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Aratri e l'aratura: come si regola l'aratro e le tecniche di aratura.


DjRudy

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  • 2 settimane dopo...

Dalle mie parti ri dice che la terra ti farà quello che che tu hai fatto a lei.

Se pesti quel tipo di terreno quando è bagnato con un gommato di 80 qli e poi fa una stagione secca il risultato è quello, oppure stagione piovosa e fai una fetta sola per tutta la lunghezza del campo.

Terreni molto argillosi limosi ripasso e semina su umido i gommati devono stare a casa.

Modificato da LEOMESSI
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Rispetto ai campi lavorati con aratri che lasciano il terreno quasi livellato, puo' sembrare una tecnica suicida. Posso assicurarvi che molte volte i miei terreni avevano zolle simili e nonostante tutto ho fatto produzione . Tutto dipende dalla stagione, se lavori in luglio/ agosto vengono zolle del genere , ma se piove a settembre come si deve le zolle si sbriciolano. Poi entrano in gioco diversi fattori, come tipo di aratri e attrezzatura per affinare.

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Quando ero piccolo prendevamo la paglia da un azienda il cui proprietario era un agronomo, aveva terra argillosa e ricordo che dovevamo togliere subito la paglia perché doveva arare entro 3 giorni dalla trebbiatura. In questo modo a suo dire riusciva a non creare quelle zolle enormi che verrebbero fuori arando la terra col secco. Aveva poca terra e facendo i turni riusciva ad arare tutto in pochi giorni. Un altra azienda della mia zona invece passa subito il ripuntatore. Sono un paio di anni che provo anche io a lavorare la terra il prima possibile, anche subito dopo il fieno, basta una pioggia o due e a settembre la terra viene come la farina.

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In questi terreni l'importante e' di non lavorarli con umidita' altrimenti sono danni. Dopo alcuni anni ho imparato, aspetto la prima pioggia e poi una passata con il morgano. Avendolo piccolo, generalmente occorrono due passate. La prima serve per rompere le zolle, la seconda per effettuare il primo affinanento uniforme. Poi , visto che sono in pianura, ulteriore passata con l'estirpatore per unire il terreno . A questo punto, ho lavorato con terreno asciutto, pestato nulla e i campi sono pronti ad aspettare il rotante per l'ultima affinatura prima della semina. Chi dispone di attrezzatura adeguata, tipo morgano il doppio del mio, risparmia una passata.

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Quando ero piccolo prendevamo la paglia da un azienda il cui proprietario era un agronomo, aveva terra argillosa e ricordo che dovevamo togliere subito la paglia perché doveva arare entro 3 giorni dalla trebbiatura. In questo modo a suo dire riusciva a non creare quelle zolle enormi che verrebbero fuori arando la terra col secco. Aveva poca terra e facendo i turni riusciva ad arare tutto in pochi giorni. Un altra azienda della mia zona invece passa subito il ripuntatore. Sono un paio di anni che provo anche io a lavorare la terra il prima possibile, anche subito dopo il fieno, basta una pioggia o due e a settembre la terra viene come la farina.

 

Condivido in pieno!!!!

Con questi terreni non si scherza se non li tratti a modo loro non c'è speranza!

Non fatevi ingannare dalle fessure riguarda i primi 5 cm sotto è cemento mi fa ancora male il piede.

Il problema maggiore è che il proprietario è fissato per aratura a 50 cm tutti gli anni anche 2 volte all'anno quando fa pisello da industria e mais.

Il terreno è diventato una colla, quel lavoro è stato fatto per seminare grano dopo cece e quando hanno seminato i ceci l' M160 con rotante da 4m si spegneva e affondava per quanto era bagnato e adesso per arare cingolato 72 85 con monovomere 4° RID, meno di 1 ha al giorno e terreno inaffinabile, quanto grano dovrebbe produrre?

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Quando ero piccolo prendevamo la paglia da un azienda il cui proprietario era un agronomo, aveva terra argillosa e ricordo che dovevamo togliere subito la paglia perché doveva arare entro 3 giorni dalla trebbiatura. In questo modo a suo dire riusciva a non creare quelle zolle enormi che verrebbero fuori arando la terra col secco. Aveva poca terra e facendo i turni riusciva ad arare tutto in pochi giorni. Un altra azienda della mia zona invece passa subito il ripuntatore. Sono un paio di anni che provo anche io a lavorare la terra il prima possibile, anche subito dopo il fieno, basta una pioggia o due e a settembre la terra viene come la farina.

 

ma non è anche vero che sarebbe meglio non lasciare la terra a zolle all' aria a cuocersi tutta l' estate sotto il sole?

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Ormai anche dalle nostre parti (che dal punto di vista di tecnica colturale siamo praticamente dei trogloditi) si vede gente impiccare i 150cv pur di tirare i trivomeri e ridurre la zollosità. Ma vivaddio, mica per caso a sto mondo esiste la California ma anche il Burundi...:asd:

Modificato da Nemox
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ma non è anche vero che sarebbe meglio non lasciare la terra a zolle all' aria a cuocersi tutta l' estate sotto il sole?

 

 

Certo che e' vero, fa solo perdere la sostanza organica. Pero sui terreni argillosi bisogna arare per forza qualche mese prima di poterci riseminare perche non si riesce a rompere le zolle subito dopp aver arato. Allora qual e' la soluzione? Semplice, ripper a 15 cm! Ma qui siamo ot.

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ma non è anche vero che sarebbe meglio non lasciare la terra a zolle all' aria a cuocersi tutta l' estate sotto il sole?

 

La cosa migliore da fare sarebbe non lasciare la terra scoperta per troppo tempo, utilizzando delle cover-crops. Ma nelle colline del centro Italia cosa semini a luglio se non hai acqua?

Nel mio caso, io faccio solo erbai per pascolo e fienagione, devo per forza seminare entro metà ottobre quindi con la terra che preparo a giugno,grosse zolle non ne tiro fuori e basta una passata veloce di rotante o vibrocolt ed è pronta per seminare.

E comunque sono dell'idea che per fare cereali si può tranquillamente rivedere la tecnica agronomica passando al sodo o alla minima ed evitare costose lavorazioni come aratro e rotante.

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La cosa migliore da fare sarebbe non lasciare la terra scoperta per troppo tempo, utilizzando delle cover-crops. Ma nelle colline del centro Italia cosa semini a luglio se non hai acqua?

Nel mio caso, io faccio solo erbai per pascolo e fienagione, devo per forza seminare entro metà ottobre quindi con la terra che preparo a giugno,grosse zolle non ne tiro fuori e basta una passata veloce di rotante o vibrocolt ed è pronta per seminare.

E comunque sono dell'idea che per fare cereali si può tranquillamente rivedere la tecnica agronomica passando al sodo o alla minima ed evitare costose lavorazioni come aratro e rotante.

 

Il sodo su quei terreni la vedo dura, già magari fare grano dopo girasole col ripper, arare profondo solo nel ringrano, aratura leggera per una leguminosa, evitare lavorazioni sul bagnato, entrare quando è umido solo col cingolato ecc......

sicuramente quelle zolle li non le vedrai più!

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Il sodo su quei terreni la vedo dura, già magari fare grano dopo girasole col ripper, arare profondo solo nel ringrano, aratura leggera per una leguminosa, evitare lavorazioni sul bagnato, entrare quando è umido solo col cingolato ecc......

sicuramente quelle zolle li non le vedrai più!

 

Pensavo anche io che il sodo fosse poco praticabile nelle nostre terre, che a giudicare dalle foto che hai postato sono simili alle vostre, invece quest'anno un azienda vicino alla mia ha avuto risultati analoghi al convenzionale pur essendo il primo anno di sodo. Terreni confinanti e stesse concimazioni con orzo e grano hanno prodotto uguale.

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Magari possiamo continuare nella discussione minima e sodo, perchè mi interessa questa cosa, io sono rimasto a dj rudy che diceva " se hai terreni che riesci a lavorare e preparare in primavera allora puoi fare sodo", siccome questi terreni non lo permettono allora non mi sono interessato e anche perchè di questi terreni ne hò un solo pezzo e anche piccolo.

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Ciao a tutti.

Ultimamente sto avendo un problema col mio bivomere reversibile entrosolco.

Da un lato ara perfettamente, dall'altro il secondo solco appena trova il terreno poco più duro galleggia e non penetra, causando dei dislivelli anche di 10cm sul terreno arato.

Ho già verificato che i tiranti del trattore dx e sx siano della stessa lunghezza, l'aratro lavora perpendicolare al terreno sia in un verso che nell'altro.

Cambiare la lunghezza del terzo punto sembra non provocare effetti. I 4 vomeri sono tutti usurati allo stesso modo, e sono quasi nuovi.

Il difetto lo fa sempre e solo da quel lato.

L'aratro non ha mai subito danni ed a guardarlo sembra perfetto.

L'unico modo che ho trovato per arare decentemente, è diminuire la profondità in modo da adeguarla al punto dove l'aratro fatica a penetrare... ma non mi piace.

Niente che non si risolva col successivo affinamento del terreno, ma non mi soddisfa esteticamente, anche perché non l'ha mai fatto finora.

 

Qualche suggerimento?

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Ciao a tutti.

Ultimamente sto avendo un problema col mio bivomere reversibile entrosolco.

Da un lato ara perfettamente, dall'altro il secondo solco appena trova il terreno poco più duro galleggia e non penetra, causando dei dislivelli anche di 10cm sul terreno arato.

Ho già verificato che i tiranti del trattore dx e sx siano della stessa lunghezza, l'aratro lavora perpendicolare al terreno sia in un verso che nell'altro.

 

Hai verificato il gonfiaggio delle gomme che sia uguale?

Cambiare la lunghezza del terzo punto sembra non provocare effetti. I 4 vomeri sono tutti usurati allo stesso modo, e sono quasi nuovi.

Il difetto lo fa sempre e solo da quel lato.

L'aratro non ha mai subito danni ed a guardarlo sembra perfetto.

L'unico modo che ho trovato per arare decentemente, è diminuire la profondità in modo da adeguarla al punto dove l'aratro fatica a penetrare... ma non mi piace.

Niente che non si risolva col successivo affinamento del terreno, ma non mi soddisfa esteticamente, anche perché non l'ha mai fatto finora.

 

Qualche suggerimento?

 

Hai verificato gonfiaggio gomme?

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