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ilsarracino

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  1. Eccomi ritornato qua, sto sentendo un pò in giro per questi prezzi delle piantine e h trovato situazioni contrastanti. Dagli 0.9 ad astone fino ai 4.5 in diversi formati e età. Ora non lo so, ci sono piantine certificate CIVI-Ferrero, CAC e non certificate. Dei polloni a 0.9 che mi dite? E' un vivaio del viterbese, si può trovare roba buona a queste cifre? Io pensavo che un prezzo giusto si aggirasse intorno a 1,5. Le piante certificate valgono la spesa?
  2. Ho sempre il dubbio della gestione delle varietà. Ossia per un appezzamento di 3-4 ha è sensato inserire due blocchi uniformi di varietà diverse?? Esempio Romana/Nocchione Giffoni/Romana O meglio monovarietale con impollinatori? In questo caso è sufficiente un filare sopravento o meglio più di un filare? Come sono disposti gli impollinatori nei vostri impianti?
  3. Vorrei riprendere questa discussione per sapere le ultime novità su queste seminatrice. Ho visto anche la Lemken e sembra una bella macchina. Come vanno queste binate? A me interessa in particolare il confronto con il tradizionale sul trinciato, sia produzione totale che aumento in amido.
  4. Un'altro dubbio è quello sulla forma di allevamento e le relative operazioni. Penso che mi orienterò verso il cespuglio e il vaso cespugliato. Ho visto che le operazioni cambiano a seconda della tipologia. Mi confermate che le operazioni sono queste per cespuglio e vaso? impianto - messa a dimora autunnale/invernale primavera 1° anno - capitozzatura a terra (o 30-40cm per il vaso) inizio primavera primavera 2° anno- selezione 4 branche da allevare In questo modo partirebbe dal secondo anno l'allevamento vero e proprio. Nel caso dell'alberello invece toccherebbe ricapitozzare a 0.9-1m a secondo e quindi selezionare le branche all'inizio del 3° vero. In pratica si perde un anno. Voi come vi muovete da questo punto di vista? Concimazione: vista la distanza tra le piante e il relativo esiguo sviluppo degli apparati radicali credo che per i primi 3 anni le concimazioni a spaglio non abbiano senso. Pensavo a due concimazioni localizzate primaverile e fine estate. Concimi ternari tipo 11-22-16 o 15-15-15, in alternativa in primavera anche 18-46.
  5. Grazie mille delle risposte, stavo cercando infatti di farmi un'idea ben precisa, anche per il dimensionamento di un possibile cantiere. L'idea è quella di fare un impianto di dimensioni utili ad inserire mezzi per le operazioni specifici, come la raccoglitrice. Potremmo essere tra i 20 e i 30 ettari e sicuramente farò alcune prove sui sesti. Nel mio caso i terreni sono misti, collinari e di pianura, tessitura tendenzialmente sciolta, pH subalcalino (7.4-7.8). Anche io non ho ben capito il 4.8x4.8, pensavo fosse legato principalmente alle raccoglitrici. A proposito, le semoventi fino a che pendenza riescono a lavorare(non laterale chiaramente)? 10-15% ci arrivano? Le raccoglitrici portate come si comportano? Per quanto riguarda la gestione del terreno pensavo ad una trincia con disco laterale, che credo sia la soluzione migliore nel 5x2.5 e in collina. Volendo limitare i passaggi a due per filare una trincia da 220+50 di disco prenderebbe circa 2.7 m. 2.7*2=5.4m. Con una distanza tra le file di 5m ci dovremmo essere. Con il 4.8 probabilmente baserebbe un trincia da 2m, Per quanto riguarda le varietàle sto' ancora studiando. L'impianto sarà fatto in Umbria e ho capito che le tre cultivar da tenere maggiormente in considerazione sono Giffoni, Romana e Nocchione. Ad esempio su una superfice di 7 ha abbastanza uniforme avrei pensato di impiantare 3 blocchi più o meno omogenei delle 3 varietà in modo da garantirmi l'impollinazione. Altra opzione due blocchi (esempio 5ha Giffoni, 2ha Romana come impollinatore e magari un filare di nocchione giusto per impollinare la Romana). Mi piacerebbe sapere come progettate i vostri impianti e come piazzate gli impollinatori (se ne avete bisogno, so che nelle langhe ci si affida ai selvatici in parte). Scusate se vi bombardo di domande ma mi devo schiarire le idee
  6. Buongiorno a tutti, mi sto approcciando a questa coltivazione e stavo pensando a diversi sesti e tecniche. Ho notato che i sesti classici sono quelli da voi descritti (5x4,5x5, 5x6,..) ma nella realtà la situazione è molto variegata. Cosa mi dite dei sesti quadri 4.8x4.8 (che credo siano principalmente legati ad un fatto di meccanizzazione) e intensivo 5x2.5 (sesto dinamico)? A me sembrano molto interessanti. Avrei comunque sia la possibilità di irrigare quindi potrei scegliere qualcosa di più intensivo in modo da anticipare il più possibile l'entrata in produzione
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