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  1. Filippo B

    [Guida] Manutenzione SAC SAME

    PREMESSA: in questo argomento ci occuperemo delle normali e ordinarie manutenzioni inerenti le Stazioni Automatiche di Controllo (SAC) SAME, relative alle macchine anni 60 e 70. La SAC è un dispositivo che, soprattutto con attrezzi al "traino" (aratri, estirpatori etc), puo' dare molte soddisfazioni, ma che va comunque manutenuta con cura, soprattutto considerando che ci stiamo riferendo a trattori che hanno parecchi lustri sulle spalle. Dei semplici controlli, che nella peggiore delle ipotesi possono generare manutenzioni risolvibili in poco tempo, possono garantire il buon funzionamento del sistema idraulico del Vostro trattore SAME. Possiamo, a titolo di esempio, elencare alcune macchine alle quali le prossime spiegazioni e foto possono abbinarsi: Same 240, 250, 360 secondo tipo, Puledro primo e secondo tipo, Sametto Automazione, 450V, Atlanta primo e secondo tipo, Italia primo e secondo tipo. Queste alcune macchine con SAC orizzontale. Macchine con SAC verticale: Centauro, Leone, Minitauro eccetera eccetera; per queste macchine valgono piu o meno gli stessi principi delle macchine sopra, anche se la disposizione dei componenti è leggermente diversa. Partiamo anzitutto con la PULIZIA DEL FILTRO INTERNO E SOSTITUZIONE OLIO; è preferibile effettuare questa operazione, soprattutto se si è entrati in possesso di una macchina usata e non se ne conosce la manutezione. Il sintomo principale riscontrabile qualora ci sia il filtro interno intasato è la lentezza di risalita dei bracci quando si da il comando di alzata. In caso di filtro particolarmente intasato, le parallele possono impiegare alcuni minuti per salire fino al punto max di escursione. L'operazione è relativamente semplice, e puo' essere eseguita da chiunque abbia un minimo di cognizione e, soprattutto, capacità di interpretare correttamente le operazioni da svolgere. Prima operazione da effettuare: svuotare la SAC completamente dal suo olio. In genere lo scarico è sul lato sinistro della stessa, piu o meno sopra le pedane nel caso di SAC orizzontali, mentre di norma è sulla destra nelle SAC verticali. Comunque il manuale di uso e manutenzione del mezzo riporta esattamente il punto in cui si trova. Per praticità, sarebbe preferibile sistemare il trattore con la ruota posteriore opposta al tappo di scarico sopra una zeppa di legno (sufficiente anche un altezza di circa 10cm) in modo da favorire lo svuotamento e la successiva pulizia. Una volta svuotata la SAC, si puo' procedere togliendo il coperchio superiore: nelle SAC orizzontali in genere si rende necessaria l'asportazione del sedile, ma si puo' operare anche lasciandolo flangiato sul coperchio SAC, a patto di riuscire a togliere le viti di serraggio coperchio sotto il suo fulcro. Le SAC verticali invece in genere non interferiscono con il sedile. Una volta tolto il coperchio superiore, la visione che appare piu o meno è questa: Il filtro in oggetto si trova nella posizione indicata in foto sotto nel caso di SAC orizzontali: Oppure come indicato nella scansione sotto in caso di SAC verticali: Il filtro comunque è facilmente identificabile, va tolto agendo sulla fascetta che lo fissa all'aspirazione della pompa a pistoni. IL MANUTENTORE DEVE AVERE LA MASSIMA CURA SVOLGENDO QUESTE OPERAZIONI, IN QUANTO I COMPONENTI IN OGGETTO SONO MOLTO DELICATI. VA INOLTRE OSSERVATA UNA SCRUPOLOSA PULIZIA PRIMA DI INIZIARE LE OPERAZIONI. IL FILTRO VA RIMOSSO E MANEGGIATO CON MOLTA DELICATEZZA IN QUANTO PARTICOLARMENTE DELICATO E FACILMENTE ROVINABILE. Una volta rimosso il filtro, va ripulito con un po' di gasolio e soffiato con aria compressa, avendo cura a non soffiare troppo vicino alla reticella, in quanto potrebbe perforarsi. Sarebbe preferibile ripulire anche l'interno della scatola SAC, soprattutto se prima dell'operazione il sollevatore manifestava i sintomi gia spiegati; è infatti possibile che vi siano dei depositi di morchie, che finirebbero nuovamente ad intasare il filtro. Tappare con uno straccio o un turacciolo di sughero l'aspirazione da dove è stato precedentemente rimosso il filtro; con un pennello, spennellare le parti interessate e, se necessario, sversare al suo interno un po' di gasolio. Lo scarico naturalmente sarà stato lasciato aperto, e l'inclinazione data al mezzo con la zeppa sotto la ruota agevolerà la fuoriuscita totale di morchie e depositi vari formati se l'operazione non era mai stata svolta finora. Una volta terminata la pulizia, rimontare il filtro, e chiudere il coperchio prestando particolare attenzione alla sua guarnizione, che se risulta rotta sarebbe preferibile la sua sostituzione o riparazione per evitare le fastidiose "trasudazioni" di olio. L'olio potrebbe essere immesso prima di chiudere il coperchio: questo per facilità. Comunque, di norma va rabboccato e controllato da apposito tappo con astina, nelle SAC orizzontali di norma è a dx (vedi foto sotto): Nelle SAC verticali invece è sulla parte sinistra del coperchio, con forma a pomello svitabile a mano. La quantità di olio necessario è riportato nel manuale uso e manutenzione del mezzo. A titolo di esempio, riportiamo le quantità prescritte per alcune macchine: same centauro 11 litri circa; same atlanta 8 litri circa; same 360C 13 chilogrammi circa same Puledro B 8 litri circa. Comunque se l'utilizzatore è sprovvisto del manuale uso del mezzo, puo' basarsi sull'astina di controllo, normalmente dotata di tacca di min e max. TIPO DI OLIO DA UTILIZZARE SAme ha prescritto nel tempo due Fornitori per i lubrificanti delle macchine in oggetto: ESSO e AGIP. Comunque basta utilizzare un olio di medesime caratteristiche. Va precisato subito che per la SAC non si raccomanda un solo tipo di olio; Same indica la possibilità di utilizzare sia olio motore, sia olio da trasmissione, sia olio idraulico. Ecco alcune tipologie: Olio motore non additivato, viscosità SAE 40; olio viscosità SAE 80 (olio da trasmissione); olio idraulico "a base paraffinica" questo sul Centauro e omologhi modelli con SAC verticale; olio motore viscosità SAE 50; olio da trasmissione viscosità SAE 90; questo sui trattori con SAC orizzontale. In linea di massima si puo' utilizzare un olio idraulico OSO, se ve n'è la disponibilità, altrimenti va bene l'olio da trasmissioni. Personalmente non ho mai utilizzato olio motore nella Stazione Automatica di Controllo. PRECISAZIONE FONDAMENTALE: UNA VOLTA SVUOTATO L'OLIO NON E' ASSOLUTAMENTE POSSIBILE ACCENDERE IL TRATTORE IN QUANTO LA POMPA GIREREBBE A "VUOTO", RIPORTANDO SERI DANNI. QUINDI ABBIATE LA CURA DI PORRE IL MEZZO GIA' IN POSIZIONE CONSONA PRIMA DI SVUOTARE LA SAC.
  2. Nel finire degli anni 50, Same brevetta la SAC, la celebre "Stazione Automatica di Controllo". Si trattava di un nuovo tipo di sollevatore idraulico, in grado di rilevare lo sforzo e di adeguare successivamente in automatico la profondità di lavoro.Consideriamo che all'epoca, i sollevatori idraulici erano quasi sempre degli "alza abbassa" senza altre funzioni; unica eccezione il "sistema" Ferguson, sistema con il quale si definì l'attuale sistema di attacco a tre punti con rilievo dello sforzo e successivo adeguamento. Il rilievo dello sforzo, nella Sac Same, avveniva ai bracci inferiori, e non al terzo punto. Il sistema, a prima vista poteva somigliare molto al sistema Ferguson (anch'esso coperto da brevetto) e sembra infatti che all'epoca vi siano state alcune recriminazioni proprio da parte di questo Costruttore. La nuova SAC e i relativi comandi al volante, equipaggiamento del nuovo Same 240 Questa nuova SAC, verrà utilizzata per la prima volta nel modello 240. Questo trattore venne presentato tra il 1958 e il 1959. Si trattava di un nuovo modello, certamente basato sulla precedente serie DA, ma comunque con molte novità rispetto ad essa. Anzitutto, il motore: la tipologia rimaneva la medesima dei precedenti (raffreddamento ad aria, gruppi termici naturalmente divisi, pompa in linea con regolatore separato, ventola di raffreddamento comandata a cinghia, iniezione diretta, etc etc), ma venne aumentato l'alesaggio, portandolo a 115mm (in precedenza Same utilizzava l'alesaggio 110). La corsa invece rimase la stessa, a 120 mm. Bellissimo esemplare di SAME 240DT in risaia a Vercelli: notare i soggetti femminili scelti all'epoca per la campagna pubblicitaria. Il cambio prevedeva 6 marce avanti ed una retromarcia con unica leva. La frizione era disponibile sia in monodisco sia in bidisco (ossia con disco dedicato per la pto). La presa di forza era disponibile con velocità unificata (540) e sincronizzata al cambio. La particolarità però di quest'ultima era la presenza di un codolo dedicato, di fatto quindi i rimorchi trazionati potevano avere anche il secondo albero cardanico per l'azionamento dell'attrezzatura (pensiamo ad esempio agli autocaricanti). La riduzione finale alle ruote avveniva all'interno della cassa del cambio, a monte del differenziale: alle ruote pertanto non vi era alcuna riduzione. I freni erano a tamburo sulle ruote posteriori, proprio a ridosso delle flange dei cerchioni. Il bloccaggio era di serie, a pedale, con ritorno automatico. Ottima la velocità massima espressa dal mezzo: al regime massimo arrivava a poco meno di 30 km/h. La Doppia Trazione era la classica Same, quella che fu il cavallo di battaglia del Costruttore per buona parte degli anni 50: moto derivato dalla corona della riduzione finale interna con secondo pignone, innesto a manicotto, albero telescopico decentrato verso sinistra, assale anteriore senza riduzione finale. La versione 2 ruote motrici disponeva in opzione della carreggiata variabile. Con l'occasione venne presentata una nuova carrozzeria: anzitutto Same abbandona definitivamente l'arancio dei DA per passare al "rosso" (arancio scuro), con meccanica "grigio macchine";la carrozzeria diventa ancora più tondeggiante e "ricercata" rispetto ai DA, con fari anteriori raccordati sulla mascherina (certamente un lavoro di pregio, per l'epoca), esponendoli meno agli urti, e con una raffinata cornice cromata con "palpebra". Il sollevatore posteriore, come detto, sarà finalmente dotato di SAC; lo sforzo viene rilevato ai bracci inferiori, che sono infulcrati davanti ai semiassi (sono sagomati per passarci sotto); questo accorgimento permetterà di "caricare" maggiormente il peso dell'attrezzo sul trattore, aumentandone la trazione nei lavori difficili. Disposizione del sollevatore e della SAC, con visibili tutti i componenti e le loro locazioni Le due leve di comando (gialla di "manovra", verde selettore dello sforzo massimo) verrano felicemente allocate sotto al volante, alla destra dello stesso, in posizione facilissima da raggiungere e da tenere sotto controllo. La pompa idraulica di comando era inglobata nella fusione della scatola della SAC, prendendo il moto dall'albero della PTO. Esemplare 240 DT in aratura Il posto di guida prevedeva sedile molleggiato, con secondo molleggio a "martinetto" (idraulico) in opzione, flangiato dietro al sedile. Leva delle marce nel lato sinistro, comando sollevatore al volante, cruscotto con pressione olio e spia carica batteria. In opzione contagiri-contaore oppure il dispositivo chiamato "endometro", un particolare (e brevettato) strumento di bordo in grado di misurare ed indicare lo sforzo al traino sul sollevatore. Possibilità di richiedere il parabrezza anteriore (in perfetto stile "ciclomotoristico") con anche il telo cerato per riparare le gambe del guidatore da pioggia e freddo. Queste, in sostanza, le caratteristiche salienti della macchina. Subito a seguire, Same farà debuttare altri modelli della stessa "gamma" (all'epoca stava appunto prendendo piede, nei Costruttori Italiani, la filosofia della serie di modelli modulari, con parti comuni e stile estetico identificativo). Arrivarono infatti il 360 ed il 480. Si trattava di macchine, come detto, con estetica del tutto simile al modello 240. Anche i motori in essi installati erano le nuove unità (rispettivamente a 3 e a 4 cilindri; il 240 invece era bicilindrico) con la canna da 115. Il resto della meccanica invece era direttamente mutuata dai precedenti DA. Tutta la trasmissione infatti era la medesima dei DA55 e DA67; anche il sollevatore idraulico era mutuato dai modelli precedenti, non fu infatti utilizzata la nuovissima SAC (che come detto invece fu utilizzata fin da subito sui 240). Same 360 DT prima versione Immagine pubblicitaria del nuovo 480 DT prima versione Anche nel "basso" della gamma, il Sametto segue i nuovi parametri di casa Same, adottando la nuova canna da 115., ma non la nuova carrozzeria. Questa nuova serie di macchine verrà definita la serie AUTOMAZIONE; Same utilizzò in alcune targhette ed in alcune pubblicità dell'epoca proprio questa dicitura (in "onore" alla Stazione Automatica di Controllo), e di fatto questa serie di macchine viene così identificata tuttora. Come abbiamo già detto, nella realtà all'inzio della produzione l'unico "vero Automazione" era solo il 240, gli altri di "automatico" non avevano nulla. Logo pubblicitario della SERIE AUTOMAZIONE
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