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K71

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  1. Io li ho pagati 55 netti al giorno, ovviamente con contratto. A meno non ho trovato nessuno ed ho comunque faticato a trovarle. Due ragazze con zero esperienza ed un pensionato che torna ogni anno a cogliere da noi. Se sei nella valle del tevere siamo molto vicini, Tuscia o Sabina?
  2. da noi (tuscia viterbese) i frantoi oscillano fra i 18 ed i 19 al quintale, che, rispetto ai 13 dell'anno scorso, è una botta. Resa fra il 10,5 (leccino) ed il 13 (frantoio). Speriamo di riuscire a venderlo; molti, visto il costo per la molitura e quello per la raccolta, non hanno raccolto per paura di spendere una cifra e non riuscire poi a venderlo. E sento che in molte zone d'Italia la produzione è stata scarsa. Vedremo.
  3. il noccioleto, come ti hanno scritto, va lavorato e va tenuto pulito, quindi ti serve un trattore che possa tirare un morgano (erpice a dischi), che è lo stesso che tirerà una fresa e una trincia di dimensioni adeguate. Se ha poi il sollevatore anteriore ci potrai montare la raccoglitrice, che quando andrà in produzione è una mano santa (anche se 1,5 Ha li puoi anche fare a mano). Ti servono almeno 60/80 cv e ovviamente dovrà essere basso. NH ha fatto una versione ribassata del T4 proprio per questi utilizzi. Io ho preso un T4 nuovo (ma no il bassotto, lo standard), che in zona nostra, che ormai è 70-80% noccioli (Viterbese, dintorni monte Cimino) è quello che hanno in moltissimi. NON sono soddisfatto, in un anno di vita è già al 3° intervento, quando altri Fiat che abbiamo e che hanno 40 anni di vita non danno mezzo problema. Se vuoi lavorarlo tu questo è il minimo (60 cv basso+trincia+morgano+nebulizzatore x trattamenti) ma, come ti hanno consigliato, andrei di vicini/terzisti.
  4. è stato un anno pessimo, di grano ce n'è poco in tutta europa, da Ucraina e Russia c'è sicuramente una flessione, ho l'impressione (e la speranza) che questa flessione dei prezzi sia dovuta solo a tutti gli acquisti sotto trebbia fatti dai grandi acquirenti. Secondo me ad agosto ricomincia a salire, Canada o non Canada.
  5. stesso dubbio.... Io forse vendo metà ora e metà aspetto settembre.
  6. concordo, ma il disastro, almeno nel viterbese, è comune. Parlando con i colleghi incontrati al conferimento del seme confermano tutti fra i 10 ed i 15, anche quelli in convenzionale (per loro il disastro è ancora peggiore). Comunque l'anno prossimo ignoreremo le raccomandazioni dell'agronomo (semina l'ultima di novembre/prima di dicembre, non prima) perchè oramai a novembre e dicembre piove e sono gli unici mesi in cui piove. Ad ottobre saremo pronti. Poi, se si sporcherà, pazienza, vedremo cosa fare.
  7. K71

    Prezzi Gasolio Agricolo

    1,48 ivato, oggi, 2.000 lt, Viterbese. Pazzesco. Il triplo di quanto pagato durante il primo lockdown, il doppio del prezzo di fine 2021.
  8. disastro confermato, chicchi belli (umidità 10,1%, proteine 12,0% Glutine umido 23,8% PS 84,9) ma su ogni spiga erano pochissimi, 10 q.li/Ha. Viterbese, biologico, semina tardiva (inizio gennaio, causa campi impraticabili da fine novembre) nessun fertilizzante. Un macello. Ma mi confermano che in zona è una resa accettabile, siamo tutti fra i 10 ed i 15 q.li/Ha, anche quelli in tradizionale che normalmente stanno fra i 40 ed i 60 q.li/ha. Un altro anno da dimenticare. Come dare torto a tutti i colleghi che ricoprono i loro terreni di noccioli?
  9. da noi (Viterbese, biologico, nessuna concimazione) è un disastro. Semina su maggese le spighe sono tante, i campi puliti, quando era ancora verde era bellissimo, ma sono semivuote. Il caldo assurdo, forse più ancora che la siccità, ne ha letteralmente bloccato la crescita e lo sviluppo dei chicchi, concentrati nella parte bassa della spiga. Ho sentito colleghi bio e mi dicono intorno ai 15 q.li/ha, io temo meno. Questa sera porto il primo tir dall'acquirente, vedremo....
  10. anche io (Viterbese, biologico). Peccato perchè ad inizio aprile era stupendo e si scommetteva sui 40 q.li/Ha. poi caldo e siccità hanno bloccato tutto. Domani trebbiamo l'orzo, poi 5 giorni per il trifoglio da seme (scarsissimo, anche questo era partito benissimo, poi il sacco l'ha fermato), settimana prossima il grano duro e fra un paio di settimane il farro. Semine tardive, causa campi impraticabili a novembre e dicembre.
  11. K71

    Prezzi Gasolio Agricolo

    anche nel viterbese, lunedi presi 2.000 a 1.23 ivato.
  12. Lazio settentrionale fa caldissimo. Ha piovuto ma purtroppo poco la settimana scorsa. Danno pioggia nei giorni 25/30 maggio. Speriamo bene, se salta quella è un disastro.
  13. è quello che facciamo, ma non ci si riesce sempre nè ovunque, è sempre una lotta contro il tempo (metereologico), capita che salti la possibilità di una falsa semina perchè per le piogge non si riesce ad entrare per due mesi di fila, ad esempio, oppure che certe partite di seme siano sporche, insomma, capita.
  14. devo farci più o meno un centinaio di ettari... mi serve una larghezza di minimo 2 mt altrimenti è un lavoro infinito e non vale la pena.
  15. scusate ma ho bisogno del consiglio degli esperti: mi serve un attrezzo per sminuzzare le infestanti che svettano sopra il frumento o il trifoglio, prima che vadano in seme. Biologico, quindi uno dei pochi modi per pulire i campi è questo. La trincia sollevata un palmo sopra il livello della coltura funzionerebbe bene, ma sono fatte per appoggiare a terra, almeno quelle con il rullo, e con vibrazioni e sobbalzi rischio di spaccare i bracci del trattore. Esistono trince con ruote posteriori, da sostituire al rullo, ed altezza regolabile, in modo da poter passare con il taglio anche a 30/50 cm? oppure meglio le barre falcianti (che però non sminuzzano le infestanti)? avete attrezzi da consigliare per fare questo lavoro? grazie!
  16. anche da noi (viterbese) è un disastro. Ha fatto un pò d'acqua all'epifania, poi più nulla, sole e tramontana. Un macello, se non piove (dovrebbe piovere, ma poco, tutta la settimana prossima) sarà un'altra annata di merda.
  17. K71

    Nocciole

    direi di no, è ancora presto, prima non ha fatto caldo e le gemme sono chiuse. Da noi (Viterbese) non ha fatto danni. Speriamo di non ripetere il disastro dell'anno scorso (produzione: ZERO, causa gelata del 7-10 aprile).
  18. la caccia fatica a contenerli, pare (non sono cacciatore), quando chi spara cerca l'esemplare da portare a casa, per cui mira a quelli più grossi, e molto spesso centra le femmine capobranco. A quel punto, eliminata la femmina, sparisce la sua funzione di guida del branco (che si sparpaglia) e finisono le inibizioni ormonali che aveva la capobranco sulle femmine più giovani. Per cui, se prima era una sola femmina a riprodursi un paio di volte l'anno, ammazzata quella, ce ne sono almeno 4 o cinque giovani che prendono il suo posto.... Per quello più che caccia bisognerebbe parlare di selezione, una squadra di selezionatori esperti, seccano i maschi (tutti) e le femmine più giovani ed i risultati si ottengono. Noi comunque siamo talmente pieni che siamo costretti alla cattura. Che comincerà fra un paio di settimane, speriamo bene. Ne abbiamo una quantità spaventosa, terreni devastati.
  19. ma infatti i più utilizzati (500 serie oro, 45/66, 670DT), necessari per lavorare oliveti e noccioleti, hanno appena ricevuto un fratellino moderno, un NH T4 80cv, che da noi (viterbese, esattamente in mezzo ai tre comuni di cui parlava Report ieri sera, in pratica un unico enorme noccioleto) si vendono più delle Fiat Panda.
  20. noi abbiamo una mezza dozzina di vecchi Fiat, che ancora fanno il loro. Certo, sono scomodi, prendi la polvere, il freddo, il caldo, nulla a che vedere con i nuovi. Ma ogni volta che si affaccia l'idea di sostituirli e prendere qualcosa di moderno, magari anche usato ma moderno, apriti cielo. Me li sconsigliano tutti, a partire dal terzista che nei periodi caldi ci aiuta con le sue macchine, rigorosamente anni 70/80. I motivi sono quelli già descritti: robustezza, affidabilità ed il fatto di poterseli riparare da soli, se non in casi estremi. Tutti sono rimasti scottati dall'elettronica, dai costi esorbitanti per certe riparazioni e dai tempi di fermo assurdi. Per lo stesso motivo ogniqualvolta qualche vicino capita da noi e vede i nostri vecchi macinini, manifesta sempre l'interesse a comprarli, e parte ad offrire cifre, consistenti (sempre rifiutate). Insomma, la domanda dei pre-elettronica, almeno da noi, è molto sostenuta. Un 100/90 è ricercatissimo e lo si paga ben di più del M135.
  21. esatto. Per mia esperienza, praticamente impossibile. L'errore umano può invece capitare, soprattutto quando c'è molto affollamento. Possono mettere dentro un bin di un altro pensando sia tuo. Olive magari sempre freschissime e buone come le tue, ma di un'altra cultivar. Il colore può variare moltissimo. Oppure quando esce, e lo mettono nelle taniche di plastica/bigonci di acciaio: in genere le taniche sono tutte identiche, ed il mio prima di riempirle scrive su ogni tanica di chi è quell'olio, ma magari non è stato fatto. Insomma: l'importante è che sia buono, e quello assaggiandolo lo vedi subito. A me in passato hanno rifilato roba che ho dovuto buttare. E allora capisci perchè ci sono colleghi olivicoltori che consegnano nel pomeriggio e rimangono in frantoio a controllare, anche 10 ore di fila, anche di notte, per prendere il loro olio.
  22. no, se non forse in misura pressochè impercettibile. Quest'anno zero olive, ma l'anno scorso 20 tonnellate, frante in tre frantoi diversi, con te temperature di gramolatura diverse, anche notevolmente. Il frantoio preferito ha una temperatura di 23°, molto più bassa dei 27° degli altri due. Estrae circa mezzo punto in meno, a fronte di un fruttato leggerissimamente più intenso, ide per piccante ed amaro, per la maggior quantità di polifenoli. Ma parliamo di differenze che emergerebbero solo da un panel test fatto da esperti. Il colore quasi identico in tutti i casi, anche qui lievemente più tendente al giallo per le frangiture di novembre, verde un filo più carico in quelle di ottobre, MA abbiamo olivi di varie cultivar e le frangiamo tutte insieme, per cui vai a sapere se in quello più verde c'era una maggiore % di canino rispetto al leccino, o di frantoio rispetto agli altri. Su tante consegne ai tre frantoi, circa 25 nel corso di un mese, una sola volta mi hanno fregato, restituendomi un olio nettamente più giallo (ecchissenefrega) ma soprattutto evidentemente difettato: in tutti gli altri casi il mio olio era riconoscibilissimo, differenze impercettibili sia di resa (sempre fra il 9.80 ed il 10.50 ad ottobre, per salire allo 10.50-11.20 a novembre) sia di odore e sapore, in quel caso sembrava una partita di M***i o di Be*****i o simili liquidi spagnoli con marchio italiano.
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