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La dose ettaro di principio attivo va rispettata a prescindere dal volume d acqua usata salvo prescrizioni di etichette. Io per esempio sto trattando con movento che indica in etichetta un volume d acqua maggiore di quello che uso abitualmente. Pertanto andrà indicato nel qc quello espresso in etichetta. Se invece si opera con pareti fogliari scarse come per esempio nei primi trattamenti si segnerà nel qc avendo usato meno principio attimo, meno superfice e cosi tutti vissero felici e contenti

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Qualcuno utilizza o ha pareri/esperienze con gli ugelli LECHLER? C'è chi li ha montati sui recupero e pare coprano la vegetazione in maniera eccellente garantendo una maggior percentuale di recupero. Son tipo degli antideriva, a ventaglio. Io non ne ho mai sentito parlare, il sito è solo in inglese/tedesco..http://www.lechler.de/Applications/Agriculture/-cb8RR_AAABeQ0AAAEvnIoh.E.A-en_US

Modificato da alefriuli
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L'acqua che usi ad ettaro va scritta sul quaderno di campagna nella riga del trattamento del giorno, assieme alla superficie trattata e al quantitativo totale di prodotto usato. Quando controllano i registri, fanno la comparazione tra: ogni singolo trattamento effettuato, il disciplinare, e l'etichetta dei prodotti usati. Deve combinare in un incastro perfetto il dosaggio/ha il volume distribuito, la registrazione per quella determinata avversità, il tempo di carenza. Se dici che concentri ti complichi la vita, almeno qui da noi è così, e lo dico per esperienza, in altre regioni non so.

non vorrei dire fesserie, ma il registro dei trattamenti (non quaderno di campagna) che fa fede nei controlli, obbliga solo di scrivere il quantitativo di prodotto (commerciale) che si usa, non la quantità d'acqua.

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non vorrei dire fesserie, ma il registro dei trattamenti (non quaderno di campagna) che fa fede nei controlli, obbliga solo di scrivere il quantitativo di prodotto (commerciale) che si usa, non la quantità d'acqua.

 

È vero io sul quaderno di campagna scrivo la quantità del fitofarmaco....!!!!

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Se ci sono prodotti particolari con dosaggi "strani" d'acqua meglio specificarlo sul registro, perché se ci fanno domande trabocchetto ai controlli vi fregano.

Personalmente se in etichetta c'è scritto anche il quantitativo d'acqua, lo scrivo nelle note, altrimenti evito di scriverlo.

Se miscelate ad esempio 2 prodotti, uno che richiede 200lt ed un altro 1000lt ad ettaro, basta scrivere una data diversa anche di un giorno, come se aveste fatto due trattamenti con due quantitativi d'acqua diversi.

 

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non vorrei dire fesserie, ma il registro dei trattamenti (non quaderno di campagna) che fa fede nei controlli, obbliga solo di scrivere il quantitativo di prodotto (commerciale) che si usa, non la quantità d'acqua.

Io però mi riferivo ai disciplinari inerenti la Difesa Integrata Volontaria comunemente chiamata "214" ora diventata "10.01". Per chi è fuori da tutto questo, forse è come dici tu, in ogni caso penso sia conveniente fare come dice Gallo88, se non altro ti semplifica la vita in caso di controlli.

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Io però mi riferivo ai disciplinari inerenti la Difesa Integrata Volontaria comunemente chiamata "214" ora diventata "10.01". Per chi è fuori da tutto questo, forse è come dici tu, in ogni caso penso sia conveniente fare come dice Gallo88, se non altro ti semplifica la vita in caso di controlli.

 

Anch'io aderisco alla misura 10 e uso la dose di etichetta.

 

La quantità d'acqua non è vincolante è il prodotto che è vincolante, se ci sono tolleranze di uso in funzione della vegetazione si usano se no dose consigliata a ha.

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Se è come dici tu, significa che siamo nell' italia dei campanili, in quanto qui in prov. di RA è vincolante anche il volume d'acqua espresso in etichetta, lo so per certo, con tutti i controlli che ho subito, ed è quello che fanno anche i tecnici che compilano i QdC. Beati voi, basta cambiare provincia e cambiano anche le regole. Non essere vincolati al volume semplifica la gestione non di poco.

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Se è come dici tu, significa che siamo nell' italia dei campanili, in quanto qui in prov. di RA è vincolante anche il volume d'acqua espresso in etichetta, lo so per certo, con tutti i controlli che ho subito, ed è quello che fanno anche i tecnici che compilano i QdC. Beati voi, basta cambiare provincia e cambiano anche le regole. Non essere vincolati al volume semplifica la gestione non di poco.

 

Non so dirti se io usando 200 litri ettaro per tutto ti ho scritto una inesattezza convinto di scrivere una cosa normale, appena arriva il mio consulente gli chiedo bene e ti faccio sapere.

 

Così vediamo se il cambio parrocchia esiste come in tutte le cose o no.

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Ma potresti aver ragione, se da voi non è richiesto. Del resto pensandoci bene i disciplinari di produzione sono regionali, non nazionali, anche se le direttive vengono da bruxelles, poi viene lasciato campo libero ad una pletora di sub burocrati che altrimenti non potrebbero giustificare lo stipendio che prendono.

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Se ne era parlato uno o due anni fa, comunque si, è successo anche questo. Hanno sanzionato uno che utilizzava un Bertoni per "mancato rispetto delle indicazioni di etichetta". Poi fece ricorso, secondo me alla fine ha avuto ragione, però sai che casino, ci perdi almeno un paio di anni e non è detto che finisca bene. Poi non è necessario avere il recupero, basta concentrare, già così esci dai parametri.

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Praticamente se uno da voi usa un atomizzatore a recupero (acquistato con contributi europei per il minor impatto ambientale, consumo ecc) è sanzionabile?

 

Che io sappia anche da noi siamo sanzionabili. Il rispetto della dose/ha vale certamente in tutta Italia. Va da sé che utilizzando il recupero sei, nella pratica, fuori norma. Ho avuto controlli di Agea e, annualmente, quelli di DNV per la GlobalGap e nessuno mi ha mai contestato la concentrazione del prodotto. Però la dose/ha doveva essere quanto indicato in etichetta. Se non sbaglio in Veneto stanno predisponendo delle indicazioni in caso di utilizzo di queste macchine. Se già non l'hanno fatto.

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Si, qui da noi di sicuro, da me sono tornati il 2 maggio per l'ennesimo controllo dei registri e hanno controllato che dosi e volumi di acqua di etichetta corrispondessero con le superfici trattate. Tutto questo al limite, ma molto al limite, ci potrebbe stare, ma poi c'è anche il problema che non tengono in considerazione la fase fenologica, che nel vigneto incide molto sul volume fogliare. Come si potrà fare a trattare a 1000 lt/ha con 15 cm di vegetazione? E questa sarebbe la lotta integrata........

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Anche per me è uno contro senso, per quelli che usano atomizzatori a recupero, ugelli particolari, atomizzatori a basso volume, tutto questo lo dovremmo mettere nel c.....!!! :muro::muro::muro::muro::idiot2::idiot2::idiot2::armati48::armati48::armati48: E poi rompono per il basso impatto ambientale....!!!

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ma poi c'è anche il problema che non tengono in considerazione la fase fenologica, che nel vigneto incide molto sul volume fogliare. Come si potrà fare a trattare a 1000 lt/ha con 15 cm di vegetazione? E questa sarebbe la lotta integrata........

 

se questi sono le osservazioni che fanno i preposti ai controlli....vuol dire che siamo alla frutta....:azz::azz::azz:

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Si, qui da noi di sicuro, da me sono tornati il 2 maggio per l'ennesimo controllo dei registri e hanno controllato che dosi e volumi di acqua di etichetta corrispondessero con le superfici trattate. Tutto questo al limite, ma molto al limite, ci potrebbe stare, ma poi c'è anche il problema che non tengono in considerazione la fase fenologica, che nel vigneto incide molto sul volume fogliare. Come si potrà fare a trattare a 1000 lt/ha con 15 cm di vegetazione? E questa sarebbe la lotta integrata........

 

Lotta integrata ai controllori............................

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