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crono

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Volevo aprire una nuova discussione in merito alle rotazioni, quali praticate in azienda, se le ritenete importanti e così via, chi più ne a ne metta.

Personalmente ritengo che una buona rotazione sia la migliore concimazione che si possa fare. Ormai in molte zone si stanno abbandonando puramente per una questione economica, si tende sempre più a seminare la coltura maggiormente redditizia e a semplificare il parco macchine al massimo.

In azienda pratico un rotazione sessenale, con 4 anni di medica e 2 di frumento. Stavo pensado di sostituire un anno di frumento con un erbaio annuale, visto il crescente bisogno della mia azienda in termini di foraggio. Qualche consiglio? A voi la palla per le vostre considerazioni.O0

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Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

gli avvicendamenti colturali oltre a legare la loro importanza alla fertilità intrinseca del terreno, sono un valido metodo, se non a volte l'unico per contrastare l'insorgenza di alcune patologie o l'attacco di patogeni. la loro importanza è stata riconosciuta anche dall'unione europea che ha imposto tra i cgo il divieto di monosuccessione per 5 anni per quanto riguarda i cereali.

la loro attuazione nelle aziende è divenuta sempre più complicata a causa, da un lato della specializzazione delle aziende (quelle che non allevano bestiame spesso trovano poco conveniete coltivare essenze foraggere), dall'altro a causa della rincorsa alle esigenze del mercato.

nella collina interna della sicilia la rotazione colturale che comunemente veniva condotta era quella Grano-Fava. purtroppo venuto meno l'interessamento a produrre fava, nel tempo la sua coltivazione si è andata riducendo a favore di quella del grano, istaurando di fatto una monosuccessione.

per quanto riguarda la tua di successione potresti provare con un erbaio misto di cerali-leguminose.

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Ospite albe 86

La rotazione è importante anche per non fare specializzare le infestanti. Purtroppo spesso le rotazioni sono poco redditizie e, pur non facendole, si è riusciti a mantenere un buon grado di fertilità senza incorrere in troppi problemi, leggi monocolture di mais e riso al nord. Va da sè che la rotazione, agronomicamente parlando, è la soluzione migliore, ma spesso bisogna scontrarsi con discorsi puramente economici in quanto non tutte le colture sono redditizie (e ciò varia anche da zona a zona) e spesso l'azienda si è specializzata anche come competenze e, soprattutto, come parco macchine. Avere un parco macchine specializzato per più colture diviene spesso anti-economico per la vita dell'azienda stessa.

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albe , ma e' vero che in risaia in certe stanza sono 20 anni che fate sempre riso?

 

io faccio la rotazione mais mais grano nei terreni fertili

 

in quelli poco fertili faccio prato pilifita a sciutto x 2 anni e poi grano , nei terreni piu ostici come argilla , faccio 4 anni erba medica , ciclo cortissimo di mais , seminato in prima epoca e trebbiato all'inizio di agosto e poi grano

 

 

letame ad libitum

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La rotazione è importante anche per non fare specializzare le infestanti. Purtroppo spesso le rotazioni sono poco redditizie e, pur non facendole, si è riusciti a mantenere un buon grado di fertilità senza incorrere in troppi problemi, leggi monocolture di mais e riso al nord..

Concordo pienamente con quello che dici tu, Ormai in agricoltura i fertilizzanti e i vari anticrittogamici hanno raggiunto un altissimo livello tecnologico che possono fare da sostituti ad una buona rotazione. MI chiedo solo una, Ma a che prezzo?

Guardiamo puramente il lato economico, tralasciando per il momento quello ambientale ( che non sarebbe assolutamente de trascurare in quanto noi agricoli ne dobbiamo essere i garanti); I concimi sono alle stelle, Per non parlare poi dei vari diserbanti ecc. Non sarà conveniete fare un passo indietro? MAgari orientarsi verso nuove colture distaccandosi da quelle canoniche delle nostre zone per cercare di rimettere in piedi ua rotazione?

Parlando con un mio amico che, per lavoro, ha girato varie aziende agricole nel cremonese, mi diceva che la ora stanno reintroducendo la medica, naturalmente in successione con il mais, per cercare di limitare l'utilizzo di diserbanti. Mi diceva che cominciavano ad instaurare rotazioni del tipo 3 anni mais e 3 anni medica. tutto questo lo facevano per cercare di disinfestare i campi dalla butilon.

 

X ggyno: Quanti sfalci fai con il prato asciutto in un anno? non sarebbe conveniente sfruttarlo dipiù?

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i prati asciutti 2 tagli di fieno e uno di erba . il problema di riuscire a sfruttare di piu i prati e' che quelli perenni sono delle rive con una pendenza dove non si riesce ad arare e ad andare su con lo spandiletame di traverso.e sono talmente magri che a volte cresce sono ginestrino qualche ciuffo di erba medica e un 'erba che qui chiamiamo bus om, che dovrebbe essere salvia selvatica,

non da chissa quanto fieno nel secondo taglio , ma alle vacche data verde fa un gran bene , sopratutto a quelle che danno problemi di ipofertilita'.

 

il fatto che in fieno ti escono fuori solo 4 rotoballe x ettaro nel secondo taglio , allora inizio campagna butti un po di ternario e via.

 

su quelli avvicendati , al terzo , il cotico si impigrisce e non fai neanche il secondo taglio, allora tanto vale dopo il secondo anno , e se vedi che inizia a diradarsi , butti giu letame ari , e semini il grano, un anno o due , e poi ricominci da capo ,letami . ari e semini il prato a inizio settembre

 

per i mediacai discorso simile , quando vedi che sono stanchi , letami in autunno ari ein primavera sfrutti un po di fertilita del terreno con un ciclo corto di mais (dkb440 la faceva da apdrone , ora son andato sui LG per problemi di stabilita pianta) gli anni dopo si vede come va l'autunno se ripetere mais o andare sul grano , e si ricomincia il ciclo facendo precedere l'erna medica dal grano

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Nella nostra azienda facciamo una rotazione grano-grano-colza o girasole poi fuori rotazione abbiamo 20 ha di erba medica oltre a fare un po' di oietto.

 

Fino a 3-4 anni fa nella nostra zona (compresa la nostra azienda) era quasi una monosuccessione di grano duro. Oggi con l'incremento dei costi colturali (concimi, gasolio ecc), e il disaccoppiamento (mi ricordo aziende che fino a 2002 seminavano con lo spandiconcime il grano anche a Marzo per prendere il contributo ad ettaro e qualche volta nemmeno trebbiavano....) la monosuccessione non è più redditizia. E' vero che con il girasole o il colza si può guadagnare qualcosa meno che con il grano, ma bisogna considerare anche i vantaggi agronomici (ed economici indiretti che queste colture danno): permettono di ridurre gli input di concime rispetto a un ringrano, permettono la semina su sodo che invece sul ringrano non si può fare ecc, tutte cose da mettere in conto.

Infatti nella nostra azienda l'obbiettivo è arrivare a 50 % di cereali e 50 % di oleaginose in modo da poter fare solo minima lavorazione e sodo e abbandonare completamente l'aratura (indispensabile quando si fanno i ringrani).

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con il girasole , avete avuto problemi con i colombi e i corvi?nel periodo pre raccolta??

 

la tua non deve essere una domanda, ma un'affermazione; gli uccelli oramai sono diventati una piaga tanto da causare perdite di raccolto anche del 50% visto che si danno da fare sia alla nascita sia prima della raccolta...... ovviamente non conviene nemmeno fare richiesta di risarcimento.......... è solo tempo perso

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io ho avuto danni da colombi e corvi nel 2000 su girasole

 

ho fatto denuncia all'enalcaccia , e loro mi hannos timato un danno del 70% , ma in pratica mi hanno risarcito 280mila lire du 2 ,87 ettari , perche loro pagavano solo il danno da corvidi , mentre essendo i colombi animali demaniali , non era loro competenza.

 

li ho chiesto al sindacato , e li la seconda sorpresa, in pratica avrei dovuto a mie spese fare una denuncia contro ignoti per i danni subiti.. , uin quanto non si conosceva l'esatta proprieta dei colombi... ,

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Anche qui tempo fa si faceva monosuccessione di cereali , anche se da circa 5 anni a questa parte, noi alteravamo il grano al maggese , con i pascoli per gli animali delle persone del posto.

Oggi alterniamo 2 anni di grano , con veccia o favino , in modo tale da poi seminare con minima lavorazione o direttamente su sodo.

Mi trovo bene perchè il fieno , vendo i balloni ad un allevatore, il favino se lo ritira chi me lo vende ed i terreni migliorano e non vengono sfruttati al osso dai ringrani eccessivi.

Son del idea anche io che bisogna trovare un modo per risparmiare e cosi mi trovo benissimo e i terreni producono di piu.

 

E' vero che per fare per esempio il favino (tipo quest anno) , ci vuole la semina, diserbante antigerminativo, rullatura,trebbiatura, ma i benefici che ha il terreno son tanti e poi si può seminare su sodo.

Anche sul fieno usato (con veccia, avena o altro) si ci passa molte volte, ripper su grano, vibro, semina,taglia ,ranghina,imballa, carica balloni, ma se il lavoro è stato fatto bene la produzione ripagherà bene tutto questo passa e spassa e poi la veccia mi fa avere risultati ottimi.

 

Non penso di cambiare questa tecnica con altre colture, compreso il colza, poichè abbiamo suddiviso un appezzamento di 20 ettari, metà colza ,metà veccia e dopo il grano piu bello era dove c'era seminata la veccia (55 quintali ettaro contro 70 circa) .

 

Poi ognuno di noi deve provare ciò che piu gli porta reddito e economia dentro la propria azienda.

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Ospite albe 86
Ormai in agricoltura i fertilizzanti e i vari anticrittogamici hanno raggiunto un altissimo livello tecnologico che possono fare da sostituti ad una buona rotazione. MI chiedo solo una, Ma a che prezzo?

Guardiamo puramente il lato economico, tralasciando per il momento quello ambientale ( che non sarebbe assolutamente de trascurare in quanto noi agricoli ne dobbiamo essere i garanti); I concimi sono alle stelle, Per non parlare poi dei vari diserbanti ecc. Non sarà conveniete fare un passo indietro? MAgari orientarsi verso nuove colture distaccandosi da quelle canoniche delle nostre zone per cercare di rimettere in piedi ua rotazione?

Parlando con un mio amico che, per lavoro, ha girato varie aziende agricole nel cremonese, mi diceva che la ora stanno reintroducendo la medica, naturalmente in successione con il mais, per cercare di limitare l'utilizzo di diserbanti. Mi diceva che cominciavano ad instaurare rotazioni del tipo 3 anni mais e 3 anni medica. tutto questo lo facevano per cercare di disinfestare i campi dalla butilon.

 

Crono hai perfettamente ragione e, come dice Dj, il disaccoppiamento ha dato una mano alle rotazioni. Al nord, che poi è l'unica zona dove ho qualche conoscenza, vedrei bene delle rotazioni mais-soia-grano, non per forza in questo ordine e magari su più anni, così da alternare colture da rinnovo (mais), a colture che arricchiscono il terreno e permettono di diserbare per le graminacee (soia) e colture autunno vernine, che sono depauperatrici però limitano lo sviluppo di infestanti "estive".

Come dice ggyno però su riso la rotazione sostanzialmente non c'è, ce ne era un po' fino agli anni 60 in cui c'era zootecnia abbinata alla risicoltura, adesso sono tutte aziende specializzate in monocoltura di riso e le rotazioni rimangono solo in qualche caso sporadico (soprattutto rotazioni con soia o mais per combattere il riso crodo) e comunque su terreni leggeri. In risaia la sistemazione idraulica è tale da ostacolare la semina di altre colture, per cui sarebbe necessario un risanamento idraulico, non possibile con le rotazioni per discorsi tecnici ed economici. Certe zone poi sono paludose e con falda affiorante, cosa che di fatto impedisce ogni altra coltura. Certe risaie sono 50 anni che producono riso senza rotazioni e si è riusciti a mantenere un discreto grado di fertilità.

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sulla soya e' sempre un terno al L8

 

al di la dei corvi , delle beccacce, dei colombi , degli aironi(mannaggia pure loro), la sya e' sempr e un problema farla venire, preferisco il girasole,e il colza , anche se e' poco che viene seminato

 

prima di tutto la soya al di la di seminarla , bisognerebbe sarchiarla e fare il cavallotto, o porca, per far si che la testata della trebbia , raccolga anche i bacelli piu a fior terra , quelli piu ricchi di legumi, e se la semini a 50cm , un po di produzione la fai , ma se la semini a 75cm ....

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Una mano alla rinascita delle rotazioni agricole e stato anche il disaccoppiamento del contributo dalla coltura, ora si comincia a lavorare in maniera decente.... sempre con un occhio di riguardo ai nostri profitti. Stanno sparendo quelli che buttavano grano con lo spandiconcime su terreno arato per rubare il contributo ai veri agricoltori!!!

 

X ggyno: che miscuglio utilizzi di prato stabile sciutto? mi potrebbe interessare per sostituire il grano nella mia rotazione, secondo voi lo posso considerare un coltura sfruttatrice il prato di graminacee?

 

Scusate la mia ignoranza, la soia bisogna irrigarla? si potrebbe seminare anche con seminatrici per il frumento?

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X ggyno: che miscuglio utilizzi di prato stabile sciutto? mi potrebbe interessare per sostituire il grano nella mia rotazione, secondo voi lo posso considerare un coltura sfruttatrice il prato di graminacee?

 

lo compro gia fatto il miscuglio ,qui i vari consorzi agrari o i commercianti di granella /concimi/sementi/diserbi li hanno gia fatti

 

l'ultimo che ho preso e' stato fatto da una ditta dell'asessandrino tra le colline vicino a casale monferrato

nel miscuglio polifita dipende da che erbe viene fatto , se solo di graminacee, lo sfruttamento del terreno epressoche uguale a quello del grano , uno puo' vedere la loiessa quanto mangia, se non metti il letame dopo lo sfalcio , la coltura dopo stenta parecchio.

SE nel miscuglio ce anche erba medica trifoglio ginestrino sulla , un po di piu di sostanza organica c'e' , oltre ad avere un fieno migliore, magari piu delicato da essiccare, ma migliore

 

 

Scusate la mia ignoranza, la soia bisogna irrigarla? si potrebbe seminare anche con seminatrici per il frumento?

 

io conosco gente che la soya la irriga, se uno ha la dsponibilita di farlo perche no.

 

io ho seminato un paio di volte la soya con la seminatrice del grano, non lo faccio piu un altra volta non riesco a capire il perche ma non nasceva, preferisco farla semnare con una combinata con inversore rullo pieno e e seminatrice pneumatica a 50cm di interfila ,

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Io ho prati stabili che ogni tanto trasemino, quest'anno con questo miscuglio SIVAM - Login cercate in "altre foraggere" poi "erbai e prati" il "gruppo graminacee 23st" vi saprò dire come va, gli altri anni usavo altri miscugli, simili, ma ora non ricordo nè nome nè ditta produttrice.

 

Per la soia io la semino con seminatrice da cereale senza problemi, quest'anno, dopo loietto, ho prodotto 45 qli ettaro irrigandola 3 volte con circa 35- 40 mm di pioggia.

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Oggi alterniamo 2 anni di grano , con veccia o favino , in modo tale da poi seminare con minima lavorazione o direttamente su sodo.

 

credevo che in sicilia non fosse possibile fare la minima lavorazione o addirittura la semina su sodo.:AAAAH: per quest'ultima usi la seminatrice adatta?. riesci a ottenere buone produzioni?:cheazz::cheazz::cheazz:

 

provata la colza e la brassica carinata??? non è poi così interessante?

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Perchè non è possibile fare sodo in Sicilia? Anzi è proprio in zone d'Italia più a rischio frane ed erosioni che sarebbe consigliabile utilizzare tecniche alternative all'aratura (soprattutto il sodo) per ridurre i tanto dannosi fenomeni erosivi soprattutto in annate piovose come questa.

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