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Alimentazione vacca latte


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Volendo abbandonare l'utilizzo del mangime pelettato volevo un consiglio su come comporre la razione per delle bovine pezzate rosse in lattazione. Vorrei ricorrere a farina di mais e farina di estrazione di soya, con l'aggiunta di un integratore mineral-vitaminico. Le bovine hanno sempre a disposizione fieno di primo taglio, hanno una produzione media di 25 kg al dì. Mi potete consigliare quali dosi dei sopra indicati alimenti è meglio somministrare? grazie

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Miglior contributo in questa discussione

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Ciao, sono uno zootecnico, sono nuovo del forum, se mi dici quali alimenti hai a disposizione in azienda, che tipo di fieno e quali concentrati vuoi utilizzare, posso ottimizzarti una razione alimentare, app. devi darmi anche la media di produzione di stalla, la % in proteine e la % in grasso del latte prodotto dalle tue bovine. tieni però sempre conto che molto probabilmente cessando l'utilizzo del mangime industriale la produzione di latte nei primi tempi calerà un po' per poi rialzarsi e stabilizzarsi quando le tue vacche si saranno completamente abituati alla nuova formula della R.A soprattutto dal punto di vista dei batteri ruminali.

ciao!

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Volendo abbandonare l'utilizzo del mangime pelettato volevo un consiglio su come comporre la razione per delle bovine pezzate rosse in lattazione. Vorrei ricorrere a farina di mais e farina di estrazione di soya, con l'aggiunta di un integratore mineral-vitaminico. Le bovine hanno sempre a disposizione fieno di primo taglio, hanno una produzione media di 25 kg al dì. Mi potete consigliare quali dosi dei sopra indicati alimenti è meglio somministrare? grazie

 

Considero una scelta molto buona quella di abbandonare il pellet andare a materie prime è molto positivo perchè si sa realmente cosa si dà agli animali,

 

Ciao, sono uno zootecnico, sono nuovo del forum, se mi dici quali alimenti hai a disposizione in azienda, che tipo di fieno e quali concentrati vuoi utilizzare, posso ottimizzarti una razione alimentare, app. devi darmi anche la media di produzione di stalla, la % in proteine e la % in grasso del latte prodotto dalle tue bovine. tieni però sempre conto che molto probabilmente cessando l'utilizzo del mangime industriale la produzione di latte nei primi tempi calerà un po' per poi rialzarsi e stabilizzarsi quando le tue vacche si saranno completamente abituati alla nuova formula della R.A soprattutto dal punto di vista dei batteri ruminali.

ciao!

 

Inoltre è importante sapere la razza di vacca, i giorni medi di lattazione, il fatto che siano presenti gruppi, stabulazione fissa o libera...

 

Dalla mia esperienza di alimentarista ho visto solo grandi passi in avanti delle bovine passate dal pellet alle materie prime, sicuramente attendendo i canonici 20-30 gg di adattamento delle flora ruminale (passaggio che può essere aiutato con l'uso di lievito)

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Considero una scelta molto buona quella di abbandonare il pellet andare a materie prime è molto positivo perchè si sa realmente cosa si dà agli animali,

 

 

 

Inoltre è importante sapere la razza di vacca, i giorni medi di lattazione, il fatto che siano presenti gruppi, stabulazione fissa o libera...

 

Dalla mia esperienza di alimentarista ho visto solo grandi passi in avanti delle bovine passate dal pellet alle materie prime, sicuramente attendendo i canonici 20-30 gg di adattamento delle flora ruminale (passaggio che può essere aiutato con l'uso di lievito)

 

Ti quoto in tutto, dobbiamo poi anche considerare la tecnica alimentare usata del'utente, se alimenta in modo tradizionale (fieno lungo + concentrati distribuiti durante la giornata) o prepara l'unifeed.

Personalmente per ottimizzare le R.A consiglio sempre l'uso di lieviti e di tamponi per evitare fenomeni di acidosi ruminale con tutto ciò che da essi derivano. Poi un'altra info utile sarebbe sapere che tipo di fieno viene usato, loietto, avena, miscugli con trifogli o altri, io ad esempio aggiungerei a questi 3 alimenti noti ( fieno+mais+soya) un buon fieno di Medica,per la proteina by.pass e della crusca per aumentare la fibra solubile. cmq attendiamo altre info dall'utente.

A presto!

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La "mandria" ( dieci pezzate rosse ceppo austriaco) è stata completamente sincronizzata con i parti tutti tra la seconda metà di marzo e la prima di aprile. In pratica sino ad ora hanno partorito quattro animali.

La stabulazione è fissa fino a circa i primi di maggio per poi passare al pascolamento controllato e guidato sino alla fine di ottobre. La scelta di questa organizzazione è dovuta ad una più economica gestione della azienda.

La nuova razione dovrebbe quindi tener conto dell'alimentazione ad erba. La miscela di cereali verrà somministrata al rientro in azienda per la mungitura, quindi suddivisa in due pasti. Per quanto rigurda le materie prime devo obbligatoriamente usare alimenti ogm free, preferirei mais e soya. Sono comunque entrambi da acquistare sul mercato perchè non autoprodotti. Perquanto rigurda la produzione sono animali da 50 q annui su dieci mesi di lattazione.

Grazie mille dei vostri consigli

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Mi aggiungo alla richiesta di informazioni. In azienda attualmente ho una 40ina di capi di cui 26 in lattazione.

Stavo prendendo in considerazione l'idea di autogestirmi la razione giornaliera per i capi in lattazione e preciso, è solo un'idea buttata lì!!. Attualmente procediamo con fieno di 1° e 2° taglio e mangime pellettato.

Il latte viene conferito in caseificio per la produzione di fontina di cui riporto l'articolo dedicato all'alimentazione del disciplinare dop:

ART.4 (Alimentazione)

1. L’alimentazione delle lattifere dev’essere costituita da fieno ed erba verde prodotti in Valle

d’Aosta.

2. E’ possibile l’utilizzo dei mangimi concentrati conformi alla normativa vigente.

3. E’ consentito l’uso degli alimenti di seguito elencati nei limiti delle quantità a fianco di

ognuno indicate espresse in percentuale sul totale della formulazione del concentrato di cui

fanno parte:

- farina di girasole di qualità superiore, ovvero con un contenuto in proteine oltre il 30%

e in fibra

- pannelli di lino, di mais e di soia certificato Biologico (in ragione non superiore al

10%; se in abbinamento alla soia integrale, la loro somma deve essere inferiore al

10%);

- semola glutinata di mais, in ragione non superiore al 10%;

- soja integrale, in ragione non superiore al 5%; se in abbinamento al pannello di soia

certificato biologico, la loro somma dev’essere inferiore al 10%;

- buccette di soia, in ragione non superiore al 10%;

- polpe di bietola, in ragione non superiore al 10% purché in forma di fettucce vergini;

- pisello proteico, in ragione non superiore al 10%;

- carbonato di calcio

4. Sono proibiti i foraggi insilati o fermentati e gli alimenti di seguito riportati:

PANNELLI

Pannelli diversi da quelli indicati al punto 2.

FARINE DI ESTRAZIONE E PROTEICHE DI ORIGINE ANIMALE

Farine di estrazione: arachide, colza, ravizzone, cotone, pomodoro, papavero, palmisto, olive,

mandorle, noci.

Farine proteiche animali: pesce, carne, sangue, sottoprodotti macellazione.

FARINE E OLI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE

Farina di ossa, grasso di ossa, oli vegetali (ad esclusione dei preparati vitaminici in veicolo

oleoso), sanse.

SEMI

Cotone, veccia, fieno greco, lupino, colza, ravizzone, ricino, fagioli, lenticchie, pomodori,

papavero, tabacco.

RADICI, ORTAGGI E FRUTTA

Carrube, manioca, tapioca, rutabaga, navone, patata, barbabietola fresca e sottoprodotti freschi

(foglie e colletti), olive e sottoprodotti (sanse, pastazzi), ortaggi in genere (cavoli, porri,

insalate), rape, pomodori freschi e sottoprodotti (piante, buccette), frutta fresca o essiccata di

qualsiasi origine e natura (mele, pere, pesche, uva, agrumi).

SOTTOPRODOTTI INDUSTRIALI

Industria saccarifera e dolciaria: saccarosio, glucosio, residui di fermentazione (marchi, lieviti),

melasso (permesso come legante dei pellets in misura inferiore al 3%).

Industria del riso: riso e sottoprodotti (pula, pula vergine, farinaccio, lolla, risina, granaverde e

gemma di riso).

Industria enologica, della birra e della distillazione: vinacce, vinaccioli, fecce, borlande.

Sono altresì vietati tutti i sottoprodotti delle industrie alimentari, della macellazione e lattierocasearia.

FONTI AZOTATE

Urea, sali ammonio, concentrato proteico di bietole (CPB), borlande di ogni tipo.

ALTRO

Antibiotici, ormoni e/o stimolanti, terreni di fermentazione, silice, paglia trattata chimicamente,

pane secco o fresco.

 

Potrei ipotizzare quindi, in base a questi parametri ad una alimentazione autogestita?

Io pensavo principalmente a farine di orzo, avena o segale siccome fino a 40 anni fa venivano coltivate alle mie altidudini con buoni risultati ma sinceramente non saprei quali scegliere per la razione.

Inoltre incrementerò i capi in lattazione a 40 con nuova stalla a stabulazione fissa poste parallele con corsia centrale di alimentazione mediante unifeed. La razza è Pezzata rossa Valdostana.

Inolte dorei capire quanta superficie dovrei dedicare per la produzione dei prodotti, le quantità da disporre per tutto il periodo da dicembre a fine maggio/inizio giugno (successivamente le vacche salgono in alpeggio).

Grazie anticipatamente!

 

 

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Buona sera, non avendo più vostre nuove informazioni io ho iniziato ad alimentare le bovine con:

- 4 kg di fiocco di mais

- 1,2 kg di farina di estrazione di soya con miscelata una farina d'orzo per un 39 % di proteine

- 80 gr di un integratore mineral vitaminico

Il tutto equamente diviso su due pasti.

Fatemi sapere se va bene o se c'è qualcosa da cambiare.

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  • 5 mesi dopo...

Salve a tutti, non sono proprio pratico dell'alimentazione delle bovine da latte e perciò volevo chiedere a voi se potete scrivere una ricetta per unifeed (si tratta di una situazione particolare)! grazie per la disponibilità.

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  • 1 mese dopo...

Raz vacche Az Agr XXXXX 29/09/11

 

 

Silomais (35% ss,30% amido,42 ndf) 30.00 kg

D-one Silo (50% ss, 13.5% proteina, 52 ndf) 13.00 kg

Medica Fieno (ndf 43, 22% proteina grezza) 3.5 kg

Soia Fe 44 2.2 kg

Mais Farina (macinato fine) 4.0 kg

Integratore 0.5 kg

 

la razione fa

50% di SS

14% proteina

23% amido

37% di NDF

5% zuccheri

8% ceneri

 

 

66/34 foraggi-concentrati

 

Oramai sono passati 2 mesi da quando hai postato questa razione, e mi stavo chiedendo: ora che le temperature si sono abbassate notevolmente sarà aumentata ancora l'ngestione?

Ironicamente le avevo definite vacche elefante visto l'elevata ingestione per quel periodo...ora saranno diventate dei mammut:cheazz:

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Oramai sono passati 2 mesi da quando hai postato questa razione, e mi stavo chiedendo: ora che le temperature si sono abbassate notevolmente sarà aumentata ancora l'ngestione?

Ironicamente le avevo definite vacche elefante visto l'elevata ingestione per quel periodo...ora saranno diventate dei mammut:cheazz:

 

L'ingestione di quell'azienda ora si è abassata, in quanto si son allungati i giorni di lattazione, ora stanno ingerendo 23 kg di ss

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l'esperienza mi suggerisce che con certi quantitativi di silomais, anche se perfetti, poi si paga dazio. Felice si essere smentito da esperienze di medio-lungo periodo (non breve!) che dicono il contrario.

 

Si paga il dazio in che senso? fertilità? mastiti?

ci sono molti allevatori che superano i 30 kg di silomais,

se il prodotto è ok (anche come fermetazioni) hai solo vantaggi: fai il carro più in fretta, più omogeneo, rinnovi velocemente il fronte, apporti fibra digeribile....

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utilizzare 30kg o più di silomais non ha solo vantaggi, anche se il prodotto è ottimo; è buona norma differenziare l'apporto in fibra, e se apporto 10kg di s.s. da solo silomais resta ben poco spazio nel rumine delle vacche. Può essere un ottimo ripiego in certe situazioni, come ad esempio in una stalla da 600 vacche produrre buona medica e di qualità costante risulta difficile; in quel caso mettere come foraggio unico silomais è quasi una necessità, ovviamente affiancato da mezzo kg di paglia.

Tuttavia in Italia la stalla media non raggiunge le 100 vacche e produrre fieni di qualità e costanti è una cosa possibile e che riesce a molti bravi allevatori.

Concludo dicendo che un calo di ingestione così marcato nel mese di novembre mi sembra preoccupante, a prescindere dai gg di lattazione, quindi qualche "problemino" lo danno anche le razioni alte in foraggi. A presto

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Quindi in 2 mesi hanno perso 5kg abbondanti di ingestione? haspita....ma quanti gg di lattazione hanno?

 

ps:multicolor comincia a piacermi:asd:

 

25-23=2 kg di SS

 

scusami ma hai sbagliato i conti....

 

 

utilizzare 30kg o più di silomais non ha solo vantaggi, anche se il prodotto è ottimo; è buona norma differenziare l'apporto in fibra, e se apporto 10kg di s.s. da solo silomais resta ben poco spazio nel rumine delle vacche. Può essere un ottimo ripiego in certe situazioni, come ad esempio in una stalla da 600 vacche produrre buona medica e di qualità costante risulta difficile; in quel caso mettere come foraggio unico silomais è quasi una necessità, ovviamente affiancato da mezzo kg di paglia.

Tuttavia in Italia la stalla media non raggiunge le 100 vacche e produrre fieni di qualità e costanti è una cosa possibile e che riesce a molti bravi allevatori.

Concludo dicendo che un calo di ingestione così marcato nel mese di novembre mi sembra preoccupante, a prescindere dai gg di lattazione, quindi qualche "problemino" lo danno anche le razioni alte in foraggi. A presto

 

E'cosi ovvio il mezzo kg di paglia?

non fidarti di quello che dice Agri :2funny: come al solito fa l'esagerato!

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25-23=2 kg di SS

 

scusami ma hai sbagliato i conti....

 

 

 

 

E'cosi ovvio il mezzo kg di paglia?

non fidarti di quello che dice Agri :2funny: come al solito fa l'esagerato!

 

Hai ragione ho sbagliato a scrivere e non me ne sono neanche accorto..

Da i conti che mi sono fatto io quella raz faceva 26,6 quindi hanno perso 3 kg abbondanti e non 5..

Comunque visto che sono io l'esagerato vorrei fare una domanda ai colleghi..

Quanti di voi hanno prodotto o acquistato medica fieno dal 22 di proteina?

Quando me ne avevi parlato che secondo voi è "normale" fare medica con questi valori proteici mi hai messo la pulce nell'orecchio per non dire altro, e quindi da bravo curioso ho chiesto a 3 alimentaristi (tra i quali 2fanno le tue stesse zone) e a un rivenditore di medica...e tutti e 4 mi hanno detto massimo 17/18.

Se vuoi ti dico che il rivenditore mi ha detto "manco se mi portono le analisi ci credo"....quindi forse qui l'esagerato è qualcun'altro...:asd:

 

Riguardo ai 30 kg di silomais più 4 di farina...il concetto è sempre quello, spingere a manetta sull'amido. Hai subito dell'energia "calda" e a pochi soldi che ti fa venire le vacche belle lucide con il pelo bello bianco...ma poi a lungo andare che succede? E' inutile che ci giriamo intorno, è da che mondo e mondo che se risparmi da una parte o dall'altra poi ci perdi.

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quanto fa la medica? la medica essicata dovrebbe fare dai 16 ai 18,5, ma parlo di roba bella... per comperare medica e pagarla per medica. Per andare su con la percentuale bisogna prendere quella disidratata... capita raramente di prendere prodotti affienati con percentuali superiori...

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:cheazz:

Riguardo ai 30 kg di silomais più 4 di farina...il concetto è sempre quello, spingere a manetta sull'amido. Hai subito dell'energia "calda" e a pochi soldi che ti fa venire le vacche belle lucide con il pelo bello bianco...ma poi a lungo andare che succede? E' inutile che ci giriamo intorno, è da che mondo e mondo che se risparmi da una parte o dall'altra poi ci perdi.

 

23% d'amido è una razione spinta a manetta sull'amido???

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Hai ragione ho sbagliato a scrivere e non me ne sono neanche accorto..

Da i conti che mi sono fatto io quella raz faceva 26,6 quindi hanno perso 3 kg abbondanti e non 5..

Comunque visto che sono io l'esagerato vorrei fare una domanda ai colleghi..

Quanti di voi hanno prodotto o acquistato medica fieno dal 22 di proteina?

Quando me ne avevi parlato che secondo voi è "normale" fare medica con questi valori proteici mi hai messo la pulce nell'orecchio per non dire altro, e quindi da bravo curioso ho chiesto a 3 alimentaristi (tra i quali 2fanno le tue stesse zone) e a un rivenditore di medica...e tutti e 4 mi hanno detto massimo 17/18.

Se vuoi ti dico che il rivenditore mi ha detto "manco se mi portono le analisi ci credo"....quindi forse qui l'esagerato è qualcun'altro...:asd:

 

Riguardo ai 30 kg di silomais più 4 di farina...il concetto è sempre quello, spingere a manetta sull'amido. Hai subito dell'energia "calda" e a pochi soldi che ti fa venire le vacche belle lucide con il pelo bello bianco...ma poi a lungo andare che succede? E' inutile che ci giriamo intorno, è da che mondo e mondo che se risparmi da una parte o dall'altra poi ci perdi.

 

esatto AGRI. Inizialmente si ha un deciso miglioramento dell'aspetto visivo della mandria con aumento di peso e miglioramento della sanità generale. Poi però alla lunga si rischia di far ingrassare gli animali troppo, di ingravidarli troppo avanti con sicure problematiche al parto. Queste però sono cose che si vedono anche dopo 1 anno....

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il silomais ha i suoi pregi e i suoi difetti. Ha dalla sua ill basso costo per unità foraggera latte, ma ha per contro una ancora scarsa digeribilità della fibra, nonostante i grandi passi in avanti della genetica del mais degli ultimi anni.

Penso che in una razione con foraggio unico silomais almeno mezzo kg di paglia sia indispensabile per la ruminazione, e per rallentare il transito.

Resto dell'idea che per fare tanto latte e avere animali che durino in stalla però il fieno secco sia ancora imprescindibile per le aziende che ne riescono a produrre le giuste quantità rispetto ai fabbisogni della mandria. Se non si è in grado ben venga il silomais e gli erbai insilati. Ma con questi prodotti si lavora al limite e servono molte più analisi e un'assistenza tecnica impeccabile e puntuale. Si possono ottenere gran risultati, ma anche avere grossi problemi.

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23% d'amido è una razione spinta a manetta sull'amido???

 

Il 23% calcolando l'amido del silomais al 20%?

 

Penso che in una razione con foraggio unico silomais almeno mezzo kg di paglia sia indispensabile per la ruminazione, e per rallentare il transito.

Resto dell'idea che per fare tanto latte e avere animali che durino in stalla però il fieno secco sia ancora imprescindibile per le aziende che ne riescono a produrre le giuste quantità rispetto ai fabbisogni della mandria. Se non si è in grado ben venga il silomais e gli erbai insilati. Ma con questi prodotti si lavora al limite e servono molte più analisi e un'assistenza tecnica impeccabile e puntuale. Si possono ottenere gran risultati, ma anche avere grossi problemi.

 

Esistono razioni in italia con solo silomais come foraggio? secondo me no...quindi non serve molto porsi il problema.

Sul fieno e erbai...non penso che per far bene ti serva per forza il fieno, puoi avere degli ottimi risultati anche solo con gli erbai (poi volendo li puoi sempre affienare quindi cosa cambierebbe?). Il problema è riuscire a farli bene ed avere terra a disposizione. Come già ho detto con il fieno hai come minimo 4 tagli a disposizione in un anno, mentre nell'erbaio quello è, e se lo fai male ti resta sempre quello.

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