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Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato


DjRudy

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E io devo ancora seminare causa maltempo e infortuni (del terzista ) vari . Forse domenica se venerdi' si può entrare per fare l'ultimo ripasso.

NOVITA' .... è arrivato il contratto di filiera della "Molisana" .... prenderanno "solo" 30 q.li per ettaro :AAAAH: .... il resto della produzione verra' acquistato dal grossista con un incentivo di 1 € sul prezzo di mercato per le proteine :leggi: ..... e poi secondo mè glielo rivende alla Molisana alla faccia nostra :fiufiu:

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E io devo ancora seminare causa maltempo e infortuni (del terzista ) vari . Forse domenica se venerdi' si può entrare per fare l'ultimo ripasso.

NOVITA' .... è arrivato il contratto di filiera della "Molisana" .... prenderanno "solo" 30 q.li per ettaro :AAAAH: .... il resto della produzione verra' acquistato dal grossista con un incentivo di 1 € sul prezzo di mercato per le proteine :leggi: ..... e poi secondo mè glielo rivende alla Molisana alla faccia nostra :fiufiu:

 

Che condizioni hai con la molisana? Io quello di cellino non lo ho ancora visto ma dicono che per il top proteico si prenderà 24 euro al quintale. Ah c'è una clausola per cui non lo devi divulgare. E' un segreto. Questo mi lascia basito. :cheazz:

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Che condizioni hai con la molisana? Io quello di cellino non lo ho ancora visto ma dicono che per il top proteico si prenderà 24 euro al quintale. Ah c'è una clausola per cui non lo devi divulgare. E' un segreto. Questo mi lascia basito. :cheazz:

 

Prot. 14,5...p.s. 79.. umidità max 12.5 %... ecc. il prezzo ero talmente inc.... che me ne sono andato ma doveva essere sui 26 .

A 24€ /q.le non ha senso , il grano quotato ieri a Fg è a € 22,8/23,3 se non ricordo male .... comunque ancora non firmo .

Modificato da Amendola
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I contratti di Filiera sono solo a favore dei pastai, con quei 3 chicchi di grano fatti a filiera si mettono la coscienza apposto e poi sempre 90 % Canadese gliphosato usano.

 

Non fateli aiutate solo loro!

 

Si stà verificando quello che ho sempre sostenuto sui contratti, si è iniziato con almeno 5€ più della quotazione e adesso 1€ ogni anno scendono verso la quotazione delle borse.

Non fategli assicurare il vostro raccolto a questi prezzi, non ha senso seminate (se proprio dovete) quello che vi pare e puntate a fare quintali e lasciateli nell'incertezza di quanto grano gli rientra dall'italia, ad ottobre, novembre o al massimo dicembre se nessuno ha venduto i prezzi DEVONO salire per forza.

È vero che il prezzo non lo facciamo noi contro i canadesi e l'europa dell'est ma se vogliono scriverci sopra la provenienza del grano coltivato in italia il nostro devono comprare!

Quello che dice dj rudy è vero, il contratto è una falsa e allora non facciamolo no?

Se prendono come dice lui il 10% del grano che usano non gli costerà nulla pagarlo 10€ in più e vissero tutti felici e contenti:asd:

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È vero che il prezzo non lo facciamo noi contro i canadesi e l'europa dell'est ma se vogliono scriverci sopra la provenienza del grano coltivato in italia il nostro devono comprare!

 

L'etichettatura della pasta Italiana è una farsa, in quanto basta che ci sia solo 50 % di grano italiano per considerarla Italiana, quindi è inutile.

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L'etichettatura della pasta Italiana è una farsa, in quanto basta che ci sia solo 50 % di grano italiano per considerarla Italiana, quindi è inutile.
Dj non vorrei sbagliarmi ma se il grano è solo per il 50 % italiano possono scrivere come luogo di coltivazione "Italia e altri paesi..." e non solo Italia.
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L'etichettatura della pasta Italiana è una farsa, in quanto basta che ci sia solo 50 % di grano italiano per considerarla Italiana, quindi è inutile.

 

Ma anche se solo per il 50% comunque devono conprarlo da noi contratto o non contratto e che senso ha farglielo agiudicare a quattro soldi già prima di seminarlo?

Dopo la trebbiatura si parla di prezzi e soprattutto a chi vendere, se non hanno la certezza di quanti quintali riescono ad accaparrarsi il prezzo se lo aumentano da soli!

Non so se sono riuscito a spiegare bene il mio concetto.

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Ma anche se solo per il 50% comunque devono conprarlo da noi contratto o non contratto e che senso ha farglielo agiudicare a quattro soldi già prima di seminarlo?

Dopo la trebbiatura si parla di prezzi e soprattutto a chi vendere, se non hanno la certezza di quanti quintali riescono ad accaparrarsi il prezzo se lo aumentano da soli!

Non so se sono riuscito a spiegare bene il mio concetto.

 

Perchè secondo te qualcuno va a verificare realmente quanto grano italiano prendono e come lo usano? Mi sa che ci tocca smettere di seminare veramente. Perchè una cosa come quella dei gilet gialli noi non la sappiamo fare ma soprattutto se lo faciamo noi va a finire che polizia e carabinieri ci sparano veramente sapendo che comunque non siamo noi i delinquenti.

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Contratto si, contratto no. Dipende da quanto grano si produce. Certo se l'azienda é piccola e produce non più 500 q. Li non ha senso pensare ai contratti. Invece da questa cifra in su penserei a fare parte in conto deposito e parte a contratto. Certo tutto dipende dai contratti. Per esperienza personale ho fatto contratti per il cece, per il triticale, per il trifoglio, orzo da birra e grano duro. Alla fine quelli in conto deposito non sono mai stati superiori. Negli ultimi due anni, per esempio nel grano con i contratti ho preso 26 e 26,5 mentre con il mercato di Bologna 19 e 21...perché sono stato fortunato a vendere nel momento giusto visto che i prezzi sono arrivati a 17 euro... Certo i contratti devono essere migliorati e quello che manca è il nostro potere contrattuale ma il cosiddetto mercato libero è mano di pochi...poi se i contratti parto da 24/26 vuol dire che al massimo il grano potrà arrivare 28... 24 Euro con la formula minimo garantito o prezzo fisso? Come prezzo fisso è allettante. Formula del minimo garantito e con acconto e visione dei mercati per il saldo cambia

molto.

Nb:sarebbe giusto ed equo un prezzo di almeno 30 euro ma bisogna fare i conti con la realtà che non vuol dire accontentarsi ma fate i conti bene

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Si stà verificando quello che ho sempre sostenuto sui contratti, si è iniziato con almeno 5€ più della quotazione e adesso 1€ ogni anno scendono verso la quotazione delle borse.

Non fategli assicurare il vostro raccolto a questi prezzi, non ha senso seminate (se proprio dovete) quello che vi pare e puntate a fare quintali e lasciateli nell'incertezza di quanto grano gli rientra dall'italia, ad ottobre, novembre o al massimo dicembre se nessuno ha venduto i prezzi DEVONO salire per forza.

È vero che il prezzo non lo facciamo noi contro i canadesi e l'europa dell'est ma se vogliono scriverci sopra la provenienza del grano coltivato in italia il nostro devono comprare!

Quello che dice dj rudy è vero, il contratto è una falsa e allora non facciamolo no?

Se prendono come dice lui il 10% del grano che usano non gli costerà nulla pagarlo 10€ in più e vissero tutti felici e contenti:asd:

credo anche io che a queste condizioni sarebbe giusto non farli. Da noi però se vuoi seminare con la certezza di avere qualcuno che ti ritiri il grano, devi farlo e farlo con Cellino perché purtroppo al momento non ci sono altri concorrenti che possano darti le stesse garanzie o di meglio. Insomma, bisognerebbe fermarci e non seminare sino a che non migliorino le condizioni, ma lo scrivo con la consapevolezza che non riusciremo a farlo.
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credo anche io che a queste condizioni sarebbe giusto non farli. Da noi però se vuoi seminare con la certezza di avere qualcuno che ti ritiri il grano, devi farlo e farlo con Cellino perché purtroppo al momento non ci sono altri concorrenti che possano darti le stesse garanzie o di meglio. Insomma, bisognerebbe fermarci e non seminare sino a che non migliorino le condizioni, ma lo scrivo con la consapevolezza che non riusciremo a farlo.

 

Dipende Elsi...dipende. Io per ora non ho visto nessun contratto ma dipende da come si evolvono le cose. Chi lo ha fatto non ne ha avuto la sua copia, gliene viene impedita la divulgazione ( e come potrebbe ? lo ha firmato ma non lo ha ) e poi non si sa come agirà negli anni a venire. Ma se dovesse obbligare a seminare le sue varietà, a coltivare usando tutto syngenta diventa un racket e a quel punto o ci paga l'affitto e se lo coltiva lui oppure i terreni rimangono vuoti. Corre voce di presagi funesti e preferisco non pensarci perchè altrimenti lascio i campi vuoti già da quest'anno. Non capisco il comportamento della regione che finanzia centri come agris e poi le varietà sarde non possono essere seminate perchè l'industriale decide che si devono seminare le varietà syngenta. E si prende pure i soldi dalla regione per fare filiera....

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Che dire, tutti fiumi corrono al mare e Cellino è "il mare del grano in Sardegna. Tutto il resto si è discusso e ridiscusso, sembra che tutti sappiano che fare, ma(io x primo) non facciamo niente.

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Contratto si, contratto no. Dipende da quanto grano si produce. Certo se l'azienda é piccola e produce non più 500 q. Li non ha senso pensare ai contratti. Invece da questa cifra in su penserei a fare parte in conto deposito e parte a contratto. Certo tutto dipende dai contratti. Per esperienza personale ho fatto contratti per il cece, per il triticale, per il trifoglio, orzo da birra e grano duro. Alla fine quelli in conto deposito non sono mai stati superiori. Negli ultimi due anni, per esempio nel grano con i contratti ho preso 26 e 26,5 mentre con il mercato di Bologna 19 e 21...perché sono stato fortunato a vendere nel momento giusto visto che i prezzi sono arrivati a 17 euro... Certo i contratti devono essere migliorati e quello che manca è il nostro potere contrattuale ma il cosiddetto mercato libero è mano di pochi...poi se i contratti parto da 24/26 vuol dire che al massimo il grano potrà arrivare 28... 24 Euro con la formula minimo garantito o prezzo fisso? Come prezzo fisso è allettante. Formula del minimo garantito e con acconto e visione dei mercati per il saldo cambia

molto.

Nb:sarebbe giusto ed equo un prezzo di almeno 30 euro ma bisogna fare i conti con la realtà che non vuol dire accontentarsi ma fate i conti bene

 

Infatti lo dice la frase stessa "Prezzo minimo garantito" è garantito che prenderai il minimo!:asd:

Con l' 80% del grano nazionale bloccato dai contratti a 26/27€ come si può pensare che le quotazioni salgano?

A chi interesserebbe?

Chi sarebbe quel pazzo disposto a pagare di più?

La loro quota di grano nazionale ce l'hanno già bella che assicurata nei silos a 26€ dove sarebbe la domanda che farebbe salire il prezzo?

Chi lo dice che il piccolo può farlo ed il grande no?

Un imprenditore più è grande più deve essere disposto a rischiare per guadagnare di più, certo è più facile accontentarsi di un guadagno minimo ma sicuro! Ma loro questo l'hanno capito eccome e cavalcano alla grande la nostra paura dell'incertezza e da buoni uomini non si sapranno accontentare e scenderanno sempre più giù!

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Produzione 2018: ho fatto contratto per aureo che ha prodotto 43 qli x ha e ho seminato san carlo che ha prodotto 60 qli x ha senza contratto. Risultato: ai prezzi attuali vado a prendere gli stessi soldi

Per la prossima campagna ho rifatto contratto per aureo sempre per pochi ha, perché ho individuato alcuni errori di coltivazione e secondo me c'è margine di miglioramento. Giusto? Sbagliato? Ognuno di voi ha argomentazioni valide ma a mio avviso un contratto di coltivazione dà delle certezze in questo lavoro che non ne ha. Se poi ci proponessero un contratto frutto di una trattativa tra industria e coltivatori sarebbe ancora meglio.

 

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Produzione 2018: ho fatto contratto per aureo che ha prodotto 43 qli x ha e ho seminato san carlo che ha prodotto 60 qli x ha senza contratto. Risultato: ai prezzi attuali vado a prendere gli stessi soldi

Per la prossima campagna ho rifatto contratto per aureo sempre per pochi ha, perché ho individuato alcuni errori di coltivazione e secondo me c'è margine di miglioramento. Giusto? Sbagliato? Ognuno di voi ha argomentazioni valide ma a mio avviso un contratto di coltivazione dà delle certezze in questo lavoro che non ne ha. Se poi ci proponessero un contratto frutto di una trattativa tra industria e coltivatori sarebbe ancora meglio.

 

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Concordo con te, le associazioni potrebbero riunirsi e sedersi a un tavolo con mulini, industriali e mangimifici per discutere e vedere se si riuscisse a trovare un prezzo equo per tutti.
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Produzione 2018: ho fatto contratto per aureo che ha prodotto 43 qli x ha e ho seminato san carlo che ha prodotto 60 qli x ha senza contratto. Risultato: ai prezzi attuali vado a prendere gli stessi soldi

Per la prossima campagna ho rifatto contratto per aureo sempre per pochi ha, perché ho individuato alcuni errori di coltivazione e secondo me c'è margine di miglioramento. Giusto? Sbagliato? Ognuno di voi ha argomentazioni valide ma a mio avviso un contratto di coltivazione dà delle certezze in questo lavoro che non ne ha. Se poi ci proponessero un contratto frutto di una trattativa tra industria e coltivatori sarebbe ancora meglio.

 

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Concordo appieno! Sarebbero da migliorare i contratti avere più potere contrattuale che è quello che manca, battere sui tavoli, partire da una richiesta e avanzarla... Invece siamo in ordine sparso... Leomessi il tuo discorso ha molte crepe. La prima, non fate i cobtratti perché così gli date un vantaggio alle aziende. In un passato non molto lontano non c'erano i contratti e i prezzi sono arrivati anche a 11 euro /q. Le...quello è il minomo che si rischia se vi sta bene:) Il mercato è in mano a pochi sia che ci siano i contratti che non ci siano cambia poco!!!

Vi chiedo ma se nei tavoli non si fa nulla e si accetta supinamente quello che propongono i pastai senza contrattare cosa può cambiare? Intanto il minimo è di 18/20 euro nel mercato cosiddetto 'libero' mentre i contratti sono a 24-27 euro a sexobda delle caratteristiche qualitative. Facendo i conti abche cob una resa non stratosferica c'è una differenza di 240 euro minima poi ognuno in base alla terra in coltivazione sa quant'è la differenza.

Aggiungo che se avessi dato retta a certe sirene che da 3 anni promettono cambiamenti ma non hanno fatto ancora nulla avrei perso parecchie migliaia di euro... La matematica non è un opinione è bisogna guardare la sostanza e non le chiacchere da bar...molto sterili utili solo a qualcuno per entrare in politica... Spiace veramente dire queste cose ma i fatti purtroppo lo dimostrano

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Produzione 2018: ho fatto contratto per aureo che ha prodotto 43 qli x ha e ho seminato san carlo che ha prodotto 60 qli x ha senza contratto. Risultato: ai prezzi attuali vado a prendere gli stessi soldi

Per la prossima campagna ho rifatto contratto per aureo sempre per pochi ha, perché ho individuato alcuni errori di coltivazione e secondo me c'è margine di miglioramento. Giusto? Sbagliato? Ognuno di voi ha argomentazioni valide ma a mio avviso un contratto di coltivazione dà delle certezze in questo lavoro che non ne ha. Se poi ci proponessero un contratto frutto di una trattativa tra industria e coltivatori sarebbe ancora meglio.

 

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Le rogne vengono quando anche a contratto non hai margini di guadagno. Allora a quel punto si dovrebbe lasciare i terreni vuoti. I contratti da cellino partono da 21 e arrivano a 24. E lui prende anche il contributo regionale pulito pulito. Allora? Io sento odore di bruciato per noi sardi.

 

Concordo con te, le associazioni potrebbero riunirsi e sedersi a un tavolo con mulini, industriali e mangimifici per discutere e vedere se si riuscisse a trovare un prezzo equo per tutti.

 

Le associazioni hanno già contattato il mio compaesano. Hanno raccolto quello che hanno seminato quando diversi pirla divulgavano ai vari telegiornali che era una vergogna che il grano avesse questo prezzo etc etc. additando lui come causa di tutto. Ovviamente gli ha risposto per le rime e comunque alla richiesta di dialogo avrebbe denigrato rispondendo che non avrebbe motivo di intavolre un dialogo in quanto lui il grano del consorzio lo prende già. E va be ora vediamo come evolve però con quello che costa fare un ettaro di grano o ci sono margini di guadagno oppure i trattori stanno fermi.

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Da Noi la Riso Gallo gioisce con tutti quelli che hanno vincolato la produzione di risi Classici a 40 e/q, ad oggi il mercato è 50-55 e/q.

Ormai siamo tutti conciati così e i prezzi sono un'arma non una logica conseguenza della domanda-offerta del libero mercato, ad oggi le industrie sono come gli armaioli, il prezzo è l'arma per fottere agricoltore e consumatore. I mercati peggiori restano quelli ortofrutticoli. E' inutile pensare di contrarre i costi e spendere meno... se devo fare meno giustamente evito di coltivare, lascio tutto e partecipo alle misure Natura2000 e quelle ambientali, facciamo tutta foresta e bosco... poi torniamo a fare i raccoglitori.... se anche la caccia è vietata torneremo sugli alberi. In Zona Milano siamo già a questi livelli, vogliono far smettere gli agricoltori, fare tutta la campagna il contado alla stregua delle antiche foreste planiziali.... come nel Medioevo 1000-1500. Quello che fino ad oggi era un paradosso è diventato realtà, stiamo tornando ai boschi, i cinghiali hanno preso il posto del trattore e dell'aratro.... c'è chi appoggia questa mentalità Pseudo Naturista anti agricola.

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In parole povere nel 2019 in Nord-America aumenterà la superficie a grano tenero e calerà quella a grano duro. Gli sviluppi sono imprevedibili

 

statene certi, che se anche le superfici diminuiranno , se anche i raccolti diminuiranno, se anche le qualità che proporremo saranno eccezionali, troveranno sempre la scusa per sottopagare il prodotto......

del resto sono 3/4 anni che si dice che il prezzo del grano sarà molto basso.....e come facevano a dirlo? avevano interpretato i tarocchi?

non credo, .........già si sapeva dove si voleva arrivare....infatti il grano lo abbiamo venduto più o meno allo stesso prezzo sia quando era abbondante e brutto che quando era poco ma favoloso.....

 

le favole le andassero a raccontare ad altri........

fanno quello che vogliono.....punto

magari poi il prossimo anno decidono che forse siamo troppo "sfiancati" x andare avanti e DECIDONO di darci un anno o 2 di respiro aumentando i prezzi.........

tutto PILOTATO !!!

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