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  1. Apro questo argomento per parlare di un problema da non sottovalutare in futuro, e cioè quello delle micotossine nei cereali soprattutto grano duro e mais. Molte specie fungine (Aspergillum,fusarium,Penicillum) dopo essersi accresciute su substrati alimentari, hanno la capacità di produrre come metaboliti secondari sostanze ad azione tossica denominate Micotossine. Ogni tossina è prodotta da una o più specie fungine, ma in ogni caso una singola specie può essere in grado di produrne più di una in ambienti umidi igienicamente non idonei. Quasi tutte le materie prime di origine vegetale sono suscettibili di contaminazione da micotossine; questa può aver luogo in campo, nelle fasi di coltivazione e raccolta, in magazzino e nelle diverse fasi di trasformazione delle industrie alimentari, oltre che nel trasporto. Le micotossine possono facilmente essere rinvenute nei mangimi e negli alimenti, quali prodotti da forno, cereali fioccati, birra, vino e distillati, succhi, carni e uova, latte, formaggi. Tutto ciò è dovuto al fatto che questi metabolici secondari sono molecole chimicamente stabili in grado di resistere ai trattamenti termici e ai processi di trasformazione e cottura. Le micotossine costituiscono un numeroso gruppo di composti fra loro chimicamente diversi, in grado di causare una reazione tossica ogni qualvolta vengono ingerite dall’uomo e dagli animali, provocando l’insorgenza di micotossicosi croniche o acute. Le micotossine riscontrate nelle produzioni di grano duro sono dovute principalmente alle infezioni di Fusarium graminearum e F.culmorum. Negli ultimi anni si sono registrati forti attacchi di questi patogeni. Poiché la principale fonte di infezione è dovuto alla presenza di inoculo nel terreno, il ringrano protratto per più anni,l’utilizzo di seme non conciato, la presenza di residui colturali infetti, sono stati responsabili di un incremento della carica di spore di Fusarium nel terreno. A questo possiamo aggiungere che un'elevata piovosità nei mesi di aprile e maggio (come è avvenuto in molte parti d'Italia lo scorso anno) possono incrementare il rischio DON. Tale problema si ha anche sul Mais, soprattutto quello molto attaccato dalla piralide, oppure trebbiato tardi (novembre, dicembre ed oltre) ecc. Qualcuno si potrebbe chiedere e a me che me ne frega se il mio grano o il mio mais hanno il DON? Fino a qualche anno fa poteva essere anche una risposta giusta, ma ora è ben diverso... Tabella dei limiti di micotossine per granelle a destinazione umana: Tabella dei limiti di micotossine per granelle a destinazione animale: Negli ultimi anni al momento della trebbiatura oltre ai tradizionali parametri del grano come proteine e peso specifico alcuni stoccatori hanno iniziato a rilevare anche il livello di micotossine, e se alcune partite hanno livello di micotossine elevato viene declassato il prezzo, ad esempio se ho un grano tenero con caratteristiche perfette (di peso specifico e proteine) tanto da poter essere classificato come grano duro Fino (dove spunto sicuramente un prezzo più alto), ma poi ho livelli di micotossine superiori ai 1750 microgrammi/kg tale prodotto mi verrà declassato a grano ad uso mangimistico.... con perdita di valore anche di oltre 5 €/q.le..... MAIS: Trattamento contro la piralide Cicli più corti nei terreni dove sappiamo già che se arriviamo tardi alla raccolta si rischia di raccogliere a novembre inoltrato Evitare il mais su mais in modo da ridurre l'azione della piralide Raccolta al 20-25 % di umidità --> evitare di lasciare il mais sulla pianta un mese in più per cercare di risparmiare 1 € di essiccatura. Mentre per i cereali autunno-vernini la cosa è più complicata per cui vi allego in interessante file dove vi sono ben riassunte le linee guida. In azienda per ridurre il problema delle micotossine sul grano duro usiamo i seguenti accorgimenti: Rotazioni (evitare assolutamente i ringrani) Nei pochi rigrani effettuiamo sempre l'aratura ad almeno 30 cm in modo da ridurre il potenziale di inoculo. Doppio trattamento sia al diserbo sia in spigatura, (quello in spigatura è fondamentale per ridurre il rischio micotossine) Con questi accorgimenti, anche lo scorso anno nonostante l'annata eccezionalmente favorevole allo sviluppo di micotossine (continue piogge da aprile a giugno e temperature medie elevate), non abbiamo avuto nessun problema, e i livelli di DON sono sempre stati sotto i limiti imposti dall Reg. (CE) N. 1126/2007. Chi ha esperienze di problemi a commercializzare partite di cereali con eccessive micotossine?
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