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  1. Bene cari amici, vorri parlare degli sviluppi dell atecnica di coltivazione dell'oliveto legati alle varietà che si possono utiilzzare nei casi di utilizzo intensivo della coltura. Mi sono appassionato alla questione qualche anno fa, quando ho deciso (avendo terreni nella zona a sud del lago vocata alla coltivazione) di piantare un oliveto. Con il massimo interesse e la curiosità tipica di quello che non sa ma vuole imparare mi sono cercato un pò tutto quello che c'era a disposizione tenendo conto che: Volevo fare un impianto moderno meccanizzabile Volevo fare un impianto che avrebbe garantito (in teoria perchè la pratica la fai solo a tue spese) la massima produttività. A quel punto mi sono trovato ad un bivio, da un lato la scuola italiana nella fattispecie hio seguito le teorie del Prof. Fontanazza che ha brevettato alcune varietà autofertili di olivo quali la FS17 e la Don Carlos (particolarmente resistente alle gelate) e dall'altra la scuola spagnola con la varietò di casa la Arbequina utilizzata in maniera superintensiva a siepe. Ora la differenza di impianto tra le due varietà è abbastanza notevole: La scuola italiana è per un impianto intensivo con sesto 3X5 (e delle volte anche meno) e portamneto della pianta a monocono. La scuola Spagnola è per un allevamento superintensivo a siepe con un impianto di sesto 3X1,5 mt, voi direte una follia ma io l'ho visto anche in Puglia e pure funziona. La differenza di impianto è veramente notevole perchè se un intensivo è di circa 700 piante a ha quello superintensivo va per le 1700. Io adesso ho finito la sperimentazione su un pezzo di circa 2000mq e devo dire con risultati apprezzabili per le piante che non ho bruciato con tutte le prove che ho fatto di concimazione spinta anche olte i limiti. I miei olivi l'anno scorso hanno prodotto un discreto quantitativo cadauno e quest'anno diciamo che su piantine di 4 ani alte più o meno tre metri direi che siamo sui 6/7 chili a pianta non male dire. Il vantaggio della coltivazione a monocono è quello di poter utilizzare gli scuotitori da tronco vibranti in primis per la raccolta e che la potatura richiede veramente poco lavoro. Lo svantaggio secondo me è che la potatura di formazione di fondamentale importanza è completamente differente da quella di un oliveto normale e richiede una certa pratica da acquisire sul campo (per quanto riguarda me a mie spese....) Domani vado avanti col secondo capitolo.....
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