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Distributori di latte crudo


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Lascio a voi ogni commento

 

LATTE CRUDO: SI STUDIA LO STOP PRECAUZIONALE

 

ROMA - E' allo studio "la possibilità di emanare un'ordinanza per sospendere la distribuzione di latte crudo fino a quando non ci sarà un adeguamento dell' informazione per la salute nella quale sia chiaro che il latte crudo va consumato solo dopo la bollitura". Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini.

 

Mettere in atto misure perché la popolazione sia informata che il latte crudo va bollito: è questo l'obiettivo di un "provvedimento di informazione" annunciato dal sottosegretario. Il provvedimento informativo dovrà contenere indicazioni rivolte alle Regioni e alle associazioni di categoria perché i distributori di latte crudo (che secondo indagini in corso sono circa 2.000 in tutta Italia) "abbiano in evidenza l'informazione che il latte crudo non è pastorizzato e che non ha quindi subito trattamenti volti ad eliminare eventuali agenti patogeni potenzialmente pericolosi per la salute umana". E soprattutto, ha aggiunto Martini, "deve essere chiaro che il latte crudo non pastorizzato deve essere assunto solo dopo la bollitura".

 

Sono al momento nove (sei nel 2008 e tre nel 2007) i casi della grave malattia renale provocata nei bambini dal batterio Escherichia coli O157 "collegati" al consumo di latte crudo. Sono fra 30 e 40 l'anno i casi segnalati all'Istituto Superiore di Sanità della malattia, chiamata sindrome emolitica uremica e che si manifesta con una grave insufficienza renale che rende necessaria la dialisi. Di questi, sei nel 2008 e tre nel 2007 hanno "una probabile correlazione con il consumo di latte crudo", ha detto il direttore generale della Sicurezza alimentare e nutrizione del ministero della Salute, Silvio Borrello. Borrello ha inoltre precisato che il documento inviato alle Regioni nell'ottobre scorso era una nota sulla corretta applicazione dell'intesa fra Regioni e Governo relativa ai controlli igienico-sanitari sulla distribuzione di latte crudo. La nota, ha aggiunto, prevedeva che gli animali nei quali fosse risultato presente il batterio Escherichia coli O157 avrebbero dovuto essere definitivamente eliminati dal circuito della produzione di latte crudo.

 

MINISTERO, LATTE CRUDO A RISCHIO

Consumo di latte crudo in Italia a rischio di infezione causata dal batterio Escherichia coli O157: lo rileva una circolare del ministero del Welfare. La circolare, del dipartimento per la Sanita' pubblica veterinaria, nutrizione e sicurezza degli alimenti e dalla direzione generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione, si riferisce a segnalazioni di ''casi umani'' di infezione da E. coli O157 ''associate al consumo di latte crudo''. Dai controlli eseguiti nelle aziende di produzione, prosegue la circolare, ''sono state riscontrate diverse positivita' per E. coli O157 sia nel latte crudo, destinato come tale al consumo umano, sia nelle feci degli animali produttori''. Nel frattempo sono pervenute al ministero alcune richieste sulla possibilita' di riammettere ''nel circuito del latte crudo'', il latte di animali risultati in passato positivi ai controlli, ''a seguito di successivi campioni risultati negativi''. In merito il ministero rende noto di avere richiesto un parere al Consiglio Superiore di Sanita'.

 

LATTE CRUDO, FRESCO O PASTORIZZATO

Il fenomeno della vendita diretta del latte crudo si e' diffuso in Italia fra il 2004 e il 2005, amplificato dai distributori automatici e reso interessante sia dal costo contenuto sia dalla preferenza per gli alimenti naturali. In merito alla commercializzazione di questo prodotto si e' espresso il regolamento Ue 853, per il quale devono essere gli Stati membri a decidere se proibire o regolamentare la vendita di latte crudo. Di conseguenza, se un Paese non lo proibisce, il suo consumo e' automaticamente legale, come accade in Italia. Il latte crudo va quindi distinto sia dal latte fresco che dal latte a lunga conservazione.

 

Ecco le differenze:

 

- LATTE FRESCO: e' il latte pastorizzato, venduto nelle confezioni che si acquistano normalmente al bar o al supermercato. Viene trattato a temperature relativamente basse per un tempo piuttosto breve, sufficiente per uccidere i germi patogeni senza rovinare prodotto, che resta fresco.

 

- LATTE A LUNGA CONSERVAZIONE: viene trattato con il calore in modo piu' drastico, tanto che puo' essere consumato nell'arco di sei mesi.

 

- LATTE CRUDO: viene commercializzato cosi' come viene munto, senza alcun trattamento ad eccezione di una filtrazione.

 

COSI' COLPISCE IL BATTERIO E.COLI

La grave infezione va ricercata nel consumo di cibi contaminati, come latte e carne consumati crudi. Famoso per le infezioni trasmesse qualche anno fa negli Stati Uniti tramite hamburger poco cotti, il batterio Escherichia coli O157 e' un ospite inoffensivo dell'intestino dei ruminanti. Non fa percio' parte degli agenti patogeni sottoposti a controllo negli allevamenti in quanto nei bovini non provoca alcun problema. E' invece un microrganismo pericoloso per l'uomo e che puo' dare conseguenze gravissime nei bambini. Negli adulti puo' provocare infezioni intestinali gravi, come la colite emorragica. Se ingerito dai bambini, il batterio puo' provocare la sindrome emolitico uremica (Seu), che provoca blocco renale e puo' costringere alla dialisi. La malattie e' provocata dalla tossina che l'E. coli O157 produce una volta ingerito. La tossina (chiamata verocitotossina, o Vtec) che puo' attraversare la mucosa ed entrare nella circolazione sanguigna colpendo i reni.

Infezioni di questo tipo, spiega il responsabile del Laboratorio di comunitario di riferimento sulle infezioni da E. coli, Alfredo Caprioli, sono rilevate da circa 20 anni dal sistema di sorveglianza delle forme piu' gravi attivo presso l'Istituto Superiore di Sanita' (Iss), con notifica volontaria da parte della Societa' italiana di nefrologia. Quindi l'Iss trasmette una comunicazione ufficiale a Regione, Asl di competenza e ministero della Salute. Fra il 2005 e il 2006 sono stati registrati in Italia 76 casi di Seu, 39 dei quali provocati dalla tossina Vtec.

 

 

Fonte ANSA.it

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Ciao! Io sono un utente di questo prodotto, ed uno studente universitario di agraria, orbene il problema come riportato e grave, ma mi chiedo non si poteva arrivarci prima?

Essendo piu prudenti e raccomandando di bollirlo, sin dall'inizio, ci si avvarra dei media per dirlo oggi, purtoppo sappiamo bene tutti quanto siano pericolosi, cioe in grado di far scoppiare psicosi collettive, che e quello che temo!

Premetto che in via precauzionale, io e la mia famiglia il latte, lo bolliamo, questo sopratutto, (mi sono anche dotato termometro, che vabbe uso raramente) per cercare di pastorizzarlo,

perche se si scalda troppo si rovinano anche i principi nutrizionali.

Io sto studiando il latte in questo momento e mi dicono che da qualche anno a questa parte e anche troppo pulito per l'uso caseario, che devono mettterci colture batteriche o di lieviti per fare i formaggi, l'igiene che ce, che va dalla stabulazione alla routine di mungitura, passando per i capitolati di chi lo ritira, garantisce una certa salubrita del prodotto, ma ha anche comportato una selezione dei microrganismi che restano nel latte. (cioe i rompiballe che non servono a nessuno)

dell'escherichia non me ne hanno ancora parlato, mi informero!

Ciao!

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dell'escherichia non me ne hanno ancora parlato, mi informero!

 

L'escherichia coli è uno dei batteri che colonizzano il nostro intestino e quello degli animali, si trova nel tratto più distale e ha un ruolo attivo nel processo di digestione.

E' un normale contaminante del latte di altri prodotti di origine animale ma per sfortuna ne esistono diversi sierotipi.

In questo caso ad essere incriminato è il ceppo in grado di produrre una potente tossina (VTEC) denominato E.Coli 0157 che in particolari condizioni può produrre infezioni intestinali e liberare tossine che provocano danni a livello renale (sindrome emolitico-uremica di cui si parla).

 

E.Coli è anche responsabile della dipartita di intere partite di formaggio, i batteri metabolizzano all'interno della forma producendo gas che la deformano (il formaggio si alza).

Modificato da Gianpi
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Mah ok tutte le varie questioni legate al campo sanitario......però signori i nostri avi ne son cresciuti a pane e latte crudo, e non mi sembra che negl'anni venti ci fossero tutti i controlli che ci sono adesso o tutte le norme d'igiene che una stalla deve mantere.....quindi se un utente vuole acquistare del latte crudo dalla macchinetta penso che prima debbano informarsi o chiedere consiglio allevatore....

 

E comunque tutta questa manovra non è che sia data anche dal calo dele consegne nelle latterie?:cheazz::cheazz::cheazz::cheazz:

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concordo con Basa , ad un certo punto obbligare a mettere un cartello sui distributori dove si consiglia la bollitura non credo che sia la fine del mondo.

Lo si fa gia sul pacchetto delle sigarette, e in piccolo piccolo nei distributori di benzina, c'e scritto che la benzina anche se verde e' comunque un veleno...

 

penso maggiormente che la vendita di latte crudo vada a toccare degli interessi economici , e ogni occasione e' buona , e chi dice che il gusto del latte bollito e' come la stoeia della volpe e l'uva..

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considerando che 1/4 della bottiglia è panna .. voi che ne dite ??

 

Panna?:cheazz:

 

Se intendi il contenuto di grasso nel latte quello varia grossomodo dal 3.2 al 4.2% sul totale, se intendi quella schiumetta che si forma nella bottiglia quando viene erogato il latte bè quella non ci dovrebbe essere e va controllata la pompa del distributore (il latte si sbatte e si forma la schiuma)

 

Basa, mia nonna è arrivata a 83 anni bevendo il latte crudo e porta ancora in giro la cariola carica di unifeed, non potrebbe farlo ma lei è contenta così.

 

Il problema vero è che la nostra società sta regredendo, quelle cose non scritte che una volta facevano parte del sapere popolare stanno finendo nel dimenticatoio e troppo spesso ci si ritrova davanti a situazioni a dir poco imbarazzanti. Il latte crudo non bollito è solo l'ultima...pensate che in america i costruttori di elettrodomestici sono stati obbligati a scrivere sul libretto di manutenzione di non infilare animali vivi nelle macchine di loro produzione. :leggi: E qui si potrebbe aprire una parentisi gigantesca sulla comunità europea che cerca di normare le dimensioni dei fagioli e delle mele, che ti dice di seguire le regole della "buona pratica agricola" ma che ti impedisce di utilizzare il letame come concime, anzi lo classifica come rifiuto speciale dimenticandosi che una volta le donne se lo portavano in grembo.

Per non parlare delle mamme isteriche che impediscono ai bambini di giocare a pallone nel vialetto o di rotolarsi per terra mettendoli davanti alla playstation a rincoglio...rsi.

C'è poi la estenuante ricerca della pulizia e della qualità "percepita" che ci porta a mettere i cibi in atmosfere modificate, a infarcirli di conservanti e a dipingerli quando non sono belli colorati (la marmellata è marrone caccarella non rossa come nei vasetti!!).

 

scusate per la divagazione ma questi sono i sintomi della decadenza della nostra società

 

Nb: beviamo il latte che fa bene :gluglu:e in caso ci aggiungiamo anche un pò di grappa che così ammazza i microbi! :briai:

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Per quanto rigurda le modalità di vendita ci si rifà all'occordo stato regioni del 25-01-2007, per quanto riguarda l'igene ci si rifà ai regolamenti CE:

Reg CE n° 852 del 2004

Reg CE n° 853 del 2004

Senza dimenticare l'HACCP che tratta la materia relativa alla tracciabilità del prodotto.

 

La legge non parla di come deve essere eseguita la manutenzione e la pulizia delle macchine ma dice quali devono essere i requisiti igenico-sanitari che deve avere il prodotto, tutte le fasi devono essere eseguite seguendo la legge ma in regime di autocontrollo.

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Tra le principali "critiche" che ho sentito da parte dei consumatori, vi è la pulizia della macchina. In particolare ho sentito molti scettici nei confronti di eventuali "ristagni" di latte.

Io ho sempre risposto dicendo, che a mio avviso adotteranno un sistema simile alle macchine del caffe, ovvero prevedono cicli di lavaggio indipendenti ecc...

 

Qualcuno ha uno schema di funzionamento ?

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Non so sinceramente se il meccanismo che eroga il latte venga lavato ad ogni erogazione ma di per certo sò che la macchina contiene 50 litri di latte e che viene lavata da un sistema automatico ad ogni ricarica, comunque in caso di presenza di latte gli organi preposti al controllo se ne accorgerebbero dalla carica batterica anomala.

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Il problema vero è che la nostra società sta regredendo, quelle cose non scritte che una volta facevano parte del sapere popolare stanno finendo nel dimenticatoio e troppo spesso ci si ritrova davanti a situazioni a dir poco imbarazzanti. Il latte crudo non bollito è solo l'ultima...pensate che in america i costruttori di elettrodomestici sono stati obbligati a scrivere sul libretto di manutenzione di non infilare animali vivi nelle macchine di loro produzione. :leggi: E qui si potrebbe aprire una parentisi gigantesca sulla comunità europea che cerca di normare le dimensioni dei fagioli e delle mele, che ti dice di seguire le regole della \\"buona pratica agricola\\" ma che ti impedisce di utilizzare il letame come concime, anzi lo classifica come rifiuto speciale dimenticandosi che una volta le donne se lo portavano in grembo.

Per non parlare delle mamme isteriche che impediscono ai bambini di giocare a pallone nel vialetto o di rotolarsi per terra mettendoli davanti alla playstation a rincoglio...rsi.

C'è poi la estenuante ricerca della pulizia e della qualità \\"percepita\\" che ci porta a mettere i cibi in atmosfere modificate, a infarcirli di conservanti e a dipingerli quando non sono belli colorati (la marmellata è marrone caccarella non rossa come nei vasetti!!).

 

scusate per la divagazione ma questi sono i sintomi della decadenza della nostra società

 

Nb: beviamo il latte che fa bene :gluglu:e in caso ci aggiungiamo anche un pò di grappa che così ammazza i microbi! :briai:

Non potrei essere più d'accordo con te, parole santeO0O0

 

Non so sinceramente se il meccanismo che eroga il latte venga lavato ad ogni erogazione ma di per certo sò che la macchina contiene 50 litri di latte e che viene lavata da un sistema automatico ad ogni ricarica, comunque in caso di presenza di latte gli organi preposti al controllo se ne accorgerebbero dalla carica batterica anomala.

Si la macchina ha un ciclo di lavaggio simile a quello dei gruppi di mungitura o della vasca del latte quindi con vari momenti di lavaggio asciugatura, tutto si pulisce perfettamente, in optional nei distributori ci dovrebbe essere anche un'apposita vaschetta di detergente per una migliore pulizia; il lavaggio automatico sarebbe, secondo me, meglio farlo anche nei bidoni di "ricarica" da inserire nel distributore al posto di andare la con spazzola perchè, specialmente nei bidoni da 100l ,è difficile arrivare dappertutto quindi in azienda nella sala latte fare una impianto di lavaggio apposito per queste cisterne, e non è molto complesso da realizzare....

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Panna?:cheazz:

 

Se intendi il contenuto di grasso nel latte quello varia grossomodo dal 3.2 al 4.2% sul totale, se intendi quella schiumetta che si forma nella bottiglia quando viene erogato il latte bè quella non ci dovrebbe essere e va controllata la pompa del distributore (il latte si sbatte e si forma la schiuma)

ciao a tutti

no no.... io o comprato questo latte per circa 2 volte.... pero io lo fatto bollire, perche essendo crudo volevo levargli il lattosio.... e poi ho scoperto che la parte sopra che si "solidificava" è la panna che si usa per la pasta... scusate per la descrizione ... un po grezza..O0

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Io credo che la colpa di tutto questo casino sia principalmente dei consumatori, in quanto solo dei "sprovveduti" (e li chiamo cosi per non infierire ma sarebbe anche il caso), visto che anche i sassi sanno che il latte deve essere bollito prima dell'uso, che poi uno facendolo a casa distrugge anche sostanze che con la sempliice pastorizzazione si salvano è normale, ma in certi casi meglio andare sul sicuro e scaldare un pò di più.

 

Invece oggi gli italiani non sanno nemmeno che il latte deve essere scaldato quel tanto da renderlo sicuro, poveri noi dove andremo a finire di questo passo.

 

X 540 il lattosio nn lo levi con la bollitura.

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ciao a tutti

no no.... io o comprato questo latte per circa 2 volte.... pero io lo fatto bollire, perche essendo crudo volevo levargli il lattosio.... e poi ho scoperto che la parte sopra che si \"solidificava\" è la panna che si usa per la pasta... scusate per la descrizione ... un po grezza..O0

Mi dispiace 540 ma il Lattosio= GALATTOSIO+GLUCOSIO viene scinto solo dall'enzima Lattasi nel duodeno non certo con le alte temperature... OkO0... si si la seconda parte si capisce dai non siamo mica tutti esperti:)

Purtroppo quando la pubblicità insegna ai bambini che le mucche sono viola e fanno il latte al cacao, questi sono i risultati, tutti gli insegnamenti acquisiti in centinaia di anni si stanno perdendo :fiufiu:

E si.... per fortuna sto in campagna:):).... per questo sono fondamentali le fattorie didattiche: queste maestre hanno paura di sacrificare un giorno di scuola per portare questi bambini in una bella azienda??:leggi:.... o hanno paura di sporcarsi:2funny::perfido::perfido:..... Tutto rispecchia una società non molto apposto....

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Sapete qual'è, secondo me, il problema? Che la gente vuole trovare la pappa pronta, farlo bollire significa sacrificare tempo, sporcare un pentolino e, se non stai attento, sporcare pure il fornello. Poi si fa fatica a ripulire il tutto...:angry:

 

Comunque hanno detto al telegiornale che per i distributori basta mettere un cartello che invita a far bollire il latte e indicare la data di scadenza. Meno male che non si sono inventati strani provvedimenti...

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Non posso essere che daccordo con l'indignazione che provate, a cui mi associo, io faccio modellismo-agricolo,...tempo fa parlai con un negoziante di giocattoli e mi disse, che dove era prima, di trattori, ne ha venduto uno in dieci anni, perchè non li volevano neache vedere, oppure che un ingeniere straniero gli disse "voi in italia impazzite per la televisione", cioè ai bambini fai vedere una cag*** e tutti corrono in massa a prenderla, (anche gli adulti), cosa che il negoziante mi ha puntualmente confermato; questo la dice lunga sia sulla situazione culturale generale, che della percezione dell'agricoltura in città.

Chiusa la polemica, io non ho iniziato la discussione parlando di lobby, per non fInire subito in polemiche, io profetizzai ad un mio amico non molto tempo fa, che se la cosa dei distributori, fosse andata avanti si sarebbero inventati qualcosa per fermarlo.

Tenete conto che lui mi ha detto che stalle da 100 vacche si sono ridotte a 30 hanno messo il distributore e guadagnano più di prima, (Il succo è che con il latte da 0.40 meno a 0.80 1 euro costanti, ci stai dentro e se sei bravo, fai qualche utile che servirà, (tipo per qualche vascone!!!!!!!!!!!).

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salute a tutti;volevo sapere se qualcuno avendone uno o più istallati potesse dire il proprio parere sulla loro affidabilità

ciao a tutti

io non l'ho istallato... pero so solo che vuole molta pazienza, alla mattina levi il latte della sera e metti quello della mattina ( per chi lo fa funzionare anche di notte) alla sera leva il latte del giorno e metti quello della sera.. puoi entra in gioco l'igiene... Riguardo invece al resto.. funziona tranquillamente. cioè il guadagno ce ma... il lavoro ne è altrettanto...

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Un mio amico ha due distributori.

uno da 1 quintale e l'altro da 3 quintali.

Nei distributoti va cambiato il latte ogni 24 ore, cioè se metti il latte ad un orario , allo stesso orario del giorno dopo bisogna cambiarlo , visto che il latte è a disposizione 24 ore su 24.

Quando il latte sta per finire ,arriva un messaggio al cellulare del padrone , arrivano 3 messaggi , il primo quando ci sono circa 70 litri di latte , il secondo quando ci sono circa 30 litri e il terzo quando sta per finire, il tempo di leggere il primo messaggio che già vanno a riempire il serbatoio di 3 quintali , il tempo di caricarlo sul furgone , andare nel posto in cui è il distributore il latte è già finito.

Cosi poi cambiano il distributore , portano a casa l'altro e lo lavano bene.

Così ho capito dal padrone.

Saluti.

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Io ho parlato con un allevatore che i distributori del latte invece di averli solo in azienda li ha installati su dei camioncini allestiti per tale compito e durante la settimana a giorni stabiliti cioè sempre gli stessi vende il latte in alcuni comuni della provincia di Roma, piazzando i distributori motorizzati sempre nello stesso punto del paese di turno, cosi che la gente può trovare il prodotto al punto stabilito.

 

Comunque solo a livello di informazione io non sono un tecnico per dare giudizi in merito al polverone che si è alzato da giorni sulla distribuzione del latte crudo, posto questi link che forse aiuteranno a dissipare qualche dubbio, http://www.consorziotutelalattecrudo.it/

Che ne pensate?

Modificato da MCT
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