Vai al contenuto

stoccaggio insilato di mais


Messaggi raccomandati

  • 1 mese dopo...
  • 1 mese dopo...

Bè sì, si usano entrambi e sui costi, è molto di più, per la dose che si usa, il costo del propionico che dell'inoculo. Per i pastoni si usa poco acetico puro-glaciale e il formico ma anche un mix. Per i trinciati un po' di propinico ma sempre i aggiunta ai fermenti lattici o misti che servono per velocizzare l'acidificazione che con la flora normale selvatica impiegherebbe più di 50gg e non sempre con buoni risultati.

Il propionico a fori dosi lo si dà sul fronte di fresa o insieme agli altri acidi sui muri o sul cappello la parte sommale della trincea prima di chiuderla con il donopack.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...
  • 1 mese dopo...

Sì esatto quoto tutto, poi bisogna vedere la ss e l'amido ma si arriva a quei livelli. Irrigare dipende ma ovviamente dipende da varietà e tecnica, la fittezza. Un 600 ne fa meno poco meno ma fa più amido rispetto ala massa. Bisognerebbe parlare di q di ss e ancora meglio a UF o EN prodotta all'ettaro quindi già compresa di digeribilità e globalmente analizzata. Anche se tutto riferito al prodotto fresco di campagna è speculazione perché l'insilato deve fermentare e passare minimo 30gg di fermentazione con tutto quello che può accadere perdite di trincea e fermentazione comprese quindi a conti fatti, l'analisi quanti/qualitativa deve essere fatta sulla trincea dopo l'apertura ossia analizzando il fronte di consumo e quantificando l'effettivo trinciato usato dopo l'apertura della trincea....quindi non solo campagna perché le perdite che contano sono quelle di trincea ossia di conservazione!!! Più di 24000 UfL/Ha è un bel fare e si fanno spesso in irriguo con cl600. Se si irriga migliora gli stress e molti parametri qualitativi. La sanità è sicuramente il parametro più importante che la sola produttività o conservazione, conservato....sano, conservato bene....

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...
  • 7 mesi dopo...

Ciao a tutti,

È possibile sapere il costo di codeste macchine insaccatrice? Così possiamo proseguire con la discussione in modo costruttivo con numeri alla mano perché il nocciolo del discorso gira attorno al costo della macchina e costo del sacco

Grazie

Link al commento
Condividi su altri siti

C'è un'azienda di ravenna che lì noleggia,ti porta la macchina a casa e ti da i salamoni.loro avevano i salami da 50 mt,finito lì saldavano con una pinza a caldo.parlando mi dicevano che ti conviene aprire il salame e usarlo tutto,perchè ha un costo importante.il problema era caricare l'insilato con la pala una volta aperto,se nn hai un piano in cemento sotto ne sprechi tantissimo

Link al commento
Condividi su altri siti

Qua c'è un terzista che gira mezzo nord Italia e fa i salami. È un'operazione un po' macchinosa, dato che col dumper ti devi mettere dentro questa tramoggia e andare avanti pian piano, però fa un lavoro eccellente. Non togli neanche un Kg di insilato marcio.

Qua lo fanno principalmente col pastone per chi ha poco uso, perché è poco largo rispetto ad una trincea.

Sul costo non mi ricordo, l'ha appena fatto un mio amico...glielo chiedo.

L'insilato va assolutamente desilato con la fresa del carro o caricato a mano, con la pala del telescopico/trattore lo muovi troppo in avanti e fa in tempo a diventare marcio. Va messo assolutamente su un piano di cemento.

Modificato da fabio03
Link al commento
Condividi su altri siti

La Fratelli Boschi in pratica insaccano tutto e disegnano e modificano macchine per l'insaccamento nate in Argentina. Da me ci sono dal 1996 ma allora lo facevano diversi ma non bene, in 20 anni le cose sono cambiate. Ebbene sì funziona bene ad oggi molto bene. Adesso ci sono diverse desilatrici da sacco ma il pastone resta sempre delicato. Le problematiche in 20 anni sono queste paradossalmente si hanno più problemi a desilare piuttosto che la tenuta dei sacconi. Costa è vero il sacco e l'insilamento siamo dai 410 ai 600 e max 83 metri, l'insilamento va da 300 a 620 dipende perché il sacco varia al variare dai materiali e dalla lunghezza. Io insacco solo granella attualmente da 4 anni per motivi burocratici. Il problema è aprire il sacco e desilare. I terzisti forniscono impianto chiavi in mano da 2000 euro servizio, sacconi a parte. Il sacco è a fantastica tenuta ai gas spesso si auto satura di anidride carbonica che conserva molto. Il pericolo da noi ovviamente è pioggia e umidità il sacco va spesso rinforzato con varie coperture e reti ma la tenuta è molto buona. Le ditte che fanno i sacconi sono diverse ma il materiale migliora sempre con gli anni.

Link al commento
Condividi su altri siti

Qua c'è un terzista che gira mezzo nord Italia e fa i salami. È un'operazione un po' macchinosa, dato che col dumper ti devi mettere dentro questa tramoggia e andare avanti pian piano, però fa un lavoro eccellente. Non togli neanche un Kg di insilato marcio.

Qua lo fanno principalmente col pastone per chi ha poco uso, perché è poco largo rispetto ad una trincea.

Sul costo non mi ricordo, l'ha appena fatto un mio amico...glielo chiedo.

L'insilato va assolutamente desilato con la fresa del carro o caricato a mano, con la pala del telescopico/trattore lo muovi troppo in avanti e fa in tempo a diventare marcio. Va messo assolutamente su un piano di cemento.

Gruppo chiesa?

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 10 mesi dopo...

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...