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Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato


DjRudy

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Eppure il grano come commodity ha un prezzo ancora alto e non scende. Rispetto all'anno scorso è circa il 20% in più. La qualità non era eccelsa quest'anno ma non era nemmeno così bassa. Parlo almeno per me. Solo che con tutti i processi di filiera e conseguente tracciabilità se vendi un certo prodotto e il prezzo finale non scende non si capisce come possa frlo quello della materia priima.

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il bello è che alla ager la bastosta più grossa l'ha presa il grano con le caratteristiche migliori.......

il 74 di ps e 11 di proteine ha perso solo 20cents......

è il colmo....

 

p.s.....non oso pensare a cosa succeda quest'anno a chi ha avuto la bella idea di mettere cece senza contratto......

ci stiamo avvicinando alla soglia dei 30 euro...........

prossimo anno non so su che basi si contratterà......lo stesso vale x il trifoglio, pare che abbiamo saturato tutte le categorie minori....e per forza....

 

il professor Frascarelli che ci consiglia?.......non vedo l'ora di ascoltare le sue perle di saggezza.....

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Il grossista a cui conferisco un po' ne ha venduto, segno che tutta sta poca domanda localmente non c"e'

Poi al supermercato vedo ssempre piu' marchi che puntano al locale/sostenibile, pare un controsenso che scenda

Io non vendo

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Il grossista a cui conferisco un po' ne ha venduto, segno che tutta sta poca domanda localmente non c"e'

Poi al supermercato vedo ssempre piu' marchi che puntano al locale/sostenibile, pare un controsenso che scenda

Io non vendo

Beh adesso si compra seme e urea....se hai compensazione:fiufiu:è periodo giusto per stangare.

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il bello è che alla ager la bastosta più grossa l'ha presa il grano con le caratteristiche migliori.......

il 74 di ps e 11 di proteine ha perso solo 20cents......

è il colmo....

 

p.s.....non oso pensare a cosa succeda quest'anno a chi ha avuto la bella idea di mettere cece senza contratto......

ci stiamo avvicinando alla soglia dei 30 euro...........

prossimo anno non so su che basi si contratterà......lo stesso vale x il trifoglio, pare che abbiamo saturato tutte le categorie minori....e per forza....

 

il professor Frascarelli che ci consiglia?.......non vedo l'ora di ascoltare le sue perle di saggezza.....

 

E' normale che il grano duro balordo perda meno di quello buono, dato che il tenero è in crescita, il duro balordo lo usano come mangime e quindi in proporzione "perde" meno valore del buono.

 

Il buono continuerà la sua discesa purtroppo questo è solo l'inizio, c'è poco da fare cosa peraltro che sostengo da 3 anni, il prezzo del duro rimarrà a 20 € per molti anni.

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E' normale che il grano duro balordo perda meno di quello buono, dato che il tenero è in crescita, il duro balordo lo usano come mangime e quindi in proporzione "perde" meno valore del buono.

 

Il buono continuerà la sua discesa purtroppo questo è solo l'inizio, c'è poco da fare cosa peraltro che sostengo da 3 anni, il prezzo del duro rimarrà a 20 € per molti anni.

Per quale motivo rimarrà il prezzo basso per molti anni?

 

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E' normale che il grano duro balordo perda meno di quello buono, dato che il tenero è in crescita, il duro balordo lo usano come mangime e quindi in proporzione "perde" meno valore del buono.

 

Il buono continuerà la sua discesa purtroppo questo è solo l'inizio, c'è poco da fare cosa peraltro che sostengo da 3 anni, il prezzo del duro rimarrà a 20 € per molti anni.

 

il problema del problema del problema è che domani il cap ti liquida il grano a 17.5 più iva.......

non 20.......

 

poi se già si sa....allora è solo speculazione ...perchè nessuno sa cosa succederà........

ma tanto come........ è palese ...qualsiasi cosa succererà.....niente cambierà....anzi sempre meno lo pagheranno.......anche ci fossero 1000t in tutto il mondo...sempre 17 euro ti danno

Modificato da casemx240magnum
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x questo è il sistema x far fallire definitivamente le aziende agrarie...

noi facciamo i produttori e vogliamo un prezzo giusto....giustamente chi trasforma avrà anche esso il suo guadagno

punto

tutto il resto è fumo negli occhi x i soliti chiacchieroni.........tutta fuffa come al solito......

5000 ettari un pastificio......da me sorgerebbero 100 pastifici con i soldi a fondo de chi???????????????

ma andiamo proprio scemi non siamo

imho

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Beh adesso si compra seme e urea....se hai compensazione:fiufiu:è periodo giusto per stangare.

 

Ne ha venduto intendevo ai molini cmq

 

Mosconi avra' a mente i casi umbri.. Non c'e' molino non coperto dal psr.. Tutti nuovi de pacca, e agroambiente e biologico bandi chiusi per mancanza di fondi e quelli in essere in arretrato da due anni

 

Terra di trasformatori di grano estero coi soldi del psr e aziende agrarie pubbliche (enti morali fondazioni etc) dati in mano ai soliti ignoti..

 

W la politica locale

 

Tra un po' rimpiangeremo la mezzadria

Modificato da FIAT100C
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x questo è il sistema x far fallire definitivamente le aziende agrarie...

noi facciamo i produttori e vogliamo un prezzo giusto....giustamente chi trasforma avrà anche esso il suo guadagno

punto

tutto il resto è fumo negli occhi x i soliti chiacchieroni.........tutta fuffa come al solito......

5000 ettari un pastificio......da me sorgerebbero 100 pastifici con i soldi a fondo de chi???????????????

ma andiamo proprio scemi non siamo

imho

 

Beh no questo non è vero. Il grosso del guadagno lo hai con le lavorazioni e la vendita di farine e semole. Il punto è che diventa una guerra con l'industriale. Nel vero senso della parola. Come minimo non devi più vendere un chicco di grano e lo devi trasformare tu. Quindi hai che l'industriale del posto non ha più grano locale e ti porta il grano estero che comunque lo paga una miseria. Lui avendo capitali esorbitanti riesce a vendere quasi senza profitto ma tu se hai mutuo etc etc ed in più la coltivazione a quanto puoi vendere? Perchè altrimenti dovresti fare semole , farine, e poi pane e pasta e biscotti e poi venderli. Ma a che prezzi? Perchè se tu proponi una semola ad un pastificio a 30 vai tranquillo che l'industriale la porta a 20 . E non è detto che sia più scadente. Questa scelta "inustriale" la avrebbero dovuta fare i nostri genitori come minimo ma 50 anni fa l'industriale non era avido come oggi e ti lasciava campare. L'idea non è male ma la dimensione deve essere moolto più piccola se si vuole parlare di libera associazione altrimenti serve un vero progetto industriale completo però non solo molino e pastificio. E noi purtroppo industriali non lo siamo nè abbiamo gli agganci per poterlo fare.

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Finché vedrò tutti gli anni dei trattori nuovi da 400cv / 500cv vuol dire che l'agricoltura non è in crisi. Probabilmente è un passaggio fisiologico obbligato di restrizione del numero di aziende agricole. Cm ho sempre detto, tutti noi piccoli spariremo nel giro di pochi decenni x via dei prezzi da noi non più sostenibili. Quante industrie sono rimaste a conduzione familiare?? Loro hanno già superato questo processo, noi ci siamo appena entrati, l'agricoltura arriva sempre dopo nelle fasi economiche. È solo questione di tempo, credo sia inevitabile.

 

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Finché vedrò tutti gli anni dei trattori nuovi da 400cv / 500cv vuol dire che l'agricoltura non è in crisi. Probabilmente è un passaggio fisiologico obbligato di restrizione del numero di aziende agricole. Cm ho sempre detto, tutti noi piccoli spariremo nel giro di pochi decenni x via dei prezzi da noi non più sostenibili. Quante industrie sono rimaste a conduzione familiare?? Loro hanno già superato questo processo, noi ci siamo appena entrati, l'agricoltura arriva sempre dopo nelle fasi economiche. È solo questione di tempo, credo sia inevitabile.

 

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Quanti ne vedi poi alle aste fallimentari? Se mi vieni a dire che i piccolo agricoltore sparirà ok anche perchè non ci sono eredi però non è questo il nocciolo della questione perchè alla fine non è che se uno smette di coltivare i terreni finiscono in mano ad altri. Il problema è che alla fine tutti i governi puntano al made in italy come fonte di reddito però fanno i conti in tasca prima ancora che ce li facciamo noi. E noi il nostro prodotto non lo vendiamo come made in italy

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Quanti ne vedi poi alle aste fallimentari? Se mi vieni a dire che i piccolo agricoltore sparirà ok anche perchè non ci sono eredi però non è questo il nocciolo della questione perchè alla fine non è che se uno smette di coltivare i terreni finiscono in mano ad altri. Il problema è che alla fine tutti i governi puntano al made in italy come fonte di reddito però fanno i conti in tasca prima ancora che ce li facciamo noi. E noi il nostro prodotto non lo vendiamo come made in italy
Non ho le cifre billy, ma fidati che ormai tutte le grosse aziende che hanno la possibilità di acquistare queste macchine sono state scemate negli anni, ormai sono rimaste solo le più solide e sono molto meno esposte rispetto alle piccole aziende. Io vedo che pur lavorando ininterrottamente il reddito cala inesorabilmente mentre i grossi terzisti che hanno investito anche nel terreno proprio e le grosse aziende riescono ancora ad investire in innovazione ed aumentare il gap, avendo alla lunga ulteriori benefici in abbattimento dei costi ed attrezzature sempre più funzionali. Cosa che noi ci sogniamo, se va bene a fine anno siamo ancora salvi, in caso contrario....puff

Quanta gente vedo che possedeva 30 o 40 ettari e decide di smettere andando a lavorare x una delle aziende più grandi di zona, dandole a volte in affitto la terra....

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Modificato da Gianni il Folle
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Quante industrie sono rimaste a conduzione familiare??

non riesco a capire la domanda, credi che veramente esista ancora il concetto di famiglia 7/8 persone in cui tutti ci si aiutava per mandare avanti l'azienda agricola? è un punto fondamentale questo, perchè se oggi le grandi aziende di produzione/distribuzione spadroneggiano è grazie al fatto che non esiste più l'autoproduzione alimentare..

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Non ho le cifre billy, ma fidati che ormai tutte le grosse aziende che hanno la possibilità di acquistare queste macchine sono state scemate negli anni, ormai sono rimaste solo le più solide e sono molto meno esposte rispetto alle piccole aziende. Io vedo che pur lavorando ininterrottamente il reddito cala inesorabilmente mentre i grossi terzisti che hanno investito anche nel terreno proprio e le grosse aziende riescono ancora ad investire in innovazione ed aumentare il gap, avendo alla lunga ulteriori benefici in abbattimento dei costi ed attrezzature sempre più funzionali. Cosa che noi ci sogniamo, se va bene a fine anno siamo ancora salvi, in caso contrario....puff

Quanta gente vedo che possedeva 30 o 40 ettari e decide di smettere andando a lavorare x una delle aziende più grandi di zona, dandole a volte in affitto la terra....

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Sta iniziando a succedere anche qua con più o meno stesse dinamiche! La "colpa" secondo me è della globalizzazione fatta con regole in favore delle grosse aziende e i grossi riescono a fare quel che vogliono della nostra agricoltura frazionata. Le soluzioni per la nostra agricoltura? Boh, forse essere più uniti per cercare di valorizzare meglio il made in Italy....ma in agricoltura forse siamo ancora troppo lontani dal riuscire a far unione

, ,

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non riesco a capire la domanda, credi che veramente esista ancora il concetto di famiglia 7/8 persone in cui tutti ci si aiutava per mandare avanti l'azienda agricola? è un punto fondamentale questo, perchè se oggi le grandi aziende di produzione/distribuzione spadroneggiano è grazie al fatto che non esiste più l'autoproduzione alimentare..
Secondo me più che altro perchè le aziende a conduzione familiare riescono a gestire meglio il lavoro dividendosi un pò i compiti, chi la parte burocratica, chi i lavoro dei campi, chi la commercializzazione e chi la manuntenzione sei mezzi....
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Sta iniziando a succedere anche qua con più o meno stesse dinamiche! La "colpa" secondo me è della globalizzazione fatta con regole in favore delle grosse aziende e i grossi riescono a fare quel che vogliono della nostra agricoltura frazionata. Le soluzioni per la nostra agricoltura? Boh, forse essere più uniti per cercare di valorizzare meglio il made in Italy....ma in agricoltura forse siamo ancora troppo lontani dal riuscire a far unione

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Non è solo il discorso dell'unione. E' che alla fine il made in italy è solo per l'estero. Qua si va nei discount che della produzione italiana non frega nulla. Conta solo il prezzo e fanno quello che vogliono anche solo per un millesimo di euro. E' un'idea che è entrta persino nel pubblico che razionalizzano l'istruzione raggruppando gli alunni, la sanità chiudendo i piccoli ospedali o la giustizia accorpando i tribunali. Così loro possono mettere un milione di euro in più di risparmio nel DEF. Cioè la grande distribuzione non ci pensa neanche a fare contratti con associazioni di produttori medio-piccole. E ormai sono spariti anche i supermercati a conduzione familiare

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Non è solo il discorso dell'unione. E' che alla fine il made in italy è solo per l'estero. Qua si va nei discount che della produzione italiana non frega nulla. Conta solo il prezzo e fanno quello che vogliono anche solo per un millesimo di euro. E' un'idea che è entrta persino nel pubblico che razionalizzano l'istruzione raggruppando gli alunni, la sanità chiudendo i piccoli ospedali o la giustizia accorpando i tribunali. Così loro possono mettere un milione di euro in più di risparmio nel DEF. Cioè la grande distribuzione non ci pensa neanche a fare contratti con associazioni di produttori medio-piccole. E ormai sono spariti anche i supermercati a conduzione familiare
Forse ho una visione sbagliata io....ma a me pare che i pochi che cercavano prodotti locali inizino a crescere e questo seconde me è un segnale che non bisognerebbe trascurare.....ma noi stiamo ancora dietro al volerci confrontare con realtà grosse completamente diverse dalle nostre e non sò se alla fine premierà di più l'una o l'altra
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A parer mio se il concetto di famiglia è sparito, è grazie all'individualismo su cui è imperniata la società occidentale.

Le grandi industrie hanno bisogno di far aumentare i consumi e per far questo puntano a formare persone individualistiche, perchè sapete meglio di me che avere come consumatori singoli individui è meglio che avere nuclei familiari, evitando di parlare delle vere comunità agricole familiari di un tempo, in cui la grande distribuzione non toccava boccia...è tutto qui il nocciolo della questione...purtroppo sono riusciti a dividerci non solo tra contadini ma sono riusciti a disgregare ciò che in passato era l'ABC del campare...oggi sono tutti imbegati nel proprio individualismo, pagando scelte sbagliate come avviare mutui e non si arriva alla fine del mese perchè si è soli e prima di ciò si è stati illusi di poter da soli vivere dignitosamente...se in passato sono esistite le grandi famiglie c'è sicuramente un motivo..

é vivere dignitosamente lavorare come schiavi e non avere più tempo libero per sè stessi? è benessere questo? è malessere questo della società occidentale che si è involuta nel peggior dei modi...

Modificato da Argilloso
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A parer mio se il concetto di famiglia è sparito, è grazie all'individualismo su cui è imperniata la società occidentale.

Le grandi industrie hanno bisogno di far aumentare i consumi e per far questo puntano a formare persone individualistiche, perchè sapete meglio di me che avere come consumatori singoli individui è meglio che avere nuclei familiari, evitando di parlare delle vere comunità agricole familiari di un tempo, in cui la grande distribuzione non toccava boccia...è tutto qui il nocciolo della questione...purtroppo sono riusciti a dividerci non solo tra contadini ma sono riusciti a disgregare ciò che in passato era l'ABC del campare...oggi sono tutti imbegati nel proprio individualismo, pagando scelte sbagliate come avviare mutui e non si arriva alla fine del mese perchè si è soli e prima di ciò si è stati illusi di poter da soli vivere dignitosamente...se in passato sono esistite le grandi famiglie c'è sicuramente un motivo..

é vivere dignitosamente lavorare come schiavi e non avere più tempo libero per sè stessi? è benessere questo? è malessere questo della società occidentale che si è involuta nel peggior dei modi...

Forse bisogna considerare anche il fatto che le famiglie prima erano più numerose e tante riuscivano a distinguersi e fare un pò di numeri anche perchè la manodopera prevaleva sulla meccanizzazione. Comunque sia qua in zona le aziende più grosse sono formate da fratelli, a Samassi ne conosco almeno tre che fra l'altro riescono anche a lavorare con centri di distribuzione . Probabilmente le conosce anche Superbilly
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Forse bisogna considerare anche il fatto che le famiglie prima erano più numerose e tante riuscivano a distinguersi e fare un pò di numeri anche perchè la manodopera prevaleva sulla meccanizzazione.

 

Erano più intelligenti prima, c'è poco da fare,c'erano le famiglie allora, oggi il numero medio di componenti in famiglia è sceso da 2,7 (media 1994-1995) a 2,4 (media 2014-2015). Sono aumentate le famiglie unipersonali: dal 21,1 per cento al 31,1 per cento.

Quasi una famiglia su tre è dunque composta da una sola persona.

 

Siamo qui ancora ad utilizzare questa parola (famiglia) in maniera obsoleta...la famiglia è un'altra cosa e ce lo insegna la storia non certo l'attualità..tutto ciò come spiegato sopra si ripercuote sui prezzi dei prodotti agricoli visto che la maggioranza delle persone ingabbiate nelle città non sanno nemmeno coltivarsi qualunque cosa che acquista al supermercato...si è creato una massa di gente incapace di autosostenersi e il futuro mi pare chiaro come il sole: saremo tutti schiavizzati dall'industria.

Modificato da Argilloso
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Forse ho una visione sbagliata io....ma a me pare che i pochi che cercavano prodotti locali inizino a crescere e questo seconde me è un segnale che non bisognerebbe trascurare.....ma noi stiamo ancora dietro al volerci confrontare con realtà grosse completamente diverse dalle nostre e non sò se alla fine premierà di più l'una o l'altra

 

No forse mi sono spiegato io male. Volevo dire che entrare nella grande distribuzione è molto difficie per le piccole realtà. E purtroppo la grande distribuzione sta crescendo a dismisura. Comunque domani mattina a sanluri presso l'istituto tecnico commercilae nella starda per lunamatrona ci sarà una riunione sponsorizzata dal gruppo Cellino per discutere sul futuro e le innovazioni della coltivazione del grano duro in sardegna. Se è l'ennesima sponsorizzazione per semina su sodo o minima lavorazione mi addormento e russo pure! :asd:

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