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  1. Visto che si pubblicizza molto l'agricoltura conservativa apro questo argomento per parlare di come la si può mettere in pratica. A me interessa in modo particolare la minima lavorazione,in quanto nella mia zona sta prendendo lentamente piede. Quali sono i presupposti per attuarla in terreni dove è sempre stata praticata l'aratura? E'necessaria un'analisi del terreno per trovare quale sia la tecnica che più si addice? Nei primi anni è consigliabile eseguire una ripuntatura profonda per rompere la suola che l'aratro ha creato nel tempo? Sì può spargere liquame o letame sul campo dove si interverrà con un attrezzo per minima lavorazione? Ci sono accorgimenti da adottare a seconda della coltura che si vorrà seminare? Nella mia zona una grossa azienda ha iniziato a praticarla:effettuano una prima passata con un coltivatore portato munito di ancore,una fila di dischi e rullo a gabbia e poi preparano il terreno per la semina con un coltivatore a dischi semiportato.
  2. La semina su sodo è una tecnica di aridocoltura, quindi conservatrice di acqua (riduce la porosità del terreno e di conseguenza anche l'evaporazione). Può rappresentare un'alternativa valida alla minima lavorazione per la semina in secondo raccolto delle colture estive, e per chi vuol passare ad un tipo di agricoltura conservativa al massimo (sodo su sodo) anche per la semina delle colture primarie. Vediamo di fare un riassunto di cosa offre oggi il mercato. Soprattutto nel nord Italia capita di vedere Soja seminata su sodo in secondo raccolto dopo un cereale autunno-vernino spesso effettuata con le normali seminatrici di precisione a dischi, per fare un esempio per tutte la Gaspardo MT Scheda tecnica A cui si possono aggiungere i seguenti accessori per ottenere migliori risultati se si semina su sodo o su parecchi residui colturarli: Stessi accessori si possono montare ad esempio sulla Kuhn Maxima, (molto simile alla MT). Scheda tecnica Kuhn MAXIMA Altra ditta produttrice di seminatrici di precisione adattabili anche alla semina su sodo è sicuramente la Kinze. Pdf 3000 Planter (File da scaricare: tasto destro -> salva con nome). Di seminatrici a dischi con cui si ottengono risultati simili alla MT e Maxima, vi sono svariate marche: Rau, Monosem, Accord, ecc. Inoltre vi sono versioni denominate dai produttori NO-Till, dotate di elementi più pesanti e già di serie gli accessori che su macchine come la MT vanno aggiunti per migliorare le prestazioni su sodo. Un esempio: la Monosem No-Till Scheda tecnica Un'altra categoria di macchine è rappresentata dalla Sfoggia HWS è basata su una seminatrice a dischi simile a MT o Maxima, ma con possibilità di seminare su sodo e su terreno molto duro, grazie alla possibilità di modificare la macchina, incrementando la zavorratura arrivando a un peso di circa 25 q.li nel caso di una seminatrice a 4 file da 75 cm. Ecco un paio di foto di una 5 file: Scheda tecnica Chiaramente in configurazione zavorrata ha bisogno di un trattore di almeno 130-150 cv, non tanto per lo sforzo di trazione ma per riuscire ad alzarla dato che piena di concime siamo ben oltre i 25 q.li, mentre quando non c'è da fare il sodo e seminare o su minima lavorazione o su terreno preparato, si possono eliminare le zavorre, e utilizzarla con un normale 80 cv, quindi a mio parere è molto versatile, perchè permette con un'unica macchina di seminare sia su terreno preparato, sia su minima lavorazione, sia su sodo anche in presenza di terreno molto duro. Infine l'ultima tipologia cioè macchine progettate in maniera specifica per la semina su sodo. Sono macchine dal peso di oltre 25 q.li (a vuoto) sempre nel caso delle 4 file (quindi peso simile alla Sfoggia HWS in configurazione sodo), ma hanno il vantaggio di essere trainate, quindi non occorre un trattore con elevata potenza per riuscire ad alzarle (con 90-100 cv si tirano senza particolari problemi), però hanno il limite che mal si adattano per seminare su terreni lavorati, proprio per l'elevato peso quasi completamente caricato sulle 2 ruote della seminatrice che se il terreno non "porta" possono esserci problemi di uniformità di semina, quindi da questo punto di vista hanno una versatilità minore, senza dimenticare il problema delle svolte a fine campo soprattutto negli appezzamenti più piccoli. Semeato SPE06 (Brasiliana): Sito Ufficiale Importatore italiano Tra l'altro la Semeato SPE06 abbiamo avuto il piacere di provarla nella nostra azienda per una prova di semina su sodo di girasoli di secondo raccolto dopo colza. Tale seminatrice sarà oggetto prossimamente di un articolo pubblicato sul portale. Bertini (Argentina): Bertini offre la possibilità di aggiungere gli elementi e trasformarla da monogerme, a semina a righe per cereali. Scheda tecnica Importatore Italiano La Gaspardo per la semina su sodo delle estive propone il modello REGINA simile a Semeato quindi trainata e specifica per il sodo. Scheda tecnica
  3. Da oltre un anno il Veneto ha attivato 2 misure del PSR per offrire contributi ad ettaro aggiuntivi agli agricoltori che effettuano semina su sodo continuativa oppure che seminano colture intercalari (cover crop). In particolare ha disposto con la Misura 214i del Psr un incentivo di 400 €/ha per gli agricoltori che seminano su sodo e di 245 €/ha per chi effettua la copertura vegetale continuativa del terreno. Di seguito riporto cosa prevedono le due misure del PSR del Veneto. REGIONE VENETO MISURA 214/I - «AZIONE 1» ADOZIONE DI TECNICHE DI AGRICOLTURA CONSERVATIVA Descrizione: Questa Azione intende valorizzare il ruolo delle lavorazioni del terreno, poiché rappresentano uno strumento indubbiamente in grado di inluenzare la sostenibilità dei sistemi colturali, data la loro notevole incidenza sulla conservazione della fertilità agronomica del suolo e sulla produttività delle colture. La semina su sodo, in particolare, si caratterizza per una minima richiesta energetica e, se ben efettuata, per l’assenza sostanziale di compattamenti, con la conseguente possibilità di controllo dei fenomeni erosivi, di incremento della sostanza organica del suolo e di riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera e di gas serra. Beneficiari: Agricoltori, così come deiniti dal regolamento Entità del premio annuale: 400 €/ha/anno Ambito territoriale ed operativo: SAU seminativa della Regione del Veneto di pianura e collina. IMPEGNI MISURA L’agricoltore deve: 1. Adottare le tecniche di agricoltura conservativa (Agricoltura blu), su una supericie pari ad almeno il 25% della supericie seminativa aziendale. La supericie minima ad impegno è comunque pari ad 1 ha; 2. Applicare un modello di successione colturale rispettoso dei criteri dell’Agricoltura blu, che preveda l’alternanza di cereali autunno-vernini o colza/altre crucifere, mais e soia. È vietata la presenza sulla medesima supericie del mais, in qualità di coltura principale, per due anni consecutivi; 3. Rispettare il divieto di inversione degli strati del profilo attivo del terreno; 4. Adottare in via esclusiva la semina su sodo (sod seeding); 5. Trinciare i residui colturali della coltura seminativa principale del mais; 6. Mantenere in loco tutti i residui colturali e le stoppie delle colture seminative principali (mais, soia, frumento, colza, ...) secondo la tecnica del mulching; 7. Assicurare la copertura continuativa del terreno durante tutto l’arco dell’anno, attraverso la semina di erbai primaverili-estivi o cover crops autunno-vernine; 8. Somministrare in dosi frazionate e localizzate azoto e fosforo, durante la stagione vegetativa; 9. Frazionare e localizzare gli interventi di controllo delle infestanti sulla coltura seminativa principale; 10. Efettuare l’analisi chimico-fiisica dei terreni, al fine di stabilire il loro grado di attitudine all’attivazione delle tecniche di non lavorazione e di monitorarne successivamente in corso di impegno i parametri, riportandoli nell’apposito registro; 11. Redigere il Registro degli interventi colturali che, per quanto riguarda ciascuna annualità dell’impegno quinquennale, include: i risultati delle analisi chimiche del terreno, sulle superfici aziendali sottoposte ad impegno; - la coltura seminativa principale, gli erbai primaverili/ estivi o le colture di copertura (cover crops) adottate negli appezzamenti ad impegno; - le date di semina, di fertilizzazione e dei trattamenti con agrofarmaci e di devitalizzazione delle cover crops; - va autorizzato il ricorso a decompattatori e ripuntatori in casi eccezionali. LIMITI E CONDIZIONI 1. Con riferimento alle particelle catastali ad impegno, il pagamento agroambientale è riconosciuto esclusivamente alle aziende che introducono per la prima volta le tecniche di Agricoltura Conservativa (AGRICOLTURA BLU) su tale supericie seminativa aziendale; 2. Rispetto di tutti gli Atti e Standard di Condizionalità; 3. È vietato l’utilizzo di fanghi di depurazione, di altri fanghi e residui non tossici e nocivi; 4. Sono vietate l’aratura e le lavorazioni per la preparazione del letto di semina (erpicatura, estirpatura,...); 5. Sono vietate la fertilizzazione, il diserbo, l’utilizzo di agrofarmaci e l’asportazione delle colture di copertura (cover crops); 6. Non possono accedere alla presente azione: superici investite a colture orticole; superici investite da colture loro-vivaistiche; supericie investite a fruttiferi; giardini o orti familiari; superici disattivate; superici investite con impianti arborei-arbustivi; superici boscate; superici non seminative; superici investite a prato permanente, pascolo, prato pascolo ed erba medica; 7. Al fine di devitalizzare la cover crop invernale, sono ammessi esclusivamente principi attivi disseccanti totali (es. Gliphosate, Glufosinate Ammonio e Glifosate Trimesio), in quantoe non lisciviabili (si legano ai colloidi del suolo pochi minuti dopo la loro applicazione) e sono degradabili per via microbica e aerobica con la formazione di acqua, azoto, fosforo e anidride carbonica. MISURA 214/I - «AZIONE 2» COPERTURA CONTINUATIVA DEL SUOLO Descrizione: Gli impegni che vengono attivati attraverso questa Azione riguardano la promozione di successioni colturali volte a favorire la diminuzione del trend della concentrazione di nitrati rilevati nelle acque supericiali e di falda, monitorati sul territorio della Regione del Veneto. Vengono pertanto promosse pratiche agronomiche su superici seminative volte a garantire la presenza di una copertura vegetale per gran parte dell’anno solare, limitando, in tal modo, il fenomeno di lisciviazione dell’azoto e del fosforo oggetto di mineralizzazione da parte della sostanza organica del terreno. Beneiciari: Agricoltori, così come deiniti dal regolamento Entità del premio annuale: 245 €/ha/anno. Ambito territoriale ed operativo: SAU seminativa della Regione del Veneto di pianura e collina. IMPEGNI MISURA L’agricoltore deve: 1. Adottare le tecniche colturali previste dalla presente Azione 2 su una supericie pari ad almeno il 25% della supericie seminativa aziendale. La supericie minima ad impegno è comunque pari ad un ettaro. 2. Applicare successioni colturali che prevedano l’alternanza di cereali autunno-vernini o colza/ altre crucifere o altre colture erbacee autunno vernine, mais, soia, barbabietola. È vietata la presenza sulla medesima supericie del mais, in qualità di coltura principale, per due anni consecutivi. 3. Adottare come colture principali mais o sorgo, soia, cereali autunno-vernini, colza/altre crucifere o altre colture erbacee autunno vernine, barbabietola da zucchero o da foraggio. 4. Seminare cereali autunno vernini, colza o altre crucifere o altre colture erbacee autunno vernine almeno 2 anni nei 5 di impegno; 5. Seminare cover crops autunno vernine (costituite in prevalenza da specie erbacee graminacee) almeno 3 volte nei 5 anni di impegno, in successione a mais, sorgo, soia, barbabietola, qualora tali superici non vengano direttamente riutilizzate per la semina autunnale di frumento, altri cereali autunno-vernini, colza rafano, ravizzone/altre crucifere, o altre colture erbacee autunno invernali. LIMITI E CONDIZIONI 1. È vietato l’utilizzo di fanghi di depurazione, di altri fanghi e residui non tossici e nocivi; 2. Rispetto di tutti gli Atti e Standard di Condizionalità; 3. Possono accedere alla presente Azione solamente le superici seminative in rotazione; 4. Sono vietate la fertilizzazione organica e chimica, il diserbo, l’utilizzo di agro farmaci e l’asportazione delle colture di copertura (cover crops); 5. Divieto di semina del mais come coltura principale per due anni consecutivi. 6. Non utilizzare sulle cover crops alcun tipo di fertilizzante, né eluenti zootecnici, né concimi di sintesi chimica, né presidi itosanitari o diserbanti. 7. Sovesciare le cover crops esclusivamente prima della semina della coltura principale successiva; 8. Seminare erbai primaverili-estivi almeno 2 anni sui 5 di impegno, in successione a cereali autunno vernini, colza ravizzone/altre crucifere o altre colture erbacee autunno invernali, al fine di assicurare la copertura continuativa della supericie arativa durante il periodo di intesa mineralizzazione della sostanza organica. 9. Redigere il registro degli interventi colturali. Dopo un anno di applicazione, sono oltre 150 le aziende in Veneto che hanno scelto di attivare queste misure per una superficie totale superiore ai 5000 ettari. REGIONE LOMBARDIA Per questo anche la Lombardia ha intenzione di attivare degli incentivi simili. Ecco la prima bozza di proposta. Anche per la misura M della Lombardia sono previsti due interventi distinti: 1. Intervento 1 - Introduzione dell'agricoltura BLU o semina diretta su sodo (SD) 2. Intervento 2 - Minima lavorazione (ML) Anche in questo caso è previsto un impegno quinquennale ed i contributi minimi per unità di superficie ammontano a 208 €/ha per la semina su sodo e 190 €/ha per la minima lavorazione. L'azione prevede però anche due possibili impegni accessori, rappresentati dalla realizzazione di una cover crops autunno-vernina e dalla iniezione diretta degli effluenti di allevamento, che potranno essere sottoscritti separatamente o in forma congiunta dal beneficiario. L'assunzione degli impegni accessori comporterà un'integrazione del premio base, con la possibilità di raggiungere dei contributi massimi - nel caso della sottoscrizione di entrambi gli impegni - di 360 €/ha per l'intervento 1 e di 342 €/ha per l'intervento 2. Riguardo alla minima lavorazione, la Regione Lombardia sta lavorando ad un prontuario riguardante le macchine compatibili con tale tecnica agronomica e che dovranno necessariamente essere utilizzate per accedere ai contributi. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- NEWS 2016 PSR Toscana: da 220 a 830 euro a ettaro per i comportamenti virtuosi in campo Approvato il PSR Emilia-Romagna. Ecco la misura M10 dedicata alla sostenibilità
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