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Aratri e l'aratura: come si regola l'aratro e le tecniche di aratura.


DjRudy

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Come regolate il vostro aratro? Come iniziate il campo? come lo rifinite?

 

Discussione dedicata alle tecniche di aratura (fuori ed entro solco).

 

 

Accoppiamento aratro-trattore

 

Quando attacco l'aratro non sto a guardare molte cose, più che altro controllo che siano centrati i bracci del sollevatore (e chiaramente che siano piani e non uno più alto e uno più basso), riguardo alla posizione del terzo punto (il cui prolungamento immaginario non passi l'assale anteriore) controllato la prima volta che ho attaccato l'aratro a quel determinato trattore, le volte successive mi ricordo quali sono i fori e basta.

 

Regolazione dell'aratro

 

Bivomere entro solco con slitta anteriore: regolo il terzo punto in modo che l'aratro sia più o meno pari, e poi con la slitta regolo la giusta larghezza di lavoro del primo corpo in modo da avere un accoppiamento dei solchi il più possibile omogeneo, (alcune volte finisco la regolazione di fino agendo leggermente sul terzo punto).

Le battute del voltaorecchio normalmente non le tocco in quanto le abbiamo regolate la prima volta e più o meno vanno bene con profondità di lavoro di 30 +/- 5 cm.

 

Trivomere fuori solco con slitta anteriore: regolo il terzo punto in modo che l'aratro sia più o meno pari, slitta tutta spostata per fare fuorisolco, e poi agisco sulla memoria del ribaltamento per accoppiare per bene i solchi. Tanto più un aratro è buono tanto meno bisogna agire sulla memoria tra un solco e l'altro.

 

Aratura in campi molto grandi senza fosse oppure campi drenati.

 

Apertura del solco: primo solco leggero, "buttando" il terreno dalla parte opposta rispetto al fosso, successivo passaggio al contrario chiudendo il solco fatto --> si riduce il fenomeno di "alzata dei bordi" rispetto a partire e "buttare" subito la terra addosso al bordo del fosso.

 

Finitura: arrivo fino al limite della fossa con un solco leggermente meno fondo rispetto al resto del campo arato, e poi faccio un giro al contrario con aratro molto sollevato per "chiudere" l'ultimo solco (spesso agisco sul martinetto laterale o sulla memoria del voltaorecchio per aumentare l'inclinazione dell'aratro così sposta più terra senza doverlo affondare troppo).

 

Chiaramente l'anno successivo parto ad arare dalla parte dove l'anno prima ho fatto la rifinitura.

 

Aratura in campi con fosse

 

Primo campo l'apertura del solco la faccio come nel caso dei terreni drenati, soprattutto se il fosso del primo campo è molto grande e non si può ripulire con l'affossatore.

 

Se gli altri campi hanno fossi normali, al primo giro li chiudo arando se possibile anche dentro il fosso con l'entrosolco, oppure a ciglio della fossa con il fuorisolco, a questo punto torno sul campo precedentemente iniziato lo finisco e con l'ultimo giro come si dice da noi "tiro su la fossa" con l'ultimo vomere segno la fossa che verrà poi rifatta con l'affossatore.

 

Sia chiaro sono tutto meno che un aratore professionista, si aro da oltre 10 anni, ma non mi considero un aratore, tutt'altro, anzi ho ancora molto da imparare.

 

Ho creato questo argomento per vedere nelle varie parti d'Italia quali sono le varie tecniche di aratura, i vari pro, contro ecc.

 

Ad esempio basta fare 30-40 km da casa mia e andare da CRC e in quella zona le fosse le ripuliscono con l'affossatore prima di arare e poi quando arano non le toccano e ci appoggiano solo la terra vicino. Tipico esempio di paese che vai e aratura e aratori che trovi.

 

A voi la parola.

Modificato da DjRudy
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bell'idea, anche se mi pare ci fosse già un argomento simile (http://www.tractorum.it/forum/mondo-agricolo-f44/tecniche-di-aratura-funzione-della-tessitura-e-della-morfologia-2725/), lunedì cerco di metter su qualcosa anch'io, con un po' di foto delle varie situazioni..

 

 

ciao

Modificato da purin
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Allora provo a spiegare io anche se come aratore lascio un po a desiderare.....

Io quando inizzio in genere non faccio il doppio giro ma sto leggero e tengo l'aratro inclinato in modo che il primo solco, mangi poco e poi il secondo un po di più e il terzo più ancora.

Se si fa un po di occhio sul dislivello lasciato l'anno prima si riesce a pareggiare abbastanza bene....

 

Per la regolazione dei bracci io avendo il fuori solco con memoria non misuro la parità di lunghezza, ma guardo che il terreno venga pari sia all'andata che al ritorno.

Altrimenti vado ad abbassare la parte leggera.

 

Per il terzo punto è un po un dramma.

Ho sempre un po tributalo perché avendo il meccanico + memoria spesso piuttosto di scendere si usa la memoria, con conseguenza che non si fa esperienza....

Adesso ho montato il pistone e la prossima stagione dovrebbe andare meglio.

 

Però ho visto che se si accorcia il terzo punto e si toglie un po di inclinazione dalla memoria, la macchina diventa meno faticosa e non di poco....

 

Come vedete non ho molta tecnica.......

Ma un po di esperienza fatta da prove e prove e consigli....

Dunque se qualcuno vuole darne altri ben vengano...

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Come regolate il vostro aratro? Come iniziate il campo? come lo rifinite?

 

Quando attacco l'aratro non sto a guardare molte cose, più che altro controllo che siano centrati i bracci del sollevatore (e chiaramente che siano piani e non uno più alto e uno più basso), riguardo alla posizione del terzo punto (il cui prolungamento immaginario non passi l'assale anteriore) controllato la prima volta che ho attaccato l'aratro a quel determinato trattore, le volte successive mi ricordo quali sono i fori e basta.

 

 

 

Filmato interessante OK, per fortuna quello che descrive l'ho imparato negli anni , ma sopratutto , ed è grave , non l'ho imparato dagli agricoli che mi sfottevano quando sbaglavo ma molti anni fa dal Sig.Emilio (purtroppo scomparso -problemi di cuore) ex capo officina dell'ERMO , persona preparata e disponibilissima che mi diede delle dritte base (vedi filmato-oltre a quelle che ho imparato da solo) per poi adattarle alle situazioni del terrno ,salita discesa di traverso ecc. poi è ovvio che ci devi mettere del tuo per migliorare.

io adotto , se devo arare in salite dove posso , un espediente ,dove tutti mi contestano ma funziona (non l'ho inventato io ma da informazioni dell'istituto di meccanica agraria di Bologna tramite un amico ingegnere anche lui figlio di agricoli) cioè di esaperare il terzo punto ,nel senso che l'asse immaginario che passa del 3°punto e gli stegoli non si incontrino prima dell'asse anteriore ma dopo ( attenzione questo ad aratro interrato =posizione di lavoro) , praticamente quel punto diventa il centro di rotazione che risulta dallo sforzo di traino che il trattore fa tirando l'aratro , per cui tende ad alzarsi meno sul davanti a parità di zavorratura , inconveniente che stegoli e 3° punto rischiano di essere vicini ad essere paralleli e se hai un aratro lungo si alza quasi parallelo al terreno con tutti gli svantaggi in manovra che ne derivano.

ciao

Modificato da Ducati TB
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Aggiungo anche io la mia esperienza(si fa per dire)/inesperienza.

Innanzitutto ho già notato uno sbaglio che commetto quando aro col 115 più trivomere: lascio il braccio destro circa 1 cm più basso del sinistro per dare l'inclinazione giusta (90 gradi) dei corpi dell'atratro rispetto al terreno, perché la regolazione fatta solo dall'aratro mi porta al fine corsa senza far arrivare i corpi a 90 gradi, quindi i bracci non sono paralleli tra loro; ma già alla prossima aratura provvederò a correggere! col dorado f e il 640 2rm accopiati al bivomere reversibile nardi non ho questo problema.

Poi non avevo mai guardato all'incrocio tra la linea immagginaria dei bracci si dovesse incrociare poco prima dell'asse anteriore con quella del terzo punto:

Per l'apertura dei solchi prendo quello lasciato l'anno prima e lo chiudo, poi quando finisco l'ultimo lo faccio un po' meno profondo degli altri, poi tanto quando passo con l'estirpatore o il frangizzolle ci butto un po' di terra per addolcirlo leggermente e arrivare con la seminatrice il più vicino possibile al confine.

P.S. Il video del Kverneland è un buono spunto per riflettere.

Gianlu

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Per l'apertura dei solchi prendo quello lasciato l'anno prima e lo chiudo, poi quando finisco l'ultimo lo faccio un po' meno profondo degli altri, poi tanto quando passo con l'estirpatore o il frangizzolle ci butto un po' di terra per addolcirlo leggermente e arrivare con la seminatrice il più vicino possibile al confine.

P.S. Il video del Kverneland è un buono spunto per riflettere.

Gianlu

 

 

questo fa parte delle esperienze personali che ognuno di noi adatta ai propri terreni ed esigenze.

ciao

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A proposito di terzo punto.

Usate l'asola?

Io nel mio non l'ho e mi era venuta voglia di farla.

Pero dovrei farla in opera, essendo il castello tutto saldato.

E è una lavoraccio.....

Diciamo che l'unico vero insegnamento che mi ha dato sia mio nonno e poi mio papa sull'arare (essendo passato io da entro a fuori solco, si sono scombussolati i vecchi insegnamenti.....) è che mentre si va il terzo punto deve essere completamente libero.

Ballare per intenderci....

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A proposito di terzo punto.

Usate l'asola?

Io nel mio non l'ho e mi era venuta voglia di farla.

Pero dovrei farla in opera, essendo il castello tutto saldato.

E è una lavoraccio.....

Diciamo che l'unico vero insegnamento che mi ha dato sia mio nonno e poi mio papa sull'arare (essendo passato io da entro a fuori solco, si sono scombussolati i vecchi insegnamenti.....) è che mentre si va il terzo punto deve essere completamente libero.

Ballare per intenderci....

Pare che con l'asola , in piano , dia ottimi risultati , sul mio c'è ma non l'ho ancora usata sopratutto perche non ho la ruota di profondità e in collina mi hanno consigliato di non usarla.

ciao

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Premetto che noi siamo in piano, che si tarano le bolle.....

Però a mio papa un tecnico ERMO, gli aveva detto che la ruota non conta perché se l'aratro lavora bene galleggia nel terreno.

Al punto che il terzo punto deve ballare.....

E tornando al discorso peso.

Da noi qualcuno si è fatto fare un Pietro Moro 4 vomeri leggero.

Al punto che per guadagnare peso ha tolto la ruota di profondità......

Quanti vomeri usi non avendo la ruota?

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allora parlando da aratore da quattro soldi:asd: (non aro con macchine da 200 e più cv e trivomeri o roba del genere), riporto alcuni insegnamenti del papà...

terzo punto: in aratura deve esser libero, chi ha l'asola meglio, oppure si deve vedere la spina del terzo punto che si muove e gira, in modo da capire che è libero.

tiranti sollevatore: in aratura devono avere un leggero gioco, e mai devono essere in tiro.

posizione dell'aratro:larghezza di lavoro, si deve vedere il coltello che "prende" la terra che può, non aprirlo troppo in quanto si andrebbe a superare la larghezza del coltello e sotto rimarrebbe terra non arata, inclinazione in base alla profondità del solco, più il solco sarà fondo più l'aratro quando è a riposo sarà inclinato, in maniera che dentro al solco l'aratro sia perfettamente perpendicolare al terreno, l'incidenza della punta va regolata (tramite terzo punto) in modo che l'aratro in solco sia piano, non deve essere puntato in avanti ne indietro, deve esser trascinato provocando il minor sforzo possibile alla macchina insomma.

preparazione della macchina: noi usiamo lo sforzo controllato (uno dei migliori in quanto ford) e bloccaggio del differenziale (non abbiamo la DT) che si innesta quando serve, cioè premiamo il pedale e quando serve sta attaccato e se non serve senti che il pedale da lo scatto, ma essendo il piede sopra lo teniamo sempre giù, la macchina la zavorriamo davanti solo per il peso dell'aratro in capezzagna, perchè in aratura il muso non tende minimamente ad alzarsi se l'aratro è regolato a docO0

 

spesso vedo trattori in aratura che in solco vanno via con fumata nera perenne, ruote a filol terra e tutte sterzate verso l'esterno perchè il trattore tende ad andare verso la terra lavorata, e mi viene in mente mio nonno quando mi dice che deve esser il trattore a comandare l'aratro e non il contrario e in aratura il trattore deve andar via dritto senza toccare lo sterzo, so che se vediamo na scena come quella sopra descritta è a causa dell'incidenza, cioè l'aratro è inpuntato troppo in avanti e mette troppo sotto sforzo la macchina.

 

metto un video del 5000, è l'unico decente che ho, del 4000 ne ho uno ma si vede malissimo:nutkick::nutkick:, se lo volete vedere andate nel mio canale youtube.

[/url] Modificato da fabio88
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Filmato interessante OK, per fortuna quello che descrive l'ho imparato negli anni , ma sopratutto , ed è grave , non l'ho imparato dagli agricoli che mi sfottevano quando sbaglavo ma molti anni fa dal Sig.Emilio (purtroppo scomparso -problemi di cuore) ex capo officina dell'ERMO , persona preparata e disponibilissima che mi diede delle dritte base (vedi filmato-oltre a quelle che ho imparato da solo) per poi adattarle alle situazioni del terrno ,salita discesa di traverso ecc. poi è ovvio che ci devi mettere del tuo per migliorare.

io adotto , se devo arare in salite dove posso , un espediente ,dove tutti mi contestano ma funziona (non l'ho inventato io ma da informazioni dell'istituto di meccanica agraria di Bologna tramite un amico ingegnere anche lui figlio di agricoli) cioè di esaperare il terzo punto ,nel senso che l'asse immaginario che passa del 3°punto e gli stegoli non si incontrino prima dell'asse anteriore ma dopo ( attenzione questo ad aratro interrato =posizione di lavoro) , praticamente quel punto diventa il centro di rotazione che risulta dallo sforzo di traino che il trattore fa tirando l'aratro , per cui tende ad alzarsi meno sul davanti a parità di zavorratura , inconveniente che stegoli e 3° punto rischiano di essere vicini ad essere paralleli e se hai un aratro lungo si alza quasi parallelo al terreno con tutti gli svantaggi in manovra che ne derivano.

ciao

 

alza quasi parallelo

 

nel mio mezzo si deve per forza mettere cosi, perche il punto piu basso del trattore e alto nel arato mi da questo modo, è chiaro che il costruttore arati mi bastona perche a parte le manovre difficili (il 4 vomere mi tocca) la linea immaginaria del terzo punto dovrebbe essere molto piu obliqua e verso il centro del asse anteriore (non che esce fuori dal trattore per orizzontale e non si sa dove finisce).

tra l altro sugli altri pari cavalli come geometria son diversi e il costruttore impazzisce a modificarmi il terzo punto sul arato.

 

per il resto fate voi perchè io non son cosa di spiegare come si ara.

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Però a mio papa un tecnico ERMO, gli aveva detto che la ruota non conta perché se l'aratro lavora bene galleggia nel terreno.

Al punto che il terzo punto deve ballare.....

 

 

Io ho un bivomere reversibile da +/- 980kg per un 100cv , la stessa cosa mi è stata detta anche a me ,lo scorso anno , sulla regolazione che se hai fatto bene quando lavori il terzo punto quasi non è sollecitato , ma solo in terreni di medio impasto e pianeggianti , cosa che anch'io ho riscontrato , quando poi le cose cambiano salita ondulazioni ,secco ecc. ti devi adattare , ma con l'asola mi è stato anche detto (ripeto io non l'ho mai usata) che la ruota di profondità è indispensabile ,ma si avverte il beneficio con 3 e più vomeri , quindi con aratri lunghi .

Discorso diverso ,per il terzo punto , se si usano aratri tipo Tolusso che con il sistema della scarpetta dietro con martinetto che agisce dopo l'intervento dello sforzo cont. scarica la spinta sul terzo punto caricando l'anteriore del trattore.

ciao

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Pare che con l'asola , in piano , dia ottimi risultati , sul mio c'è ma non l'ho ancora usata sopratutto perche non ho la ruota di profondità e in collina mi hanno consigliato di non usarla.

ciao

 

Premetto che noi siamo in piano, che si tarano le bolle.....

Però a mio papa un tecnico ERMO, gli aveva detto che la ruota non conta perché se l'aratro lavora bene galleggia nel terreno.

Al punto che il terzo punto deve ballare.....

E tornando al discorso peso.

Da noi qualcuno si è fatto fare un Pietro Moro 4 vomeri leggero.

Al punto che per guadagnare peso ha tolto la ruota di profondità......

Quanti vomeri usi non avendo la ruota?

 

Parlando di aratori della domenica mi inserisco volentieri al discorso, io posseggo un trivomere ERMO entrosolco, aro con l'asola, sono in collina ed ho la ruota, strano leggere certi consigli sul discorso ruota o non ruota, noi ci ariamo da 30 anni (prima il nonno, poi il papà ed ora io) certo che dopo dipende dal tipo di collina, impensabile magari dove si solo col cingolato, ma non avrei un trivomere reversibile forse... vero che se sei bravo la ruota non conta... ma se sei bravo però... e poi i vari terzi punti idraulici ci hanno raso la vita facile in caso dislivelli improvvisi. Io quando ho preso ERMO manco conoscevo l'asola presente sul corpo, ma ora dopo 3 stagioni non potrei farne a meno, e poi se trovi leggeri dislivelli (nei miei terreni ci sono sali-scendi) non ti ritrovi facilemte l'aratro sollevato nella parte di dosso oppure impuntato al massimo nella parte più concava, basta che metti il terzo punto in posizione centrale al piano come già detto da voi.

Il peso secondo me conta, non bisogna esagerare ma pur sempre adeguato,abbiamo un vecchio trivomere da 13 q.li e occasionalmente lo attacchiamo al Winner 140 mentre l'ERMO da 18 q.li lo agganciamo al Tm 165, durante l'aratura conclusa da poche settimane e fatte tutte col secco, il vecchio trivomere faticava un casino ad impiantarsi a termine svolta, mentre l'ERMO sembrava venisse affondato nel burro soffice appena tiepido, e non parlo di traino ma facilità di impiantarsi.

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allora parlando da aratore da quattro soldi:asd: (non aro con macchine da 200 e più cv e trivomeri o roba del genere), riporto alcuni insegnamenti del papà...

 

Mi permetto di aggiungere, gli aratori veri non per forza hanno imparato e/o lavorano con gli over 200, anzi, spesso sono gli stessi che hanno cominciato con cingolino e aratro a scatto...poi a parità di super-mezzo, quando guardi il campo finito è palese la differenza di pilota!

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Parlando di aratori della domenica mi inserisco volentieri al discorso, io posseggo un trivomere ERMO entrosolco, aro con l'asola, sono in collina ed ho la ruota, .

 

 

Infatti tu hai la ruota , io no,per cui mi hanno detto che non avrei i benfici che tu hai riscontrato .

saluti

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Mi permetto di aggiungere, gli aratori veri non per forza hanno imparato e/o lavorano con gli over 200, anzi, spesso sono gli stessi che hanno cominciato con cingolino e aratro a scatto...poi a parità di super-mezzo, quando guardi il campo finito è palese la differenza di pilota!

 

certo fatmike..intendevo dire che si ok mio papà e mio nonno hanno arato moltissima terra...ma parlare di un misero monovomere in mezzo ai trivomeri, quadrivomeri, macchina da 200cv o 300cv ecc ecc...non è come regolare un monovomere....io parlo per la mia esperienza e gli insegnamenti che ho ricevuto...mio papà sicuramente sa arare meglio di me...ma se gli date da regolare un trivomere tutto idraulico, memorie e non memorie dei pistoni....aiutooo....noi qui a casa siamo abituati a pistone per ribaltamento, massimo slitta per spostarlo ma basta...altro che pistone con memoria:asd:

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Infatti tu hai la ruota , io no,per cui mi hanno detto che non avrei i benfici che tu hai riscontrato .

saluti

 

ma io ho trovato strano sconsigliarti la ruota, non il fatto che non usi l'asola, con la ruota il trattore viaggia meglio, secondo me, una domanda a tutti voi: avete la ruota in posizione centrale o posteriore? Io ad esempio ce l'ho in posizione posteriore, sono sempre stato abituato ad averla li ed ho voluto continuare, ma per esempio in posizione centrale mi era stata sconsigliata per via della collina, però a detta di alcuni in posizione centrale il trattore si trova a trainare solo, l'aratro viene completamente portato dalla ruota. Spero di trovare qualche esperto che mi confermi o smentisca tale teoria.

Modificato da alEX 235
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il mio problema è regolare il terzo punto perchè ce l'ho idraulico per un semplice motivo: invece di avere la slitta ho il parallelogramma e l'ultima fetta devo accorciare tutto il terzo punto perchè l'aratro mi starebbe tutto seduto sul tallone!

 

1 non ho capito come funziona la memoria

2 si può montare su uno usato

3 circa quanto può costare

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il mio problema è regolare il terzo punto perchè ce l'ho idraulico per un semplice motivo: invece di avere la slitta ho il parallelogramma e l'ultima fetta devo accorciare tutto il terzo punto perchè l'aratro mi starebbe tutto seduto sul tallone!

 

1 non ho capito come funziona la memoria

2 si può montare su uno usato

3 circa quanto può costare

Salve, sarebbe interessante sapere che aratro usi, non capisco perchè dici del parallelogramma, per montare il cilindro con memoria, trovo sia difficile, prima per un fatto di spazio, si allunga di circa 5/6 cm, poi per un fatto di resistenza, ora il peso dell'aratro viene sostenuto dai fermi, poi deve sopportare tutto il cilindro, quindi un dimensionamento diverso della testata e soprattutto dei punti di attacco cilindro, il funzionamento è semplice, ci sono due cilindri in uno, il primo comanda il ribaltamento, il secondo l'inclinazione, ci sono inoltre due tecniche di realizzazione, una che usa star fermo il pistone della memoria sulla parte inferiore del cilindo con l'olio verso la testata, ed il secondo che tiene l'olio tra i due pistoni che si muovono ad ogni operazione, a voi la valutazione di quale sia il migliore.

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Per la ruota centrale secondo m'è la mettono quando fanno macchine tipo 3+1/4+1 cioè quando si ha la possibilità di togliere o aggiungere un vomere.

 

Per Alvin:

Non ho capito bene come è il tuo problema...

Comunque la memoria, in genere la si usa con aratri fuori solco.

Perché si va a variare spesso la posizione di inclinazione e sarebbe impensabile scendere tutte le volte a regolare il bullone.

Entro solco in genere una volta regolato si lavora sul terzo punto.

 

Per come funziona non so di preciso.

So solo che hai un pistone che in apparenza è normale.

MA che ha 4 tubi che escono, 2 per girare l'aratro, e 2 per la memoria.

Quando devi variare l'inclinazione si da olio al distributore della memoria e lui quando gira si ferma sempre nella stessa posizione....

Modificato da tonytorri
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Per la ruota centrale secondo m'è la mettono quando fanno macchine tipo 3+1/4+1 cioè quando si ha la possibilità di togliere o aggiungere un vomere.

 

Per Alvin:

Non ho capito bene come è il tuo problema...

Comunque la memoria, in genere la si usa con aratri fuori solco.

Perché si va a variare spesso la posizione di inclinazione e sarebbe impensabile scendere tutte le volte a regolare il bullone.

Entro solco in genere una volta regolato si lavora sul terzo punto.

 

Per come funziona non so di preciso.

So solo che hai un pistone che in apparenza è normale.

MA che ha 4 tubi che escono, 2 per girare l'aratro, e 2 per la memoria.

Quando devi variare l'inclinazione si da olio al distributore della memoria e lui quando gira si ferma sempre nella stessa posizione....

 

Non sono d'accordo, la memoria "serve" su tutti gli aratri, entro o fuori solco che siano, se vario la profondità vario l'inclinazione, quindi devo regolare i fermi, non serve che ti ricordi, il bagnato, il letame o altro, su un biv. la diagonale e poca ma su tri e quadri la diagonale è parecchia quindi necessita al variare della profondita di una impostazione diversa, non fraintendere non ogni giro, solo se vario la profondità. Quando abbiamo inziato a fare la memoria di serie, circa negli anni 94/95 è stata vista come una complicazione, ora non ti prendono neanche in considerazione se non cè, a mio avviso non è una moda.

Bisogna però ammettere che il carico torsionale sulla testata e sul clindro è completamente diverso.

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va via in 6° il 5000 è Fabio. Per quanto riguarda l'asola ho chiamato personalmente Bordin Aratri e mi hanno detto che l'asola conta solo se si ara su falsi piani cioè se ci sono dei dislivelli se si è in piano non ha motivo di esistere.

la arava in seconda veloce quindi sesta...:asd:circa 10km/h guardando la tabella...ma è doppato...fetta da 50cm profondità 40cm... la terra del nonno è terra abbastanza argillosa...la mia che è sabbia col 4000 viaggio in 5a con le stesse profondità e fette con aratro da 7 q.li...

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