MCT Inviato 24 Ottobre 2008 Condividi Inviato 24 Ottobre 2008 (modificato) Da noi si usa fare 2 trattamenti a base di prodotti rameici uno a primavera l'altro a fine agosto inizio settembre, per la concimazione si fa sovescio con le fave non tutti gli anni però, mentre annualmente si somministra un pò di concime, inoltre c'è una zona dove non serve nemmeno fare i 2 trattamenti a base di rame, perchè li c'è un microclima che rende le piante insensibili a qualsiasi attacco. Modificato 27 Ottobre 2008 da MCT Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Federix Inviato 27 Ottobre 2008 Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 Noi non facciamo trattamenti semplicemente per cercare di fare un olio il più biologico possibile ... dato che deve essere consumato da noi !! Ovviamente però, così facendo capitano delle annate con produzioni molto basse ( l'anno scorso su 100 piante abbiamo raccolto circa 5 q.li ) ... quest' anno invece la produzione sembra abbondante !! Il clima comunque è abbastanza secco con inverni alquanto rigidi , dato che siamo vicini alla montagna ma anke a 20km dal mare . I terreni sono in collina e tutti esposti a sud ( quindi + soleggiati ). ciao a tutti Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MCT Inviato 27 Ottobre 2008 Autore Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 (modificato) Come mai una produzione cosi bassa l'anno scorso? Anche noi facciamo l'olio per autoconsumo e la rimanenza la vendiamo a chi vuol condire con olio buono quello che mangia, però i due trattamenti a base di prodotti rameici uno a primavera e uno verso fine agosto inizio settembre li facciamo in primis perchè altrimenti le piante avrebbero problemi a livello vegetativo, le piante non trattate dopo qualche anno incominciano ad essere ricoperte da una patina nera che da noi viene chiamata FUMOGENA, oppure le foglie cominciano a cadere in modo vistoso, infine nei casi più gravi puo manifestarsi il cosidetto Occhio di Pavone( non mi avventuro oltre perchè non essendo un tecnico specializzato non sarei in grado di illustrare condovizia di particolari tali patologie) in secondo luogo perchè tali tramttamenti sono adottati anche in regime di agricoltura biologica quindi non sono dannosi per la salute di chi consuma l'olio. Un'altro fattore che ho visto influenza la salute delle piante è la potatura invernale che se insieme ai trattamenti rameici non viene fatta per più di due anni può portare la pianta in seguito a manifestare problemi di fumogena, di contro invece una potatura troppo forte oltre ad un forte ricaccio di polloni ed ad una produzione quasi nulla nella parte alta della pianta causata dai forti tagli a cui è interessata quella zona durante le forti potature, porta anche ad una produzione più scarsa sui rami a bassa e media altezza, come se le fronde troppo allentate dalla potatura non riuscissero a raggiungere un livello di impollinazione tale da garantire lo sviluppo dei frutti. Questa mia impressione l'ho concepita guardando oliveti a volte anche contigui su cui tecniche di potatura diverse hanno portato a risultati produttivi molto differenti. Modificato 27 Ottobre 2008 da MCT Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Federix Inviato 27 Ottobre 2008 Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 Boh non so che dirti ... forse la siccità estiva !?! Negli ultimi anni ho fatto solo una passata con il trincia , senza fresatura o erpicatura ecc... per avere un terreno più compatto al momento della raccolta. Comunque anche qui c'è chi esegue trattamenti !! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MCT Inviato 27 Ottobre 2008 Autore Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 Che trattamenti eseguono? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Johndin Inviato 28 Ottobre 2008 Condividi Inviato 28 Ottobre 2008 Io faccio un pò più di trattamenti di voi, parto col ramato a inizio primavera per poi fare un secondo giro a maggio col concime fogliare. Poi dipende dalla stagione e dalle avversità che si presentano se faccio uno o più trattamenti contro la mosca. A agosto gli dò un'altra botta di concime liquido e poi faccio un trattamento dopo la raccolta per frmare le piante. Lavorazioni, adesso sono fermo perchè non hpo tempo ed è tutto inerbito, in teoria fino al quarto anno si lavora tutto, poi solo la fila prima una passato di disco fresatore e poi la lama interceppo. Dal sesto anno basta lavorazioni del terreno solo trincia. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
giuba Inviato 28 Ottobre 2008 Condividi Inviato 28 Ottobre 2008 come detto sopra da mct, lo scarso arieggiamento della chioma porta a rendere più suscettibile la pianta alle patologie, pertanto la potatura deve portare a un giusto equilibrio della chioma, per evitare il fenomeno inverso, cioè l'eccessiva risposta vegetativa da parte della pianta, ad una potatura energica, può essere opportuno effettuare interventi annui di potatura, tali da controllare costantemente la vegetazione. i trattamenti solitamente li effettuo dopo la potatura e due nel periodo di marzo-aprile. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Federix Inviato 29 Ottobre 2008 Condividi Inviato 29 Ottobre 2008 Ma io credo che quasi tutti facciano il trattamento con il ramato , poi chi ha molte piante penso faccia anche il concime fogliare ... Noi qui eseguimo la potatura ogni anno (o quasi )... x johndin : infatti l'impianto più giovane che abbiamo ha 9-10 anni circa Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MCT Inviato 30 Ottobre 2008 Autore Condividi Inviato 30 Ottobre 2008 X jd6920sAllora i trattamenti con il ramato li fai pure tu? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fiat 540 c Inviato 22 Novembre 2008 Condividi Inviato 22 Novembre 2008 (modificato) ciao a tutti è da circa quattro anni che ho messo 16 olive... e non ho badato ne a potarle ne ad aprirle dentro:cheazz:.... cioè in modo che quando crescano crescano aperte dentro ...... da noi si applica una procedura chiamata "croce"... cioè viene messi dei bastoni di legno sopra la fusto in un modo che non so spiegarvi perché appunto non lo mai fatto e ne mai visto fare... vorrei chiedere come si fa questa procedura???... oppure se ci sono altri metodi...?? P.S = pur permettendo che la qualità delle olive è il leccino se non vado errato Modificato 22 Novembre 2008 da fiat 540 c Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ilmarronaro Inviato 22 Novembre 2008 Condividi Inviato 22 Novembre 2008 Sono 16 piante, quindi secondo me puoi fare come ti pare. Per la procedura di croce non ne ho mai sentito parlare. Considera che la potatura và fatta in modo che "il tordo faccia il nido nella pianta" questo è un vecchio detto popolare, che vuole far capire che l'albero và potato in modo che all'interno sia libero, ma, c'è sempre un ma, se capisci che un ramo di quelli interni può fare olive l'anno successivo, quello và lasciato! Come si fà a capirlo? Esprienza. Prova non avere paura, in certi casi impari piu da solo che ascoltando pseudo esperti. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Johndin Inviato 22 Novembre 2008 Condividi Inviato 22 Novembre 2008 Diciamo che la prassi dei quattro bambù incrociati è abbastanza antica e qualcuno pure la segue ancora. Diciamo anche che in uno sviluppo normale è difficile che le piante non prendano delle forme convenzionali, questo può essere provocato da cattiva esposizione o cattiva gestione del terreno e magari della concimazione nei primi anni di accrescimento. E' pur vero che nei primi anni di vita della pianta non bisogna fare dei grandi interventi ma almeno una certa cura formativa va fatta ed è molto importante. Pochi tagli ma intelligenti. Ora se non l'hai fatta ti troverai nella siuazione di avere delle piante con gran vegetazione all'interno della chioma e numerosi rami che vanno drito per dritto in cielo. E che alcuni rami principali a un certo punto dell'altezza della pianta (quella massima) della maggior parte della vegetazione normale (ricordati che i rami che fanno frutti vanno verso i lbasso quasi sempre)si appiattiscono come e da questa sorta di livello (che sarà il massimo della tua potatura sotto tieni tutto sopra tutto via) partono delle antenne che vanno assolutamente eliminate. Così come avrai delle altre antenne all'interno della chioma che parimenti andranno eliminate. Il resto dei tagli lo devi fare solo per asrmonizzare la pianta senza esagerare si sitema un pò alla volta negli anni se non l'hai fatto prima. Spero di essermi spiegato. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
giuba Inviato 22 Novembre 2008 Condividi Inviato 22 Novembre 2008 forse com il termine di "croce" intende i bastoni che si tendono tra le branche al fine di farle allargare e dare alla pianta la tipica forma del vaso. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Johndin Inviato 22 Novembre 2008 Condividi Inviato 22 Novembre 2008 Si esatto è propio quella la forma del tradizionale vaso.... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fiat 540 c Inviato 23 Novembre 2008 Condividi Inviato 23 Novembre 2008 Sono 16 piante, quindi secondo me puoi fare come ti pare. Per la procedura di croce non ne ho mai sentito parlare. Considera che la potatura và fatta in modo che \"il tordo faccia il nido nella pianta\" questo è un vecchio detto popolare, che vuole far capire che l'albero và potato in modo che all'interno sia libero, ma, c'è sempre un ma, se capisci che un ramo di quelli interni può fare olive l'anno successivo, quello và lasciato! Come si fà a capirlo? Esprienza. Prova non avere paura, in certi casi impari piu da solo che ascoltando pseudo esperti. ciao a tutti la tecnica del nido di rondine la conosco... pero penso che ci vuole la tecinica a croce ma... avete foto a riguardo..?? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
apozzo Inviato 26 Novembre 2008 Condividi Inviato 26 Novembre 2008 (modificato) Salve a tutti, possiedo un uliveto di 85 piante di cui 39 sono state impiantate 5 anni fa mentre le altre sono secolari. Sul totale, le piante vecchie sono ugualmente suddivise tra la qualità "leccino" (frutto di forma allungata e di colore verde chiaro anche da maturo) e la qualità che qui comunemente chiamiamo "oliva nera" (frutto di forma tondeggiante e di colore molto scuro all'esterno con polpa succosa). Le nuove piante sono al 90% leccino e per il resto "Ascolane". A parte per i primi 3 anni delle nuove piante, non siamo soliti effettuare concimazione di alcun tipo. Ora vorrei testimoniare che non ho notato grandi differenze tra le piante concimate (coltivazioni limitrofe alla mia) e le nostre. Tuttavia l'agronomo mi ha caldamente consigliato un trattamento di concimazione e rivitalizzazione delle piante più vecchie! Lui dice che un concime generico per piante andrebbe già benissimo ma a questo punto vorrei puntare su qualcosa di più specifico: potreste per cortesia indicarmi qualche prodotto propriamente pensato per la pianta d'olivo. Alcuni dalle mie parti parlano di un certo "sangue di bue". Ne avete sentito parlare? Per quanto concerne la potatura e la pulizia della piante, quoto a pieno quanto detto da Johndin e consiglio caldamente un intervento "ad occhio"!! Intendiamoci, non che si debba sforbiciare a casaccio!! l'esperienza personale mi ha però insegnato che una buona potatura si ottiene dall'attenta osservazione della pianta. Il punto di partenza è l'eliminazione dei rami secchi e di quelli che, sopratutto dopo un lungo periodo di abbandono, crescono all'interno della pianta. A questo punto si passa al "perimetro" dove occorre sfoltire in modo da ottenere regolarità ed evitare zone di maggiore vegetazione rispetto ad altre. Per un periodo dalle mie parti si era sviluppata la moda della potatura verso il basso, consistente nell'ottenere piante simili (faccio un paragone estremamante esemplificativo) a salici piangenti. Si diceva che una potatura di questo tipo potesse agevolare il lavoro di coltura ed aumentare la produttività. Avete conferme in tal senso? Saluti apozzo Modificato 26 Novembre 2008 da apozzo Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fiat 540 c Inviato 26 Novembre 2008 Condividi Inviato 26 Novembre 2008 Si diceva che una potatura di questo tipo potesse agevolare il lavoro di coltura ed aumentare la produttività. Avete conferme in tal senso? Saluti apozzo ciao a tutti da me questa potatura o non è arrivata o si chiama sotto un altro nome... comunque penso che sia una buona tecnica per raccogliereO0 ( se o capito bene ) riguardo invece alla belleza non credo che sia un gran che:cheazz: .... hai foto a riguardo a qusta tecnica di potatura.. ?? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
apozzo Inviato 27 Novembre 2008 Condividi Inviato 27 Novembre 2008 ciao a tutti da me questa potatura o non è arrivata o si chiama sotto un altro nome... comunque penso che sia una buona tecnica per raccogliereO0 ( se o capito bene ) riguardo invece alla belleza non credo che sia un gran che:cheazz: .... hai foto a riguardo a qusta tecnica di potatura.. ?? Ciao 540. sinceramente non saprei proprio il nome di questo tipo di potatura! Tuttavia è tutt'ora molto diffusa sulla costa Molisana (zona Larino, Termoli, Montenero di Bisaccia e così via). Attualmente non ho sotto mano fotografie che la ritraggono ma vedrò nei prossimi giorni cosa potrò fare. Devo comunque dirti che l'albero, sopratutto se antico, non è affatto brutto a vedersi anche con questo sistema di potatura. Nel frattempo allego qui sotto 3 foto che ritraggono alcune delle mie piante più giovani. Ce n'è anche una che ritraae anche parte del vigneto ma non fateci caso. Saluti Apozzo Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MCT Inviato 28 Novembre 2008 Autore Condividi Inviato 28 Novembre 2008 X Apozzo, il leccino quando matura diventa scuro pure lui, non rimane verde. Per la concimazione basta che vai in un centro di vendita un pò serio e gli dici che cosa devi concimare vedrai che ti danno il giusto, fra l'altro ci sono prodotti che vengono venduti come specifici per olivi quindi non sarà difficile individuarli. Potare ad occhio va bene ma ci vuole l'occhio di chi sa potare altrimenti meglio guardare da un'altra parte. Per la potatura verso il basso sulle piante allevate a vaso è sicuramente un buon sistema se calcoli che le fronde dell'olivo non producono mai il primo anno di vita ciò ti fa capire che il sistema è buono, inoltre l'olivo essendo una pianta eliofila se cresce troppo in altezza tende prima a perdere le fronde sui rami bassi, poi a farli seccare del tutto, inoltre la potatura verso il basso agevola la raccolta e determina una buona produttività, certo questo non vuol dire portare gli olivi ad essere dei salici piangenti, come purtroppo qualcuno fa, diciamo che ogni abuso è dannoso. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
apozzo Inviato 28 Novembre 2008 Condividi Inviato 28 Novembre 2008 (modificato) X Apozzo, il leccino quando matura diventa scuro pure lui, non rimane verde. Per la concimazione basta che vai in un centro di vendita un pò serio e gli dici che cosa devi concimare vedrai che ti danno il giusto, fra l'altro ci sono prodotti che vengono venduti come specifici per olivi quindi non sarà difficile individuarli. Potare ad occhio va bene ma ci vuole l'occhio di chi sa potare altrimenti meglio guardare da un'altra parte. Per la potatura verso il basso sulle piante allevate a vaso è sicuramente un buon sistema se calcoli che le fronde dell'olivo non producono mai il primo anno di vita ciò ti fa capire che il sistema è buono, inoltre l'olivo essendo una pianta eliofila se cresce troppo in altezza tende prima a perdere le fronde sui rami bassi, poi a farli seccare del tutto, inoltre la potatura verso il basso agevola la raccolta e determina una buona produttività, certo questo non vuol dire portare gli olivi ad essere dei salici piangenti, come purtroppo qualcuno fa, diciamo che ogni abuso è dannoso. E per ciò che concerne questa sostanza rossastra che qui dalle mie parti chiamano "sangue di bue" e spacciano per miracolosa? Ne sai qualcosa? Saluti e grazie per le risposte apozzo ps può darsi allora che lo chiamino leccino ma non lo sia! Sono infatti certo che il frutto, allungato e sottile, rimanga verde anche a piena maturazione. Quale varietà potrebbe essere? Modificato 28 Novembre 2008 da apozzo Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
devil man Inviato 28 Novembre 2008 Condividi Inviato 28 Novembre 2008 Ciao apozzo anche da noi c è questa varietà,dovrebbe essere olivastro(spero si chiami cosi anche in italiano).Resta verde anche da maturo ed è molto resistente all azione del rastrello quando lo si raccoglie.La sua caratteristica principale è la poca resa di olio ma di elevata qualità. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MCT Inviato 28 Novembre 2008 Autore Condividi Inviato 28 Novembre 2008 Apozzo dalle mie parti quell'olivo che anche quando matura mantiene sempre un colorito verdastro viene chiamato Brocanica, olio di gran qualità ma resa da far piangere, per il sangue di bue l'ho sentito nominare ma non l'ho mai visto ne usato quindi non sò dirti nulla in proposito. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
nonno_sprint Inviato 27 Dicembre 2008 Condividi Inviato 27 Dicembre 2008 Salve a tutti, Per un periodo dalle mie parti si era sviluppata la moda della potatura verso il basso, consistente nell'ottenere piante simili (faccio un paragone estremamante esemplificativo) a salici piangenti. Si diceva che una potatura di questo tipo potesse agevolare il lavoro di coltura ed aumentare la produttività. Avete conferme in tal senso? Saluti apozzo Certo, te lo garantisco al 100%. L'unico problema è che la pianta la devi prima impalcare e cioè: prima biforcazione dai 60 a 80 gradi a circa 1-1.5 metro d'altezza , seconda biforcazione dopo 40-60 centimetri con stessa inclinazione, così hai 4 impalchi, tutto aperto dentro ed hai dai tre ai quattro ordini in altezza di rami penduli ( che sono quelli moooolto produttivi) A secondo della varietà ti gestisci l'altezza. Nel foggiano la varietà Ogliarola è stata molto ridimensionata si arriva ad un max di 6 mt, lo stesso dicasi nel sud-Gargano mentre nel nord-Gargano, Vieste e Mattinata si arriva sui 8/9 mt. Visto che sei vicino a San Severo fatti un giro e ti rendi conto. Però in quella zona usano fare partire le quattro biforcazioni dallo stesso punto. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
nonno_sprint Inviato 15 Gennaio 2009 Condividi Inviato 15 Gennaio 2009 ciao a tutti è da circa quattro anni che ho messo 16 olive... e non ho badato ne a potarle ne ad aprirle dentro:cheazz:.... cioè in modo che quando crescano crescano aperte dentro ...... da noi si applica una procedura chiamata \\"croce\\"... cioè viene messi dei bastoni di legno sopra la fusto in un modo che non so spiegarvi perché appunto non lo mai fatto e ne mai visto fare... vorrei chiedere come si fa questa procedura???... oppure se ci sono altri metodi...?? P.S = pur permettendo che la qualità delle olive è il leccino se non vado errato I potatori con la " PI " maiuscola dicono in puglia: fuoco e accetta raddrizzano il legno. Ti allego due foto di piante appena potate e ... senza canne. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MCT Inviato 19 Febbraio 2009 Autore Condividi Inviato 19 Febbraio 2009 La stagione è propizia e nonostante il vento di tramontana da qualche giorno ho in cominciato a potare gli olivi, come tutti gli anni sembra che c'è da fare poco poi alla fine guardo in terra ed è pieno di frasche, maledetto leccino chevegeta come i rovi, più lo tagli e più ricresce, invece la rosciola la poti con quattro tagli di forbice. Alla fine i vecchi non sbagliavano, infatti dalle mie parti prima della gelata del 1985 oltre il 50% delle piante era della varietà rosciola è vero che è più sensibile al freddo rispetto al leccino, ma ora da me per la paura della grande nevicata con relativa maxi-gelata che di solito arriva ogni 30 anni circa (1900-1929-1956-1985 almeno quelle che si ricordano) tutti abbiamo il leccino ed ogni anno più che la potatura sembra di fare l'apertura di un sentiero in piena foresta boreale, nonostante in estate le piante vengono liberate dei succhioni e poi se arriva sta maxi gelata ciclica voglio proprio vedere se sto leccino non gela, alla fine va a finire che ci facciamo il cosidetto... e poi alla fine non serve a niente e bisogna ripiantare o riallevare tutto come 24 anni fà. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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