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Non sapevo bene dove creare questa discussione. Da una parte andrebbe in colture specialistiche, dall'altra dato che queste macchine sono utilizzate anche per colture industriali, ho deciso di aprirla qua.

 

Come tutti sapete le trapiantatrici sono nella maggioranza dei casi delle agevolatrici al trapianto, in quanto richiedono sempre una certa quota di manodopera per garantire una produttività ed una qualità di lavoro elevata.

Tutti saprete però, che anche la manodopera sta diventando sempre più un fattore di produzione dal costo proibitivo, ed in alcuni casi anche di difficile reperibiltà.

 

E' necessario fare una distinzione preliminare. Le tipologie di prodotto disponibile in ambito vivaistico per il trapianto (si parla ovviamente di colture da campo aperto o serra) sono essenzialmente 2:

- piantine in alveolo

- piantine in cubetto precompresso

La precisazione potrebbe sembrare superflua, ma mentre per alcune colture non vi è sostanziale differenza tra l'uso di uno o l'altra tipologia, per il pomodoro da industria (coltura alla quale si indirizzano maggiormente le trapiantatrici automatiche) l'uso di piantine in cubetto precompresso non da gli stessi risultato ottimali delle piantine in alveolo.

A seconda delle case costruttrici si può avere la possibilità di lavorare con uno o l'altro prodotto, ed in alcuni casi con entrambi.

 

Le principali ditte costruttrici

 

Ferrari Costruzioni meccaniche

Guaresi S.p.A.

ANGELO GRANDIE

Agriplanter

MTS Sandei

 

Metto solo alcune immagini indicative per evidenziare le diverse realtà. Nei siti elencati potete trovare molte informazioni.

 

t3534_transplantingpicture.1231325std.jpg t3533_50276.jpg t3532_futura.JPG

 

Questi invece alcuni articoli

 

http://agriplanter.com/articoli_m&ma_agriplant.pdf

http://agriplanter.com/articoli_terra_e_vita_agriplant.pdf

 

Da parte mia posso dire che le macchine che possono lavorare con piantine in alveolo sono ancora poche rispetto a quelle per cubetto precompresso, dove sembra che la tecnica abbia raggiunto un livello superiore.

Al di là di questo devo mettere in evidenza come le macchine che oggi il mercato propone non sempre si adattino alla realtà italiana. E non per il solito discorso di dimensione aziendale.

Come è possibile vedere dalle numerose schede tecniche, sono tutte macchine relativamente molto pesanti (per non parlare poi delle portate, a mio avviso improponibili se non in contesti sabbiosi). E frequente (anche senza prendere come esempio l'ultima annata che è stata storica, in senso negativo) avere nel periodo del trapianto, soprattutto per terreni franchi o tendenti all'argilloso, una discreta umidità sotto-superficiale del terreno ed una discrata plasticità. Cosa succede entrando in campo con una macchina da 50 qli ?

 

A voi la parola.

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Miglior contributo in questa discussione

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quindi queste macchine funzionano senza operatori?

potresti spiegare cos'è l'alveolo e che differenza c'è con il cubetto?

 

la macchina è molto pesante, ma bisogna anche vedere la superfice di contatto delle ruote a terra; magari, se è molto elevata, basta per dare una buona portanza......... forse........

 

checchie e magli non le fanno queste macchine?

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Gli operatori richiesti, sono il conducente del trattore ed un' operatore che movimenti gli alveoli o le cassette per quanto riguarda il precompresso.

Checchi & Magli mi sembra faccia solo semi-automatiche, potrei sbagliarmi.

 

Questo è l'alveolo. E' sostanzialmente un contenitore di polistirolo dove viene fatta crescere la pianta per i trapianti.

 

DSC_0059.JPG

 

Questo è il precompresso.

 

foto_03.jpg

 

La scelta o di uno o dell'altro dipende molto dalla specie che si va a riprodurre. Considerando che ad esempio un'insalata risente poco delle inevitabili rotture a livello radicale, quando si staccano i cubetti uno dall'altro, potrebbe essere preferito appunto il cubetto precompresso. Tra l'altro questo è il metodo più utilizzato in nord Europa

L'alveolo d'altro canto può avere degli "svantaggi". Spesso ci si chiede perchè le piante trapiantate sviluppino un'apparato radicale fascicolato (che comunque in alcuni casi può essere un vantaggio), mentre generalmente quelle ottenute da seme, un'apparato tendenzialmente fittonante. Il motivo è da ricercare nel fatto che l'apice radicale delle piantine, sviluppandosi è facile che esca dai fori di sgrondo dell'alveolo. Questo a contatto con l'aria si secca. La radice pertanto avrà un ridottissimo sviluppo in senso apicale, e tendenzialmente sarà portata all'emissione di radici secondarie.

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  • 1 mese dopo...

ho comprato nel 2005 una trapiantatrce automatica per il trapianto de pomodoro di tipo agriplant monofila, e se subito abbiamo veramente lavorato sodo per la messa a punto devo dire che in questi tre anni di lavoro ci ha dato notevoli soddifazioni

appena abbiamo iniziato a trapintare con l'agriplant trainata ci siamo abbatuti in parecchi problemi di poco conto ma comunque complicati da risolvere, ma il problema piu' evidente e' che a sp1 cosi' e' classificata e'monofila e calpestava molto nei nostri terreni con 60% diargilla e solo con l'uso di una fiat 300

siamo riusciti a trapiantare senza calpestare, comunque dopo alcune settimane abbiamo usato un landini mistral 50 e il calpestio e' lo stesso.

la macchina oggi in 2 perone trapianta anualmente 100ha con 40 qli di acqua per ha che mettiamo al trapianto sotto la piantina.

redetemi non riesco a capire perche il trapianto in italia non sia solo con quella macchina.

penso che l'azienda belga della trapiantatrice abbia anche un sito

www.agriplanter.com

cosa pensate di questo metodo

Modificato da Filippo B
unito a discussione esistente.
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Oltre ai problemi di calpestamento, in cosa consistono le complicazioni che hai avuto in fase di messa in campo ? Forse una scarsa chiusure del solco in condizioni di terreno bagnato ?

 

Per quanto riguarda la sua diffusione in Italia, penso che buona parte del problema sia da ricondurre al costo. Indicativamente quanto costa ? 100 ha di pomodoro la rendono economicamente conveniente ?

 

P.S. Il tuo messaggio è stato spostato in questa discussione che avevo creato, dove puoi vedere che la tua agriplanter l'avevo già menzionata all'inizio. Il parere di un proprietario ci è molto utile ! Grazie !

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vorrei rispondevi dicendovi che il passaggio della piantina pre compressa puo' essere in un certo modo tralasciato, infatti noi sulla nostra trapiantatrice agriplant l'abbiamo risolto sparando dell'aria sotto l'alveolo al momento dell'estrazione dlla pantina, cosi' anche dove abbiamo un cubetto non compresso o molto bagnato non abbiamo difficolta nel infilarlo negli aghi.

dunque posso dire che il pre compresso di pavesi o similare e' sempre un ottima pratica, ma non e' piu' cosi' indispesabile.

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vorrei rispondevi dicendovi che il passaggio della piantina pre compressa puo' essere in un certo modo tralasciato, infatti noi sulla nostra trapiantatrice agriplant l'abbiamo risolto sparando dell'aria sotto l'alveolo al momento dell'estrazione dlla pantina, cosi' anche dove abbiamo un cubetto non compresso o molto bagnato non abbiamo difficolta nel infilarlo negli aghi.

dunque posso dire che il pre compresso di pavesi o similare e' sempre un ottima pratica, ma non e' piu' cosi' indispesabile.

 

Ma quindi tu lavori comunque su cubetto precompresso o con padelle alveolate ?

 

P.S. Hai ricevuto il mio mp ? :)

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vorrei risponderti col mio italiano, al quesito del solco se rimane aperto col bagnato.

quello che non ho mai capito dei belgi e' come fanno ad non avere 10 falcioni a seguito della macchina, perche la cosa molto difficile nelle automatiche e' la regolazione in base all'umidita' del terreno.

noi abbiamo risolto il problema costruendo un falcione molto corto e stretto,ma con sempre l'acqua che gli scorre dentro per tenerlo pulito dalla torba ch si stacca dal cubetto .

inoltre abbiamo avvicinato molto le ruote di schiaccamento alla piantina cosi con una moderata pressione abbiamo un ottimo risultato.

la macchina lo so' bisogna conoscerla, ma se calcoliamo il lavoro che svolge e che costa 30000 euro risulta molto conveniente usarla.

 

lavoro su cubetto pre compresso con 280 fori con foro sotto la padella per l'espulsione di 14mm ma con l'aria ormai il foro puo' essere anche piu' piccolo, l'importante e' che la padelle in polostirolo siano uguali altrimenti cambia il passo di avanzamento per l'estrazione e li' non si lavora piu' come dicevo prima, si lavora molto male

Modificato da Filippo B
uniti
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Ho esperienze solo in merito alle padelle alveolate, ma sentendo in giro sento molte persone scontente del precompresso. Cosa puoi dirmi in merito ? Avendo ben presente il tuo terreno, ti chiedo: trovi problemi nell'uso del precompresso. Riferendomi non al trapianto, ma ad eventuali problemi agronomici.

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il problema del pressato e' solo uno, bisogna gestire l'acqua, troppo bagnato non va bene si rompe la torba, troppo secco muore la pianta, la piantina nel pressato non recupera muore, dunque bisogna obligatoriamente trapiantarla con l'acqua e non metterla a dimora con 40 gradi nel terreno perche avendo le radici estere la piantina si disidrata molto rapidamente, dunque il terreno vuole un po' capito , ma il pressato parte prima del cubetto normale basta non sbagliare mai tutto li'

ciao

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  • 4 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...

la guaresi e' una macchina che non conosco ma loro secondo me non si sono ancora molto concentrati sullle trapiantatrici, viste le raccoglitrici che vendono, counque mi sembra un po' pesantina a giudicare di quanto pesa su quel cingolino, ma chi vivra vedra .

per quanto riguarda l'irrigazione dopo il trapianto, ti garantisco che se il trapianto con l'acqua e' fatto bene, l'irrigazione fino al primo palco te la puoi scordare.

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Hai ragione errore mio. Dovevo controllare sul depliant.

Tra l'altro vedo che il modello ad 1 fila è solo 18 qli.

 

Però ne approfitto per chiederti, anche se sono solo 30 qli. su terreno argillosi non sono troppi ? Considerando che molti usano ancora gabbie e trapiantatrici portate di pochi qli. ? Usano loro troppa premura ?

Modificato da Mapomac
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Trapiantatrice Guaresi 2 GT.

Il peso della trapiantatrice a 2 file completa d’alimentazione automatica e botti per l'acqua è di 31 q.

Al riguardo di quello che Luca Brandolin ha detto devo precisare:

Nel 2005 la Guaresi aveva un accordo per diventare rivenditore esclusivo della trapiantatrice Agriplant, abbiamo girato l'Italia per far conoscere la trapiantatrice e Luca in quel periodo aveva acquistato una trapiantatrice Sandei da lui utilizzata per un breve periodo e poi contestata.

Noi abbiamo colto l'occasione per far conoscere la Luca la macchina trapiantatrice Agriplant e abbiamo fatto l'intera stagione nella sua azienda lavorando a fianco a fianco.

L'accordo nell'autunno è sfumato.

Così abbiamo preso la decisione di costruire la nostra trapiantatrice automatica.

Ti posso affermare che è diversa nei robot in quanto ha movimenti indipendenti e a velocità programmabile.

Ha l'assolcatone su parallelogrammo le piante vengono prese dal disco in gomma sempre nel stesso punto, le piante sono piantate tutte verticali e alla stessa profondità.

E' totalmente idraulica con 5 linee indipendenti a controllo proporzionale.

Con la tastiera del suo PC si regolano distanze di trapianto.

Ha i robot indipendenti e traslabili lateralmente facendo così una macchina molto versatile si va da 35 cm. fino a 160 cm. tra file.

Si autoalimenta da sola la persona deve solo guardare.

La carreggiata è variabile fino a 220 cm.

Il timone è snodato.

Molte altre cose tecniche ci sono che non sto a indicare.

In ogni caso sono sempre grato di avervi come ospiti in azienda per mostrarvi quello che abbiamo fatto.

Al riguardo della produzione di nuovi prodotti è nostra abitudine sperimentare il più possibile su territori molto differenti, in quanto non vogliamo fare errori e non vogliamo mangiarci la nostra faccia in quanto siamo sempre presenti in prima persona.

Le nostre macchine hanno trapiantato all' stero con una media di un ettaro in un ora e quindici con un ottimo lavoro svolto.

Mi sembra un buon risultato.

Saluti Mirco Guaresi

Modificato da Filippo B
spostato in apposito argomento
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Questo è il video a cui Luca si riferisce. C'è scritto che è disponibile in europa. Ma chi la distribuisce ?

Il sito del costruttore dovrebbe essere questo: http://fieldtransplantsystems.com.au/. Tra l'altro ottimo sito, molti video ed immagini.

Certo che a vedere il tipo ti terreno su cui hanno a che fare, non saprei l'effettiva validità su un terreno argilloso.

 

YouTube - Transplant Systems Australia: Vegetable Transplanting can be fun

Modificato da Mapomac
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io sono entusiasta di questo filmato, ma pensando bene a quanto sta sucedendo sul mercato, penso che il trapianto automatico debba passare obligatoriaente alle tre file, per molti motivi, calpestio, produzione, confrontatura, per eventuali passaggi di altri atrezzi, ecc.... io personalmente ho una mono fila, ma penso di passare ad una tre file prossimamente.

penso che la mono, la bi fila non rispecchiano le vere esigenze agricole, solo quelle economiche, ma ormai si e' visto che non sempre facendo i conti in qualche ufficio si risolvono i problemi in camagna.

sono al corrente che ferrari ha venduto 10 automatiche per il 2009, a tre file, e un paio a una fila, i numeri parlano da soli, dunque speriamo di vedere una guaresi a tre file .

ciao

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beh di solito lavoriamo sui 3,5 km h ma dipende molto dalle piante comunque la media e' di 10.000 piante ora e la macchina pesa 9qli piu' l'aqua.

la cisterna dell'aqua e' 5 qli e facciamo 1200 mt lineari con un pieno, circa dipende dalla lunghezza del campo, cerchiamo di farcela bastare per avere il riempimento comodo.

per quanto riguarda i campi umidi, il filmato lo abbiamo girato nel periodo in cui pioveva tutti i giorni e i nostri non sono terreni facili, si vede anche alla fine del flmato di quanto fondavamo con una fiat 300.

cosa dire, e' una macchina aziendale adatta per una superfice di 70 \100 ha massimi, ma con la manodopera di sole due persone, la macchina si paga in 5 anni con il solo risparmio della manodopera.

faccio un po' di conti:

la macchina costa 30.000 circa,io non conto l'iva, la recupero.

con la macchina si trapianta circa come una mnuale a tre file, con il vantaggio di avere 3 persone in meno.

3 persone a 12 euro ora compreso i contributi per 9 ore al gorno sono 324 euro al giorno

arrotondiamo 300 euro di risparmio.

80 ha : 2.5 ha media giornaliera di trapianto sia manuale che automatio = 32

arrotondiamo 30 giorni di lavoro per 300 euro di risparmio manodopera=9000 euro anui

30.000 costo della macchina diviso 9000 = 3,3 dunque mettetici pure la manutanzione che volete

ecco i conti fatti e vi dico che da noi la macchina trapianta 120 ha in 50 giorni di lavoro in due anni si e' pagata , e trapiantare in automatico non e'un lavoro duro come in manuale si possono fare anche 14 ore e in momenti critici si puo' trapiantare anche di notte.

con questo non voglio dire che questa macchina sia meglio di un'altra ma voglio sostenere il fatto che la manodopera costa troppo per non sceliere una automatica.

ditemi cosa pensate dei miei conti grazie ciao

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I tuoi conti mi sembrano giusti, ma poi quando rileggo, mi fermo alla riga dove dici che un operaio lo paghi 12 € /h...Infatti tu giustamente precisi il costo di un operaio IN REGOLA.

 

Come convinco a comprare un'automatica (a prescindere dalla marca) quei produttori che ancora si avvalgono di manodopera extracomunitaria, per il 90 % in nero, oppure che mettono in busta il 10 % delle ore...e quindi in definitiva un costo orario di poco più di 5 €/h (e ne conosco personalmente) ???

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