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Aratri Portati


DjRudy

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pesantino.... per il mytos penso io

 

Il Mytos ha circa la cavalleria del mio cui attacco trivomere variabile. Quello Scalmana lo porta senza pesi.

 

 

Nuovo acquisto da attaccare al landini mythos 115 cosa ne pensate
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E' da 16? L'hai provato?

Non riesco a vedere come sono i vomeri.

 

Modificato da Alberto64
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Salve, negli aratri, manca un parametro di calcolo comparativo, non è possibile stabilire la localizzazione dello sforzo, in più non mi preoccupa il picco ma la micro sollecitazione, ti faccio un esempio, il filo di ferro, se in trazione il carico sopportato è notevole e determinabile, ma se lo pieghi continuamente lo sforzo è minimo è la resistenza breve, la soluzione sono i trattamenti termici, le strutture modulare, forme con soluzioni che non concentrino o localizzazione lo stress, fidati non esistono tabelle che ti diano questi parametri, se non fosse così, le grosse aziende lo avrebbero già messo in atto ci sarebbe l'aratro perfetto(che non esiste) e cosa peggiore, almeno per me, avremmo chiuso da anni! La cosa che non hai capito, a mio avviso, è che puntare ad un prodotto a livello mondiale è sia sbagliato che antieconomico, la nicchia è quello che rende, la competizione è reale e non politica, meno basata sul fatto della dimensione dell'azienda ma più sul prodotto è sul suo reale potenziale, il resto, per me, è politica, che finisce esattamente nella capezzagna, quando chi in cravatta non sa come cazzotti fare a far funzionare il mezzo o attrezzo che ha venduto, per le questioni strettamente tecniche, mi farebbe piacere discuterne di persona, davanti ad un aratro, spiegando ti il perché di certe scelte o soluzioni, che non esistono su software o su web, saluti Gabriele

Condivido tutto, io faccio carpenteria da 30 anni e posso assicurare che il FEM pur essendo un 'ottima base di partenza , non permette di analizzare tutte le sollecitazioni nelle varie condizioni operative ( pensate solo alle innumerevoli geometrie di accoppianmento tra le trattrici e gli attrezzi, accoppiamenti che il più delle volte vengono realizzati senza le giuste attenzioni generando sollecitazioni micidiali per le strutture)

Inoltre non sottovalutiamo le piccole aziende che, se da un lato non hanno le risorse economiche dei grandi gruppi, dall'altro forniscono un prodotto sicuramente meno standardizzato e piú "centrato" sullo specifico ambito di utilizzo.

Fidatevi che " il fazzoletto di rinforzo qua e lá" sará stato posizionato dal tecnico ( esperto ed appassionato , è sotto inteso) esattamente dove avrebbe indicato il software di progettazione con il plus di un grado di personalizzazione inarrivabile per i marchi più grandi e blasonati

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Il Mytos ha circa la cavalleria del mio cui attacco trivomere variabile. Quello Scalmana lo porta senza pesi.

 

 

 

 

 

E' da 16? L'hai provato?

Non riesco a vedere come sono i vomeri.

 

 

certo magari in terreni leggeri, ma nelle argille pesanti avrà vita dura sopratutto il soll. , ma se non le ha va tranquillo

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Condivido tutto, io faccio carpenteria da 30 anni e posso assicurare che il FEM pur essendo un 'ottima base di partenza , non permette di analizzare tutte le sollecitazioni nelle varie condizioni operative ( pensate solo alle innumerevoli geometrie di accoppianmento tra le trattrici e gli attrezzi, accoppiamenti che il più delle volte vengono realizzati senza le giuste attenzioni generando sollecitazioni micidiali per le strutture)

Inoltre non sottovalutiamo le piccole aziende che, se da un lato non hanno le risorse economiche dei grandi gruppi, dall'altro forniscono un prodotto sicuramente meno standardizzato e piú "centrato" sullo specifico ambito di utilizzo.

Fidatevi che " il fazzoletto di rinforzo qua e lá" sará stato posizionato dal tecnico ( esperto ed appassionato , è sotto inteso) esattamente dove avrebbe indicato il software di progettazione con il plus di un grado di personalizzazione inarrivabile per i marchi più grandi e blasonati

Ciao, il problema è che ci si illude che la progettazione tramite computer ovvi o risolva i problemi, non scordiamo che computer è sinonimo di elaborare, il computer come il frigo e la pattumiera, è un contenitore, dipende da cosa ci metto dentro, non scambiamo i ruoli, usiamo li per quello che sono, il computer purtroppo ancora non ha idee, e sono quelle che permettono lo sviluppo, ora chiedete a chi chessia il perché fanno il traslatore sulla testata, parlo di entro solco, noi lo abbiamo eliminato, e la cosa non crea alcun problema, saluti evoluti, Gabriele

Modificato da ggb58
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Si terreni leggeri adesso aravo con bivomero da 70cm con un 75cv e andavo 30cm di profondità come vomero ti metto altre foto prende 85cm di larghezza perqui dovrebbe essere da 16 70d7e4bd84b5038b14e17bbd29bdc185.jpgdb02d8c43160a3e93adac4f922911483.jpg6ec714910157a4f2bc2916e826e68666.jpg

 

 

 

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Modificato da fiat312
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con terreo sciolto vai decentemente , se si inasprisce un po' è da macero.

 

Tranquillo, qui terreni sciolti.

 

 

Si terreni leggeri adesso aravo con bivomero da 70cm con un 75cv e andavo 30cm di profondità come vomero ti metto altre foto prende 85cm di larghezza perqui dovrebbe essere da 1670d7e4bd84b5038b14e17bbd29bdc185.jpgdb02d8c43160a3e93adac4f922911483.jpg6ec714910157a4f2bc2916e826e68666.jpg

 

 

 

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I vomeri sono dritti.

Se e quando saranno consumati, ti conviene metterli nuovi, quelli con un po di punta (a zampa di elefante) o con la punta avvitata che ti fan durare il vomere per più tempo.

Modificato da Alberto64
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Nessuno sconto Gabriele. Su 90 ettari ne ho arato nel 2017 circa 5 . Non ho tempo. Ho preso una bella dischiera con ancore in mezzo da circa 20 ql nuova a tremila euro dal mio amico Zucchi. Va una meraviglia. Quando

diventerò ricco comprerò un trattore serio e ci attacchero uno dei migliori aratri in commercio che conosco.

Modificato da alfieri
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Nessuno sconto Gabriele. Su 90 ettari ne ho stato nel 2017 circa 5 . Non ho tempo. Ho preso una bella dischiera con ancore in mezzo da circa 20 ql nuova a tremila euro dal mio amico Zucchi. Va una meraviglia. Quando

diventerò ricco comprerò un trattore serio e ci attacchero uno dei migliori aratri in commercio che conosco.

 

Giuseppe, tu sei già ricco, buon lavoro Gabriele

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curiosità mi ha portato ad andare a vedere un video di tolusso e quello che mi ha sorpreso maggiormente è il tipo di terreno...sembra segatura,al punto da poterci seminare tranquillamente sopra dopo aratura senza ulteriori affinamenti...,anzi secondo me deve avere così poca portanza da mettere in crisi persino la seminatrice.

dicono che la nostra in piemonte è terretta ma anche questa sicuramente non richiede di certo un superaratro come nel video...

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curiosità mi ha portato ad andare a vedere un video di tolusso e quello che mi ha sorpreso maggiormente è il tipo di terreno...sembra segatura,al punto da poterci seminare tranquillamente sopra dopo aratura senza ulteriori affinamenti...,anzi secondo me deve avere così poca portanza da mettere in crisi persino la seminatrice.

dicono che la nostra in piemonte è terretta ma anche questa sicuramente non richiede di certo un superaratro come nel video...

Metti Tolusso Terratech......un po di limo romagnolo:asd:

 

 

 

Peccato che sia Terratech san Bartolo. E non Santerno con le argille delle Bortolotte:asd:

Ma la bontà del lavoro con una zollosita veramente ridotta merita considerazione

Modificato da ALAN.F
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curiosità mi ha portato ad andare a vedere un video di tolusso e quello che mi ha sorpreso maggiormente è il tipo di terreno...sembra segatura,al punto da poterci seminare tranquillamente sopra dopo aratura senza ulteriori affinamenti...,anzi secondo me deve avere così poca portanza da mettere in crisi persino la seminatrice.

dicono che la nostra in piemonte è terretta ma anche questa sicuramente non richiede di certo un superaratro come nel video...

Salve, la curiosità è sempre positiva, ma ho imparato a valutare i terreni in modo diverso, in questi anni il nostro impegno è stato non solo sull'evoluzione tecnica delle macchine, sia come strutture che funzionalità, ma soprattutto l'affinamento della zolla ed il pareggiamento della stessa, che si tratti di argilla, piuttosto che ghiaia, che non è da sottovalutare come difficoltà, in quanto, ove la presenza di sassi, come nelle nostre zone, è notevole, se non faccio ritornare la terra in superficie, mi ritrovo una sassaiola, per la felicità delle seminatrici, senza considerare la differenza di nascita e problematiche relative, la sfida al miglioramento è continua e costante, saluti Gabriele P. S. Ci sono dei nostri video, ove si notano queste differenze tra tipologia di aratri differenti

Modificato da ggb58
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curiosità mi ha portato ad andare a vedere un video di tolusso e quello che mi ha sorpreso maggiormente è il tipo di terreno...sembra segatura,al punto da poterci seminare tranquillamente sopra dopo aratura senza ulteriori affinamenti...,anzi secondo me deve avere così poca portanza da mettere in crisi persino la seminatrice.

dicono che la nostra in piemonte è terretta ma anche questa sicuramente non richiede di certo un superaratro come nel video...

 

Si ma non cambi l'aratro ogni volta che cambi il terreno che devi arare.

Magari ha anche dei campi un po più tosti.

Io per esempio in Canavese ho dei campi che cambiano consistenza all'interno dello stesso appezzamento.

A Cavaglià ho un terreno a prima vista simile a quello del video quando è in tempera, quest'anno col secco era diventato cemento e il trattore arrivava a saltellare come quando si fa lo strappacatena. I vomeri erano bollenti!

Modificato da Alberto64
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Nessuno sconto Gabriele. Su 90 ettari ne ho arato nel 2017 circa 5 . Non ho tempo. Ho preso una bella dischiera con ancore in mezzo da circa 20 ql nuova a tremila euro dal mio amico Zucchi. Va una meraviglia. Quando

diventerò ricco comprerò un trattore serio e ci attacchero uno dei migliori aratri in commercio che conosco.

 

Quindi Alfieri sei passato a minima lavorazione, come ti trovi?

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Si ma non cambi l'aratro ogni volta che cambi il terreno che devi arare.

Magari ha anche dei campi un po più tosti.

Io per esempio in Canavese ho dei campi che cambiano consistenza all'interno dello stesso appezzamento.

A Cavaglià ho un terreno a prima vista simile a quello del video quando è in tempera, quest'anno col secco era diventato cemento e il trattore arrivava a saltellare come quando si fa lo strappacatena. I vomeri erano bollenti!

 

beh,non stavo polemizzando sull'uso di un aratro "troppo" dotato rispetto alle condizioni di quel preciso terreno...ero semplicemente stupito nel vedere un terreno strutturato in quel modo.

poi sicuramente mi piacerebbe avere un aratro di quel tipo ma mi rendo conto che nei miei terreni sarebbe sprecato.

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beh,non stavo polemizzando sull'uso di un aratro "troppo" dotato rispetto alle condizioni di quel preciso terreno...ero semplicemente stupito nel vedere un terreno strutturato in quel modo.

poi sicuramente mi piacerebbe avere un aratro di quel tipo ma mi rendo conto che nei miei terreni sarebbe sprecato.

 

L'altro aspetto da tener in conto: quando attacchi un trattore potente ad un aratro che va bene per i terreni che hai ma è deboluccio, prima o poi quell' aratro lo distruggi. Crepi il telaio o perdi un'orecchia per strada.

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Salve, negli aratri, manca un parametro di calcolo comparativo, non è possibile stabilire la localizzazione dello sforzo, in più non mi preoccupa il picco ma la micro sollecitazione, ti faccio un esempio, il filo di ferro, se in trazione il carico sopportato è notevole e determinabile, ma se lo pieghi continuamente lo sforzo è minimo è la resistenza breve, la soluzione sono i trattamenti termici, le strutture modulare,

Quello di cui te stai parlando è lo stress a fatica, ben noto nella progettazione meccanica tanto che ogni materiale, a seconda della frequenza di oscillazione dei carichi, ha la propria Sigma al limite di fatica. Ci sono diagrammi (di Wohler per esempio), nati anche da prove in laboratorio, che servono appunto per progettare a fatica( che sono comunque anch'essi inglobati il qualsiasi software FEM). Non sono certo a dire che sia facile o che basti saper usare il computer per avere il tuo risultato, dico solo che per fare un prodotto apprezzato a livello almeno europeo bisogna fare un saltino in più rispetto allo stare in campo:n2mu:

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Quello di cui te stai parlando è lo stress a fatica, ben noto nella progettazione meccanica tanto che ogni materiale, a seconda della frequenza di oscillazione dei carichi, ha la propria Sigma al limite di fatica. Ci sono diagrammi (di Wohler per esempio), nati anche da prove in laboratorio, che servono appunto per progettare a fatica( che sono comunque anch'essi inglobati il qualsiasi software FEM). Non sono certo a dire che sia facile o che basti saper usare il computer per avere il tuo risultato, dico solo che per fare un prodotto apprezzato a livello almeno europeo bisogna fare un saltino in più rispetto allo stare in campo:n2mu:

 

Concordo, quello che non capisco è, se così semplice, perché marchi blasonati a livello europeo, e non a conduzione familiare hanno quei problemi? Ti voglio confidare una cosa, quello che conta, è che nessuno, almeno non come merita, in un aratro, è la forma dell'ancora, secondo le nostre esperienze, una forma lineare, non assorbe, anzi trasmette tutte le sollecitazioni ai supporti, ed alla trave, con effetti devastanti, sia per la dimensione del bullone di sicurezza che per la, struttura intera, ora vorrei sapere quale algoritmo usare per considerate un carico impossibile da determinare, ricevuto in una zona, impossibile da stabilire sul vomere con una resistenza dell'ostacolo impossibile da valutare, secco, bagnato, velocità, a seconda della premura dell'operatore, mi si è fuso il software, saluti Gabriele

P. S.

Il concetto di Europa, lo tengo per una possibile vacanza

Modificato da ggb58
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Per carita gli ingegneri servono ma fanno tante di quelle cagate dall alto della loro conoscenza teorica e dei loro studi che non gli permettono di abbassarsi e scendere in campo

E' pieno di macchine con errori di progettazioni grossi come palazzi che il comune mortale che le usa modifica con un niente

Dei tanti mi viene in mente la diatriba. che ho avuto con pottinger dove l ingegnere tedesco oltretutto continuava a dirmi che non poteva rompere perche progettazione e materiali superiori si ma io la rottura l ho avuta ben due volte e lui impossibile modificato dal fabbro del paese non ha piu avuto problemi peccato che la serie dopo era modificata come l abbiamo fatto noi

Quindi ben venga la progettazione ad alti livelli ma se questa non ha collegamento verso il basso a volte e' meglio un attrezzo del garzone del fabbro di paese

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a mio parere oggi un ingegnere progettista prima di sedersi ad usare l'autocad dovrebbe appena conseguita la laurea o anche durante il conseguimento andare a lavorare 2 anni in officina metalmeccanica (in questo caso) e poi appena iniziare a dimensionare non solamente mettere le quote lasciare al computer il calcolo.... altrimenti la laurea non ha molto senso....

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a mio parere oggi un ingegnere progettista prima di sedersi ad usare l'autocad dovrebbe appena conseguita la laurea o anche durante il conseguimento andare a lavorare 2 anni in officina metalmeccanica (in questo caso) e poi appena iniziare a dimensionare non solamente mettere le quote lasciare al computer il calcolo.... altrimenti la laurea non ha molto senso....

A mio avviso, la cosa da fare sarebbe chiedersi cosa e perché ci ha portati al punto, la cosa peggiore è buttare tutto e ripartire, anni sprecati, anni di esperienze vanificato da teorie, succede in ogni azienda con l'arrivo di nuova linfa, a volte è vitale, a volte.... ribadisco, il punto chiave di un aratro è l'ancora, se la paragoniamo alla sospensione di una vettura pensate alle prestazioni, sia in positivo che al contrario, l'evoluzione che consente o i limiti che impone, per chi legge e sa a cosa mi riferisco, saluti Gabriele

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