Vai al contenuto

lambo2000

Members
  • Numero contenuti

    483
  • Iscritto

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da lambo2000

  1. noi abbiamo solo impinati ad alberello con sesto di impianto 200cm per 100-80 cm di distanza fra le piante. Si tratta di carignano DOC. Un vitigno che ama la vicinanza alla terra, DANDO uve di forte gradazione ( babol ). ecco perchè si alleva ad alberello, ma i problemi per questo mottivo sono tanti, dalle malattie fungine, alla peronospera, alle erbe infestanti ( guai a lasciare erba alta nell'interfilare, il rischio è dare cattivi sapori al vino ).

  2. mi stavo dimenticando un particolare non da poco, qua da noi gli aratri di seconda mano come questo, teli tirano dietro. Sarà un bel problema smerciarlo. Proprio un paio di settimane fa stavo parlando con un rap. della nw-holand per avere un trivomero 32 baratando uno 32 ma bivomero (in azienda abbiamo due bivomeri 32 della sogemma). la risposta è stata che loro non ne vogliono di aratri di seconda mano ( vogliono solo soldoni ). La vita in agricoltura è veramente difficile e le cose stano sempre cambiando in peggio.

  3. ok, abbiamo apurato che queste macchine hanno i, loro limiti (anche piutosto evidenti). Io volevo solo mettere in evidenza il male acoppiamento di questa macchina con un bivomero 22 -25. Per il resto noi l'abbiamo acquistato per lavorare nelle vigne. tutti gli atrezzi che ho specificato prima , vengono portati dal runer abbastanza bene. La colpa è mia che ho acquistato un aratro sbagliato per il runer. Ora l'aratro si trova butato in mezzo a dei cespugli, fermo d apiù di tre anni. spero solo che non si inchiodi.

  4. scuatemi tanto, ma qua si sta parlando di due cose differenti, io ho parlato di bivomero 22 - 25 non di monovomero 22, così le cose non sono eque, il monovomero offre una resistenza della terra molto, ma molto inferiore al bivomero. Avete provato il bivomero 25 ?????????????, provatelo col 450 runer o simili e poi mi dite. Qua non si tratta di regolazioni o carregiate, si tratta semplicemente di peso e tipologia delle macchine piccole, non cerchiamo di fare di queste macchine delle trattrici da campo aperto ( solo qualche volta si può ........come dire "rischiare" l'aratura su campo aperto e con piccoli apezzamenti ). I limiti ci sono e sono evidenti, lasciamoli lavorare nel loro abitat naturale che è la vigna e i giardini, li possono dire la loro ( ma non troppo visto i veri specializzati gomati di casa Nw - holland, sdf e l'ultimo nato di casa fendet specilizato ).

  5. io sono veramente interessato al diserbo interfilare, così spero di risparmiare tempo e soldi, non solo, credo che alla fine dei conti il vigneto sia anche più forte alle malatie fungine. Alfieri può gentilmente dirmi in che periodo effetua il diserbo interfilare ? e che prodotti usi ? Ho sentito dire che alcuni ne effetuano due all'anno, è così ?????????

  6. so bene che il runer ( solaris ) è molto legero, io lo provato con un bivomero 22 - 25 e il cuore ti sale in gola, il muso tende spesso e volentieri a solevarsi, i solchi non escono mai perfetti, perchè il peso della terra è superiore quasi sempre al peso della motrice. Che dire, bisogna acontentarsi di quello che passa il convento. per le lavorazioni nei vigneti e con gli atrazzi giusti può andare anche bene, ma non chiedetegli niente di più.

  7. allora alessio, sono veramente curioso di mettere a confronto le nostre esperienze sulla lavorazione dei vigneti, in particolare quelle eseguite dai piccoli specializati. Un aceno è stato fatto poco fa nella sezione dei piccoli specializzati (vedi runer 450 ), ma qui vorrei veramente discutere sulle pratiche colturali dei vigneti. Prima ditutto sono veramente stanco di praticare la scalzatura e il rincalzo, vorrei veramente cambiare, adotando la pratica del diserbo interfilare e effetuare le lavoarzioni più economiche con il runer. Non ti dico i guai che andiamo incontro con le arature del vigneto; dall'usura del piccolo pentavomero ( anche se quello è il meno ), sino alla scarsa se non nulla manodopera per staccare il ponte dell' interfilare, la passata stagione abbiamo lasciato un vigneto senza il rincalzo, proprio perche non abbiamo trovato nessuno per lavorare il ponte dell'interfilare.

  8. per alessio, non so come lavorate dalle vostre parti le vigne, ma da noi si segue un canone fisso: la prima aratura si esegue verso dicembre con quattro aratri più i due scalzatori esterni; dopo che le concimazioni e gli altri lavori sono stati fatti si riporta TERRA ai ceppi con gli aratri invertiti più l'assolcatore centrale; dopo di che, si passa la straordinaria fresa maschio e E 140, per livellare il terreno e renderlo soffice; ultimo ma non meno importante viene l'estirpatore da effetuarsi verso giugno, per ariegiare il terreno. Ecco le lavorazioni che dalle nostre parti si effetuano nei vigneti con impianti ad alberello.

  9. scusa se non rispondo subito alessandro, ma in questo periodo siamo pieni di lavoro. Quando porterò il runer nelle vigne dove verrà stretto al massimo ( 127 cm ) , ti mostrero le foto delle arature con il pentavomero, inoltre volevo precisare che le sue zavorre le monta tutte e tre ( quelle consentite da sdf ). complette di bulloni di fissagio originali sdf. Sono contrario alla zavorratura con l'acqua nelle gomme, perchè come mi fece notare un agente della sdf poi diventato un carissimo amico, le zavorre devono essere come un capello per l'uomo, overo lo togli e lo metti quando ti serve. il discorso è valido sia con i piccoli specializati che con i grandi da campo aperto.

  10. dopo parecchi giorni ho rivisitato i sito e incuriosito dall' articolo sui piccoli specializzati, ho deciso di dire la mia, anche perchè ne possiedo uno, il lamborghini runer 45 hp. inanzitutto voglio dire che per allargare la carregiata non occorre assolutamente portate il trattore in officina, io lo faccio in azienda e alle volte anche da solo. basta un pò di pratica e conoscere la combinazione tra flangia e cercho. Io lo stringo al minimo con 127 cm e l'allargo al massimo con 167 cm. Che dire sono trattori da usare veramente con i guanti, quando lavorano fuori dai filari delle vigne e anche li lo devi usare con cautela. Ora il runer lo portato nell'azienda dove abbiamo il bestiame e per non impegnare i grandi per i lavori all'interno delle stalle (anche perchè stiamo effetuando le arature), lo allargato al massimo e lo applicato la lama per la pulizia delle stalle e per caricare le ballete. nel piazzale fa fatica a raschiare il letame, spesso e volentieri tende a sollevare il muso e il pattinamento è una rutine. comunque almeno facendo cosi, riesco a disimpegnare i grandi che sono ipegnati con gli atrezzi per le arature. Quando arriverà la fine di dicembra, il runer verrà stretto al massimo per essere impegnato nelle lavorazioni delle vigne. Devo dire che se la terra non è pesante il runer tra i filari è più al suo aggio. Noi gli applichiamo il pentavomero da vigna , un estirpatore a 5+2 ancore, e una fresa maschio a sei zapette per flangia da 140 cm di lavorazione. Attualmente monta una copertura chew vorrei provare a cambiare ( 360/70 r24 post e 7,50 r16 ant ) con una copertura anteriore 280/70 r16.

  11. ho visto parecchi video sul titan, di persona non lo mai provato, ma dai video si evince che è una bellissima macchina per le arature, che in fondo è quello che cerco io, una buona macchina, potente per arare senza problimi 100 ettari. Ma non basta, anche l'affidabilità ha un ruolo importante, anzi forse è l'elemento più importante visto i tempi che corrono. Quindi un conubio tra potenza e affidabilità. Il laser è potente al punto giusto per tirarmi un quadrivomere fisso, ed è aafidabile per non darmi rogne durante le arature. si, si sacrifica il confort e forse l'estetica, ma sarei veramente contento se riuscisi a portarmi a casa il laser 150. a proposito la quotazione ho visto che si agira dai 13 ai 15.000 euro, mi sbaglio ? nei vari siti dei conce ne ho visti parecchi, e come viho già detto sono intenzionato a salire in continente, facendo affidamento per la scelta sulla mia buona stella e un pò di esperienza che penso di aver aquisito anche in questo sito. grazie a tutti.

  12. scusate se non ho potuto rispondere subito, ma sono quasi appena rientratto dall'azienda.

    allora, avevo pensato al quadrivomere fisso della sogema N° 32,so che in continente questi aratri non vanno certo per maggiore, ma qui da noi sogema e nardi sono i più venduti. vi indico il numero perchè è così che noi misuriamo gli aratri, giusto per farvi un esempio all' 80/66 abiniamo un bivomeroe fisso ( sempre sogem ) N° 32. Quindi fate un pò il paragone 150 cv con due aratri ugali usati dall'80/66. Poi, per quanto riguarda la terra si tratta di quasi 100 ettari con uno scheletro argiloso misto a pitrisco, sitratta però di quell'argila fertile niente a che vedere con l'argila tipo sapone, per intenderci, quando la terra è alla tempra giusta, si apre come il burro davanti a una lama calda, ma quando è asciuta neanche i cingolati riescono ad aprirla, l'azienda è totalmente pianegiante. trasporti ne faciamo pochini, apparte la legna per l'inverno e l'uva per la cantina dove siamo soci ( carignano del sulcis ), circa 30 km per la cantina e 5 km la legna. Per quanto riguarda i vicini all'azienda c'è un vicino che ha un keverland quadrivomere reversibili tirato da un 180 serie 90 ( gran bella macchina ), quando la terra è giusta va che è uno spetacolo guardarlo, ma quando è asciuta, anche lui è costretto ad usare un riper con un blocco di cemento armato sopra il telaio dell'atrezzo.

  13. volevo precisare che la feraboli che ha lavorato nella mia zienda era tirata da un nw - holand tl 100, mentre la variant 180 da un clas da 105 cv ( ora non ricordo la serie, ma era un trattore vecchio di solo un anno ). e il padrone della macchina mi ha detto che gli appiopa un quadrivomere N° 32 in linea

  14. non conosco i prezzi delle due rotopresse, ma la variant 180 mi è sembrata più robusta anche se più lenta rispetto alla feraboli, voglio però chiedere agli esperti di rotpresse se queste due macchine hanno bisogno di trattori con più di 100 cv, o lavorano bene anche con un 80/66 ?

  15. allora, mando questo messaggio sperando che sia posizionato nella parte giusta del forum, altrimenti prego gentilmente lo staf di tractorum di volerlo collocare nella parte giusta. niente , come ho scritto qualche mese fa nel forum, sono alla ricerca di un buon usato, usato perchè di più non si può fare. Dopo tante riflesioni sul forum, su indagini via internet, su interrogazioni ai rapresentanti di SDF, NW-holland , case che qua vanno per la maggiore, mi sono indirizzato su un titan 190 o un laser 150. Dirette voi, perchè proprio titan o laser? Be è presto detto, il laser mi è sembrata una macchina sincera ed affidabile e robusta, il titan per la sua potenza a basso costo. Sono però intenzionato a salire in continente per visitare alcune concessionarie ( bassan o mason ), scusate se ho fatto questi nomi non è mia intenzione fare publicità, anche perchè non li conosco. Bene che ne dite di questa scelta ?O0 spero vivamente che qualcuno mi indirizzi nel modo gisto. Qui da noi i prezzi dell'usato sono quasi il doppio del continente, i conce., sono pochi e il mercatoè monopolizato. ciao a tutti e .................aihò

  16. cavoli ragazzi ho visto appena adesso quello che avete scritto a riguardo dei prezzi dei terreni, roba da matti, qua da noi i terreni non ragiungono mai e poi mai quelle cifre, roba veramente da Onasis. Le quotazioni qua sono di 15.000 euro massimo per i terreni irrigui e di 10.000 euro per i terreni in asciuto

  17. per basa, ho visto il video incriminato, io non credo che una macchina del genere abbia lo sforzo controllato diffetoso, credo piutosto che il colpevole principale sia il terreno, si notano chiaramente i solchi lasciati dalle ruote, terreno veramente pesante, dove lo sforzo controllato funziona male, ma non perchè è diffetoso, ma perchè è il terreno che lascia sprofondare l'atrezzo. Da sempre si sa che nel terreno pesante non c'è sforzo controlato che tenga.

  18. si effetivamente qua i saai in mezzo al foraggio non mancano, ma mi anno spiegato che agiustare una cinghia bastano dei particoalri rivetti e la rotopressa torna a lavorare. Ho visto a lavoro una feraboli sprint, cavoli sono rimasto a bocca aperta per la sua velocità, ma la pressa era un po leggera, l'anno dopo in azienda è entrata un clas variant 180, più lenta ma la pressa era veramente piena e pesante, penso che dentro ci fosse almeno 400 kg di peso. Per il momento non posso quantificare le rotopresse, percheè per esigenze aziendali facciamo sia rotopresse che ballete. ciao e ahiò

×
×
  • Crea Nuovo...