Vai al contenuto

melicoltura: operazioni colturali, difesa, ecc.


asartori

Messaggi raccomandati

  • 1 mese dopo...
  • Risposte 53
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

ciao a tutti..mi serve un grand efavore da chi ha più competenze di me..!

devo fare un progetto con un Meleto in zona VALTELLINA e mi servirebbero le seguenti informazioni:

tipi di portainnesti e varietà

forma di allevamento

sesto 'impianto

costi dei Pali,fil di ferro,rete antigrandine ecc

 

se qualcuno può aiutarmi ne sarei veramente grato!!aspetto risposte..

Link al commento
Condividi su altri siti

Apro questa discussione per chiedere se qualcuno ha provato su melo qualche concime fogliare per incrementare la colorazione della frutta ( esempio "Sunred di Biolchim").

Io cerco di evitare concimi fogliari perchè ritengo siano più i danni che i vantaggi.Infatti un concime fogliare sulla quasi totalità delle varietà(quelle nuove principalmente),porta una elevata rugginosità,e nn porta grandi cambiamenti per quanto riguarda il colore.

Link al commento
Condividi su altri siti

ciao a tutti..mi serve un grand efavore da chi ha più competenze di me..!

devo fare un progetto con un Meleto in zona VALTELLINA e mi servirebbero le seguenti informazioni:

tipi di portainnesti e varietà

forma di allevamento

sesto 'impianto

costi dei Pali,fil di ferro,rete antigrandine ecc

 

se qualcuno può aiutarmi ne sarei veramente grato!!aspetto risposte..

Io non sono della tua zona,ma della pianura padana(Ravenna),ma sono melicoltore.Posso darti qualche dritta per quanto riguarda le mie parti,ma nn posso garantirti che i miei dati rispettino quelli della Valtellina.

Allora il portinnesto ancora maggiormente utilizzato in melicoltura è l'M9 come primario,ma come secondario(vengono ora effettuati due innesti per pianta per contenere la vigoria,sarà per quello che le piante costano come l'oro,da un min di 4€ ad un max di 12€ per pianta)ci sono una vasta varietà di portainnesti disponibili.

Io se fossi in te punterei sulle nuove varietà che son molto valide quanti/qualitativamente quali pink lady(e vari cloni) e fuji(e vari cloni),ma ricordati che per poterle produrre devi far parte del consorzio che le commercia,altrimenti violi la legge e rischi grosse pene(si va sul penale sul serio!!! :leggi: ).Poi ci sono le classiche varietà,come golden per es,ma qui nn posso aiutarti perchè nn essendo la mia zona nn saprei come consigliarti cul clima.

La forma di allevamento che va di gran lunga per la maggiore è quella,diciamo così,a "fusetto",con l'astone principale forte e i numerosi speroni lungo tutto l'asse.

I sesti di impianto sono molto fitti,e si aggirano sui 4x1,ma so che da voi queste misure sono molto ristrette grazie al clima favorevole alla colorazione che permette di poter fare dei 3x0.5.

Il costo dell'impianto nn è certo basso,e varia dal tipo che vuoi fare.Posso dirti che il palo di legno costa di più di quello di cemento,ma che alla fine un impianto di cemento ti viene a costare di più a causa del maggiore ancoraggio che richiede(il legno è più flessibile e quindi più resistente al vento).Poi ognuno dei due ha i suoi pro e i suoi contro(io ho scelto il legno per i miei impianti).

Posso darti indicativamente il costo dell'impianto meno oneroso economicamente,che è quello a "capannina"con palo di legno(il mio),ma nn meno efficace.

-Materiale per sostegno piante:7000€/Ha circa (di cui 4000 € di pali,600€ di filo,200€ di corda d'acciaio per le testate)

-Materiale per rete antigrandine: 6000€ circa(di cui 4000€ di rete,il resto fili,cappucci,materiale per il fissaggio)

Ovviamente il prezzo è molto indicativo perchè esistono una moltitudine di materiali e di sistemi di impianto;e nn dimentichiamoci chi ti vende la roba... :perfido:

Ciaoooooooooooooo O0

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 10 mesi dopo...

Vorrei realizzare un meleto di circa 3000m2 ad una quota di circa 300m. s.l.m. in fondovalle delle prealpi giulie, in un luogo dove in inverno non arriva molto sole e le brinate sono forti.

Che varietà mi consigliate di mettere, tenendo presente che vorrei coltivarle a metodo biologico con disposizione a fusetto?

Link al commento
Condividi su altri siti

fosse per me andrei sulla golden come varietà, ma ho letto che fai biologico e quindi preferirei lasciare il posto a qualcuno più esperto nel bio..

 

è un impianto piccolino, immagino sia un impianto pilota o che tu venda tutto per conto tuo, magari al dettaglio, per iniziare ti direi di non fare l'impianto antigrandine se la zona lo permette (quanto sono frequenti le grandinate?) se ce ne fosse necessità puoi fare l'impianto con pali più alti, in maniera da poter montare le reti se ce ne fosse necessità..

 

questo perchè le reti costano abbastanza, ma soprattutto se è un posto poco soleggiato riducono leggermente la luce del sole, creando un leggero ombreggiamento, che si nota soprattutto in una colorazione più tardiva..

 

tieni conto che ci vorranno un paio d'anni perchè l'impianto cominci a produrre qualcosina..

 

comunque sono sempre a disposizione..

 

 

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

Da quello che so con le golden i trattamenti sono molti ed io cercavo una varietà più "rustica". Alcuni mi dicevano granny smith...

L'impianto si viene piccolo ma come hai detto tu sarebbe un meleto pilota per vedere il comportamento nella zona e come giustamente hai detto tu farei poi la vendita diretta anche perchè con queste superfici fare altro è impossibile (tieni conto che 3000m2 dalle mie parti sono già un bell'appezzamento).

Per adesso l'impianto antigrandine non sarebbe previsto almeno che non lo faccia anche sui frutti di bosco, anche se le grandinate storicamente sono frequenti,non però negli ultimi anni.

Grazie comunque del consiglio...

Link al commento
Condividi su altri siti

quanti/qualitativamente quali pink lady(e vari cloni) e fuji(e vari cloni),ma ricordati che per poterle produrre devi far parte del consorzio che le commercia,altrimenti violi la legge e rischi grosse pene(si va sul penale sul serio!!!

 

 

mi spiace contraddirti, ma pink lady e fuji sono varietà libere, sono coperte da brevetto altre varietà, quali ad esempio "evelina" and co.

 

 

per produrle devi sottoscrivere un contratto, adesso non ricordo bene i termini, perchè mi era stato proposto anni fa, più o meno l'idea era che tu producevi, consegnavi e loro si occupavano del commercio..

 

 

 

 

 

come me l'avevano messa lì al tempo si chiamava sfruttamento legalizzato, infatti li ho mandati a quel paese..

 

ora in trentino melinda ha lanciato un progetto di collaborazione con Pflanzen Hofmann, ovviamente con un sacco di pubblicità, ma secondo me non è tutta questa roba..

 

 

 

per mojezemlje: evelina te la spacciano anche coem adatta al biologico, se ti può interessare, personalmente te la sconsiglio..

Link al commento
Condividi su altri siti

Da quello che so con le golden i trattamenti sono molti ed io cercavo una varietà più "rustica". Alcuni mi dicevano granny smith...

L'impianto si viene piccolo ma come hai detto tu sarebbe un meleto pilota per vedere il comportamento nella zona e come giustamente hai detto tu farei poi la vendita diretta anche perchè con queste superfici fare altro è impossibile (tieni conto che 3000m2 dalle mie parti sono già un bell'appezzamento).

Per adesso l'impianto antigrandine non sarebbe previsto almeno che non lo faccia anche sui frutti di bosco, anche se le grandinate storicamente sono frequenti,non però negli ultimi anni.

Grazie comunque del consiglio...

 

 

come ti ho detto, non sono un esperto nel settore bio, anche perchè lo ritengo un po' una cazzata..

 

 

se la tua intenzione è di fare mele per vendita diretta, però posso darti qualche consiglio..

 

lascia perdere tutti i trattamenti cosmetici:

 

per allungare la mela

 

per ridurre la rugginosità

 

per avere la buccia più lucida

 

ecc..

 

 

e tutti i trattamenti pre-cella frigo

 

PAM, hai già eliminato più di metà uscite con l'atomizzatore, unico neo le tue mele saranno più genuine, taglierai un sacco di spese (diciamo 6-700 euro sui 3000 mq?) e di tempo..

 

non potrai conservare le mele in cella frigo, troppa umidità, a gennaio troveresti tutte le mele macchiate dalla ticchiolatura, perchè non hai fatto i trattamenti pre raccolta (io non li ho mai fatti, perchè dovrei mangiare prodotti chimici invece di mele?, ma non ho mai avuto problei perchè vendo solo mele fresche)

 

 

probabilmente i comemercianti non vorranno le tue mele all'ingrosso per l'impossibilità di stoccarle in cella frigo, ma puoi vendere piccole partite a negozianti/fruttivendoli..

 

o venderle per conto tuo al dettaglio

 

 

 

 

ascolta me, se lavori bene, magari ti fai aiutare da qualche tecnico del posto, non entri in campo con l'atomizzatore solo perchè lo fanno tuttti ma guardi bene il meteo, segui qualche trucchetto, con una decina di trattamenti all'anno avrai mele belle, buone, sane a un prezzo contenuto..

 

se vuoi saltare un ulteriore trattamento, solo diradamento manuale, però devi avere un bel po' di ore a disposizione..

 

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

Ragazzi... Mi intrometto a "rompere" in piena discussione il thread... Ma come sta la melicoltura in Italia? E più in generale la frutticoltura??? Chiedo perché da poco ho iniziato a lavorare in una Cooperativa di confezionamento mele e pere qui della mia zona... E parlando così con gli operai mi dicevano che ormai è un paio di anni che i soci espiantano parti di frutteto od addirittura tutto l'impianto perché ormai non più redditizio... E non re-impiantano...

Questa fase è solo qui da me oppure in giro per l'Italia la storia è diversa?

Link al commento
Condividi su altri siti

ma che sappia io la pink lady è una varietà da club , addirittura qualche grossa azienda è stata costretta ad espiantarne alcuni ettari per rispettare i numeri ..........

poi se qualche clone è libero sarà senz'altro uno scolorito che nessuno vuole più

av salut

Link al commento
Condividi su altri siti

Ragazzi... Mi intrometto a "rompere" in piena discussione il thread... Ma come sta la melicoltura in Italia? E più in generale la frutticoltura??? Chiedo perché da poco ho iniziato a lavorare in una Cooperativa di confezionamento mele e pere qui della mia zona... E parlando così con gli operai mi dicevano che ormai è un paio di anni che i soci espiantano parti di frutteto od addirittura tutto l'impianto perché ormai non più redditizio... E non re-impiantano...

Questa fase è solo qui da me oppure in giro per l'Italia la storia è diversa?

 

 

io ti posso dire del trentino, del resto d'italia non so..

 

e qui non si pianta più tanto come una volta, si punta più sulla qualità che quantità, ma di certono si riduce..

 

 

poi in pianura non so..

 

 

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

ma che sappia io la pink lady è una varietà da club , addirittura qualche grossa azienda è stata costretta ad espiantarne alcuni ettari per rispettare i numeri ..........

poi se qualche clone è libero sarà senz'altro uno scolorito che nessuno vuole più

av salut

 

 

si paga una royalty sulle piante, ma poi la produzione è libera..

 

ad esempio evelina, i primi anni, poi non mi sono più informato, compravi le piante, producevi e vendevi in blocco al prezzo che volevano loro a chi ti aveva venduto le piante..

 

 

 

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

da un vivaista pochi mesi fà chiedo : hai tu la pink lady ?

lui: si , ma il numero di piante a dimora è già soddisfatto , bisogna attendere abbattimenti ma è difficile entrare ...chi è dentro di solito rimane

 

 

boh, secondo me si è sbagliato..

 

comunque non è che sia così eccezionale, ci sono mele migliori..

 

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

io ti posso dire del trentino, del resto d'italia non so..

 

e qui non si pianta più tanto come una volta, si punta più sulla qualità che quantità, ma di certono si riduce..

 

 

poi in pianura non so..

 

 

 

ciao

 

Ho capito... :) Comunque come dici tu ormai l'unica via possibile è la qualità... Non giriamoci attorno... è impossibile combattere ad armi pari sulla quantità con paesi esteri quali quelli dell'Est europeo

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho capito... :) Comunque come dici tu ormai l'unica via possibile è la qualità... Non giriamoci attorno... è impossibile combattere ad armi pari sulla quantità con paesi esteri quali quelli dell'Est europeo

 

 

ho sbagliato a scrivere, di certo_non si riduce..

 

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 settimane dopo...

Qualcuno di voi ha mai avuto a che fare con varietà ticchiolatura-resistenti?

Dicono che si fanno al massimo 3 trattamenti/anno e che alcune varietà tipo Crimson Crisp per le rosse e Opal per le gialle sono valide alternative alle tradizionali. Cosa ne pensate? Io sarei anche tentato di provarle...

Link al commento
Condividi su altri siti

Qualcuno di voi ha mai avuto a che fare con varietà ticchiolatura-resistenti?

Dicono che si fanno al massimo 3 trattamenti/anno e che alcune varietà tipo Crimson Crisp per le rosse e Opal per le gialle sono valide alternative alle tradizionali. Cosa ne pensate? Io sarei anche tentato di provarle...

 

 

tre trattamenti? secondo me devono potersene fare di meno, perchè se uno segue attentamente il meteo, fa i trattamenti veramente quando serve, ne fa tre quattro con le varietà meno resistenti..

 

(parlo per esperienza, ho fatto delle prove con bianco (piante di riferiemento a 0 trattamenti) e piante ultra trattate)..

 

certo che ci vuole un po' di organizzazione, e un tecnico specifico in casa mia non fa male..

 

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...
  • 4 settimane dopo...
  • 4 settimane dopo...
qualcuno di voi ha mai usato prodotti con principio attivo N.A.A ? lo si usa come spollonante ad alte concetrazioni ma anche per diradare. sapete il costo?

 

 

ciao, nell'armadietto ho del dirager, ma non è delle ultime fatture, quindi devo andare a cercare il prezzo..

 

a dire il vero non sapevo nemmeno si usasse come spollonante..

 

per quasi tutti i prodotti chimici per l'agricoltura, pensa un prezzo, aggiungici uno zero e ci sei:):(

 

 

sulla rete ho trovato questo:

GOBBI - DIRAGER - FITOREGOLATORE DIRADANTI (NAA 3,3%) - 2 FLACONI DA 500 ML | eBay

 

comunque nei prossimi giorni ti faccio sapere il prezzo (dell'anno scorso).

 

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.


×
×
  • Crea Nuovo...