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Ciao a tutti, sono nuovo qui dentro e non conosco bene come funziona ma spero possiate aiutarmi. Abbiamo una piccola azienda agricola BIO in collina-montagna e solitamente coltiviamo, oltre che fieno di erba medica e altro, frumento duro e tenero e un po' di farro. Ultimamente ho iniziato a pensare di inserire nelle rotazioni anche il pisello proteico,ma qui in zona nessuno lo coltiva da granella. Secondo voi può avere senso o è solo una perdita di tempo e soldi? Più che altro I miei dubbi erano legati alla semina e alla trebbiatura. È sufficiente una seminatrice normale da frumento anche se abbastanza datata o potrei avere problemi? Per la trebbiatura invece va bene qualsiasi macchina o le più vecchie fanno fatica a trebbiarlo? Perché qui in zona le macchine più moderne arrivano sempre troppo tardi dopo che hanno finito più giù, altrimenti ci sono solo macchine un po' più datate. Esempio Laverda 3300 AL. È sufficiente una mietitrebbia del genere? E in che modo andrebbe regolata? Grazie a tutti
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Viticoltura biologica: residui di acido fosfonico. Azioni del ministero
Francesco F. ha pubblicato una discussione in Viticoltura - Enologia
Apro questa discussione per far girare alcune informazioni importanti che potrebbero mettere in ginocchio la viticoltura biologica italiana. Siamo tutti (o quasi) a conoscenza della confusione che regna nel campo dei residui dell'acido fosfonico/fosforoso (i due termini indicano due molecole tautomere) ed etil-fosforoso. intere partite di vino anche imbottigliato sono ferme in USA e Germania per tali residui non giustificati. Il Crea ha fatto un primo studio "Biofosf" su come nasce e modifica questo metabolita nella pianta. Sulla base di questo studio, il ministero, con una nota ha normato il quadro esistente. (vedi allegato) Ma non si è fermato: adesso c'è allo studio la proposta di legge di declassare tutte le partite di UVA con valore superiore a 0,1 mg/kg di ac. fosforoso/fosfonico. Cosa succederebbe? semplicemente che il 95% delle uve italiane biologiche sarebbero declassate a convenzionale. Questo perchè in via naturale, la pianta produce questo metabolita quando posta in situazione di dover "reagire" contro la fitopatie, in quantità più o meno elevate rispetto a questa soglia. (quindi non mi sto riferendo a chi fa il furbetto usando prodotti non ammessi) Perchè il ministero da questo: per farsi "bello", perchè in Europa l'italia è sempre considerata "l'ultima" in tutto; con questo giochino, l'Italia sarebbe la prima a normare la materia, e quindi diventa un esempio e diventa, improvvisamente, un Modello per tutti. Capiamo come i giochi politici per la ricerca del prestigio diventino a questo punto non solo deleteri, ma assolutamente in disastro per tutti i coltivatori biologici. cosa fare adesso? Sembra che le associazioni sindacali siano contrarie, a parte coldiretti (che a mio modo di vedere...sta sempre col potere...), gli ODC sono contrari, per cui c'è bisogno che da più parti ci si muova e si faccia pressione nelle nostre regioni e presso gli assessori all'agricoltura e tutti coloro. Facciamo sentire la nostra voce! Nota Ministero Fosfiti.pdf