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Perché nei terreni seminati su sodo, se ben livellati, ci sono sempre meno ristagni che in terreni lavorati, sebbene anche questi siano ben livellati?

 

 

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Posso porre un quesito? Nel mio paese si vedono campi seminati su sodo ( credo semeato perchè ce ne sono tre ) in cui il grano è brutto ma proprio brutto come se avesse radicato male non cresce rimane a chiazze giallo eppure piove con una certa continuità. Non vorrei essere linciato ma secondo voi è possibile che una seminatrice su sodo se lavora su terreno umido ripetutamente negli anni gli faccia una suola come se si arasse su terreno umido e che quindi il terreno venga destrutturato?

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Posso porre un quesito? Nel mio paese si vedono campi seminati su sodo ( credo semeato perchè ce ne sono tre ) in cui il grano è brutto ma proprio brutto come se avesse radicato male non cresce rimane a chiazze giallo eppure piove con una certa continuità. Non vorrei essere linciato ma secondo voi è possibile che una seminatrice su sodo se lavora su terreno umido ripetutamente negli anni gli faccia una suola come se si arasse su terreno umido e che quindi il terreno venga destrutturato?

 

A parte il fatto che non si dovrebbe seminare se il terreno e’ umido, comunque si e’ normale che se prendi un terreno “povero” e di punto in bianco inizi a farci sodo per due-tre o piu anni continuativi, rischi di avere grossa sofferenza delle colture per eccessivo compattamento del terreno. E’ il famoso “periodo di adattamento”, che se fai tutto per bene (non seminando sul bagnato) richiede dai 5 ai 10 o piu anni. Come si puo ovviare? Almeno nei primi anni bisogna alternare la semina su sodo alla minima lavorazione, e passare al sodo continuativo solo quando il terreno e’ “pronto”.

Dopodoche’, e’ stato dimostrato che un terreno a sodo continuativo (dopo la fase di transizione) drena meglio l acqua di un terreno lavorato ogni anno, questo perche i pori lasciati dalle radici delle colture precedenti, e quelli scavati dai lombrichi, non vengono interrotti nella loro continuita’ dalle lavorazioni.

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Perché nei terreni seminati su sodo, se ben livellati, ci sono sempre meno ristagni che in terreni lavorati, sebbene anche questi siano ben livellati?

 

 

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Dove ho le prove di 10 anni di sodo su sodo e accanto terreno arato quando piove molto forte su terreno arato vedi acqua in superficie quello sul sodo continuativo non vedi mai un ristagno (entrambi terreni livellati con drenaggio sotterraneo).

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Dove ho le prove di 10 anni di sodo su sodo e accanto terreno arato quando piove molto forte su terreno arato vedi acqua in superficie quello sul sodo continuativo non vedi mai un ristagno (entrambi terreni livellati con drenaggio sotterraneo).

 

Confermo, ma è dovuto solo ai lombrichi ed al residuo delle radici o ci sono anche altre ragioni?

 

 

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Confermo, ma è dovuto solo ai lombrichi ed al residuo delle radici o ci sono anche altre ragioni?

 

 

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La risposta é abbastanza complessa e va a toccare varie proprietà del suolo, soprattutto la sua struttura.

Citando i miei libri di pedologia:

(fondamenti di pedologia, Carmelo Dazzi)

"Nel suolo la porosità è in stretto rapporto con la tessitura, con la struttura e con l'attività biologica.

Si distinguono: macroporosità o porosità non capillare, poiché data l'ampiezza dei pori, l'acqua vi scorre per gravità, lasciando che si riempiano d'aria; microporosità invece prende il nome di porosità capillare per la ragione inversa, cioé soggetta oltre che alle forze di gravità anche da quelle di adesione e coesione, per cui essa é trattenuta dal suolo assicurando una buona capacità di ritenzione idrica."

(fondamenti di chimica del suolo, Paolo Sequi)

"La porosità dipende da:

-tessitura del suolo e contenuto di sostanza organica, perché controllano il tipo di struttura che si svilupperà;

-profondità nel profilo, poiché i processi che influenzano la formazione della struttura sono più attivi in prossimità della superficie ed il loro consolidamento aumenta con la profondità;

-tipo di gestione, poiché influenza il contenuto di sostanza organica e l'applicazione di forze (lavorazione del suolo) che possono rassodarlo o, al contrario, compattarlo (suola di lavorazione, passaggio di macchine agricole).

La sostanza organica del suolo e l'attività biologica associata sono di preminente importanza nel mantenimento della porosità del suolo.

Porosità elevate sono favorite dalla presenza di ossidi di ferro e allofane, cioé minerali dotati di buona porosità. I suoli sabbiosi, in particolare le sabbie fini, tendono a contenere quantità inferiori di sostanza organica rispetto ai suoli a tessitura più pesante, la loro struttura é meno stabile e, sebbene facilmente allentati per la coltivazione, si consolidano naturalmente non appena riumidificati a causa della forza di gravità."

"Importante è la struttura del suolo che deve essere vista come un'entità funzionale in cui le fasi solide e lo spazio occupato dalle fasi fluide rivestono pari importanza. Aggregati e pori si formano contemporaneamente, durante l'arrangiamento spaziale delle particelle primarie e la loro stabilizzazione con le sostanze cementanti. Inoltre la struttura é una proprietà dinamica che può cambiare con lo stato di umidità del suolo (rigonfiamento argille espandibili). Spazi epori si formano per azione fisica e biologica. Le particelle elementari o primarie del suolo (scheletro, sabbia, limo, argilla e s.o.) formano, attraverso vari tipi di interazione le cosiddette perticelle secondarie o aggregati. La struttura influenza la fertitlità del suolo tramite il controllo della diffusione degli elementi nutritivi e la regolazione dello "spazio abitabile" dagli organismi del suolo e quello penetrabile dalle radici.

Processi fisici nello sviluppo della struttura:

-essicamento e riumidificazione causano contrazione e rigonfiamento con sviluppo di fessurazioni e canali preferenziali;

-congelamento e scongelamento portano alla formazione di nuovi spazi non appena si forma ghiaccio. Congelamento esercita compressione migliorando la cementificazione delle particelle, mentre lo scongelamento indebolisce le forze di interazione.

Processi biologici nello sviluppo della struttura:

-azione delle radici, rilasciano materiali organici con formazione di canali preferenziali;

-azione della macro- e meso-fauna che smuovono materiale, creano passaggi e mettono in stretta associazione i residui inorganici ed organici;

-azione della biomassa microbica, che degrada i residui organici e sintetizza esopolisaccaridi e molecole umiche che legano tra di loro le diverse particelle. Molecole umiche, essudati radicali e secrezioni microbiche funzionano da agenti cementanti nel processo di aggregazione, soprattutto delle particelle limose."

(miei appunti di chimica del suolo e pedologia, prof.ssa Nardi Serenella)

"La struttura è costituita dalla aggregazione delle particelle primarie dovuta all’azione dei leganti:

-ORGANICI ( colloidi umici e organici ) che a loro volta si dividono in

TRANSIENTI: polisaccaridi determinano la formazione di aggregati

PERSISTENTI: sostanze umiche e argillose determinano l’origine di aggregati con dimensioni > 250µm

LEGANTI TEMPORANEI: radici, essudati radicali, funghi, micorrize, coproliti, non lavorazione

-INORGANICI (ioni flocculanti come Fe, Ca, Mg, H, Al, ecc.)

 

Fasi di formazione della struttura:

Flocculazione dei colloidi (aggregati di piccole dimensioni

Cementazione (aggregati più grossi e stabili 0.2-20mm) = MACROSTRUTTURA che si divide in:

-Primaria che porta alla formazione di Micropori

-Secondaria che porta alla formazione dei Macropori."

A conclusione di tutta questa pappardella: qualsiasi intervento che porta alla alterazione dei macropori, responsabili dell'allontanamento dell'acqua dal suolo (percolazione), e dei micropori; ma in generale della struttura, comporta un peggioramento delle proprietà idriche del suolo, o almeno così ho capito.

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La risposta é abbastanza complessa e va a toccare varie proprietà del suolo, soprattutto la sua struttura.

Citando i miei libri di pedologia:

(fondamenti di pedologia, Carmelo Dazzi)

"Nel suolo la porosità è in stretto rapporto con la tessitura, con la struttura e con l'attività biologica.

Si distinguono: macroporosità o porosità non capillare, poiché data l'ampiezza dei pori, l'acqua vi scorre per gravità, lasciando che si riempiano d'aria; microporosità invece prende il nome di porosità capillare per la ragione inversa, cioé soggetta oltre che alle forze di gravità anche da quelle di adesione e coesione, per cui essa é trattenuta dal suolo assicurando una buona capacità di ritenzione idrica."

(fondamenti di chimica del suolo, Paolo Sequi)

"La porosità dipende da:

-tessitura del suolo e contenuto di sostanza organica, perché controllano il tipo di struttura che si svilupperà;

-profondità nel profilo, poiché i processi che influenzano la formazione della struttura sono più attivi in prossimità della superficie ed il loro consolidamento aumenta con la profondità;

-tipo di gestione, poiché influenza il contenuto di sostanza organica e l'applicazione di forze (lavorazione del suolo) che possono rassodarlo o, al contrario, compattarlo (suola di lavorazione, passaggio di macchine agricole).

La sostanza organica del suolo e l'attività biologica associata sono di preminente importanza nel mantenimento della porosità del suolo.

Porosità elevate sono favorite dalla presenza di ossidi di ferro e allofane, cioé minerali dotati di buona porosità. I suoli sabbiosi, in particolare le sabbie fini, tendono a contenere quantità inferiori di sostanza organica rispetto ai suoli a tessitura più pesante, la loro struttura é meno stabile e, sebbene facilmente allentati per la coltivazione, si consolidano naturalmente non appena riumidificati a causa della forza di gravità."

"Importante è la struttura del suolo che deve essere vista come un'entità funzionale in cui le fasi solide e lo spazio occupato dalle fasi fluide rivestono pari importanza. Aggregati e pori si formano contemporaneamente, durante l'arrangiamento spaziale delle particelle primarie e la loro stabilizzazione con le sostanze cementanti. Inoltre la struttura é una proprietà dinamica che può cambiare con lo stato di umidità del suolo (rigonfiamento argille espandibili). Spazi epori si formano per azione fisica e biologica. Le particelle elementari o primarie del suolo (scheletro, sabbia, limo, argilla e s.o.) formano, attraverso vari tipi di interazione le cosiddette perticelle secondarie o aggregati. La struttura influenza la fertitlità del suolo tramite il controllo della diffusione degli elementi nutritivi e la regolazione dello "spazio abitabile" dagli organismi del suolo e quello penetrabile dalle radici.

Processi fisici nello sviluppo della struttura:

-essicamento e riumidificazione causano contrazione e rigonfiamento con sviluppo di fessurazioni e canali preferenziali;

-congelamento e scongelamento portano alla formazione di nuovi spazi non appena si forma ghiaccio. Congelamento esercita compressione migliorando la cementificazione delle particelle, mentre lo scongelamento indebolisce le forze di interazione.

Processi biologici nello sviluppo della struttura:

-azione delle radici, rilasciano materiali organici con formazione di canali preferenziali;

-azione della macro- e meso-fauna che smuovono materiale, creano passaggi e mettono in stretta associazione i residui inorganici ed organici;

-azione della biomassa microbica, che degrada i residui organici e sintetizza esopolisaccaridi e molecole umiche che legano tra di loro le diverse particelle. Molecole umiche, essudati radicali e secrezioni microbiche funzionano da agenti cementanti nel processo di aggregazione, soprattutto delle particelle limose."

(miei appunti di chimica del suolo e pedologia, prof.ssa Nardi Serenella)

"La struttura è costituita dalla aggregazione delle particelle primarie dovuta all’azione dei leganti:

-ORGANICI ( colloidi umici e organici ) che a loro volta si dividono in

TRANSIENTI: polisaccaridi determinano la formazione di aggregati

PERSISTENTI: sostanze umiche e argillose determinano l’origine di aggregati con dimensioni > 250µm

LEGANTI TEMPORANEI: radici, essudati radicali, funghi, micorrize, coproliti, non lavorazione

-INORGANICI (ioni flocculanti come Fe, Ca, Mg, H, Al, ecc.)

 

Fasi di formazione della struttura:

Flocculazione dei colloidi (aggregati di piccole dimensioni

Cementazione (aggregati più grossi e stabili 0.2-20mm) = MACROSTRUTTURA che si divide in:

-Primaria che porta alla formazione di Micropori

-Secondaria che porta alla formazione dei Macropori."

A conclusione di tutta questa pappardella: qualsiasi intervento che porta alla alterazione dei macropori, responsabili dell'allontanamento dell'acqua dal suolo (percolazione), e dei micropori; ma in generale della struttura, comporta un peggioramento delle proprietà idriche del suolo, o almeno così ho capito.

 

Grazie mille delle delucidazioni!!!

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Gran macchina!più sodo é il terreno meglio semina,su semilavorato secondo me non rende quanto su sodo però si fa tirare da bestia...col 724 al max 13 kmh su sodo,però anche se perdi qualcosa in termini di velocità guadagni in agilità che un 828/ 939 non avrebbe.autonomia super , materiali di qualità eccellente e soprattutto non si ingolfa mai.ha seminato dietro mais, sorgo da granella senza problemi(con una passata di trincia)..veramente una gran macchina

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Gran macchina!più sodo é il terreno meglio semina,su semilavorato secondo me non rende quanto su sodo però si fa tirare da bestia...col 724 al max 13 kmh su sodo,però anche se perdi qualcosa in termini di velocità guadagni in agilità che un 828/ 939 non avrebbe.autonomia super , materiali di qualità eccellente e soprattutto non si ingolfa mai.ha seminato dietro mais, sorgo da granella senza problemi(con una passata di trincia)..veramente una gran macchina

 

Per un uso misto su sodo e semilavorato (dopo una passata di grubber o Cultirapid) vedresti meglio la Rapid o la Spirit? Nella mia zona non c'è terra particolarmente pesante, ma ho l'impressione che la Spirit su sodo non abbia sufficiente carico sugli elementi di semina, specialmente se si vuole tenere una buona andatura. Conosci la differenza di prezzo fra le due seminatrici?

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X Gian 81:la spirit non l'abbiamo mai provata sinceramente,ma la rapid credimi che ti mette giù il seme senza problemi anche sulla capezzagna,ha

di quel carico sull'elemento da potergli dare che fermi il 724 senza problemi se vuoi!

X cat power:loro la danno x macchine più potenti,ma così sei ancora abbastanza accettabile come manovrabilità e agilità,crescendo coi cv cresce anche ingombro e cala agilità.se vedi nel video col 724 riesci ad imboccare il viaggio successivo senza manovra,col 939,dovresti saltare una linea x non fare la manovra,mentre con il giallo si riusciresti a imboccare il viaggio dopo,ma quando giri sai il casino che fa ,specialmente nei pezzi piccoli.cmq io lavoro li,non è mia personale

Modificato da Alessandro82
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che differenza c'è tra Rapid e Spirit?

 

La Spirit è una macchina più classica, con carrier anteriore, ruote in gomma compattatrici e dietro una barra di semina tradizionale. La Rapid inevece ha il carrier anteriore, seguito da assolcatori a disco montati su silent block (come i dischi del carrier) per interrare seme e concime. Le ruote compattatrici sono in fondo, riesce ad avere una pressione sull'elemento di semina fino a circa 200 kg (sui modelli più stretti li supera), mentre la Spirit si ferma ad 80 kg.

 

https://www.vaderstad.com/en/drilling/spirit-seed-drills/

 

https://www.vaderstad.com/en/drilling/rapid-seed-drills/

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se vedi nel video col 724 riesci ad imboccare il viaggio successivo senza manovra,col 939,dovresti saltare una linea x non fare la manovra,mentre con il giallo si riusciresti a imboccare il viaggio dopo,ma quando giri sai il casino che fa ,specialmente nei pezzi piccoli.cmq io lavoro li,non è mia personale

 

Se usate la guida satellitare non potreste saltare una passata quando girate in capezzagna? Così risolvereste il problema della manovrabilità...

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  • 2 settimane dopo...
Vaderstad Rapid su sodo, utilizzata senza il carrier anteriore; non bastava il trattore grosso ci volevano anche le zavorre...

 

 

Io sono sempre più dell idea che la gente non abbia proprio capito L importanza della zavorra e soprattuto L importanza di toglierla quando non serve, da me si vedono tizi con rimorchio rallato di 50 anni fa con su 40 qi di grano attaccato a trattori over 150 e zavorrati da guerra, bo magari sbaglio io...

 

 

Inviato dal mio iPad

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Vaderstad Rapid su sodo, utilizzata senza il carrier anteriore; non bastava il trattore grosso ci volevano anche le zavorre...

 

Con un 5125r si riesce ad andare con la rapid senza carrier?

 

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