15 qli sabato u.s. Fate voi, se mi devo preoccupare mi preoccupo:

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Il vigneto sembra uguale ma è tutto diverso e non finisci mai di fare e sapere, ogni anno ne succede sempre una o peggio una decina di nuove anche a brevissima distanza. Ad oggi decide più il cantiniere e l'enologo rispetto a chi è in campagna che deve solo coltivare in pratica non ha più la responsabilità della raccolta. Già solo i portainnesti si stanno ancora cambiando e anche la tecnologia si è parificata alle erbacee, le vendemmiatrici non sono da meno delle trebbie.

La vendemmia meccanica si sta lentamente diffondendo anche dove era vera eresia. La vigna e vino è roba da ricchi ha superato i poveri alimenti di pianura ed è andata ben oltre la tradizione ha innovato o sta ancora innovando la tradizione..... che a sua volta è stata innovazione o quantomeno regolazione. Tempi davvero strani, la vite non è più quella di C. Pavese o L. Tenco molto più evoluta.

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Ma io starei sereno però sono quello con meno esperienza di vigneto qua dentro mi sa.

 

Tranquillo a fine della scora annata abbiamo festeggiato 10 anni esatti (2008/2017) di servizio di piantumazione, ho vissuto l'evoluzione dal laser con filo di sicurezza al gps :leggi::). Non ho i numeri precisi ma credo di aver dato il mio piccolo contributo alla crescita del B1 veneto/friulano :asd:

 

:briai:

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  • 2 settimane dopo...

Giovedi' sera tempo permettendo chiudiamo con le barbatelle in radice. Le ultime saranno le nostre. Fatta oggi l'ultima fresatura. Terreno come la farina. Contestuale la posa della subirrig. Se non piove sabato si va di acqua a spiano con una spintarella di ferti azzotata. Viticoltura 5.0 O0:asd:

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Giovedi' sera tempo permettendo chiudiamo con le barbatelle in radice. Le ultime saranno le nostre. Fatta oggi l'ultima fresatura. Terreno come la farina. Contestuale la posa della subirrig. Se non piove sabato si va di acqua a spiano con una spintarella di ferti azzotata. Viticoltura 5.0 O0:asd:
Che azoto usi in fertirrigazione?

 

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Che azoto usi in fertirrigazione?

 

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Solo prodotti Yara in ferti. Sono stati i primi e nonostante tutto hanno mantenuta un ottima purezza di prodotto.

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Si ma intendevo quale azoto utilizzi nell'impianto giovane? Nitrato ammonico? Nitrato di calcio? Io nelle orticole ho utilizzato anche nitrato di magnesio, ma nel vigneto non saprei... Qualcuno mi ha anche consigliato di dare sin da subito solo nitrato di potassio e basta x farlo accumulare alla pianta, non farla crescere eccessivamente ma tenerla bella in forza. Ecco xke ti chiedevo che tipo di azoto utilizzi in allevamento...

 

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